| questo capitolo è sato creato grazie all'aiuto del bad ke ringrazio di cuore per le idde e per la mano ke mi ha dato
Capitolo 2: I sette savi
Anassimene dopo aver sconfitto gli altri ionici divenne il sovrano incontrastato di Grecia. La cosa però non andava giù a tutti tanto che Anassimene fu vittima di molti attentati, che furono facilmente sventati. Un giorno però, mentre faceva una passeggiata in Olimpia, fu attaccato da 6 strani uomini. Loro erano sei dei Sette Savi: Biante, Solone, Misone, Chilone, Cleobulo e Pittaco. I sei erano armati di spade e lancie il che sorprese Anassimene che era convinto che i filosofi potessero usare solo il proprio corpo e le loro capacità filosofie, ma i sei non avevano poteri interessanti e quindi erano costretti ad usare le armi. I sei attaccarono Anassimene che si difese usando la sua “wind sword”, e contrattaccò lanciando il suo potente attacco “bomba d’aria”. Il combattimento durò per molto tempo e rimasero solo Biante, Misone e Chilone. I tre andarono incontro ad Anassimene con il loro attacco combinato “il triplice giudizio” che provocò notevoli danni ad Anassimene che sembrava ormai sconfitto, quando alcuni alberi uscirono dal sottosuolo e uccisero due dei savi. Era stato Parmenide, un amico di Anassimene e filosofo di grandi capacità. “ Parmenide cosa ci fai qui” , “pensavo avessi bisogno di una mano” “con te al mio fianco mi sento al sicuro”. Biante, l’unico superstite, inizio a gridare “maestro aiutaci, maestro sconfiggili e vendica i tuoi allievi e amici”. Un ombra familiare si avvicinò, il suo corpo era composto per la maggior parte di acciaio ma la figura era quella di un tempo. Il cyborg misterioso era nient’altro che Talete, lo ionico. “ ci rivediamo vecchio mio”. “ Talete sei ancora vivo, è così bello rivederti, lasciamo perdere i nostri antichi conflitti e insieme costruiamo una nuova Grecia” “oh Anassimene, vedo che sei ancora stolto come un tempo! Io voglio la conoscenza e farò di tutto per ottenerla!” detto questo lanciò il suo “H2O distruzione”, Anassimene lo parò con estrema facilità “conosco ogni tuo attacco Talete non puoi nulla contro di noi” “ ahhhhhhhhh! Adesso ti mostrò il potere del mio nuovo corpo metallico: “Eclissi di Morte”. Il sole si oscurò e caddero milioni di lance dal cielo. Anassimene rimase fermo a guardare ma Parmenide evocò l’essere che difese i due dall’attacco di Talete. “allora cosa ve ne pare del mio nuovo potere?” tutto sembrava finito infatti a Parmenide è stato concesso di evocare un solo essere al giorno. La notte stava scendendo ormai, ma questo non cambiava le cose. Al prossimo attacco i due sarebbero stati sconfitti. “ Eclissi di Morte!” Proprio mentre Talete gridava queste parole un forte vento si alzò su Grecia “Lame di vento”, Talete fu preso in pieno da un attacco terribile venuto dal nulla. Sulla cima della montagna si poteva scorgere un ombra: Eraclito l’Oscuro. “Anassimene” gridò “ solo io posso sconfiggerti” e scomparve. Mentre Talete tentava di riprendersi, Anassimene e Parmenide si prepararono all’attacco. Anassimene usò il “Vuoto d’Aria” sul palmo delle mani di Parmenide che vi concentrò tutta la sua energia. Si creò un vortice “Viaggio nella Doxa!!!!” una nave uscì dalle mani di Parmenide, imbarcò Talete, e tornò da dove era venuto, il foro si richiuse. Talete era sconfitto Anassimene salvo.
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