Eileen, te l'avevo già detto a voce, ma confermo one more time che mi acssocio al commento di Anouk.
E dopo lunghe traversie scatolonistiche e non finalmente eccomi qua. Purtroppo il mio commento sarà alquanto frammentario, perché non riesco a seguire l'ordine degli avvenimenti della puntata.
Ovviamente attendevo ansiosamente questa puntata e mi ero rifiutata di leggere ogni spoiler per evitare
e reazioni del genere.
Dato il titolo, mi aspettavo di vedere più Sean, però non ne sono rimasta delusa, anzi... Mi sono comunque goduta una meravigliosa puntata, con un altrettanto magnifico Christian.
Ho notato che negli episodi dedicati ai nostri eroi è l'altro ad avere il problema più serio. In Christian Troy il naso rotto di Christian faceva da sfondo al tremito della mano di Sean, che rischiava di compromettere la sua carriera e l'esistenza stessa della clinica; ora il ricordino che il Carver lascia sulla faccia di Sean sembra meno grave del problema di Christian, che costituisce ancora una volta una minaccia per la sopravvivenza della McNamara&Troy e per la carriera del nostro beniamino.
Comunque negli episodi da Naomi Gaines a Kimber Henry ho visto plenty of a gorgeous Sean
e non mi posso certo lamentare.
A questo punto rientra in scena Gina, che comunica a Christian di essere positiva all'HIV. Gina si dimostra ancora una volta madame bonjour finesse, ma comincia a guadagnare punti su punti rivelando un incommensurabile amore per il figlio che ha perduto
L'unica cosa che le interessa è sapere se suo figlio sia ammalato o meno. Questo modifica anche il comportamento di Christian, che in un primo momento ha una reazione rabbiosa e accusa Gina di avvelenare tutto quello che tocca.
La scena successiva è un colpo di genio del regista: ho avuto l'impressione che Christian si stesse come disconnettendo da se stesso. Non per niente durante il successivo consulto con l'ennesima vittima del Carver non riesce a concentrarsi minimamente.
Un altra scena stupenda è quella che ha commentato Eileen con Christian in posizione fetale nel letto, così come un'altra vittima del Carver.
Il Carver è un maniaco che sceglie le sue vittime fra le persone più giovani e belle, le paralizza con un - credo - anestetico, le violenta e le sfregia. E' lo stesso psicopatico che ha aggredito Naomi Gaines.
Bellissima anche la scena di quando Christian fa la lista delle sue ultime partners e le chiama una per una. E' un momento veramente difficile e il fatto che ritenga necessario scolarsi la sua bottiglia di Absolut la dice veramente lunga.
A Kimber non telefona, le va a parlare di persona. Il colloquio è molto toccante. Per fortuna Kimber ha appena fatto il test per l'HIV ed è negativa. Christian appare sollevato, ma la paura che possa essere ammalato lui è un fardello troppo pesante. Kimber comunque non è l'oca giuliva che si era fatta rifare la linea dell'amore da Sean, si comporta per la prima volta da persona matura. Da come lo consola si capisce che l'ha amato e che lo ama ancora incondizionatamente.
L'interazione fra Christian e Sean è spettacolare. La loro amicizia non solo si è ricostituita, anzi, si è consolidata. Sean non aiuta solo Christian a cavarsi il sangue, gli dichiara espressamente che potrà contare su di lui in qualsiasi momento, senza fargli il solito cazziatone. Non è solo un fratello o un amico, è quasi un padre che consola suo figlio in un momento difficile.
Il loro legame si rivela ancora più forte nel momento in cui il Carver aggredisce Sean, colpevole ai suoi occhi di rovinare il suo lavoro, dal momento che opera gratis le vittime. Oltre a sfregiarlo, minaccia di ucciderlo se continuerà nelle sue ricostruzioni facciali pro bono.
Il fatto che Christian non sappia ancora i risultati del suo test dell'HIV fa sì che non possa operare Sean. La cosa lo infastidisce non poco, al punto da dichiarare al dottor Costa che non si tratta solo del suo socio, ma del suo migliore amico e il fatto che lo operi un altro chirurgo è come se sua moglie andasse a letto con un altro uomo. Come mi ha fatto notare Eileen, il loro dialogo sembrava una specie di colloquio di lavoro, per accertarsi se il dottor Costa avrebbe potuto essere un buon socio per Sean nel caso in cui Christian fosse risultato sieropositivo.
Comunque anch'io, come Eileen, ci ho visto molto la sensibilità di Ryan Murphy.
In Trudie Nye avevo visto un Sean un po' smidollato, che comincia a stancarsi della superficialità di Kimber, ma non ha il coraggio di darci un taglio. In questo episodio invece Sean sfodera gli attributi. Come nella prima serie aveva sfidato apertamente Escobar recandosi a casa sua con la pistola e rifiutandosi di espiantare il rene alla poveretta di turno, adesso sfida il Carver continuando a operare le sue vittime, pur non sottovalutando la minaccia di ucciderlo. Con Escobar l'aveva spuntata lui, col Carver la partita è ancora aperta.
E' molto commovente anche l'incontro con James e Wilbur/Gabriel. Che dolce il cioccolatino che pare ricordarsi di Christian.
E veniamo a Julia, che continua a frequentare quel Kevin-faccia-da gorilla. La faccia di Julia quando accende la TV e vede Andrea Hall che intervista Sean è tutto un programma. Sembra in tutto e per tutto la sottoscritta che
davanti alla TV.
In quel momento Kevin non esiste proprio, lei non ha occhi che per suo marito.
E dopo l'incidente naturalmente lei è lì con Sean insieme a Christian. La scena in camera da letto è splendida. C'è sempre più complicità fra loro, ma Gorilla Kevin al momento costituisce un ostacolo alla loro riconciliazione.
La scena finale di Christian con Gina è molto commovente. Gina non sta prendendo i medicinali, si sta lasciando andare e sta morendo di AIDS sola, in silenzio e con una grande dignità, quella che in tutta la vita non ha mai avuto.
Christian con lei è molto dolce, soprattutto quando la ringrazia per il piccolo Wilbur.
Baci baci
Ilaria Cole
Edited by Ilaria Cole - 11/10/2004, 18:55