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Jiro Taniguchi

le sue opere

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    Jiro Taniguchi è proposto in buona quantità qui da noi in Italia, vedi anche gli annunci ormai datati di Coconino riguardo "Un cielo radioso" e "Alla ricerca della ragazza scomparsa". Però l'attesa alla lunga stufa e ne ho approfittato per prendere questi titoli in francese, assieme ad un opera particolare come "La montagna magica". Degli altri parlerò poi, ora commentiamo quest'ultimo titolo, che ho appena letto.

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    Jiro Taniguchi è sicuramente uno degli autori più "occidentali" fra i mangaka giapponesi, e questo è riscontrabile sia dal suo stile, dalle collaborazioni (Moebius) e sia dalla sua passione manifesta per la bande dessinée francese.
    La montagna magica (La Montagne Magique, Maho no yama) è un'opera che nasce da tutto questo. Infatti è un lavoro nato espressamente come BD per il mercato francese, tanto che il volume della Casterman potremmo considerarlo come l'edizione originale.
    Del fumetto francese ripropone forma e dimensioni (cartonato da 70 pagine in grande formato -- 24x34 -- e tutto a colori, verso di lettura da sinistra a destra) mentre i temi sono piuttosto classici per l'autore e piuttosto nipponici nel rievocare gli spiriti della natura.

    La montagna magica è un fumetto splendido, suggestivo ed emotivamente denso. Vi ritroviamo tematiche "fantastiche" e il Taniguchi che ritorna con uno sguardo puro al passato ("la melanconia è una sorta di sentimento per equilibrare lo spirito", dice l'autore).

    La storia ci fa tornare a Tottori (città natale di T.) nell'estate del 1967.
    Ken'ichi è un ragazzino 11enne orfano di padre, insieme alla sorellina Sakiko vive coi nonni perchè la madre è ricoverata in ospedale ad Osaka per una grave malattia.
    Tottori è una città sovrastata da una montagna, su cui si ergeva il locale castello ma ormai ridotto in rovina dopo la sua distruzione nell'epoca Meiji.
    Ken'ichi e i suoi amici sono soliti giocare fra quelle rovine, dove si aprono tunnel su cui si favoleggiano leggende di tesori e mostri spaventosi.
    Un giorno Ken'ichi a causa della pioggia trova rifugio nel locale museo folkloristico, dove è custodita fra le altre cose una salamandra gigante. Grande è la sorpresa del ragazzo nel sentirla parlare: se Ken'ichi riuscirà a riportarla nella fonte situata nel cuore della montagna potrà vedere esaudito un suo desiderio.
    Il seguito ve lo ometto, ma è davvero intenso.

    In sole 64 pagine Taniguchi riesce a tracciare una storia che colpisce per la sua forza catartica, che parla al "piccolo principe" che c'è nel cuore di ognuno. La Natura e l'Uomo, l'infanzia e i ricordi, i sentimenti e la vita, in una manciata di tavole dalla grande forza suggestiva.
    Leggendo questo volume mi è stato impossibile non pensare al "Totoro" di Hayao Miyazaki per i temi ed il modo di trattarli.

    Lo stile grafico è quello abituale di Taniguchi, belle le colorazioni e da notare per questo una grande resa delle ambientazioni naturalistiche, rese "concrete" dai colori vividi.
    Chiude il volume una lunga e assai interessante intervista con l'autore.

    Ottima l'edizione cartonata, sui 13 Euro.
    Una bella lettura.

    Edited by spaced jazz - 6/10/2007, 19:56
     
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  2. Darko?
     
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    Taniguchi è sempre la mia morbosa voglia °_°
    E' che il prezzo delle opere mi ha sempre scoraggiato fin ora...
    Ma senza dubbio recupererò qualcosa, a partire probabimente da "In una lontana città".

    Mi sa tanto di atmosfera piuttosto onirica *_*
     
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  3. Misato-san (AYW)
     
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    CITAZIONE (Darko? @ 7/10/2007, 01:10)
    Ma senza dubbio recupererò qualcosa, a partire probabimente da "In una lontana città".

    Mi sa tanto di atmosfera piuttosto onirica *_*

    ti sa bene... e' splendido... :love:
     
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  4. Rhayader
     
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    io ho letto qualcosina, tutte le storie minimaliste sono degne di nota (l'uomo che cammina, gourmet, l'olmo ed altri racconti)

    non mi piacciono per niente i manga hard boiled di taniguchi, benkei a new york e tokyo killers. Tokyo killers si può dire che è un fumetto europeo, ci sono 40 pagine a colori che sono da infarto, ma le storie sono davvero pessime.
     
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  5. Annalex
     
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    CITAZIONE (Darko? @ 7/10/2007, 01:10)
    Ma senza dubbio recupererò qualcosa, a partire probabimente da "In una lontana città".

    Mi sa tanto di atmosfera piuttosto onirica *_*

    Tra l'altro adesso oltre all'edizione cononino se ne trova un'altra per la Einaudi. L'ho vista da poco alla feltrinelli, e si inserisce in quella collana che pubblica volum a fumetti in una veste davvero bella, al prezzo di 10-12€. Tra l'altro mi sembra che questo sia il primo manga a entrare in questa collana, quindi la soddisfazione è doppia. :joy:
     
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    Io consiglio anche Al tempo di papa, a mio parere un bellissimo volume sull'incomunicabilità.
     
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  7. hob
     
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    anche "al tempo di papà" è bellissimo imho, il più bello di tanigowchee che ho letto (mi manca seton, e di bocchan ho solo il primo). Sostanzialmente autobiografico, quindi fortemente sentito, probabilmente lo slice of life (death? XD) più bello che abbia mai letto. Non c'è un episodio che non sia significativo, una sfumatura che sia messa tanto per fare.

    pure a me fan schifo gli hard boiled..... ma ahime li ho comprati e me li tengo :P

    e gourmet devo ancora leggerlo ma ODIO i food anime, quindi per estensione odierò anche i food manga? non mi decido mai di leggerlo XD
     
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    CITAZIONE (Annalex @ 7/10/2007, 12:14)
    Tra l'altro adesso oltre all'edizione cononino se ne trova un'altra per la Einaudi. L'ho vista da poco alla feltrinelli, e si inserisce in quella collana che pubblica volum a fumetti in una veste davvero bella, al prezzo di 10-12€. Tra l'altro mi sembra che questo sia il primo manga a entrare in questa collana, quindi la soddisfazione è doppia. :joy:

    Scusa, ma sei sicura? Perchè era sì uscito in libreria, ma nella collana 24/7 di Rizzoli, e mi pare sui 18 euro... questa è un'altra?

    Ad ogni modo è prevista per questo 2007 anche la riedizione Coconino, stavolta in volume singolo, penso che quindi riavrà anche le pagine a colori omesse dalla Rizzoli.




    CITAZIONE (YueLung @ 7/10/2007, 12:23)
    Io consiglio anche Al tempo di papa, a mio parere un bellissimo volume sull'incomunicabilità.

    Al tempo di papà fa un po' trittico nostalgico con "in una lontana città" e questo "montagna magica"... sono lettura consigliatissime...

    Per gli hard-boiled... comunque Taniguchi ha iniziato con quel genere da giovane... adesso sto leggendo "Alla ricerca della ragazza..." che pur essendo distante dal genere (è un giallo/nostalgico sul passato perduto) è filtrato comunque da quelle esperienze stilistiche...
    Il primo terzo di volume è davvero eccellente...


    CITAZIONE (hob @ 7/10/2007, 12:25)
    e gourmet devo ancora leggerlo ma ODIO i food anime, quindi per estensione odierò anche i food manga? non mi decido mai di leggerlo XD

    Io non l'ho manco preso... a naso mi sembra perdibile ^^;
     
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  9. Annalex
     
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    CITAZIONE (spaced jazz @ 7/10/2007, 14:36)
    CITAZIONE (Annalex @ 7/10/2007, 12:14)
    Tra l'altro adesso oltre all'edizione cononino se ne trova un'altra per la Einaudi. L'ho vista da poco alla feltrinelli, e si inserisce in quella collana che pubblica volum a fumetti in una veste davvero bella, al prezzo di 10-12€. Tra l'altro mi sembra che questo sia il primo manga a entrare in questa collana, quindi la soddisfazione è doppia. :joy:

    Scusa, ma sei sicura? Perchè era sì uscito in libreria, ma nella collana 24/7 di Rizzoli, e mi pare sui 18 euro... questa è un'altra?

    Ad ogni modo è prevista per questo 2007 anche la riedizione Coconino, stavolta in volume singolo, penso che quindi riavrà anche le pagine a colori omesse dalla Rizzoli.

    :smoke: :smoke:
    Adesso che mi dici così mi fai dubiatre... Mi sembrava di ricordare fosse Einaudi. Appena passo da Feltrinelli ricontrollo.
     
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  10. Rhayader
     
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    gourmet a me piace, capaisco che non è il massimo, ma io l'ho trovato piacevole.

    sto tizio che gira per ristorantini e prova di tutto, commentando in maniera gaia, mi mette una certa allegria.
     
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    CITAZIONE (hob @ 7/10/2007, 12:25)
    pure a me fan schifo gli hard boiled..... ma ahime li ho comprati e me li tengo :P

    Una cosa essenziale da dire è che gli hard-boiled di Taniguchi... non sono scritti da Taniguchi! Sia TK che Benkei "sfruttano" un autore per i testi, quindi è abbastanza comprensibile che stridano con lo stile autonomo, sia storia che disegni, di altri suoi manga.
    Tra parentesi anche per me Benkei è un manga mediocre, con storie "esagerate" in stile sborone-pulp-noir ed una sceneggiatura troppo bizzarra.

    Tutto un altro paio di maniche è Sosakusha (Le Sauveteur), l'opera che verrà presentata a breve (?) da Coconino anche qui da noi col titolo "Alla ricerca della ragazza scomparsa" (beh, uno migliore non si trovava? ^^).
    Anticipo subito che a mio parere si tratta di un manga eccellente, sicuramente fra i migliori dell'autore.

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    Sosakusha è un seinen del 2000, un volumone di 330 pagine.
    Stilisticamente è forse il maggior compendio di tutte le sfumature artistiche di Taniguchi, c'è il fattore malinconico/nostalgico, l'aspetto avventuroso/montanaro ("K", "Kamigami no sanrei"), e il giallo/thriller.

    La trama... Takeshi Shiga è un 40enne, provetto scalatore, che vive gestendo un rifugio montano sulle Alpi Meridionali Giapponesi.
    Un giorno riceve una telefonata: è scomparsa Megumi, la figlia liceale del suo miglior amico, Sakamoto.
    Sakamoto è morto assiderato 12 anni prima, durante la scalata del Dahulagiri, un 8000 metri dell'Himalaya. Quella che doveva essere la sua ultima spedizione: Sakamoto aveva infatti promesso a Yoriko, la moglie, di abbandonare la montagna e i suoi pericoli.
    Shiga-san si reca dunque a Tokyo nel tentativo di ritrovar la ragazza, visto che la polizia non prende ancora sul serio la situazione.
    Il manga a questo punto prende due vie parallele, da una parte un appassionante e ben cesellato giallo metropolitano nella tentacolare Tokyo, dall'altro un progressivo sviscerare il passato e la psicologia dei protagonisti, i retroscena fra Sakamoto, Yoriko e Shiga, e le motivazioni che spingono quest'ultimo.
    Fra storie di disagio giovanile, crimini insabbiati e malinconici ricordi, Shiga ritroverà sé stesso e il suo Dahulagiri nella megalopoli nipponica.

    Devo dire che secondo me il manga ha un ritmo eccezionale. I fumetti di Taniguchi svariano fra le frenesie degli hard-boiled e... l'assenza di eventi de "L'uomo che cammina", ma qui la sceneggiatura è perfetta e cattura dalla prima all'ultima pagina. I personaggi sono sviscerati molto bene, dosando i flash-back, mentre la parte poliziesca-thriller è sia verosimile che appassionante nel suo sviluppo, e non manca una parte avventurosa ed epicheggiante... in fondo non si può negare che Shiga, seppur parzialmente, sia anche il classico antieroe "solo contro il mondo" tipico del genere action-noir, ma forse è l'unica concessione concettuale al genere.

    Bella la parte grafica, anche questa un mix taniguchiano, un incrocio fra le noturne atmosfere grafiche degli hard-boiled virate alla pulizia stilistica dei manga più concettuali, al solito eccellenti le ambientazioni, sia quelle metropolitane che montane, e ben realizzato il chardesign, che per i protagonisti abbandona quasi del tutto le fisionomie "pacioccose" dei visi, tipiche di alcuni suoi personaggi stile bancario di mezz'età.

    Uno dei migliori gialli in versione manga (anzi che altro c'è? Non mi dite Conan, eh! ^^), un fumetto che soddisfa sia sul versante... azionesco che su quello psicologico in un raro bilanciamento.

    In Francia edito su Sakka a 12 Euro, 15x21, pagine a colori e sovracoperta, l'edizione Coconino credo sarà pressochè identica (anche se a qualche euro di più per la differente tiratura).

    Edited by spaced jazz - 10/10/2007, 10:04
     
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    Terza puntata, stavolta con Hareyuku no Sora, ovvero Un cielo radioso, annunciato da mesi da parte di Coconino ma mai visto finora (che lo presentino a Lucca, a questo punto?).

    Dopo il fiabesco e l'action-psicologico dei due ottimi volumi di cui ho parlato in precedenza, con questo manga di Taniguchi ritorniamo alle atmosfere più classiche dell'autore.
    Detto in soldoni, infatti, "Un cielo radioso" forma quasi una ipotetica triade con "In una lontana città" e "Ai tempi di papà", vista la comunanza di atmosfere.

    La storia si apre una notte in cui il 42enne Kazuhiro Kubota, stremato dal lavoro, travolge il 17enne Takuya Onodera in un incidente stradale.
    Kubota muore lasciando una moglie e una figlia... ma in realtà la sua coscienza si risveglia nel corpo di Onodera, che alla fine se la cava con ferite relativamente poco gravi.
    Ovviamente Kubota è confuso e fatica a capire la situazione, anche per l'amnesia da cui recupera poco a poco, fino ad arrivare a comprendere l'incredibile vicenda in cui si trova. Ma intuisce anche che la coscienza di Onodera sta tornando -- in una sorta di coabitazione -- e che gli è concesso ancora poco tempo, e lo deve sfruttare per riflettere su ciò che è stata la sua vita e i suoi valori.
    Taniguchi utilizza nuovamente uno scenario malinconico-nostalgico, un protagonista a cui è donata una seconda possibilità di comprendere e comprendersi, e questo varrà sia per Kubota, che anteponeva il lavoro alla famiglia, che per il giovane Onodera, perennemente insoddisfatto.
    Il tema del fumetto è infatti ben spiegato dallo stesso Taniguchi nella postfazione... "prima o poi tutti abbiamo un momento in cui capiamo quali sono le cose che contano realmente nella nostra vita".

    Il giudizio su questo volume (a proposito, sulle 300 pagine) è positivo. Il soggetto è estremamente difficile da trattare in modo che tocchi la sensibilità ma che non scada nello stucchevole, inoltre date le situazioni presentate è richiesta molta verosomiglianza nel trasmettere le emozioni dei personaggi. Taniguchi si trova nel suo elemento preferito e svolge bene il compito, tuttavia non mi sento di dare un giudizio di eccellenza, forse per una sceneggiatura un po' prevedibile, forse semplicemente perchè "In una lontana città" è venuto meglio ed è venuto prima.

    Buono il comparto grafico, anche se da dividere in due aspetti: le ambientazioni cittadine e i fondali sono resi in modo ineccepibile, realistici e particolareggiati... le fisionomie dei personaggi sono classicamente taniguchiane ma stalvolta leggermente meno precise del solito, fatta salva l'usuale capacità espressiva.
    Il volume in Francia è presentato ribaltato nel senso di lettura... quindi penso anche da noi, tuttavia Taniguchi è forse l'unico autore nipponico per cui tale scelta non compromette nulla: gli adattamenti grafici sono svolti spesso sotto la sua supervisione e non si limitano ad un semplice "ribaltamento speculare" che rende tutti mancini, ma ad un rimontaggio delle singole vignette (ad esempio spostando quella di destra a sinistra e viceversa), infatti viene conservato anche il senso di circolazione delle strade nipponiche.

    In definitiva, se volete un consiglio d'acquisto, il mio parere è semplice: se avete apprezzato i due titoli già citati in apertura, è più che probabile che resterete soddisfatti anche da "Un cielo radioso"; se invece non avete ancora letto "In una lontana città", forse dovreste anteporlo a questo volume.
     
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    CITAZIONE (Rhayader @ 7/10/2007, 16:25)
    gourmet a me piace, capaisco che non è il massimo, ma io l'ho trovato piacevole.

    sto tizio che gira per ristorantini e prova di tutto, commentando in maniera gaia, mi mette una certa allegria.

    Anche a me :beota:
    Comunque comprerò anche Un cielo radioso, visto che gli altri due titoli mi sono piaciuti moltissimo^^
     
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  14. tilly77
     
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    Ieri ho letto Allevare un cane e altri racconti e l'ho adorato anche se il primo racconto è davvero straziante, ho pianto dall'inizio alla fine. Si nota che sono storie autobiografiche, traspare dalle pagine la partecipazione dell'autore.
    Avevo già recuperato Al tempo di papà e Gourmet, cercherò di leggerli al più presto!
     
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  15. Feld-
     
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    Riletto da poco Kaze no Sho ^^

    Il Libro del Vento” di Jiro Taniguchi e Kan Furuyama, considerata forse una delle opere minori dell’autore ma non per questo priva, secondo me, di un grande valore, racconta, attraverso le vicende di Jubei, samurai al servizio dello shogun, del complotto del 1649 da parte del Mikado ai danni del Bakufu.
    Un dramma storico narrato con un tratto pulito e una raffinata regia, memore del miglior Kurosawa (alcune sequenze di combattimento, in soprattutto, devono molto ad una particolare scena de “I Sette Samurai”), che alterna tavole ricche di didascalie con parti interamente rette da immagini e azione, coerentemente alle tematiche del manga; l’arte della spada diventa una metafora dello scontro tra la volontà di imporsi sulla Storia e la continua ricerca di una pace e di un equilibrio, come ben mostra la prima, splendida, scena di duello tra Yashamaru e Jobei, al cospetto di una statua del Buddha (richiamando le prime tavole del flashback, dove il primo viene presentato nell’atto di spaccare una simile scultura e trafugare dei libri segreti degli Yagyu – come a stabilire una connessione tra i due gesti – e il secondo in quello di sconfiggere degli avversari, con precisi e misurati movimenti, attraverso una tecnica detta “senza forma”, che implica e simboleggia una totale armonia interiore che si delicatamente ma inesorabilmente si rapporta con l’esterno).
    “Libro del Vento” perché esso influenza tutto in modo invisibile, come le sottili macchinazioni e le piccole azioni che, siano esse state compiute con animo tumultuoso o lungimirante, confluiscono infine come soffi nell’enorme corrente chiamata Storia.

    Edito da Planet Manga, il volume brossurato di 226 pagine si trova, ahimé, al costo di 12,50; sperando che non vi facciate intimidire da questo, e assicurandovi che ne vale la pena, ve lo consiglio, precisando che ci troviamo di fronte ad un’opera valida, non banale e di facile e stimolante lettura.
     
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