Il libro di Brown è avvincente, inutile negarlo, una volta aperto, per chiudere bisogna essere stremati dal sonno o trascinati da una forza maggiore; il ritmo è veloce, concitato, da action movie, quasi, ma anche la storia portante è interessante e coinvolgente.
Non prenderei come oro colato la tesi che il tomo supporta, infondo è un romanzo, non un saggio, i particolari sono note di colore, non rivelazioni alla plebe.
Lo scrivo perché ho trovato gente "folgorata" dal " Codice Da Vinci", dire che adesso aveva le idee chiare, un pò come se io esclamassi : " Grazie a Tolkien ho scoperto che la Terra di Mezzo è fra l' Australia ed il Giappone".
Non significa che il volume non abbia valore, ma che è un romanzo, non la Bibbia.
Il personaggio che ho amato di più è stato Silas: così tormentato, a suo modo ingenuo, che aveva soffocato la sua violenza (frutto di una vita da telenovela
) con grande sforzo e poi usato come un mero oggetto (e quindi gettato).
Il dolore come sua unica via di comunicazione... Che tristezza, pover'uomo !