Mal d'Egitto

Akhenaton

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falak
view post Posted on 2/5/2008, 17:55




Akhenaton


Akhenaton: Nome assunto dal faraone egizio Amenofi IV (1372-1354 ca. a.C.), figlio di Amenofi III e sposo di Nefertiti. Sovrano della XVIII dinastia del Nuovo Regno, assunse il nome del dio Aton, cioè il dio Sole, con cui si identificò. Dopo aver imposto il culto di questa divinità, il faraone trasferì la capitale da Tebe ad Akhetaton (l’attuale Tell el-Amarna), che divenne il centro del nuovo culto, e combatté contro i potenti sacerdoti che cercavano di mantenere vivo il culto del dio Ammone.





LA MALATTIA DI AKHENATON

(G.Cattaino, L.Vicario)

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Il Faraone Akhenaton



Una delle figure piu' interessanti dell'antico Egitto e' certamente quella del faraone Amenhotep IV, meglio noto con il nome di Akhenaton.
Appartenente alla XVIII Dinastia, governo' approssimativamente dal 1378 al 1362 a.C.
Amenhotep IV, inizialmente co-reggente e poi successore del padre Amenhotep III, deve la sua fama quasi esclusivamente alla rivoluzionaria riforma religiosa da lui attuata e gestita.
La casta sacerdotale del dio Amon di Tebe era divenuta talmente potente da porre in secondo piano le altre divinita' e da condizionare pesantemente la gestione dello stato.
Una cauta politica di svincolo dall'eccessiva influenza del collegio sacerdotale tebano era stata iniziata gia' dal nonno di Amenhotep IV, Tuthmosis IV, e proseguita dal successore. In questo contesto si inseri' l'azione riformatrice di Amenhotep IV che, passando ad una lotta aperta contro i potenti sacerdoti di Amon, sostitui' alla miriade di divinita' che popolava la religione dei tempi l'Aton, il disco solare, che divenne l'unico vero Dio.

In onore ad esso il faraone muto' il proprio nome in Akhenaton e, presso l'odierna Tell el Amarna, costrui' la nuova capitale, Akhetaton. Alla nuova religione monoteistica Akhenaton dedico' tutte le proprie energie.
Gli ultimi anni di regno di Akhenaton furono caratterizzati da una violenta azione iconoclasta, che colpi' Amon, soprattutto, e tutti gli dei tradizionali, i cui nomi ed immagini vennero scalpellati da tutti i monumenti.
Poco dopo Akhenaton mori', all'eta' di circa 36 anni, senza eredi maschi, avendo avuto dalla sposa principale, Nefertiti, sei figlie.
Contemporanea a quella religiosa, si ebbe, ancora per ispirazione del sovrano, una rivoluzione artistica. Le arti figurative abbandonarono i canoni classici, pressoche' immutabili da secoli, che imponevano una rappresentazione idealizzata del faraone, sempre vigoroso e prestante, armonico nel corpo, regolare nei tratti del volto, costantemente atteggiato in un'espressione di serafica superiorita'.

Le immagini sopravvissute dell'arte amarniana si scostano nettamente dal protocollo artistico descritto e spiccano per il loro realismo, raffigurando lo stesso Akhenaton senza riguardi per il suo aspetto fisico, al punto che, giustamente, J. Pendlebury defini' le statue del "faraone eretico" come "...un meraviglioso studio patologico".
Se si tratti di espressionismo artistico o di riproduzione della realta' e' tuttora fonte di discussione. Ovviamente, il nostro studio patologico implica l'accettazione della chiave di lettura realistica.
Akhenaton ci mostra un volto allungato, con gote scarne e incavate, labbra prominenti, mandibola cadente con bocca semiaperta, palpebre abbassate. Il collo, estremamente magro e allungato, ricorda quello di un cigno.
Osservando il tronco, spiccano la ginecomastia, l'addome prominente, i fianchi larghi e cadenti, con figura ad anfora.
Una famosa statua, nota come "colosso asessuato" raffigura Akhenaton praticamente privo di genitali. Gli arti presentano una ipotrofia distale che e' particolarmente evidente a quelli inferiori, che hanno una conformazione a bottiglia rovesciata.
Non essendo stata ancora ritrovata la mummia di Akhenaton, quanto descritto rappresenta il materiale su cui ricostruire l'eventuale patologia del sovrano. La sindrome adiposo-genitale di Froelich e lo pseudoermafroditismo familiare incompleto sono le malattie che godono tuttora di notevole credito, benche' implichino una sterilita' che viene smentita dai dati storici (ricordiamo che Akhenaton ebbe sei figlie).

E' nostro parere che gli elementi fisici descritti possano essere armonicamente inseriti nella distrofia miotonica di Steinert.
La distrofia miotonica e' una malattia ereditaria, a trasmissione autosomica dominante, il cui gene responsabile si trova sul cromosoma 19, che si manifesta con una sintomatologia a carico del sistema muscolare scheletrico e con segni di interessamento sistemico.
I sintomi muscolari sono costituiti dal fenomeno miotonico e da progressive ipostenia e ipotrofia muscolari, con distribuzione caratteristica. I muscoli piu' colpiti sono i muscoli facciali, l'elevatore della palpebra superiore, i masticatori, gli sternocleidomastoidei ed i muscoli distali degli arti.
I sintomi sistemici comprendono cataratta, calvizie precoce, cardiopatia, malformazioni craniche, scoliosi, anomalie endocrine e segni di interessamento dei sistema nervoso centrale. In ambito endocrino, frequente e' l'ipogonadismo, talora associato a ginecomastia, con sterilita' secondaria tardiva che, nelle fasi iniziali della malattia, rende possibile la procreazione.
A carico del sistema nervoso, oltre a un ridotto livello intellettivo, si possono osservare apatia, riduzione dell'iniziativa, ostilita', deterioramento nei rapporti sociali, comportamenti psicopatici.
La malattia si manifesta prevalentemente intorno ai 20 anni di eta', ma e' possibile l'esordio nell'infanzia o nell'adolescenza.
L'eta' media di morte e' intorno ai 40-45 anni di eta'.
Il volto di un paziente colpito da distrofia miotonica e' singolarmente somigliante a quello di Akhenaton, quale possiamo osservare, ad esempio, nella statua colossale di arenaria proveniente dal tempio dell'Aton a Karnak e conservata al Museo Egizio del Cairo.
Si notano la ptosi palpebrale e l'assottigliamento della meta' inferiore della faccia, che, nella distrofia miotonica, e' dovuto all'atrofia dei muscoli masseteri.
L'aspetto del collo, conseguente ad atrofia degli sternocleidomastoidei, viene descritto come "collo di cigno" nei manuali neurologici, usando la stessa espressione che l'archeologo C. Aldred aveva usato descrivendo il faraone eretico.
Questo aspetto e' ben visibile sul rilievo di calcare proveniente da Tell el Amarna, che mostra Akhenaton, seguito da Nefertiti, tnentre fa offerte ad Aton.
Tale rilievo offre anche una chiara immagine della possibile atrofia distale degli arti, molto evidente a carico di quelli inferiori. La ginecomastia, la poverta' dei genitali esterni e la conformazione femminile del tronco sono ben apprezzabili soprattutto nel "colosso asessuato".

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Il colosso "asessuato"



Dato che i rilievi dei primi tempi del regno di Akhenaton lo mostrano nel puro stile ortodosso, e' possibile che allora egli non esibisse in modo evidente i segni esteriori della malattia.
Infine, la possibilita' di anomalie del comportamento e' compatibile con dati storici, che documentano la furia iconoclasta che caratterizzo' gli ultimi anni del regno di Akhenaton.
Dati ulteriori a supporto di quanto esposto potrebbero emergere dallo studio, non ancora completato, dell'albero genealogico della XVIII Dinastia.

NOTE: Giacomo Cattaino e' neurologo all'Ospedale di Cordenons (PN), Laura Vicario e' neuropsichiatra infantile all'Ospedale di Udine.


(Tratto da Geocities)





STORIA/ MISTERO AKHENATON: IL FARAONE ERA UN "MUTANTE"?

Lo sostiene uno specialista di storia della medicina

Baltimora, 2 mag. (Apcom) - Gli archeologi sono sempre rimasti stupiti dalle raffigurazioni esistenti di Akhenaton, il grande faraone della diciottesima dinastia, che introdusse in Egitto una forma di monoteismo alla metà del 1300 avanti Cristo. Akhenaton infatti viene costantemente rappresentato in bassorilievi e statue con un fisico dalle caratteristiche marcatamente femminili, oltre che con un cranio stranamente allungato. Al punto che c'è chi ha avanzato l'ipotesi che in realtà fosse una donna, circostanza tuttavia smentita dal fatto che gli vengono attribuite almeno sei figlie.

Il dottor Irwin Braverman, che insegna storia della medicina presso la Yale University, ha sviluppato una sua teoria sull'aspetto del faraone, presentandola nel corso del convegno annuale che la University of Maryland dedica alle malattie e ai motivi della morte di personaggi storici.

Secondo Braverman, il faraone era un vero e proprio "mutante", ovvero vittima di una mutazione genetica che ne alterava le funzioni ormonali, aumentando la presenza nel suo corpo di ormoni femminili. Da questo deriverebbe, spiega lo studioso "l'aspetto androgino del faraone, che aveva un fisico marcatamente femminile, con bacino largo e seno, e tuttavia era di sesso maschile e generò figli". Sua moglie era la splendida regina Nefertiti.

Secondo l'egittologo e archeologo Donald B. Redford, la teoria di Braverman è interessante, anche se gli studiosi sono in genere concordi nell'affermare che Akhenaton fosse affetto dalla "sindrome di Marfan", una malattia che incide sull'aspetto fisico determinando lineamenti allungati. Altre ipotesi prendono in esame la "sindrome di Klinefelter" e altre patologie del genere.

Molti dubbi verrebbero chiariti se gli egittologi riuscissero a individuare senza incertezze la mummia di Akhenaton e il governo egiziano desse l'autorizzazione a condurre indagini sul Dna. Braveman spera che la sua teoria posso contribuire a moltiplicare le ricerche al riguardo.

02 mag. 2008

Alice Notizie


 
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NefertariMerenmut
view post Posted on 1/2/2010, 07:52




Molti pensano avesse la sindrome di Froelich, che causa impotenza sessuale, è quindi da escludere a priori, visto che il re ebbe sei figlie da Nefertiti e poi lo stesso Tutankhamon da Kyia. Un'altra sindrome ipotizzata per l'aspetto di Akhenaton è quella di Marfan. Per quanto riguarda questa malattia si tratta di una patologia ereditaria, quindi anche se il corpo di Akhenaton non ci è pervenuto, è possibile escluderla perchè abbiamo a nostra disposizione tre mummie imparentate con questo faraone; Amenhotep III, Tutankhamon e il probabile Smenkhara, rispettivamente padre, figlio e forse fratello di Akhenaton. In ognuno di loro non si riscontrano i segni della Marfan ed è quindi altamente improbabile che il faraone ne potesse soffrire. Vorrei aggiungere che è decisamente poco costruttivo ipotizzare una qualsiasi malattia solo sulla base di immagini, e poi significherebbe che si trattò più di un ''epidemia'' che di una malattia ereditaria, visto che non solo la famiglia reale venne ritratta con forme particolari. Come testimonierebbero anche le strane teste allungate che ritroviamo nel faraone e nella sposa, che visto l’impossibilità di rapporti familiari testimoniano il gusto artistico dell’epoca. Quindi le buffe immagini date dall'epoca amariniana sono da attribuire esclusivamente ad un rinnovo della concezione artistica del re. L'arte egizia prima e dopo questo re era caratterizzata da due motivi sostanziali, il primo fu che era un arte creata per chi ha un uso diverso della vista, cioè la divinità, con Akhenaton divenne un opera che doveva esser vista anche o elusivamente dall'uomo suddito. Il secondo era quello di dare un immagine perfetta del sovrano, distaccandolo dal semplice uomo; invece nell'epoca amarinana ritroviamo l'essenza umana del re, il faraone non è più una divinità distante seppur in terra, ma un dio che interagisce con il popolo e che entra in contatto con esso. Per fare tutto ciò le forme si ammorbidiscono fino ad ingrandire i difetti di un sovrano che non è più perfetto, ma che come ogni uomo invecchia. Anche nell'arte Akhenaton tentò di riconquistare il suo popolo.”
 
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Antonio Crasto
view post Posted on 4/2/2010, 22:13




Ho a lungo studiato il periodo amarniano e sono giunto alla conclusione che alcune interpretazioni date dalla maggior parte degli Egittologi potrebbero essere errate.

La fondazione di una nuova capitale in un’area completamente disabitata è stata giustificata col desiderio di creare un centro sostanzialmente dedicato al disco solare, Aton, e allontanarsi dalla città di Waset /Tebe, dedita al culto del dio Amon.
La spiegazione non può trascurare l’eventuale coreggenza di Amenhotep IV / Akhenaton col padre Amenhotep III.
Nell’ipotesi di mancata coreggenza, sembra poco probabile che Amenhotep IV abbia iniziato a edificare templi all’Aton a Karnak e quindi abbia abbandonato Waset per isolarsi in una nuova capitale. Sembra una resa incondizionata al clero di Amon, poco credibile in uno stato assoluto, in cui il sovrano aveva il potere di cancellare la potenza economica del clero.
Nel caso in cui ci sia stata una lunga coreggenza (9-12 anni), la creazione di una nuova capitale può essere vista come un dedicarsi principalmente al suo credo religioso e lasciare al padre la gestione del regno e la contrapposizione col clero di Amon.

Io ritengo però che vada trovata una giustificazione più forte. Alla luce dell’abbandono di Waset da parte di Amenhotep III durante gli ultimi anni di regno (forse dopo il giubileo del 30° anno) e in considerazione di altre prove indiziare, ho considerato nel mio saggio sull’antico Egitto la possibilità che Waset / Tebe abbia vissuto una tremenda epidemia, forse di peste bubbonica.
In una situazione del genere Amenhotep III avrebbe deciso di aumentare le possibilità di sopravvivenza della dinastia, creando due corti in altrettante zone desertiche.
Amenhotep III e IV avrebbero inizialmente vissuto nella stessa corte e quindi avrebbero optato per la creazione di:

- una prima corte a Malgatta, nella Tebe occidentale, l’area dedicata alle necropoli e ai templi dei milioni di anni;
- una seconda corte in una località desertica del medio Egitto.

I due sovrani si sarebbero dunque messi in una quarantena dorata, sperando nella sopravvivenza di uno dei due o di un loro diretto discendente.
I due sovrani tentarono con insistenza di generare degli eredi maschi, ma sembra con scarso successo.
E’ probabile che Amenhotep III abbia generato, forse da una sposa secondaria, il principe Smenkhkara, mentre a mio parere Akhenaton non ebbe un discendente maschio.
E’ ancora possibile che un nuovo erede maschio sia nato ad Akhetaton intorno al 12° anno di regno di Akhenaton, il piccolo Tutankhaton, che secondo molti egittologi potrebbe essere figlio della secondogenita del sovrano eretico, Makataton.

Questa era dunque la situazione dopo il 12° anno di regno, l’anno della grande celebrazione ad Akhetaton dei tributi dei paesi stranieri.
E’ possibile che l’arrivo ad Akhetaton delle molte delegazioni straniere abbia portato anche in questa località la peste, che sembrava esser scomparsa.
Akhenaton avrebbe allora ripetuto il gioco dinastico organizzato tempo prima dal padre.
Egli nominò un correggente e duplicò le sedi reali.
Io ritengo che nel 14° anno sia stata nominata coreggente Nefertiti e che costei abbia abbandonato la reggia di Akhetaton per separare le corti dei sovrani.
Nefertiti avrebbe tenuto con se nel palazzo nord il giovane nipote Tutankhamon, mentre il principe Smenkhkara avrebbe sposato Marytaton e avrebbe vissuto alla reggia di Akhetaton, insieme al fratellastro suocero.

Ritengo ancora che i due sovrani “eretici” siano stati eliminati con un colpo di stato e che il consigli di Reggenza abbia messo sul trono il principe Smenkhkara.
 
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ARNAP
view post Posted on 12/3/2010, 13:23




Egitto/ Scoperta mummia faraone Akenathon,cercò imporre monotesimo

Faraone "eretico", era stato cancellato da liste dei re



Il Cairo, 11 marzo 2010 - Dopo oltre tremila anni gli archeologi hanno identificato la mummia del faraone Akenathon, il sovrano egizio che per primo tentò di imporre una religione monoteista e che per questo soffrì la "damnatio memoriae" per mano dei suoi successori, a partire dal figlio Tutankhamen.

Proprio l'esame del Dna effettuato sulla mummia di "Re Tut" - il più famoso della XVIII dinastia ma di importanza storica minore - ha permesso di accertare che la mummia scoperta nel 1907 nella Valle dei Re e catalogata come KV55 è quella del padre Akehathon.

Il regno di Akenathon iniziò attorno al 1.350 a. C.: dopo aver rotto con la casta sacerdotale di Ammon, il sovrano decise di ripudiare le decine di divinità venerate da millenni e di imporre il culto ad un unico dio, il disco solare Aton, trasferendo la capitale del regno ad Amarna; inoltre, promosse uno stile artistico più naturalistico e meno formale.

Alla sua morte però la tomba reale ad Amarna era ancora incompiuta, e il fato della mummia rimase un mistero: il suo successore Tutankhamon decise infatti di tornare alle antiche tradizioni e il nome dell'eretico Akenathon venne eliminato dalle liste ufficiali dei re, e la città abbandonata (venne riscoperta dagli archeologi solo nel XIX secolo).


Virgilio
 
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Antonio Crasto
view post Posted on 23/3/2010, 22:18




Quanta disinformazione!!!

E' molto probabie che la mummia della KV 55 sia quella del padre di Tutankhaton/Tutankhamon.
Questo personaggio potrebbe essere però Akhenaton o Smenkhkara.
Akhenaton non ruppe subito col clero di Amon.
Quasi sicuramente Akhenaton fu sepolto nella tomba reale di Akhetaton (Amarna) e quindi traslato nella Valle dei Re.
Il sucessore di Akhenaton fu Smenkhkara e non Tutankhamon.
Tutankhamon non decretò nessuna damnatio memoriae nei confronti di Akhenaton.
I nomi dei faraoni coinvolti con l'eresia atoniana (Akhenaton, Smenkhkara, Tutankhamon e Ay) non furoni scritti nelle liste dei re della XIX dinastia.
 
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falak
view post Posted on 25/3/2010, 18:29




CITAZIONE (Antonio Crasto @ 23/3/2010, 22:18)
Quanta disinformazione!!!

Antonio Crasto come vedi noi pubblichiamo notizie prese da articoli citando in fondo al post la fonte,non siamo quindi responsabili dell'attendibilità o meno della notizia.

Sicuramente la Civiltà Egizia è di per sè fonte di misteri e scoperte continue,vedendo la tua grande passione nonchè informazione,t'invito a continuare a scrivere in modo pacato e capendo la nostra "disinformazione" (e/o magari diversa opinione), nei vari Topic di questa sezione! Buona navigazione ^_^
 
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Antonio Crasto
view post Posted on 25/3/2010, 21:47




Mi sembra evidente che mi riferivo all'articolo.

Purtroppo si sta verificando quello che temevo.
Gli esami condotti in Egitto (DNA, TAC, ecc.) e le conclusioni spesso avventate di Hawass stanno suggerendo articoli pieni di errori e disinformazione.

Il DNA non consente di definire chi sia il padre di Tutankhamon, Akhenaton o Smenkhkara.
Di quest'ultimo faraone si sa molto poco, ma si ritiene che sia morto ad un'età compresa fra i 20-25 anni.
Gli studiosi ritengono che la mummia della KV 55 potesse essere quella di Smenkhkara.
Hawass ritene invece che il personaggio della KV 55 potesse avere una decina di anni in più, per cui ritiene di potervi individuare Akhenaton.

Sono dunque tutte ipotesi, confortate da qualche dato scientifico. Non esiste alcuna certezza.

 
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6 replies since 2/5/2008, 17:55   1285 views
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