Birmania, Ciclone Nargis si temono 15mila morti

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daudi
view post Posted on 5/5/2008, 16:25




Rangoon - Più di 4 mila morti e oltre 3 mila dispersi: questo il bilancio ufficiale del ciclone Nargis che fra venerdì e sabato scorso ha devastato le aree meridionali di Myanmar. Ma il ministero degli Esteri birmano, Nyan Win, incontrando oggi alcuni ambasciatori stranieri, non ha nascosto il timore che il bilancio finale possa toccare i 10 mila morti mentre Xinhua, l’agenzia di stampa cinese, parla di 15 mila vittime nelle province di Yangon e Ayeyawaddy. È uno scenario terribile cui si aggiunge il dramma dei senzatetto - centinaia di migliaia - sia nel delta dell’Irrawaddy, fiume che taglia in due il Paese da nord a sud, che nell’ex capitale Rangoon, devastata da incessanti piogge e raffiche di vento che si sono abbattute con velocità che hanno raggiunto i 190 km/h, in quello che è giudicato il peggiore ciclone che si sia abbattuto sul paese.

Alcune zone sono ancora difficili da raggiungere via terra mentre telefoni e internet non funzionano. Fonti diplomatiche ritengono che la giunta militare possa anche chiedere l’aiuto della comunità internazionale. Le Nazioni Unite hanno già lanciato un appello chiedendo la possibilità di intervenire: in particolare la delegazione Onu nell’ex Birmania teme per le riserve idriche, la cui inaccessibilità significherebbe "il disastro maggiore per il Paese". E nello scenario di desolazione di uno dei più poveri paesi del mondo - con l’appello lanciato da gruppi in esilio e Ong di attivisti birmani affinché la giunta apra le porte agli aiuti internazionali - fonti birmane in Thailandia riferiscono di un incendio scoppiato nella prigione Insein, circa ottanta km da Rangoon.

Secondo il resoconto dell’Associazione dei prigionieri politici birmani, che ha sede a Mae Sot (Thailandia), le guardie di sicurezza, in seguito ad un tentativo di sommossa, abbiano "sparato e ucciso numerosi detenuti", piuttosto che spegnere l’incendio, facendo trentasei morti e oltre settanta feriti. Nonostante il gran numero di morti, dispersi e danni incalcolabili, le autorità birmane hanno garantito che il voto referendario programmato per il 10 maggio prossimo si svolgerà regolarmente.

La giunta militare: sì agli aiuti Onu Le autorità militari birmane hanno dato il permesso alle Nazioni Unite di inviare aiuti di emergenza in Birmania, sconvolta dal ciclone Nargis. Lo ha detto un portavoce Onu a Bangkok.



 
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*°Simona83°*
view post Posted on 5/5/2008, 17:20




Povera gente :(
 
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conmar
view post Posted on 6/5/2008, 13:14




CITAZIONE
fonte: LaRepubblica.it
Sopralluoghi delle squadre Onu preoccupati per la distribuzione degli aiuti
Il governo ha deciso un parziale rinvio del referendum nelle zone più colpite

Quarantunomila i dispersi, ma il bilancio potrebbe aggravarsi ancora

Ciclone Nargis in Birmania. "I morti sono oltre ventiduemila"
RANGOON - Oltre 22 mila morti (22.464) e 41 mila dispersi. Assume proporzioni inimmaginabili il bilancio del passaggio del ciclone Nargis dalla Birmania. L'ultimo drammatico aggiornamento è stato diffuso dalla televisione di Stato. In precedenza, parlando all'emittente, il ministro degli Esteri del Myanmar, Nyan Win, aveva precisato che il governo sta ancora valutando i danni nei villaggi remoti dell'area del delta del fiume Irrawaddy, particolarmente colpita dal ciclone Nargis, includendo Rangoon, la più grande città del paese del sud-est asiatico.

Sempre Nyan ha aggiunto che soltanto nella città di Bogalay le vittime sono diecimila. La tv di Stato ha annunciato inoltre che la giunta militare al potere ha deciso di rinviare al 24 maggio il referendum sulla costituzione fissato per il 10 maggio. La televisione, monitorata dalla Reuters fuori dalla Birmania, ha detto che il referendum sarà rinviato a Rangoon, la principale città del Paese e ex capitale, e nel delta dell'Irrawaddy, le due regioni più colpite dal ciclone della settimana scorsa. Nel resto del Paese, ha precisato l'emittente, il referendum si terrà come previsto il 10 maggio. Una decisione che l'esponente dell'opposizione democratica Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, ha definito "inaccettabile".

Il drammatico bilancio delle vittime e dei dispersi, purtroppo ancora provvisorio, è stato confermato dal ministro degli Esteri della confinante Thailandia, Noppadol Pattama, al termine di un colloquio con l'ambasciatore birmano a Bangkok, Ye Win. Appare quindi destinato ad aggravarsi ulteriormente il bilancio della peggiore catastrofe naturale del genere registrata in Asia dal '91, quando in Bangladesh morirono 143.000 persone. Secondo fonti dei servizi di soccorso approntati dalle Nazioni Unite, già adesso i senzatetto sono nell'ordine delle centinaia di migliaia, ma potrebbero ben presto risultare milioni.

Le squadre dell'Onu hanno intanto iniziato a compiere sopralluoghi, secondo quanto riferito da Richard Horsey, portavoce dell'Onu a Bangkok, avvertendo però che "portare gli aiuti alle popolazioni sinistrate costituirà una grande sfida". Secondo Horsey, la principale difficoltà sarà quella di raggiungere il delta dell'Irrawaddy, una zona di paludi e risaie esposta alle inondazioni, che è stata la più devastata dal ciclone. "Per adesso l'emergenza sono i ripari e l'acqua" ha aggiunto Horsey. "Senza acqua potabile, la preoccupazione principale è il rischio di propagazione di epidemie".

(6 maggio 2008)

 
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2 replies since 5/5/2008, 16:25   73 views
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