da TGCOM
Confessa e chiede di andare a casa
Delitto Niscemi, incredibile retroscena
"Signor giudice le ho confessato tutto, ora posso andare a casa?". E' questa l'incredibile richiesta formulata, nella caserma dei carabinieri di Caltagirone al Pm che lo interrogava, da uno dei tre minorenni accusati dell'omicidio di Lorena Cultraro, la 14enne di Niscemi uccisa e gettata in un pozzo. Immediata la replica del magistrato del tribunale dei minori. "Ma lo capisci che hai confessato un omicidio? Ma dove vuoi andare?", ha gridato.
Dopo l'incredibile richiesta del ragazzo, nell'aula è sceso il gelo. Il giovane aveva appena finito di raccontare agli investigatori e al magistrato l'orrore dell'omicidio, quando ha pronunciato la fatidica domanda, chiedendo candidamente di poter tornare a casa. A quel punto, secondo quanto riporta "Il Giornale di Sicilia", il magistrato è andato su tute le furie, cercando di riportare l'assassino alla realtà dei fatti.
Secondo quanto riferito dal quotidiano palermitano, che ha pubblicato alcuni stralci delle intercettazioni telefoniche effettuate sui cellulari dei ragazzini, i tre minorenni avrebbero anche cercato di "prepararsi" un alibi concordando di telefonarsi vicendevolmente non appena fosse stato rinvenuto il corpo di Lorena. Le chiamate però sono state registrate dai carabinieri, che hanno poi ristretto il cerchio delle indagini proprio attorno ai tre minori, il cui fermo è stato già cofermato.
Nessuno dei tre giovani, tutti minorenni, potrà comunque essere condannato all'ergastolo. La pena massima prevista dal codice è di trent'anni, con la possibilità di una riduzione di pena fino a un terzo.