Il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia

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LadySunset
icon3  view post Posted on 17/5/2008, 11:14




Il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia..

sfiorata la crisi diplomatica Italia/Spagna



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«Il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia, e perciò non può condividere quanto sta accadendo in Italia, è evidente». È il primo pomeriggio quando i media spagnoli riportano le parole del vicepremier Maria Teresa Fernandez de la Vega.

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La numero due del governo di Madrid parla durante una conferenza stampa al termine della riunione settimanale del consiglio dei ministri e attacca senza mezzi termini il nostro Paese. «In Spagna - spiega - abbiamo la politica di immigrazione che conoscete: sappiamo che l'immigrazione è un fenomeno necessario e buono quando è immigrazione legale e ordinata. Il governo non condivide la politica di espulsioni senza rispetto della legge e del diritto. E neppure le azioni che possono esaltare, che esaltano, la violenza, il razzismo e la xenofobia».

Immediata la reazione italiana. Sia la maggioranza che l'opposizione respingono le accuse di de la Vega, mentre dall'entourage del ministro degli Esteri Franco Frattini, a Lima per il vertice Ue-America Latina (cui partecipa anche il premier spagnolo Zapatero), filtrano considerazioni improntate alla diplomazia.
L'impressione è che le accuse lanciate da Madrid abbiano come obiettivo le misure annunciate che entreranno nel «pacchetto sicurezza». «Era inevitabile - attacca il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi - che le anime belle d'Europa e di Spagna prendessero a pretesto i primi provvedimenti in materia di immigrazione e sicurezza del governo italiano per scagliare il loro j'accuse sul nuovo esecutivo». E il suo predecessore Gianni Vernetti (Pd), non è da meno: «La sortita spagnola mi sembra più intrisa di antiberlusconismo che di attenzione al merito dei fatti. Pertanto va rigettata».
Ma, dopo una giornata di polemiche, ecco arrivare la rettifica di Madrid. In una telefonata al nostro ambasciatore a Madrid Pasquale Terracciano il sottosegretario agli Affari europei Diego Lopez Garrido chiarisce che nelle sue dichiarazioni il vicepremier spagnolo «in alcun modo si riferiva alle politiche del governo Berlusconi».
Contemporaneamente, a Lima, Frattini incontra Zapatero e il suo omologo Miguel Angel Moratinos. Dopo il faccia faccia il titolare della Farnesina parla di «precisazione molto puntuale e molto chiara» e spiega che, «da parte della Spagna, non c'era nessuna intenzione di accusare e rimproverare il governo italiano». Le dichiarazione della vicepremier, piuttosto, facevano riferimento ai violenti avvenimenti degli ultimi giorni. E anche Zapatero precisa che con l'Italia non c'è alcun problema.
Ma lo scontro con la Spagna non è l'unico fronte aperto per la Farnesina. Anche la Commissione europea interviene sul tema sicurezza precisando di non avere in programma alcuna modifica degli accordi di Schengen. La precisazione arriva dopo che Frattini aveva sollecitato una riflessione in sede Ue sul funzionamento degli accordi che assicurano il libero movimento all'interno di 22 Paesi dell'Unione, più Islanda e Norvegia.
La Commissione prevede piuttosto che, entro il 2009, entrerà in funzione il nuovo sistema di informazioni potenziato, al quale si affiancherà l'introduzione dei visti biometrici per i cittadini extracomunitari. Fonti della Farnesina sono comunque tornate sulla questione, precisando che quando si parla di «rivedere Schengen, non si parla di porre sul tavolo la revisione del Trattato ma di fare un "tagliando"».


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LadySunset
view post Posted on 17/5/2008, 13:34




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Sicurezza: non ci sarà reato di clandestinità. Tensione con Madrid



Il reato di immigrazione clandestina esce dal pacchetto sicurezza. Ma le proposte contro gli stranieri irregolari, previste dalla bozza del ministro dell'Interno,Roberto Maroni, sono numerose e molto severe.
Come l'ipotesi di sequestro e confisca ai proprietari di appartamenti affittati in nero agli extracomunitari. O la definizione di «latitante » con tutte le conseguenze per le forze di polizia per chi non ottempera all'ordine del questore di allontanarsi dall'Italia.
Ieri sul pacchetto c'è stato l'incontro tra Maroni, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro della Giustizia Alfano e il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta. Da oggi i tecnici di Palazzo Chigi, insieme a quelli del Viminale e di via Arenula, dovranno mettere a punto i provvedimenti da approvare mercoledì al Consiglio dei Ministri di Napoli,che,tra l'altro,nominerà i prefetti di Milano, Romae Napoli commissari straordinari per l'emergenza rom.

Maroni ha messo nero su bianco una trentina di interventi possibili.
Sarà un decreto legge e diversi disegni di legge: tra questi ultimi, un testo di riforma della Polizia locale e un altro sulle misure di prevenzione antimafia.
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Di certo ci saranno misure più severe sui ricongiungimenti familiari e per chi fa istanza di asilo politico (con l'individuazione dei luoghi di alloggio dei richiedenti). Confermato l'innalzamento fino a 18 mesi di detenzione nei Centri di permanenza temporanea, così come l'ipotesi – a rischio bocciatura Ue di introdurre il visto per soggiorni inferiori a tre mesi.

Per i nuovi Cpt da realizzare il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha messo a disposizione oltre 10 caserme dismesse delle forze armate.

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C'è poi lo stop all'automatismo nel riconoscimento della cittadinanza al coniuge straniero di un italiano: ci vorrà un periodo minimo di convivenza sul territorio nazionale. È un freno, insomma, ai matrimoni combinati.

Poche le norme sugli stranieri comunitari dichiarazione di presenza, risorse «sufficienti » e redditi «leciti e dimostrabili », allontanamento con le forze dell'ordine se mancano i requisiti – tutte comunque a rischio, se non rispettano le direttive europee.

Sul degrado urbano, invece, Maroni vuole recepire il testo del Ddl Amato, con il rafforzamento dei poteri dei sindaci, (è la modifica dell'articolo 54 del testo Unico enti Locali) che possono così adottare provvedimenti in materia di ordine e sicurezza pubblica d'intesa con l'Interno.
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C'è anche l'accesso della polizia locale alla banca dati del Viminale, le norme contro chi imbratta i muri con sospensione condizionale della pena se si eliminano le conseguenze del reato e aggravanti invece se è compiuto insieme ai minori la lotta a chi fa uso di bambini nell'accattonaggio. Sanzioni più severe, poi, in caso di incidenti causati dalla guida in stato di ubriachezza.

«L'importante è che si dia una buona risposta » dice il capo dello Stato, Giorgio Napolitano: tornano in mente i dubbi del Colle sull'uso del decreto legge in assenza della straordinaria necessità e urgenza.
Ieri il capo del Dipartimento di Pubblica sicurezza, Antonio Manganelli, ha incontrato il collega dell'Albania e quello della Romania, Gheorghe Popa. Con quest'ultimo sono state concordate squadre miste italo-rumene di forze dell'ordine che saranno impiegate a breve nelle città italiane con maggiore presenza di immigrati dalla Romania.






 
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