Dopo l'incidente al Reattore avvenuto in Slovenia
Poll choicesVotesStatistics
Contrario1 [50.00%]
Esistono Fonti Alternative sulle quali dovremmo ( i governi ) investire di più1 [50.00%]
Favorevole0 [0.00%]
Possibilista ma....0 [0.00%]
E' l'unica alternativa valida, visto i costi raggiunti dai carburanti attualmente0 [0.00%]
E' un male necessario0 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 2)

Dopo l'incidente al Reattore avvenuto in Slovenia, cosa ne pensate del nucleare in genere? Contrari o favorevoli?

« Older   Newer »
  Share  
conmar
view post Posted on 5/6/2008, 12:05




Forse andava nella Sezione Test e Sondaggi... ma credo che sia anche un buono spunto per una discussione interessante :) ... e di grande attualità vista l'intenzione di aprire ( o riaprire ) alcune centrali nucleari in Italia, da parte del ministro Scajola...
CITAZIONE
Fonte:La repubblica.it
Reattore spento dopo l'emergenza di ieri sera nell'impianto sloveno
Confermato che non c'è stata fuga radioattiva, ma "si deve localizzare il guasto"

In Europa si scatena la paura per una nuova Chernobyl. Greenpeace: "Un avvertimento sui pericoli dell'atomo"

Centrale Krsko, l'allarme rientra
"Nessun rischio per l'Italia"



ROMA - L'allarme è rientrato, ma la paura rimane dopo l'incidente di ieri nella centrale nucleare slovena di Krsko, a soli centotrenta chilometri in linea d'aria da Trieste, che ha indotto la Commissione europea a Bruxelles a mettere in moto il sistema di allerta comunitario sui rischi radioattivi.

La centrale resta chiusa. Ieri sera l'esecutivo comunitario ha fatto sapere che l'emergenza è rientrata, oggi un portavoce della Commissione ha ribadito che "la situazione è sotto controllo". La centrale, però, rimane chiusa, non si sa nemmeno quando riaprirà. "I responsabili dell'impianto non possono prevedere per quanto tempo resterà chiusa", ha detto la portavoce della direzione della centrale, Ida Novak. Il motivo: bisogna prima "localizzare il guasto" e poi "decidere con quali procedure ripararlo".

La dinamica dell'incidente. Riguardo alla dinamica dell'incidente - classificato come "evento insolito", cioè emergenza nucleare di livello più basso- la Novak ha spiegato che ha riguardato "una fuoriuscita di liquido nel circuito di raffreddamento primario dell'impianto, ma non è stata riscontrata alcuna fuga radioattiva nell'ambiente circostante". La direzione ha inoltre precisato che la centrale è stata fermata a titolo precauzionale, per consentire al personale di stabilire le cause dell'inconveniente e di effettuare le opportune riparazioni. L'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha fatto sapere che non c'è pericolo, ma sta comunque tenendo d'occhio la centrale di Krsko. Anche il governo tedesco, che in serata aveva subito mobilitato i suoi servizi di monitoraggio, ha confermato che non vi sarebbe stata alcuna fuga radioattiva.

Le polemiche. Non bastano le rassicurazioni a placare la paura di una nuova Chernobyl e a fermare le polemiche. In testa al fronte dei critici, ci sono le associazioni ambientaliste. Gli ecologisti di Greenpeace sono tornati alla carica, ribadendo il "no" al nucleare. Per loro l'incidente alla centrale di Krsko è "un avvertimento" sui pericoli rappresentato dall'atomo. Aspre critiche alla Slovenia soprattutto dalla vicina Austria: il ministro dell'Ambiente, Josef Proell, ha chiesto spiegazioni a Lubiana per non essere stato informato correttamente sull'incidente. Gli sloveni lo avrebbero segnalato come una "esercitazione" e non come una situazione di emergenza reale. "Ciò mette in discussione la nostra fiducia nel sistema di allerta sloveno", ha detto Proell, aggiungendo che solleverà la questione al prossimo consiglio dei ministri della Ue in Lussemburgo.

Nessun rischio per l'Italia. Nel nostro Paese, in ogni caso, non vi è alcun rischio di contaminazione. Lo ha reso noto il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, che ha ricevuto rassicurazioni dall'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente. Anche se si riaccende la polemica sul progetto nucleare del ministro Claudio Scajola, con i Verdi che chiedono verifiche immediate su quanto realmente accaduto a Krsko.

(5 giugno 2008)

Lo studio: in caso di fuga radioattiva la contaminazione sarebbe più alta di Chernobyl
Nel 2005 la centrale di Krsko venne fermata per problemi tecnici

di ANTONIO CIANCIULLO

La profezia ambientalista: "Quell'impianto è pericoloso"


ROMA - Nel caso peggiore un incidente alla centrale di Krsko, a 130 chilometri da Trieste, in zona sismica, provocherebbe una contaminazione da iodio radioattivo più grave di quella causata dalla catastrofe di Chernobyl. Lo ha stimato l'Istituto di ecologia di Vienna analizzando le conseguenze di un disastro ambientale che abbia per protagonista il reattore Westinghouse ad acqua pressurizzata della centrale slovena: 632 megawatt di potenza entrati in funzione nel 1983.

L'Istituto di ecologia ha calcolato la possibile fuga radioattiva e la sua direzione in base alla frequenza dei venti. I picchi di probabilità indicano due direzioni infauste: Lubiana, con una percentuale di possibilità del 20 per cento, e Zagabria, con una percentuale del 15 per cento. Nella prima ipotesi, la dose massima di radiazioni che potrebbe colpire la tiroide di un bambino (il soggetto più esposto) è pari a 1,7 sievert; nella seconda ipotesi la dose arriva a 3,7 sievert, mentre a Chernobyl è stata di 2,5 sievert.

"Le risposte basate sul contenimento meccanico delle fughe radioattive si sono spesso dimostrate fallaci", commenta Giuseppe Onufrio, responsabile delle campagne di Greenpeace. "In questo caso inoltre c'è stata un'evidente sottovalutazione del rischio sismico: l'impianto è progettato per resistere a terremoti che arrivino fino a 5.7 della scala Richter, mentre nel 1976 si sono registrate due scosse che hanno superato, sia pure di poco, quel valore. Inoltre, secondo la normativa statunitense, il sito per una centrale nucleare deve essere ad almeno 8 chilometri dalla più vicina faglia attiva, mentre da alcuni studi risulta che in questo caso esiste una faglia più vicina".

Già nel 2005 il reattore di Krsko era stato fermato per problemi al sistema di contenimento di una ventola per il trattamento dei vapori. E, secondo l'associazione triestina Greenaction Transnational, l'episodio rivela una debolezza strutturale: "La centrale nucleare di Krsko rappresenta uno dei maggiori rischi per la sicurezza dell'Italia settentrionale, dell'Austria meridionale, della Slovenia e della Croazia. La sua entrata in funzione è avvenuta con 5 anni di ritardo sui tempi previsti a causa di problemi tecnici. E una commissione internazionale nominata, su pressioni di Austria ed Italia, per verificare gli standard di sicurezza della centrale già nel 1993 espresse 74 raccomandazioni sui cambiamenti tecnici e procedurali necessari per adeguarla alle normative dell'Unione europea".

"Uno dei principali problemi dell'impianto", prosegue l'associazione ambientalista triestina, "è costituito dalle incrinature dei generatori di vapore che determinano perdite, con fuoriuscita di radionuclidi che vengono dispersi nell'atmosfera; questo problema è d'altronde noto perché si presenta in tutte le centrali che utilizzano il reattore Westinghouse. Per cercare di tamponare questo grave inconveniente, nella primavera del 2000 vennero installati due nuovi generatori dalla NEK in seguito ad un accordo sottoscritto con il consorzio Siemens/Framatome".

Dal 1990 a oggi, secondo Greenpeace, a livello globale si sono registrati una trentina di incidenti di una certa gravità alle centrali nucleari. Per citare solo gli ultimi vale la pena ricordare quello all'impianto di ritrattamento delle scorie di Sellafield, nell'aprile 2005, che causò la fuoriuscita di 83mila litri di liquidi radioattivi. Quello del luglio 2007 a Kashiwazaki, quando un terremoto mise fuori gioco sette reattori (ancora fermi). E infine, nell'aprile scorso, l'incidente ad Asco, in Spagna, che causò la contaminazione di un'area che interessa 1.600 persone.

(5 giugno 2008)



Io contrario ... anche se molti pensano che "tanto ce ne sono 100 di centrali oltreconfine.,... una anche in Italia non cambierebbe nulla .."
 
Top
LadySunset
view post Posted on 10/6/2008, 07:18




direi che esistono fonti alternative ..
ma come al solito (tipico comportamento italiano!) si trascinano i problemi fino a quando non si e' costretti ad intervenire con urgenza e quindi privi della necessaria ponderazione ... secondo me non si possono aprire centrali nucleari a cuor leggero ..
 
Top
1 replies since 5/6/2008, 12:03   91 views
  Share