Cinema Egiziano

recensioni, attori, registi ...

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  1. kiccasinai
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    :1208270585.gif: CINEMA EGIZIANO :1208270195.gif:

    Vi propongo questa escursione nel mondo della celluloide egiziana....image
    Scoprendo i registi del cinema d'autore, gli atori e le attrici piu' famosi in Egitto e quelli che sono rimasti nella storia...

    Cominciamo con la recensione di un film relativamente recente, che ha segnato una svolta x il suo modo cosi realistico e "senza veli" di racconare le storie dei personaggi che si intrecciano in questo film...la storia di un condominio del Cairo...



    fonte: cinemafrica.org


    Omaret Yacoubian
    di Marwan Hamed

    THE YACOUBIAN BUILDINGimage
    :: SCHEDA

    Reg./Dir.: Marwan Hamed Scen./Script: Wahid Hamed Fot./Phot.: Sameh Selim Mont./Ed.: Khaled Marei Scg./Art Dir.: Fawzi El-Awamry Cost.: Nahed Nasrallh Mus.: Khaled Hamad Cast: Adel Imam Youssra Nour El-Sherif Ahmed Bedeir Hind Sabry Ahmed Rateb Somaya El-Khashab Khaled Saleh Khaled El-Sawi Mohamed Imam Basim Samra Isaad Younis Prod.: Good News Group (EGYPT) Distr.: B.A.C. (FRANCE) www.bacfilmsintl.com Dati tecn./Tech. data: Egitto / Egypt 2006 172 min. / 35 mm
    :: TRAMA

    Cairo, 1994. Il Palazzo Yacoubian a sessanta anni dalla sua costruzione avvenuta nel 1934, diventa il punto di incontro di diverse vicende umane. Zaki El-Dessouqi, sessant’anni, come figlio di un Pasha ha il suo ufficio nel palazzo. Azzam, ex-lustra scarpe oggi uomo d’affari milionario sta preparando uno dei suoi appartamenti per l’arrivo della seconda moglie, Soad. E poi c’è Hatim El-Rashidi, un giornalista omosessuale attualmente impegnato in una relazione con il povero poliziotto Abdrabuh. Sul tetto troviamo Buthaina, una commessa del centro, innamorata di Taha, il figlio del portiere.
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    E infine Malak, sarto e fratello di Fanous, domestico di Zaki. Abdrabuh rompe la relazione con Hatim dopo che suo figlio viene ucciso durante una rapina.
    Azzam nel frattempo continua la sua scalata al potere e dopo avere corrotto il Ministro Kamal El-Fouli con una tangente da un milione di sterline ottiene il desiderato posto in parlamento. Soad, dopo essere rimasta incinta, perde il figlio in seguito alle violente percosse di Azzam. Taha non riesce a entrare alla scuola di polizia e una volta all’università si unisce a un gruppo islamico. Verrà anche arrestato e violentato da un poliziotto come richiesto da ordini superiori. Lo stesso gruppo islamico riesce a far sposare Taha. Anche Zaki e Buthaina, nonostante la differenza di età convoleranno a nozze. I best seller non circolano in Egitto, anche quelli scritti da Naguib Mahfouz, nonostante il premio Nobel vinto nel 1998. Questo fino all’uscita del “Palazzo Yacoubian” scritto dal dentista Alaa El-Aswani, e pubblicato nel 2002. Il romanzo contiene tutto ciò di cui la maggior parte degli Egiziani parla durante le loro conversazioni private. Dipinge i cambiamenti avvenuti in Egitto dagli anni trenta, periodo di culmine liberale. Ma quel clima politico così aperto svanisce nel luglio del 1952 con la rivoluzione e il colpo di stato militare ai danni della monarchia e di un sistema formato da più partiti. Così nasceva l’epoca della supremazia del partito singolo. L’obiettivo di El-Aswani coincide con quello del produttore Emad Eddin Adeeb e dello sceneggiatore Wahid Hamed, il trio dietro al debutto registico di Marwan Hamed. Girato con un realismo moderno, diventa il film egiziano dell’anno nel 2006 grazie anche ai temi trattati al suo interno, molti dei quali sino ad allora considerati dei tabù. Il regista riesce a lavorare con un cast di star appartenenti a diverse generazioni, tra i quali Adel Imam, Nour El-Sherif, Youssra, Isaad Younis, Hind Sabry, Somaya El-Khashab, Khaled Saleh, Khaled El-Sawi, Basim Samra e Mohamed Imam. Il film affronta inoltre il tema dell’omossessualità con un’audacia senza precedenti per il cinema egiziano.
    :: BIOGRAFIA

    MARWAN HAMED Nasce al Cairo il 4 aprile 1977. Si diploma nel 1999 presso il Cinema Institute di Giza, Egitto. Lavora come aiuto regista per Shreif Arafa, Samir Keif, Khayri Beshara e Dawoud Abd El-Sawed. Il suo primo lungometraggio è “The Yacoubian Building” nel cui cast sono presenti due degli attori più importanti del mondo arabo, Youssra e Adel Imam.






    :: FILMOGRAFIA

    2006 The Yacoubian Building 2001 Lili 2000 El-Shoka Sheika 1999 Abou El-Rish 1998 The End of the World 1997 Cairo
     
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  2. GAMILA27
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    Film molto interessante, poseggo dvd e libro...chi la scritto il dottor Al Swani, un vero coraggiorso.
    In questi giorni ha presentato altro libro CHIGAGO, Lo devo ancora acquistaRE, lo farò al più presto.







    Chicago
    'Ala Al-Aswani


    Traduzione: Bianca Longhi
    Collana: I Narratori
    Pagine: 320
    Prezzo: Euro 17,5
    Compralo su laFeltrinelli.it





    In breve
    Islam, politica, terrorismo, tortura, ebrei, sullo sfondo del post-11 settembre americano, in una Chicago multietnica e conflittuale. Dopo Palazzo Yacoubian, ‘Ala al-Aswani torna con un’altra grande narrazione corale.

    Il libro
    In una Chicago mitica e solforosa troviamo una piccola comunità di egiziani in esilio, forgiata sul modello del dipartimento dell’Università di Chicago che l’autore ha conosciuto bene negli anni della formazione americana. In questo mondo claustrofobico e formicolante di vite, ‘Ala al-Aswani intreccia storie di esistenze che si cercano e si perdono. Sono esistenze strappate alla loro terra d’origine che vivono in un universo strano e straniero: la tentazione di conformarsi all’American way of life non è abbastanza. L’Egitto è lì, nel cuore di un’America traumatizzata dagli attentati terroristici dell’11 settembre. Quando viene annunciata la visita ufficiale del presidente egiziano a Chicago, si mette in moto il sistema di sicurezza dell’ambasciata, orchestrato dal temibile Safuat Shaker, che controlla e sorveglia tutti gli egiziani residenti in America. Complotto, manipolazione, proteste di libertà e sottomissione al potere, coraggio e vigliaccheria: al-Aswani trova così l’ampiezza e l’ambizione del romanzo politico riuscendo al contempo ad esprimere la dolcezza dei sogni e la violenza delle contraddizioni del mondo quale lo conosciamo.








    Attached Image
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  3. kiccasinai
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    CITAZIONE (GAMILA27 @ 8/6/2008, 15:21)
    Film molto interessante, poseggo dvd e libro...chi la scritto il dottor Al Swani, un vero coraggiorso.
    In questi giorni ha presentato altro libro CHIGAGO, Lo devo ancora acquistaRE, lo farò al più presto.


    Grazie dell'info ya gamila!
    ...non ho nessuno dei due libri..la prossima amica,sorella,zia,fanciulla innamorata degli okkietti neri o kikkessia che parte per sharm x favore mi porta questi due libri poi gli rido i soldi ovvio! :invis:
    Sia qui che al cairo e' cosi difficile trovare libri... :mah:
    in italiano quasi impossibile..piu' facile in inglese..

    salam ya gamila! ;) :1208269857.gif:
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  4. kiccasinai
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    Ancora su Omaret Yacubian....

    CITAZIONE
    Gabriele Romagnoli: Palazzo Yacoubian.

    Il film sui gay che scandalizza l’Islam
    Tratto da “la Repubblica”, 4 ottobre 2006

    In un cinema di Parigi, affollato da un pubblico di lingua araba, ho visto il film che sta facendo scalpore in Egitto. Lì come al Cairo una scena genera imbarazzo in sala, si odono bisbigli, spettatori si aggiustano sulla sedia. Palazzo Yacoubian sdogana il tema dell’omosessualità. Gli attacchi che ne sono seguiti svelano la doppia ipocrisia del potere politico. Non è solo questione di arretratezza, c’è un secondo aspetto, di cui dirò alla fine. Il film, per cominciare. Tratto dal romanzo di ‘Ala Al-Aswani (edito in Italia da Feltrinelli) ne riproduce fedelmente le storie intrecciate in un decaduto edificio del centro.
    Superfluo dire che il libro è, come quasi sempre accade, meglio. Ma la trasposizione cinematografica dà alla storia una superiore capacità d’impatto e le ha permesso, in un paese a bassa alfabetizzazione, di arrivare a un pubblico molto più ampio. Scioccandolo. In una chiacchierata precedente la pubblicazione della traduzione italiana ‘Ala Al-Aswani, che di professione fa il dentista, mi confidò nel suo ambulatorio lo stupore per il fatto che il romanzo avesse superato i controlli della censura. “Hanno fatto come i computer - ipotizzava - cercavano le parole chiave. Non trovandole hanno detto: visto si stampi”. Poi, si è fatto tardi: Palazzo Yacoubian è diventato il principale best seller arabo dopo il Corano. Proprio per questo pensavo che avrebbero impedito al film di esserne la copia. Invece, di nuovo, se ne sono accorti tardi.
    Adesso 112 parlamentari ne chiedono il ritiro dalle sale. Durante un collegamento radiofonico un ascoltatore ha detto all’attore Khaled El Sawy: “Se la vedo per strada, la meno a sangue”. Che parte fa El Sawy? Quella che provoca i bisbigli e gli aggiustamenti in poltrona. È Hatim Rasheed, un giornalista che dirige un settimanale in lingua francese. Omosessuale. Una sera, uscendo dalla redazione, vede un giovane soldato, Abd Rabo, gli si avvicina, gli parla, gli dà, in cambio di un’indicazione, una mancia eccessiva. Hateem è un uomo raffinato e colto, gemello di carta e celluloide di un noto scrittore e giornalista a Al Ahram Hebdo. Il soldato è un giovane senza educazione, arrivato dalla campagna dove ha lasciato la moglie e un figlio per guadagnarsi uno stipendio nella maniera più semplice: indossando una divisa.
    La sua superiorità fisica soccombe a quella mentale dell’altro. Poche sere dopo si ritrova in un appartamento affollato di pezzi d’antiquariato, su un divanetto tappezzato con stoffa preziosa, tra le mani un calice di vino come non l’ha mai assaggiato. Abd Rabo beve, Hatim gliene versa ancora, lui continua a bere, l’altro a versare. Finché il soldato si arrende.
    Tra i due nasce una relazione fissa, che prosegue anche quando il soldato fa trasferire al Cairo (nell’appartamento procuratogli dal giornalista sul tetto del Palazzo Yacoubian) moglie e figlio. Il giovane sfoga il senso di colpa per essere diventato l’oggetto sessuale di un uomo possedendo brutalmente la propria donna. È una reazione a catena più credibile che scandalosa. Sono voci del desiderio, sospiri di compiacenza, gemiti di dolore che le voci amplificate dei predicatori di ogni religione riescono a coprire, mai ad annullare. Poi arriva la mano di un dio vendicatore. Mentre il soldato giace nel letto del giornalista la moglie bussa furiosamente alla porta: il loro bambino si è ammalato, di lì a poco morirà. Sarebbe accaduto ugualmente, ma il senso di colpa trasforma un caso fortuito in un contrappasso. Ai fustigatori però questo messaggio non arriva. Si fermano alla superficie, gridando allo scandalo alla prima scena, senza accorgersi che il film è, in fondo, più moralista di loro. È che non sono abituati: mai nel cinema egiziano si era osato mostrare apertamente l’omosessualità.
    Perfino il coraggioso regista Youssef Chaine vi aveva soltanto alluso.
    Stiamo parlando di un Paese dove questa pratica sessuale può portare al carcere. Non esiste una legge che la punisca, ma l’omofobia sa trovare l’inganno. L’11 maggio 2001 cinquantadue omosessuali furono arrestati in una discoteca ricavata in un barcone sul Nilo, la "Queen Boat". Cinquanta vennero accusati di “corruzione abituale”, due di “vilipendio della religione”. Torturati e poi processati, ventuno di loro vennero condannati a tre anni di reclusione. Quel che non fecero i giudici lo fecero i media, diffondendo nomi e indirizzi perché la pubblica (e plagiata) opinione potesse sbeffeggiarli. Il livello di apertura mentale della stampa è d’altronde dimostrato da questo episodio: in una conferenza stampa seguita alla proiezione di Palazzo Yacoubian un giornalista fa una domanda all’attore El Sawy che, ripeto, recita la parte di un noto collega dell’intervistatore. La domanda è: “Come può un attore del suo calibro, che ebbe un tempo l’onore di impersonare il presidente Gamal Abdel Nasser, aver accettato il ruolo di un depravato?”. La risposta è un sorriso di compassione. Ironica quella del suo collega Bassem Samra (che incarna il soldato) alla domanda: “Che cosa pensa dei parlamentari che vogliono bandire il film?”, “Trovo giusto che passino il tempo a discutere e votare una cosa del genere, non hanno altro da fare avendo già risolto problemi come la disoccupazione, i traghetti che affondano, il terrorismo, i treni che si scontrano, l’analfabetizzazione e la corruzione”.
    Ecco, ci siamo arrivati: alla seconda (e più grave) ipocrisia.
    Perché mai una massa di deputati e i giornalisti sdraiati sui gradini del potere politico e religioso dovrebbero darsi tanto da fare perché il popolo non veda qualche scena di ordinaria sessualità? È davvero quello a disturbarli nelle quasi tre ore di Palazzo Yacoubian? O è altro? L’altro che il film racconta: la miseria in cui è stato ridotto lo splendore del Cairo, la rabbia delle classi sociali escluse non tanto dalla ricchezza quanto dalla dignità che spinge i più deboli verso il radicalismo islamico e il terrorismo, la corruzione di Stato, quella sì perfettamente organizzata, che entra in ogni piccolo affare e, come la mafia, pretende una percentuale sui profitti? Quale è la scena del film che fa bisbigliare e aggiustarsi sulla poltrona gli spettatori di prima classe: quella della “corruzione” del soldato o quella in cui, dopo essersi spartiti una torta, il politico e l’imam pregano insieme tenendosi per mano?
    È per quella scena che il film va difeso. Per quella che ci si augura venga presto distribuito anche in Italia. Perché racconta una storia così egiziana, così universale.

    *L'articolo di Gabriele Romagnoli ha acceso l'interesse della "Festa del Cinema" di Roma, tant'è che all'interno della manifestazione sono previste ben tre proiezioni di Palazzo Yacoubian.

     
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  5. malika78
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    cavoli ho letto il libro, ho mezzo visto il filmm in arabo anche se non ci capivo nulla....quando arriva in italiano?????????''
     
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  6. kiccasinai
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    QUOTE (malika78 @ 2/11/2008, 15:57)
    cavoli ho letto il libro, ho mezzo visto il filmm in arabo anche se non ci capivo nulla....quando arriva in italiano?????????''

    dubito che facciano una versione doppiata in italiano.
    Al massimo puoi trovare sempre in arabo con sottotitoli in inglese



    Edited by kiccasinai - 26/1/2011, 13:47
     
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5 replies since 5/6/2008, 17:47   1246 views
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