Notizia del 18 giugno 2008 - 10:52
«O smette immediatamente di drogarsi e di abusare del suo corpo, oppure non ci sarà più nulla che potremo fare per curarla». La diagnosi choc dei dottori dopo il ricovero di ieri della cantante
Non c'è più niente che i medici possano fare per salvare Amy Winehouse. Questo il durissimo verdetto dopo il ricovero e le analisi di ieri. Una voce unica, una carriera in forte ascesa, 24 anni appena, la cantante è sprofondata nel tunnel dell'alcol e delle droghe (praticamente tutte). Ieri si è sentita male, è svenuta in casa, il padre l'ha soccorsa immediatamente e ha chiamato l'ambulanza.
Una volta in ospedale, fatti tutti gli accertamenti, i dottori hanno voluto fare un discorso a quattr'occhi con Amy: «Lei sta morendo, o smette immediatamente di bere e di assumere sostanze tossiche, oppure non ci sarà più niente che potremo fare per mantenerla in vita». Ai media poi la notizia è stata riportata dagli stessi medici in modo, se possibile, ancora più crudo: «Questi mancamenti sono ancora lo strascico dell'overdose della scorsa estate. È stata fortunata a riprendersi ieri, la prossima volta è probabile che non si rialzi più. E in ogni caso il suo cervello sta subendo danni che potrebbero essere permanenti. Deve stare a riposo per sei mesi almeno e soprattutto lontana dalle tentazioni. È da irresponsabili continuare a metterla sul palco, come stanno facendo quelli del suo team». Insomma, come spesso accade, le giovani cantanti finiscono stritolate dalla macchina spremi-soldi dello showbusiness. (Libero News)
Poveretta però...