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| Prima di enunciarvi le novità è necessario fare un resoconto della situazione. Nel gennaio 2008, spinti dall'approvazione nella finanziaria 2008 dell'azione risarcitoria collettiva, abbiamo inviato una mail a tutte le associazioni consumatori iscritte al CNCU, chiedendo appoggio per poter far valere i nostri diritti. Solo in poche ci hanno risposto (trovate le mail nel forum) e di queste solo una sembrava averci dato il suo appoggio, ma purtroppo la situazione non si è evoluta. Infatti ricorderete che vi chiedevo di pazientare poichè insieme ad un avvocato di questa associazione si stava decidendo il da farsi. Purtroppo, nonostante i vari incontri e la serietà di questa persona non si è potuto arrivare a niente, poichè non si faceva altro che rimandare senza ottenere tra l'altro nessuna certezza. La notizia della mancata entrata in vigore dell'azione collettiva, sembrava aver scartato una delle poche possibilità di poter dire la nostra. Ho riscritto quindi alle associazioni consumatori la settimana scorsa, non ho ancora ricevuto nessuna risposta e per poter dare visibilità alla nostra iniziativa ho scritto una lettera di carattere personale a riviste e quotidiani italiani. Grazie all'aiuto di un iscritto al forum, Laliscia dr Piero. anche lui possessore di pc portatile difettoso e ai preziosi consigli dell'avvocato Alessandro Cale che ci ha offerto il suo aiuto (troverete all'interno della prima sezione del forum i suoi interventi) si sono aperte altre possibilità per noi. Infatti abbiamo ricevuto una lettera da parte di D'agata Giovanni, componente nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori . Prima di farvela leggere vorrei sottolineare che il colore politico non deve interferire con la nostra esigenza di far qualcosa. Io purtroppo non pensavo fosse così difficile farsi appoggiare da una associazione consumatori, soprattutto ora che siamo 120. Nel gennaio 2009 dovrebbe entrare in vigore una nuova azione collettiva, subirà infatti dei cambiamenti, si spera in meglio per noi consumatori. Nel frattempo sto cercando di trovare nuove possibilità. Ad esempio l’avvocato Cale mi ha spiegato che potrebbe convenire costituirci come comitato, cosa che in futuro potrebbe renderci più forti e darci una identità. Non ho approfondito per ora la questione, quindi non so dirvi niente di specifico a riguardo. Per qualsiasi informazione potete scrivermi sempre a [email protected] Vi chiedo di pazientare ancora, purtroppo non posso darvi nessuna certezza per ora, ma si stanno aprendo diverse strade. Ogni giorno ci sono nuovi iscritti e tante altre persone mi contattano via mail. Sarebbe importante ora restare uniti. Intanto vi invio la lettera che Giovanni D’agata ha inviato al dott.Laliscia che ancora ringrazio per le tante idee e iniziative che sta prendendo affinché qualcuno ci appoggi. Posterò sempre qui i nuovi aggiornamenti a riguardo. Gent. mo dott. Laliscia, l’interessantissima storia che hai avuto la cortesia di portare a mia conoscenza è una di quelle che “Italia dei Valori” deve prendere a cuore, nel silenzio delle Associazioni dei Consumatori, specie di quelle accreditate presso il CNCU (che è già stato oggetto di un duro intervento da parte del sottoscritto, in passato). La mobilitazione che è riuscita su iniziativa di Chiara Conti è un esempio lampante di “cittadinanza attiva” e di come alcuni cittadini, senza alcun vincolo di appartenenza ad associazioni o partiti possano intraprendere battaglie a tutela dei propri diritti. Il problema però, è la difficoltà di comunicazione che molto spesso non permette di andare oltre questo stupendo strumento che è la rete. Mi pare opportuno, quindi, poiché non è possibile avviare una class action sull’argomento a causa dell’inopportuno slittamento dell’entrata in vigore della legge, richiedere un parere da parte di tecnici-informatici qualificati (necessariamente non di parte) che possano dirimere ogni dubbio al fine di poter dimostrare i difetti di fabbrica o quelli di conformità legittimamente lamentati da parte della signora Chiara, dapprima e poi dagli altri cittadini che hanno riscontrato anomalie simili. Nel caso di riscontri positivi in tal senso, sarebbe opportuno verificare la possibilità di singole azioni, previa una diffusione su tutti i canali possibili della battaglia già avviata dal comitato ed anche di una eventuale interrogazione parlamentare da parte di nostri parlamentari, che potrebbe costituire un ulteriore strumento di persuasione e diffusione della questione. Ti chiedo, dunque di poter inoltrare la mia risposta a tutti i cittadini che si sentono lesi, comunicando la mia personale disponibilità e del mio staff a trattare la questione, ad analizzarla giuridicamente (anche caso per caso) e ad utilizzare tutte le mie conoscenze in ambito mediatico affinchè tutti possano conoscere le dimensioni di quella che apparirebbe, per come è stata descritta, una vera e propria “presa per i fondelli” degli acquirenti dei prodotti indicati. In attesa di Tue in merito, porgo i miei più cordiali saluti Giovanni D’AGATA Componente del Dipartimento Tematico Nazionale di “ITALIA DEI VALORI”
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