Dookie

« Older   Newer »
  Share  
St. Jimmy!
view post Posted on 19/8/2008, 16:18     +1   -1




Per il terzo album i Green Day cambiano etichetta, e decidono di firmare per la Reprise. Questa mossa suscita le ire dei fan più integralisti, che forse li seguivano con interesse solo perché apprezzare una band sconosciuta e “poveraccia” rende il fan un cultista del punk, mentre supportando un gruppo su major evidentemente ci si sente dei falliti. Ma a Billie Joe e compari quest’ottica interessa ben poco, e sinceramente anche a tutti gli altri, visto che, ridendo e scherzando, Dookie si rivela un ottimo album e, soprattutto, ottiene la benedizione


di MTV che lo porta a vendere l’incredibile cifra di 14 milioni di copie, disco più, disco meno. Detto così sembra una sciocchezza, ma se consideriamo che a quel tempo i Pennywise (una delle punk band più importanti) per far gridare al miracolo di vendite dovevano esaurire 200 mila copie, si comprende bene l’entità del fenomeno.

Con Dookie il punk dimostra di saper vendere ancora, o meglio, di più di quanto non abbia mai fatto. Merito (colpa, a seconda dei punti di vista) dei mass-media, che solitamente lavano il cervello degli adolescenti attaccati alla televisione. Se non altro stavolta i ragazzi hanno avuto l’opportunità di ascoltare dell’ottima musica.

Eh già, perché alla fine si è parlato sempre molto di Dookie e della suo impatto sulla musica degli anni ’90, si sono analizzati i motivi per cui abbia avuto tutto questo successo, si è sviscerata l’entità e il senso del fenomeno punk dei giorni nostri, ma si è parlato pochissimo delle canzoni contenute nell’album. E allora facciamolo ora.

Premetto che Dookie dal punto di vista melodico non si differenzia poi di molto dal precedente Kerplunk!, forse soltanto dal punto di vista della pulizia del suono. Stilisticamente è infatti identico e ciò testimonia il fatto che la band non si è affatto“venduta” ma anzi ha continuato per la propria strada. Siamo di fronte infatti al classico punk-rock con una struttura molto semplice, ricco di melodie che entrano in testa e sono difficili da dimenticare, avendo comunque il grande pregio di non essere mai banali.

Dookie parte subito fortissimo, proponendo un manciata di pezzi che diventeranno veri e propri inni punk-rock: Burnout, Having a Blast e Chump dimostrano alla platea che tutto quello che la band aveva promesso in Kerplunk! è stato ampiamente mantenuto e sviluppato. Ma la parte migliore dell’album deve ancora venire, i Green Day danno infatti il meglio di loro stessi nelle successive sette tracce, che costituiscono il cuore dell’album e il motivo principale par cui chiunque ascolti punk debba possedere il disco. Longview (primo singolo e video dell’album) è la canzone più particolare dell’album, in quanto alterna ritmi sommessi ad esplosioni di energia per tutta la durata della traccia, la quale è incentrata sulla problematica della crescita e sul conseguente annoiamento.

Successivamente c’è la nuova versione, riveduta e corretta, di Welcome to Paradise (che più di altri pezzi ha ricevuto il favore del pubblico), l’ottima Pulling Teeth, canzone (più o meno…) d’amore che è il preludio a Basket Case. Quest’ultimo è il pezzo più famoso dei Green Day, il cui video (geniale, peraltro) è stato trasmesso centinaia di volte da MTV ed ha contribuito in larga parte a far conoscere il gruppo in tutto il mondo. E’ una canzone indubbiamente che dà una carica notevole, sia per il testo che per la musica, anche se a mio giudizio non è la migliore del gruppo.

Ancora, con She e Sassafras Roots il ritmo dell’album si fa sempre più serrato, e le melodie sempre più convincenti; ciò è il degno preludio al piccolo capolavoro che è When i Come Around, il quale, seppur non avendo la velocità delle precedenti canzoni, riesce ad aggiudicarsi, a mio giudizio, il titolo di migliore canzone dell’album, che si conclude degnamente con Coming Clean, Emenius Sleepus, In The End e soprattutto con l’ottima F.O.D.. E’ presente anche una simpatica ghost track, tanto per concludere in grande stile.

Che dire? Un’acquisto assolutamente obbligato per ogni punk-rocker che si rispetti (consiglio inutile, visto che questo lavoro l’ hanno acquistato praticamente tutti), per tutti gli altri caldamente consigliato, visto che è, come già detto, molto easy-listening. E poi si tratta in ogni caso di buona musica.


by Andrea : www.greendayit.com

 
Top
0 replies since 19/8/2008, 16:18   40 views
  Share