Insomniac

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St. Jimmy!
view post Posted on 19/8/2008, 16:21     +1   -1




Passano soltanto pochi mesi dal clamoroso trionfo di vendite targato-Dookie, che i Green Day pubblicano un nuovo album, Insomniac. Contrariamente a quanto si possa comunemente pensare, la manovra commerciale pensata dalla Reprise (lucrare sulla momentanea popolarità del trio californiano) non si traduce in un lavoro poco soddisfacente, e ciò dimostra come il gruppo non sia una meteora del panorama punk, ma che ha invece ancora da dire tanto (e

quanto!). Tutto ciò nonostante la critica accolga questo lavoro in modo molto tiepido, accusandolo di essere eccessivamente simile al suo famoso predecessore. Ancora oggi, però, mi domando se queste persone prima di recensirlo lo abbiano veramente ascoltato, visto che l’unica cosa che non si può rimproverare ad Insomniac è proprio quella di aver ricalcato il sound di Dookie. Già la prima differenza si riscontra dalla copertina: spariscono disegni fumettosi che hanno contraddistinto i due precedenti lavori, ma appare un lavoro di Winston Smith, artista che aveva collaborato già in precedenza alla realizzazione di artworks per alcuni gruppi punk-rock. Il risultato è sorprendente: già osservando la copertina si assapora il senso di oppressione e paranoia che poi costituisce una delle linee portanti dell’album.

Le quattordici tracce che compongono l’album scorrono via velocemente, quasi fossero piccoli puzzle di un’unica grande canzone, le pause tra un pezzo e l’altro sono insignificanti, per fornire ad Insomniac un maggiore mordente. Un’altra rilevante differenza rispetto a Dookie (forse la più importante, in quanto non ha permesso a questo lavoro di eguagliarne le vendite) è che nell’album non esistono canzoni particolarmente radiofoniche, come Basket Case, o ballate, alla When I Come Around, in quanto i Green Day si destreggiano solo in un sano punk-rock che sconfina nell’ hard rock in alcuni episodi (Geek Stink Breath, Brain Stew, entrambi singoli e video) ed in altri nell’ hardcore melodico (Panic Song su tutti che con la sua intro di 1 minuto costituisce uno dei pezzi migliori dell’album). Per il resto sono presenti le solite tracce veloci e melodiche sullo stile-Sassafras Roots (Brat, Stuart and the Ave) dove la band si interroga sul senso del passato (vedi 86), mette in luce le proprie contraddizioni (la divertentissima Walking Contraddiction, rappresentata anche da un video fuori di testa) ed in generale si respira quel senso di frustrazione già visto in Dookie, ma più accentuato, più “cattivo”, più punk, insomma. Ecco: Insominac rispetto a Dookie è un album punk in senso stretto, e forse proprio per questo l’album ha venduto una cifra notevolmente inferiore a quella di Dookie, vuoi per la mancanza di pezzi spiccatamente “commerciali”, vuoi perché (purtroppo…) non esistono 14 milioni di punkrockers nel mondo (…).

In ogni caso citare una canzone rispetto ad un’altra è sicuramente un delitto, in quanto la qualità media delle canzoni è sicuramente elevata. Concludendo è un album che merita tantissimo, chi ha amato Dookie non dovrebbe lasciarselo sfuggire. Personalmente appartengo a quella speciale categoria che ha conosciuto i Green Day grazie a questo lavoro, che ascolto moltissimo ancora oggi.



by Andrea: www.greendayit.com
 
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