conmar |
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| " Fu il 9 settembre del 1998, in un mattino melanconico di dieci anni fa, che Lucio Battisti se ne andò, nell’ospedale milanese dove l’aveva condotto un male indomabile. Aveva cinquantacinque anni, lo descrissero gonfio, i capelli ricci bruciati dalla chemioterapia, i modi schivi di sempre." Lucio Battisti ...un personaggio, un cantante, che ancora oggi è attuale con le sue canzoni.. Dieci anni fa è volato via ... ma .... "respira" ancora tra noi La nebbia che respiro ormai si dirada perché davanti a me un sole quasi bianco sale ad est La luce si diffonde ed io questo odore di funghi faccio mio seguendo il mio ricordo verso est Piccoli stivali e sopra lei una corsa in mezzo al fango e ancora lei poi le sue labbra rosa e infine noi Scusa se non parlo ancora slavo mentre lei che non capiva disse bravo e rotolammo fra sospiri e "da" Poi seduti accanto in un'osteria bevendo un brodo caldo che follia io la sentivo ancora profondamente mia Ma un ramo calpestato ed ecco che ritorno col pensiero. E ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me. Le foglie ancor bagnate lascian fredda la mia mano e più in là un canto di fagiano sale ad est qualcuno grida il nome mio smarrirmi in questo bosco volli io per leggere in silenzio un libro scritto ad est Le mani rosse un poco ruvide la mia bocca nell'abbraccio cercano il seno bianco e morbido tra noi Dimmi perché ridi amore mio proprio così buffo sono io la sua risposta dolce non seppi mai! L'auto che partiva e dietro lei ferma sulla strada lontano ormai lei che rincorreva inutilmente noi Un colpo di fucile ed ecco che ritorno col pensiero e ascolto te il passo tuo il tuo respiro dietro me A te che sei il mio presente a te la mia mente e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso arde per me.
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