OCCHI MAGICI

tratto da Rutas del Alma

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  1. Sanacion
     
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    Occhi Magici


     


    Fouke era un uomo alto con mento appuntito che faceva il panettiere. Era conosciuto per la sua rettitudine. “Era così retto che sembrava emettere questa rettitudine dalle sue labbra sottili su qualunque persona si avvicinasse a lui; a tal modo che la gente preferiva  allontanarsi da lui. Sua moglie, Helga, era esattamente l’opposto, rotonda e calorosa, a tal punto che la gente voleva avvicinarsi a lei per condividere l’allegría del suo cuore aperto.


     


    Un giorno Fouke trovò Helga con un altro uomo, e l’incidente diventò il centro d’attenzione di tutto il paese. Invece di rifiutarla, come tutti pensavano che avrebbe fatto, disse che la perdonava. Ma finse solamente, per poi “poterla castigarla con la sua retta pietà”.


     


    Questo non fu ben visto nel cielo, pertanto ogni volta che Fouke sentiva il suo odio segreto, un angelo scendeva e depositava una piccola pietra nel suo cuore. Quanto più odiava sua moglie, più pietre si depositavano nel suo cuore. Con il tempo questo si fece così pesante che la parte superiore del suo corpo si inclinò in avanti e Fouke doveva forzare il collo per guardare in avanti.


     


    Infine l’angelo gli si presentò e gli disse che poteva essere curato dal suo dolore. Gli disse di chiedere all’angelo degli occhi magici, in modo che ogni volta guardasse Helga vedesse solo una donna solitaria e che aveva bisogno di lui, invece di una donna che lo aveva tradito. Ogni volta che utilizzava gli occhi magici una pietrina veniva tolta dal suo cuore.


     


    All’inizio Fouke non era capace di fare questo, in quanto amava il suo odio. Ma alla fine il dolore nel suo cuore fu così grande che chiese all’angelo gli occhi magici. Helga cominciò a cambiare difronte ai suoi occhi. Il suo cuore divenne più leggero, cominciò a mettersi di nuovo dritto in piedi, cominciò a ridere e a sorridere. Fouke invitò Helga un’altra volta nel suo cuore e lei andò verso di lui, e assieme iniziarono un viaggio verso la seconda tappa dell’umile allegria.


     


     


    Questo racconto descrive il perdono in modo semplice. Quando tratteniamo l’odio nel nostro cuore, non ci permette di godere la vita. Si sparge fino ad invadere tutto il nostro essere. Perdonare è lasciare andare i dolori del passato e guardare con occhi nuovi. Può essere sentito come togliere un peso dal nostro cuore.


     


    In questo tratto del tuo viaggio puoi sentire le pietre nel tuo cuore. Puoi sentire come le trattieni per punire gli altri, il che è parte di immaturità spirituale comune a tutti. Il luogo del perdono è un luogo dove possiamo sciogliere il dolore e le durezze del cuore e continuare il nostro viaggio più leggeri, con “umile allegria”..


     


     


     
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