Mal d'Egitto

Libia

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falak
view post Posted on 11/10/2008, 12:28




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La Grande Jamāhīriyya Araba di Libia Popolare e Socialista o semplicemente Libia (in arabo: ليبيا) è uno Stato del Nordafrica confinante con il mar Mediterraneo e compreso tra l'Egitto ad est, il Sudan a sudest, il Ciad e il Niger a sud e l'Algeria e la Tunisia ad ovest. La sua capitale è Tripoli.


A dispetto della demonizzazione perpetrata dai media occidentali, la Libia, a sentire quanto racconta chi ci è stato, è un ottimo posto in cui passare una bella vacanza. I Libici si sono guadagnati la reputazione di popolo ospitale e gentile; inoltre, a differenza degli altri paesi nordafricani, per le strade e nei souk della Libia non si viene continuamente assaliti da questuanti e venditori insistenti.

Non si tratta di un paese di sole palme e deserto; considerato che quasi tutto il territorio è stato inglobato dal Sahara, è sorprendente quanto la Libia sia piacevolmente mediterranea, purché naturalmente non vi allontaniate dalla costa. Scoprirete che Tripoli è una bella città africana, migliore di molte altre, e che la regione orientale di Jebel Akhdar ricorda più la verdeggiante Creta che il paesaggio arido di altri luoghi nord africani. Ovviamente se cercate dune e cammelli, qui avrete di che gioire per giorni e giorni, oppure potete fare una puntata nel Fezzan e ripercorrere le tracce dei nomadi. Con le sue antiche rovine greco-romane, le moderne espressioni artistiche, la ricchezza derivante dal petrolio, la Libia rappresenta un po' un mondo a sé; ultimamente, tuttavia, con la fine delle sanzioni ONU, le cose stanno cambiando e il paese si sta aprendo al resto del mondo.

Avvertenza:

Le regioni al confine con Ciad, Niger e Sudan sono soggette a episodi di banditismo e all'attività militare e, pertanto, devono essere evitate. La Farnesina raccomanda particolare cautela per i viaggi in Cirenaica e ai viaggiatori che intendano percorrere itinerari nel deserto.

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falak
view post Posted on 11/10/2008, 19:59




La Città verde

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Panorama Tripoli



Sospesa fra due mari, quello delle acque del Mare Nostrum a nord e quello delle pietraie e delle infuocate dune sahariane a sud, Tripoli è una città araba anomala: un porto di mare sottotono, una metropoli inspiegabilmente silenziosa e ordinata. I romani, nelle loro cartine, la indicavano con “Oea” e, subito sotto, disegnavano una vasta area vuota, dal nome evocativo: hic sunt leones.

Ora il nome è Tarablus e ospita la stragrande maggioranza del popolo libico. Qualche anno fà si è celebrato il trentennale della liberazione del paese dalla monarchia di Idris: la città si è dipinta di verde e una moltitudine impressionante è scesa in strada per raggiungere la Piazza Verde, il centro della capitale, a due passi dal mare. Arrivarci di notte (come capitava quando, per via dell’embargo aereo, si doveva entrare via terra dalla Tunisia o dall’Egitto) è un esperienza allucinante: lampioni da miliardi di watt illuminano una piazza enorme, vuota, facendone brillare l’asfalto verde, magico e sinistro. Su un lato l’impressionante mole dell’Assadj al-Hamra (il castello rosso). Dietro, invisibile, il mare blu e le luci del porto. Al centro della piazza una fontana che, con la sua eleganza decadente, stona in questa atmosfera irreale. Chissà che effetto tragicomico faceva la statua del Duce, con la sciabola turca levata al cielo, che per qualche anno la retorica coloniale ha imposto agli abitanti proprio qui, accanto alla fontana.

Sulla baia si apre una piazza dominata da un singolare monumento formato da enormi sezioni di tubi di cemento artisticamente dipinti e sovrapposti. Provengono dal “Grande fiume dell’Uomo”, il faraonico progetto, unico al mondo, di portare acqua fossile dal deserto alle assetate città della costa. Il castello rosso ora ospita il formidabile museo della Jamahiriya : grazie agli sforzi dell’UNESCO si possono passare ore e ore in un mare impressionante di reperti archeologici e storici eccezionali. Un percorso cronologico che si snoda attraverso i secoli: dall’occupazione romana a quella araba, fino alla storia più recente: statuette del Colonnello Gheddafi e campioni di petrolio. E poi mosaici, pitture rupestri, selle tuareg e qualche bella fotografia aerea delle zone desertiche del paese. Del periodo romano in città rimane solo l’arco di Marco Aurelio, sul tratto della baia che costeggia la città vecchia (ex Lungomare Principe di Piemonte, ora shari’a al-Fatah).
Storia singolare, quella dell’arco: da sempre considerato un ingombrante intralcio è stato interrato e soffocato, poi offeso dal passaggio di carri e macchine proprio sotto i suoi fregi. Infine, trasformato addirittura in sala di proiezioni: un frequentatissimo cinema ante-litteram.

Per ammirare vestigia dell’impero bisogna recarsi a Sabratha o a Leptis Magna, città natale dell’imperatore Settimio Severo. Entrambe sono raggiungibili e visitabili in una giornata.

Moschee e mercati sono l’attrazione irresistibile per qualsiasi occidentale in una città araba.
La più interessante e anomala delle moschee è Gurgi: iper-decorata con maioliche e motivi geometrici che invadono tutte le superfici, dal pavimento al portale d’ingresso, contrasta con l’assoluta e spoglia semplicità degli altri edifici di culto di Tripoli. Un’altra moschea particolare è quella che occupa gli spazi della ex-cattedrale del Sacro Cuore di Gesù. Il campanile è ora un minareto e la mezzaluna che lo sovrasta è una beffarda vendetta ad analoghe umiliazioni religiose subite dagli arabi (una per tutte: Cordoba in Andalusia).

Al suk di Tripoli si accede entrando nella medina (città vecchia) dalla Piazza Verde. Molti dei negozi si stanno turisticizzando ad un ritmo impressionante e conviene, dunque, allontanarsi un po’ per visitare i mercati della zona ovest della città. Qui si respira ancora l’atmosfera genuinamente confusa della vecchia Tripoli: kabab, caffè e narghilè con le loro fumose essenza alla mela e alla vaniglia. Tassisiti non petulanti: qualcuno che offre un passaggio in camion per il Sinai e qualcun’altro che ne cerca uno per il Niger. E poi venditori di pane e chai (tè) ad ogni angolo, magliette delle squadre di calcio italiane e sigarette.

Per vedere la Tripoli più occidentale fate una visita al quartiere di Gargaresh, all’estremità sud della città: boutique, fast food, ristoranti e macchinoni coreani e giapponesi. Lungo le mura settentrionali il mercato dei disperati: cianfrusaglie senza valore tra le quali, con molta pazienza e fortuna, si può trovare una pregiata edizione del corano.

Se la visita vi ha stancato, prima di una passeggiata al tramonto sul lungomare, dove una volta erano il Real Teatro Miramare e le residenze coloniali, concedetevi un paio d’ore di massaggi e lavaggi profumati all’hammam “Draghut”: una piccola porticina vi immette, dopo aver pagato qualche dinaro, in un ambiente fumoso, dai muri scrostati ma ricco di umanità e silenzio; si trova accanto alla moschea omonima (Draghut), a metà strada tra l'arco di Marco Aurelio e il Castello.


E poi, la sera, la luna di Tripoli, come l’ha descritta lo scrittore Cesare Brandi, arrivato sul “bel suol d’amore” mezzo secolo fa: “Per la prima volta, stasera, mi ha colpito la luna d’Africa. Era quasi a perpendicolo. Il mare riceveva non so che incidenza fatale di raggi, che d’improvviso fu chiaro e trasparente e illuminato da sotto. Questo cielo ravvicinato diveniva metallo, era pietra dura, era paurosamente osseo, volta cranica: lì dentro mi sentivo come il mio cervello”.

A proposito di scrittori: la libreria Dar al-Fergiani, sulla Shari’a 1st september vicino agli uffici della Libyan Arab Airlines, è una miniera di rarità in italiano e in inglese: vecchie mappe e litografie, nonché l’immancabile Libro Verde di Gheddafi, l’artefice di una trasformazione coraggiosa per il paese. Ed è proprio dalle parole del colonnello sulle città moderne che si capisce perché Tripoli rimarrà per sempre un’anomalia nel panorama metropolitano dell’Africa mediterranea: “La vita nella città non è altro che una esistenza biologicamente irrilevante. Si vive e si muore senza significato. Il deserto mi dà la possibilità di pensare”.

di Federico Geremei




La Città labirinto

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Panorama Ghadamesh



Un’oasi al confine tra Libia, Algeria e Tunisia, a due passi dal grande Erg, ossia il mare di dune occidentale.
Ghadamesh, l’antica Cydamus, è da sempre un punto di incontro e di scambio: un’isola magica, misteriosa, fiera e decadente. L’UNESCO ha dichiarato questo villaggio carovaniero dal mitico passato patrimonio dell’umanità. Acqua e palme sono gli ingredienti immancabili di ogni oasi e Gadames non fa certo eccezione.

La città si sviluppa intorno all’ain-al-faras, la “fonte della vacca”: prende il nome dall’antica leggenda secondo cui fu una giumenta ad indicare ad un gruppo di berberi una piccola vena acquifera sulla sabbia. Intorno ad essa si è poi sviluppata l’oasi leggendaria di Gadames. Ma la magia di questa città del deserto è tra le case della città vecchia, cui si accede da una delle sette porte: come per Alice che inseguiva il suo gatto, queste immettono in un mondo magico, dominato dalla sabbia gialla sul terreno, dai drammatici chiaroscuri delle case bianche nella penombra e dal blu brillante che irrompe prepotente dalle rare aperture squadrate sulle volte dei vicoli. Gadames è un vero labirinto. Difficile stabilire a priori dove andare e cosa vedere: ci si lascia guidare dai sensi, da un bambino che grida all’improvviso o dai sussurri dietro la porta d’ingresso di qualche scuola coranica.

Le moschee a Gadames sono numerose e presentano tracce bizantine più marcate che altrove. I pochi minareti accessibili costituiscono un ottimo punto di osservazione per riemergere e dominare il paesaggio dall’alto: ci si accorge allora dell’unicità e della magia di Gadames. Ogni tanto il ritmo irregolare e tortuoso dei vicoli s’interrompe all’improvviso in piccole piazze, come accade a Genova o Venezia. Di particolare suggestione è la usaiet al-tita, la piazza del gelso.

Negli ultimi cinquant’anni Gadames è cambiata moltissimo: prima la massiccia emigrazione verso Nord poi la costruzione della città nuova, adiacente a quella antica. Se da un lato ne ha impedito lo stravolgimento urbanistico, preservandola intatta, dall’altro ne ha determinato lo spopolamento quasi totale. Gadames è facilmente raggiungibile da Tripoli: si trova da secoli sulle rotte di chi vuole scendere nel Sahara occidentale dal Mediterraneo. Arrivarci di notte è straniante: una moschea enorme rischiara la notte con le sue intensissime luci al neon, come accade in molte città dei deserti libici, egiziani e sudanesi.
Gli italiani arrivati da queste parti ottant’anni fa hanno fatto tutto sommato pochi danni: hanno edificato un forte che ora ospita un piccolo museo, eseguito qualche scavo archeologico e spostato l’accento di Gadames sulla e finale. Agli inizi di ottobre la città si trasforma in occasione delle feste tuareg: danze, canti e gare di cammelli. Una kermesse cui partecipa tutta la comunità, dando vita ad un evento formidabile e ricco di antiche suggestioni.
Un’altra festa si svolge due mesi più tardi a Ghat, avamposto tuareg più a Sud, vicino a Djanet, ma sempre in territorio libico, nel Fezzan: la si raggiunge partendo da Gadames e, attraverso lo spettacolare erg Awbari, passando per Germa, l’antica capitale dei Garamanti.

Infine, quando il sole sta per tramontare ci si sposta a pochi chilometri dalla città, per un assaggio dello spettacolare tramonto sahariano: il sole scende rapidamente dietro le dune, dove l’orizzonte ignora i confini politici e lascia spazio alla fredda notte di Gadames.

Edited by falak - 11/10/2008, 21:20
 
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Minea 313
view post Posted on 12/10/2008, 16:56




Da catalogo 2008 Viaggi del Turchese


Tour Tripolitania e Ghadames

(8 giorni)

Descrizione

Programma combinato con volo da Djerba, con possibilità di estensione balneare. Il tour tocca la capitale Tripoli con visita alla città vecchia, ai resti romani e al museo; Ghadames "la perla del deserto", magica città alle porte del deserto del Sahara; il patrimonio archeologico di Leptis Magna e Sabratha con il suo immenso teatro. Per viaggiatori attenti segnaliamo il festival di Ghadames a novembre, uno spettacolo da non perdere.
Il programma sarà assistito da un accompagnatore/guida locale parlante italiano in Libia, guide locali (ove previsto).

Nel mese di agosto saranno possibili partenze con trasferimento diretto in Libia, consigliati voli diurni.

Alberghi
Alberghi previsti: 3/4 stelle


Programma del tour:

1° giorno - Lunedì
ITALIA - DJERBA
Partenza dall'Italia con volo speciale o di linea per Djerba, arrivo, trasferimento in hotel, cena (salvo operativo aereo) e pernottamento.


2° giorno - Martedì
DJERBA - GHADAMES (km 900 ca.)
Trattamento di pensione completa. Nel primo mattino partenza per la frontiera libico/tunisina. Proseguimento per Ghadames dopo le formalità doganali. Cena e pernottamento in hotel a Ghadames.


3° giorno - Mercoledì
GHADAMES
Trattamento di pensione completa. Giornata interamente dedicata alla scoperta di Ghadames, suggestivo villaggio immerso in un'oasi alle porte del deserto, un tempo centro di grande importanza commerciale, in quanto punto di incontro fra mercanti delle coste mediterranee e le popolazioni delle ancora sconosciute terre dell'Africa nera. Dapprima si visita il vecchio forte turco, poi italiano, trasformato ora in museo etnografico, quindi la città vecchia di origine berbera, un vero labirinto di vicoli coperti da particolarI tettI di tronchi di palma e bambù e piazzette con i banchi per riposare e discutere. La luce del sole penetra a tratti attraverso le aperture creando suggestivi giochi di luce ed una penombra fresca e riposante. Si pranza in una caratteristica abitazione berbera. Al termine della visita della città vecchia sosta nel deserto per assistere
ad un tramonto indimenticabile tra le dune di sabbia. Rientro in hotel e pernottamento.

4° giorno - Giovedì
GHADAMES - NALUT - TRIPOLI (km 640 ca.)
Trattamento di pensione completa. Partenza per Tripoli con sosta a Nalut, cittadina abbarbicata su di uno sperone di roccia, dove si erge uno ksar berbero, granaio collettivo fortificato in cui un tempo ciascuna famiglia riponeva semenze e raccolto. Arrivo in serata a Tripoli, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

5° giorno - Venerdì
TRIPOLI - LEPTIS MAGNA - TRIPOLI (km 250 ca.)
Trattamento di pensione completa. Partenza per Leptis Magna, uno dei luoghi archeologici più grandiosi dell'Africa Romana. Nella visita si può seguire il progressivo ampliamento dell'insediamento urbano, dal vecchio foro al quartiere del teatro e del mercato, a quello delle terme di Adriano, fino all'imponente complesso severiano con la basilica e il foro. Si visitano inoltre il grande anfiteatro, collegato da imponenti viadotti all'ippodromo, situato direttamente sul mare, ed infine le Terme dei cacciatori. Al termine della visita si ritorna a Tripoli. Pernottamento in hotel.


6° giorno - Sabato
TRIPOLI - SABRATHA - DJERBA (km 300 ca.)
Trattamento di pensione completa. Visita del museo della Jamahiriya. Passeggiata attraverso la medina e i suoi souk, visita di una moschea ottocentesca e dell'arco di Marco Aurelio, unica testimonianza ancora visibile dell'epoca romana. Continuazione per Sabratha, porto commerciale di grande importanza durante l'antichità, che conserva resti archeologici dell'epoca romana particolarmente suggestivi. Si visitano il foro, le basiliche, il tempio di Liber Pater, le terme e il teatro, spettacolare nella sua grandiosità, con le colonne di marmo e granito che si stagliano nitide sullo sfondo del mare. Al termine della visita si prosegue verso la frontiera tunisina e si arriva a Djerba in serata. Sistemazione in hotel e pernottamento.

7° giorno - Domenica
DJERBA (km 300 ca.)
Giornata a disposizione per il relax.

8° giorno - Lunedì
DJERBA - ITALIA
Prima colazione in hotel (salvo operativo aereo). Trasferimento all'aeroporto in tempo utile per la partenza con volo speciale o di linea per l'Italia.



Gran Tour della Libia

(9 giorni)

Descrizione

Viaggio estremamente interessante e ricco di storia, tradizioni ed archeologia. Il programma ci porta nelle antiche città greco-romane di: Cirene, nell'antichità non meno importante di Atene e Roma, Leptis Magna, fiorente porto punico fenicio ricco di vestigia romane tra cui spicca il suo teatro del primo/secondo secolo d.C., la mitica Gadames "la perla del deserto" ove la cultura berbera raggiunge il suo apice, oggi patrimonio dell'Unesco. Da non perdere è il Festival che si tiene a novembre: la città si veste con i più sgargianti colori berberi e tuareg.


Alberghi
Alberghi previsti: 3/4 stelle


Programma del tour:

1° giorno - Lunedì
ITALIA - TRIPOLI
Partenza dall'Italia con volo di linea per Tripoli. Arrivo nella capitale libica e trasferimento in hotel. Cena (salvo operativo aereo) e pernottamento.

2° giorno - Martedì
TRIPOLI - SABRATHA - TRIPOLI - BENGASI
Trattamento di pensione completa. In mattinata visita del Museo Nazionale di Archeologia che ripercorre le diverse fasi della storia del Paese partendo dalla preistoria per arrivare, attraverso i reperti dell'antichità classica e le testimonianze dell'epoca islamica, sino ai giorni della rivoluzione. Nel pomeriggio escursione a Sabratha, che dista circa 70 chilometri dalla capitale. Visita delle rovine dell'antica città romana con il grandioso teatro che si staglia sull'azzurro del mare. Rientro a Tripoli e volo per Bengasi.
Sistemazione in hotel e pernottamento.

3° giorno - Mercoledì
BENGASI - TOLEMAIDE - QASR LIBYA - APOLLONIA
Trattamento di pensione completa. Breve visita di Bengasi e partenza alla volta di Tolemaide, lungo uno dei tratti di costa più belli, e della basilica bizantina di Qasr Libya con gli splendidi mosaici. Al termine delle visite si prosegue per Apollonia. Sistemazione in hotel e pernottamento.

4° giorno - Giovedì
APOLLONIA - CIRENE - BENGASI - TRIPOLI
Trattamento di pensione completa. Visita di Apollonia con le rovine dell'antico scalo portuale che scivolano in un mare dalle azzurre trasparenze e proseguimento per Cirene, il più importante sito archeologico della Libia dopo Leptis Magna. Dei suoi magnifici monumenti, in posizione elevata su un promontorio che domina l'altopiano ed il mare, parlano molte opere della letteratura greca antica. Percorso di ritorno a Bengasi e proseguimento in volo per Tripoli. Arrivo, trasferimento, sistemazione in hotel e pernottamento.

5° giorno - Venerdì
TRIPOLI - LEPTIS MAGNA - TRIPOLI
Trattamento di pensione completa. In mattinata partenza per Leptis Magna importante città all'epoca punica e romana e soprattutto sotto Settimo Severo. Visita delle rovine romane: il Foro vecchio, la Basilica, il mercato, le terme di Adriano e lo splendido teatro. Nel pomeriggio visita al museo e ritorno a Tripoli. Pernottamento in hotel.

6° giorno - Sabato
TRIPOLI - GHADAMES
Trattamento di pensione completa. Percorso nell'entroterra tripolitano attraversando la regione ondulata e steppica del Djebel Nafusah. Visita della cittadella di Nalut con il nucleo di abitazioni berbere e il grande "qasr", in passato deposito di olio e granaglie. Scendendo verso sud attraverso distese desertiche, dune e rare macchie di verde. Arrivo a Ghadames, che dista da Tripoli 650 chilometri e sistemazione in hotel.

7° giorno - Domenica
GHADAMES
Trattamento di pensione completa. Giornata dedicata alla visita della città vecchia. Ghadames "la perla del deserto", oggi abitata pacificamente da berberi, tuareg e arabi, tutelata dall'Unesco come patrimonio dell'umanità, vi affascinerà con le sue abitazioni tipiche decorate con innumerevoli piattini di ottone che catturano la luce del sole, con le sue stradine ed suoi palmeti.

8° giorno - Lunedì
GHADAMES - TRIPOLI
Trattamento di pensione completa. Lasciata Ghadames si risale verso nord. All'altezza dell'incrocio che porta a Nalut si segue la strada che corre più ad est, rispetto al percorso già effettuato all'andata, per scoprire nuove prospettive e piacevoli scorci. Salita sul fianco della montagna sino a Kabaw e visita di un altro interessante esempio di granaio berbero fortificato con ampie vedute sulle piane circostanti. Proseguimento per Tripoli, arrivo in serata, sistemazione e pernottamento in hotel.

9° giorno - Martedì
TRIPOLI - ITALIA
Prima colazione in hotel (salvo operativo aereo). Trasferimento all'aeroporto e partenza con volo di linea per l'Italia.

Tour Tripolitania e Cirenaica

(8 giorni)

Descrizione

Programma combinato con il volo da Djerba, con possibilità di estensione balneare. Impronta classica a questo programma che tocca le antiche città di Cirene, Apollonia, Leptis Magna e Sabratha. Ricco è il patrimonio archeologico che si apre al turista interessato, fusione della civiltà greco-romana con un tocco di bizantino.

Alberghi

Alberghi previsti: 3/4 stelle


Programma del tour:

1° giorno - Lunedì
ITALIA - DJERBA
Partenza dall'Italia con volo speciale o di linea per Djerba, arrivo, trasferimento in hotel, cena (salvo operativo aereo) e pernottamento.

2° giorno - Martedì
DJERBA - TRIPOLI (km 300 ca.)
Trattamento di pensione completa. Nel primo mattino partenza per la frontiera libico/tunisina. Dopo le formalità doganali, proseguimento per Sabratha, porto commerciale di grande importanza durante l'antichità, che conserva resti archeologici dell'epoca romana particolarmente suggestivi. Si visitano il foro, le basiliche, il tempio di Liber Pater, le terme ed il teatro, spettacolare nella sua grandiosità, con le colonne di marmo e granito che si stagliano nitide sullo sfondo del mare. Partenza per Tripoli, cena e pernottamento in hotel.

3° giorno - Mercoledì
TRIPOLI - LEPTIS MAGNA - TRIPOLI (km 250 ca.)
Trattamento di pensione completa, Partenza per Leptis Magna, uno dei luoghi archeologici più grandiosi dell'Africa Romana. Nella visita si può seguire il progressivo ampliamento dell'insediamento urbano, dal vecchio foro al quartiere del teatro e del mercato, a quello delle terme di Adriano, fino all'imponente complesso severiano con la basilica e il foro. Si visitano inoltre il grande anfiteatro, collegato da imponenti viadotti all'ippodromo, situato direttamente sul mare, ed infine le terme dei cacciatori. Al termine della visita si ritorna a Tripoli. Pernottamento in hotel.

4° giorno - Giovedì
TRIPOLI - BENGASI - QSAR LIBYA - APOLLONIA - AL BAYDA
Trattamento di pensione completa. Trasferimento a Bengasi con il primo volo del mattino. Arrivo a Bengasi e partenza per Tolemaide (km 100 ca.), ove si visita la porta occidentale della città difesa da due torri, l'agorà-foro e la casa delle colonne, sontuosa dimora ellenistica ristrutturata in epoca romana. Proseguimento per Qsar Libya, caratterizzata da una una straordinaria e solitaria basilica bizantina e da magnifici mosaici del VI secolo d.C. Sistemazione in hotel ad Al Bayda e pernottamento.

5° giorno - Venerdì
AL BAYDA - CIRENE - AL BAYDA (km 15 ca.)
Trattamento di pensione completa. Giornata dedicata alla visita di Cirene, una delle più importanti città dell'antichità. Si visitano l'agorà, su cui si affacciano molti edifici pubblici, civili e religiosi e le grandiose rovine del tempio di Zeus, dal colonnato quasi interamente intatto. Spostandosi nella parte bassa della città si visitano il grande santuario di Apollo ed il tempio più antico di Cirene (VII secolo a.C.). Fuori dalla cinta muraria si trovano infine le necropoli, particolarmente ricche e multiformi. Proseguimento per Bengasi, sistemazione in hotel e pernottamento.

6° giorno - Sabato
AL BAYDA - TOLEMAIDE - BENGASI - TRIPOLI
Trattamento di pensione completa. Partenza per Tripoli con volo di linea.
Visita del museo della Jamahiriya. Passeggiata attraverso la medina e i suoi souk, visita di una moschea ottocentesca e dell'arco di Marco Aurelio, unica testimonianza ancora visibile dell'epoca romana. del mare. Partenza per la frontiera tunisina con arrivo a Djerba in serata. Sistemazione in hotel e pernottamento.

7° giorno - Domenica
TRIPOLI - SABRATHA - DJERBA (km 300 ca.)
Pensione completa. Giornata a disposizione per il relax.

8° giorno - Lunedì
DJERBA - ITALIA
Prima colazione in hotel (salvo operativo aereo). Trasferimento all'aeroporto in tempo utile per la partenza con volo speciale o di linea per l'Italia.

Edited by Minea 313 - 13/10/2008, 01:23
 
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falak
view post Posted on 18/10/2008, 11:53




Breve guida alla Tripolitania, consigli utili al viaggiatore


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La Tripolitania è una regione cara agli italiani per tantisse regioni. Anche se la storia del ventesimo secole la vide come tutta la Libia teatro di cruente battaglie tra l'esercito italiano invasore, e i ribelli libici, rimane comunque una regione che ha un legame forte con lì'Italia, che ha radici nel tempo, quando l'impero romano si estendeva a comprendere anche queste areee. Oltre "Hic sunt Leones" dicevano i romani e iniziava l'ignoto del grande Sahara.



Tripoli è il punto di partenza e quello di arrivo per ogni viaggio in Tripolitania. E' una città che offre possibilità di dormire e mangiare a costi sempre bassi ma con uno standard leggermente superiore a quello libico in genere, un po' decadente per le strutture alberghiere. Una visita della città, che ha dei punti molto belli da percorrere, deve includere anche il Museo Jamahiriya che ripercorre l'evoluzione storica e artistica della nazione libica.
Il centro storico è comunque interessante, ci sono testimonianze romane come l'arco di Marco Aurelio, ma poi anche moschee come quella di Gurgi e quella che deriva dalla riutilizzazione della precedente Cattedrale del Sacro Cuore di Gesù. Poi c'è la medina con le sue stradine e il simpatico popolo libico, che forse per la sua naturale indole tranquilla non vi stresserà per gli acquisti come spesso succede nelle analoghe medina e casbha del nord-africa. Vale anche la pena di dare un occhiata al castello rosso di Assai Al-Hamra, che si trova in posizione dominante sulla magnifica baia di Tripoli.

Sabratha si trova ad ovest di Tripoli ed è uno dei "must" della Tripolitania. La visita richiede almeno mezza giornata, il sito archeologico è grande e le temperature della Libia, specie in estate inducono il turista ad un andamento lento. Il clou della visita è il Teatro, solenne ed imponete, restaurato dagli italiani al tempo della dominazione, ma che conserva bene il fascino originario. E' poi la cornice della spiaggia che rende Sabratha un posto magico da scoprire via per via. Le terme, i mosaici pavimentali , sono ben conservati e le stesse latrine cosi' affacciate sul turchese del mare hanno un aspetto diverso dal solito.
Da non perdere il museo, ricco di reperti con statue e oggetti vari.

Dall'altra parte Rispetto a Tripoli si trova Leptis Magna, il secondo "must" della Tripolitania. Anche qui un grandioso teatro con ancora presenti statue e colonne che lo rendono luogo di grande fascino. Le terme Adriane sono anche esse un luogo da non perdere, come pure il Foro Severiano e il Mercato che è davvero imponente. L'arco di diSettimio Severo ci ricorda della scoperta di Leptis Magna che scavo dopo scavo riemerse dalle dune di sabbia da un sonno durato secoli. Il Circo si trova leggermente distaccato, ma aspetta ancora di potere risorgere completamente dalla coltre sabbiosa che lo ha ricoperto.

Gharyan è una città moderna ma conserva all'interno delle abitazioni troglodite, cioè scavate nel terreno come si possono vedere a Jibal Nafusa. Queste abitazioni in quanto malsane sono state abbandoante nel tempo, ma nonostante ciò conservano un indubbio fascino. Non lontano la vecchia città di Yefren ricorda i villaggi berberi di Marocco e Tunisia, dando all'agglomerato urbano un aspetto quase di presepe con le mura che suniscono alle rocce in una simbiosi perfetta.

Kabaw vi stupirà con i suoi granai i Gurfas, uno spettacolo assolutamente da vedere, che vi lasceranno senza fiato: si tratta di costruzioni che dovevano proteggere il grano, un bene preziosissimo per la comunità che venivano posizionati nella parte alta del villaggio, appunto sottoforma di granai fortificati. Gli stessi Gurfas si possono ammirare a Nalut dove oltre 400 di essi sono addossati l'un l'altro in uno scenario affascinante
 
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falak
view post Posted on 18/10/2008, 12:13




Libia, visita alle città del deserto: Leptis Magna e Sabratha


Le dune sabbiose del deserto libico giungono adesso fin quasi al limite di Leptis Magna e di Sabratha, e gli archeologi lottano contro di esse per proteggere le rovine grandiose delle due città-morte. Ma duemila anni or sono, Leptis Magna potè sostenere senza impoverirsi una "multa" di tre milioni di libbre d'olio, che doveva spedire ogni anno a Roma per pagare lo scotto impostole da Cesare quale punizione per l'aiuto da essa prestato al suo rivale Pompeo. Gli oliveti che si stendevano a perdita d'occbio lungo la fascia costiera producevano tanto "oro verde" da poterlo vendere in tutto l'Impero: e la ricchezza dei cittadini era tale, che alcuni monumenti pubblici tra i più importanti furono costruiti dalla munificenza (e daIl' ambizione) di privati. Le due città sorgono rispettivamente ad oriente (Leptis) e ad occidente (Sabratha) di Tripoli, e sono oggi le zone archeologiche più note del nord Africa.

Le origini di Leptis Magna risalgono probabilmente al X secolo prima di Cristo, quando i cartaginesi fondarono in quel luogo una colonia commerciale, approfittando di pochi scogli trasversali alla costa piatta e senza altri ripari, che potevano diventare un porticciolo di fortuna. /I primo nome fu "Lpqy", poi i greci la battezzarono "Lepcis", e i romani (i nuovi padroni dopo la distruzione di Cartagine) la chiamarono Leptis "Magna", per distinguer/a da un'altra città dallo stesso nome. La grande Leptis ebbe il suo periodo di maggior splendore nel II e IIl secolo d. C., mentre la decadenza coincise con la conquista araba del 643. Alla decadenza politica seguirono l'invasione della sabbia e la "morte". La fondazione di Sabratha è più recente: ma anch'essa fu una ricca città costiera che si copri di monumenti grandiosi all'epoca degli Antonini e dei Severi, e decadde poi con Roma.
La bella città, prima fenicia e poi romana, declinò durante i secoli della conquista araba: in quel periodo il suo ruolo commerciale fu preso da Tripoli, distànte una settantina di chilometri. Poi, intorno al mille dopo Cristo, una incursione di tribù beduine provenienti dal deserto la rase al suolo. E fu la fine per sempre.

Le perle di Leptis Magna sono:

Il teatro romano, la cui costruzione terminò circa 2000 anni or sono. I costruttori fecero in modo che la platea potesse ricevere liberamente il vento dal mare perché gli spettatori avessero meno caldo.
I ruderi della basilica Severiana, cominciata da Settimo Severo e terminata da Caracalla, sono la testimonianza forse più importante dello splendore di questo sito archeologico. Per le colonne corinzie fu usato il granito rosa di Siene in Egitto, lo stesso degli obelischi romani.
La basilica, dedicata a Bacco e ad Ercole, misurava 90 metri in lunghezza e circa 40 in larghezza, ed era a più piani.
Il Foro "nuovo" dell'epoca Severiana, così chiamato in contrapposizione ad un altro più antico. La piazza quadrangolare, di circa diecimila metri quadrati, comprendeva la basilica ed uno stupendo ninfeo: era tutta circondata da portici e da ambulacri. Nell'interno del Foro i veicoli non potevano penetrare. Tutta l'area era riservata ai pedoni ed era destinata al culto, agli affari, alla politica, oltre a costituire il luogo tradizionale per gli incontri tra i cittadini. Tra arco ed arco erano scolpite stupende teste di Meduse, alcune delle quali sono rimaste perfettamente conservate. Gli ambulacri del portico, ora ricomposto "a piè d'opera", cioè senza le colonne tra i basamenti e gli archi, erano popolati di statue. Tutta la piazza era rivestita di marmo bianco.

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Da vedere a Sabratha:

Il pulpito unica testimonianza della basilica di Giustiniano, che sorgeva a breve distanza dal mare.
Sabratha ebbe grande notorietà nell'epoca romana per gli enormi traffici che si svolgevano attraverso il suo porto. Dal cuore dell'Africa, allora quasi del tutto inesplorata, seguendo le vie di sconosciute carovaniere giungevano qui i "prodotti d'esportazione", ricercatissimi in tutto l'Impero. Polvere d'oro, avorio, pelli e schiavi arrivavano così fino a Sabratha, dove i mercanti li caricavano sulle navi dirette a Roma. Ma la "specialità" di questo luogo consisteva nella compravendita delle bestie feroci, soprattutto leoni, che servivano per i cruenti spettacoli del Circo Massimo.
Il teatro di Sabratha, che fu costruito nel secondo secolo dopo Cristo, è uno dei più vasti dell' Africa romana ed è largo 92 metri. Ristrutturato dagli italiani a partire dal 1934.
Con un lungo lavoro, i blocchi di pietra e di marmo furono collocati ciascuno al suo posto, fino a rendere il teatro "funzionante"; oggi, infatti, vi si danno rappresentazioni di drammi classici. La parte esterna più imponente dell'edificio è quella dei solenni portali d'ingresso. Non tutto il teatro è in marmo, perché questo materiale non abbonda in Africa: il migliore veniva dalla Grecia o dall'Italia, sulle navi che tornavano in patria dopo aver trasportato merci destinate all'Impero. Ma gli architetti di Sabratha riuscirono ad imitarlo molto bene con lo stucco.

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Minea 313
view post Posted on 18/10/2008, 12:50




Piccolo appunto: vi ricordate il film "Jesus Christ Superstar?

La scena di ballo di Simon Zealotes è stata filmata a Leptis Magna.

Lo trovo un luogo stupendo.
 
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falak
view post Posted on 18/10/2008, 13:33




Minea la Libia,parere personale, ha un fascino particolarissimo... :wub:


Libia: il fascino del Sahara passando da Ghadames, il Fezzan, fino al vulcano Waw al Namus


Sahara, una parola che in arabo significa solitudine, ma che nell'immaginario del viaggiatore acquista il signifcato di avventura. Ci sono poche regioni al mondo come questa, poche mete che possono lascianre una luce particolare negli occhi di coloro che l'hanno visitata, e ci sono pochi luoghi così intensi di emozioni che segnano l'anima di una tale, incolmabile nostalgia.
Visitare il Sahara è sempre un impresa non facile, che richiede costi e sacrifici, ma chi ha la forza di osare, non potrà poi rimanere deluso del suo investimento, ed anzi, penserà subito a cercare altre risorse per provare ancora una volta l'esperienza profonda del deserto.

Ghadames è un luogo che s'affaccia sul deserto ed è anche partrimonio Unesco dell'umanità. La città vecchia, ormai abbandonata per le costruzioni moderne fornite dal Colonnello Gheddafi, è un luogo magico, che sembra fermo in un epoca diversa, lontana. La città era divenuta quasi un alveare, tale è l'unione delle abitazioni che in questo modo hanno protetto per secoli gli abitanti dal grande caldo sahariano. Nota per il turista: esplorare le viuzze è una esperienza eccitante e, se non avete sufficienti rullini o schede di memoria, statene certe che cercherete in tutti i modi di procurarvene, anche se con costi elevati!

Il vero deserto, l'Erg inizia nella zona di Sebha e Murzuq, dove convergono l'Erg di Ubari e appunto l'Erg di Murzuq. L'Erg coincide con il nostro immaginario di deserto: una distesa gigantesca di dune modellate dal vendo, che possono raggiungere un altezza di 200-300 m. A Murzuq si può vistare un fortino italiano, ben conservato e dal colore arancione acceso che contrasta con il blu del cielo. Ma è la zona di Ubari che regala le emozioni più forti del deserto: dispersi in mezzo alle dune di sabbia gigantesche 22 laghi. la cui origine è parzialmente ancora un mistero, offrono scenari idilliaci in mezzo alla desertica solitudine. Dopo ore di viaggio nella sabbia appaiono improvvise queste oasi, con palme e acque cristalline, tali da lasciarvi attoniti e increduli.
Recentemente la falda acquifera si è abbassata e alcuni laghi tendono purtroppo a seccarsi, come l'oasi di Mandara. Il lago di Ubari e quello di Gabroun godono di ottima salute e sono dei luoghi idonei per incontrare i commercianti Tuareg con i loro mercatini improvvisati ma genuini.

Lasciando il Fezzan si può proseguire (ovviamente con i fuoristrada 4x4) verso est in direzione di una località ricca di fascino ma poco conosciuta: il vulcano Waw al Namus. Mentre vi recherete fin quasi al centro del Sahara, in una delle località tra le più disagevoli da raggiungere, vi chiederete appuntio per quale ragione state facendo una tale, polverosa fatica. Ma la risposta arriva all'improvviso, quando la sabbia diventa nera in un paesaggio surreale tra distese di piccole barcane nere e miraggi tutt'intorno, che vi accompagneranno per chilometri fino all'orlo dell'abisso. Qui, con il vento incessante che cancella ogni pensiero, contemplerete la magnificenza del vulcano: una nera caldera, profonda 100 metri, larga più di 3 chilometri con al centro un cono vulcanico striato e rossiccio , suggellato due laghi blu cobalto che, circondati da verdi canne e palme, aggiungono un contrasto cromatico davvero mozzafiato.

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Arrivati fin qui potete decidere di proseguire, anche se la pista diventa difficilissima. Poche guide esperte riescono a superare indenni il terribile fesh-fesh una sabbia polverosa che tende ad insabbiare quasiasi mezzo l'attraversi. Ma il paesaggio è meraviglioso, e si possono incontrare resti di guerra, come un camion e un aereo italiano, lasciati laggiù in mezzo al deserto da decenni.
Se savete superato il l'insidie del fesh-fesh vi attende una delle zone più belle del Sahara: l'Erg di Rebianah. Qui il deserto è accecante ma solcato da cordoni di dune color pastesso che sinuose si perdono fino all'orizzonte. Da qui sembra davvero di essere su di un altro pianeta e le emozioni che si provano non possono essere racchiuse da fotografie e filmati. Il loro struggente ricordo rimarrà comunque per sempre registrato nel vostro cuore.
Da qui poi, si può proseguire verso le oasi di Tazerbo o Kufra e da qui tornare indietro verso il nord della Libia.
 
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Minea 313
view post Posted on 5/8/2009, 18:06




05/08/2009 14.33


In tenuta il turismo in Libia, avviati 30 progetti per nuovi hotel

Secondo il consuntivo del Lybian general office for tourism and crafts industry sono stati 17.291 i turisti che hanno visitato la Libia nei primi sei mesi di quest'anno. La cifra rappresenta un calo di 1.957 unità, pari al 2% in meno rispetto all'analogo periodo del 2008, quando ad arrivare nel Paese erano stati 19.248 persone. I turisti, provenienti da 65 Paesi, sono stati assistiti da 120 ricettivisti locali; principali mercati di provenienza Italia, Germania, Francia, Ucraina, Australia, Monaco, Norvegia, Islanda, Bulgaria e Lussemburgo. Secondo il report dell'ente 10 navi con 3.037 turisti hanno attraccato sulle coste libiche durante il primo semestre 2009, soprattutto nei porti di Tripoli, Bengasi, Khomes, Tobruk, Zouara, Muserata e Derna.
Il master plan governativo prevede di arrivare, entro il 2012, all'ambizioso obiettivo di 1,5 milioni di turisti l'anno. Attualmente sono in pipeline 30 hotel, la maggior parte a 3 e 4 stelle, più 12 progetti di ampio respiro, finanziati tutti da imprenditori internazionali, per strutture a 5 stelle.


TTG
 
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Minea 313
view post Posted on 7/11/2009, 01:35




I Viaggi di Maurizio Levi: torna il monografico sulla Libia

06/11/2009 - 15:09

Sette diversi itinerari della durata da 8 a 16 giorni


Dopo oltre vent’anni di presenza sulla destinazione, I Viaggi di Maurizio Levi distribuisce per la seconda volta alle agenzie un proprio catalogo monografico dedicato ad una singola nazione, la Libia. “Abbiamo preso questa decisione – spiega il titolare Maurizio Levi – perché proponiamo la Libia da due decenni e siamo convinti di possedere tutti i presupposti per poterci misurare sul mercato con operatori arrivati assai più di recente. Possiamo vantare una serie di itinerari ultracollaudati e di varia durata, capaci di coprire tutte le valenze turistiche del paese, con guide italiane e competenti e strutture ricettive di elevato livello, come gli alberghi Dar Ghadames e Dar Germa o il campo tendato fisso di Dar Auis, il primo di tutto il Sahara, tutti a gestione italiana”. Il catalogo propone sette diversi itinerari della durata da 8 a 16 giorni, ripartiti tra spedizioni sahariane con pernottamenti in campi preallestiti e viaggi soft lungo la costa e nel deserto, con pernottamenti sempre in hotel (a Tripoli in 5 stelle lusso) e in campo tendato fisso. Partenze mensili o plurimensili da ottobre ad aprile compresi (sulla costa per tutto l’anno), con voli di linea da Milano e Roma (e da ogni altro aeroporto collegato) anche per un minimo di quattro partecipanti.


Guida Viaggi
 
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RobertaRex
view post Posted on 23/11/2009, 00:32




Il mio compagno ha fatto un bellissimo viaggio in Libia.
Viaggio avventuroso nell’oceano di sabbia, tra le dune e le rocce del Sahara in Libia nella regione del Fezzan. Dopo un volo dall’Italia a Sebha via Tripoli, la capitale del deserto del Sahara libico, inizia la grande avventura a bordo di fuori strada 4x4 con pernottamenti in tenda in mezzo al nulla. Il programma segue l’itinerario Oued Mathendous, le pitture e i graffiti rupestri di Techouinet e In Habater, l’Acacus e le sue straordinarie formazioni rocciose e quindi il vasto Erg di Murzuk con le sue gigantesche dune di sabbia multicolore, da dove vengono raggiunte le rovine dell’antica Germa. Infine, viaggio tra le dune arancioni e l'oasi dell’Erg di Oubari (Ubari) con i suoi splendidi laghi. Al rientro, breve sosta a Tripoli con visita alle rovine archeologiche di Leptis Magna, prima di rientrare in Italia

Se volete, qui troverete tutte le foto relative a questo viaggio ;)

http://wideview.it/travel/Libya_2007/deser...ahara_libia.htm
 
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Minea 313
view post Posted on 5/12/2009, 21:51




:GRAZIE: Roberta Rex per averci messo a disposizione questo link!!! :kissall:


La Libia positiva per Turisanda

Il t.o. conferma una programmazione che viaggia sul +20%

Un inizio di stagione invernale positivo per la Libia di Turisanda, che segna ad oggi un +20% di prenotazioni rispetto alla stesso periodo dello scorso anno. “Un interesse rinnovato per una destinazione che ha molto da offrire - dichiara Maurizio Vergani, product manager della destinazione –. Siamo soddisfatti dei primi risultati, dovuti forse anche alla semplificazione delle procedure dell’ottenimento del visto, con l’eliminazione del timbro bilingue per chi si reca in Libia per turismo”. E Turisanda riconferma la sua fiducia sulla destinazione con diverse soluzioni di viaggio. In prima linea e tra i preferiti svettano il “Tour archeologico comfort” - un viaggio per appassionati dell’archeologia attraverso le città punico-romane della Tripolitania e di quelle greco-alessandrine della Cirenaica - e “Tutto Libia: archeologica e Sahara”, un’esperienza completa con un assaggio di deserto. In programma anche tour per i più avventurosi, ma anche proposte per ammirare uno scorcio di vita libica e un incontro con le popolazioni locali, come in “Cirenaica, Tripolitania e Ghadames”.


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Minea 313
view post Posted on 22/1/2010, 01:18




Deserti e archeologia nei cataloghi di Maurizio Levi

21/01/2010 - 16:35


Un programma ad hoc è riservato alla Libia

Specializzato da oltre 20 anni con il catalogo "Deserti" in viaggi e spedizioni in varie parti del mondo, presenterà il mese prossimo i viaggi per la primavera-estate e il catalogo dedicato espressamente alla Libia, con tour archeologici sulla costa e nel deserto del Sahara. Tra le nuove destinazioni il t.o. annovera viaggi originali in Egitto, Sudan, Arabia Saudita, Oman, Guinea, Tanzania, Bangladesh, Asia centrale e America centrale.


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Minea 313
view post Posted on 6/2/2010, 00:26




La Libia accelera gli investimenti e mira alla fascia alta

05/02/2010

Non si arrestano gli investimenti in Libia nel settore turistico. Nel 2009, secondo i dati forniti dal ministero del Turismo libico, sono stati costruiti e inaugurati 27 alberghi e villaggi turistici; inoltre, sono nate 26 agenzie di viaggi e un centinaio di cooperative e società varie nel comparto. Il governo libico ha varato negli ultimi anni diverse iniziative per promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico del Paese, con investimenti in strutture adeguate ai circuiti turistici internazionali e capaci di attrarre visitatori con elevate capacità di spesa. Secondo il piano nazionale 2010-2013, inserito nel più ampio business plan per il settore, relativo al periodo 2009-2025, la Libia dovrà essere pronta a poter accogliere dal 2012 un flusso turistico pari a 1,5 milioni di visitatori all'anno.


TTG
 
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Minea 313
view post Posted on 10/2/2010, 00:16




La Libia punta a 1,5 milioni di turisti all'anno

08/02/2010 - 09:58


Obiettivo dopo il 2012. Intanto inaugurate 27 strutture

In Libia proseguono gli investimenti nel settore turistico. Nel 2009, secondo i dati forniti dalle autorità, sono stati costruiti e inaugurati 27 alberghi e villaggi turistici. Sono nate 26 agenzie di viaggi e un centinaio di cooperative e società varie nel comparto. Secondo il piano nazionale 2010-2013, inserito nel business plan per il settore (relativo al periodo 2009-2025), la Libia dovrà essere pronta ad accogliere dal 2012 un flusso turistico pari a 1,5 milioni di visitatori all'anno.


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Minea 313
view post Posted on 17/2/2010, 02:02




La Libia sospende il rilascio visti ai cittadini della Ue

15/02/2010

La Libia ha sospeso il rilascio dei visti di ingresso ai cittadini di tutti gli Stati dell'Unione Europea, tranne la Gran Bretagna. Lo ha confermato alla Reuters un funzionario dell'aeroporto di Tripoli, che non ha voluto entrare nei dettagli della misura: "È stata presa questa decisione: nessun visto agli europei, tranne ai britannici". Il giornale libico Oea, legato al figlio di Muammar Gheddafi, aveva diffuso per primo la notizia riferendo di un provvedimento relativo ai paesi dell'area Schengen, che comprende anche la Svizzera, Paese non aderente all'Unione Europa.


TTG



Libia: ancora stop ai cittadini Schengen. Voli Az senza penale

16/02/2010

Le autorità libiche hanno confermato la sospensione di tutti i tipi di visto per tutti i cittadini di stati Schengen, anche quelli già muniti di visto, di qualsiasi durata e di qualsiasi tipo. Lo precisa la Farnesina sul sito viaggiaresicuri.it, fornendo, inoltre, indicazioni sui voli Alitalia. "Per quanto riguarda i voli da/per la Libia del 15 e del 16 febbraio - precisa la nota -, viene applicata una nuova procedura per i voli odierni tra Roma Fiumicino e Tripoli (ore 6,55, 10,25 e 14,20): l'informativa viene fornita sistematicamente allo scalo al momento del check-in e da parte del call center. Il passeggero può decidere di proseguire il viaggio oppure di modificare la prenotazione senza penalità". Il re-booking, sempre secondo le indicazioni Az, è senza penale indipendentemente dalla tariffa prenotata, su voli nelle 48 ore successive alla data originaria di viaggio e il re-routing senza penale indipendentemente dalla tariffa prenotata su voli nelle 48 ore successive alla data originaria di viaggio. "Nel caso in cui l'ingresso del passeggero a Tripoli venga respinto dalle autorità libiche, il ritorno in Italia avverrà sul primo volo disponibile di Alitalia senza addebito del costo del biglietto".


TTG
 
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29 replies since 11/10/2008, 12:28   3772 views
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