Ricki il kubrickiano |
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| FABRIZIO DE ANDRE'
Un uomo onesto, un uomo probo, s'innamorò perdutamente d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani, gli disse portami domani il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise, dal petto il cuore le strappò e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore, non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene, gli disse amor se mi vuoi bene, tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò, e come il sangue ne sgorgò correndo come un pazzo da lei tornò.
Fuori soffiava dolce il vento ma lei fu presa da sgomento quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato quando a lei nulla era restato non il suo amore non il suo bene ma solo il sangue secco delle sue vene Io credo che siano stati e saranno sempre in pochi coloro che riusciranno a trovare le parole perfette per quello che difficilmente si può descrivere. Fra questi pochi risiede sicuramente l'immenso Fabrizio De Andrè. Ma quanto era grande?? Quanto?? ....
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