Mal d'Egitto

Libano

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Minea 313
view post Posted on 6/1/2009, 17:08






Il Libano, ufficialmente Repubblica libanese, è un paese del Medio Oriente (o, più propriamente, Vicino Oriente) sulle sponde orientali del bacino mediterraneo.
Il Libano è stato per millenni un punto di incontro tra civiltà differenti (tra cui quella fenicia, cananea, egizia, assiro-babilonese, persiana, ellenistica, romana, bizantina e araba) ed è abitato da diciassette confessioni religiose, ciascuna dotata di una propria distinta identità, ed offre, di conseguenza, un panorama culturale straordinariamente ricco e stratificato.
L'UNESCO ha identificato cinque siti libanesi come patrimonio dell'umanità.
Il paese è rinomato inoltre per la sua esuberante vita sociale, artistica e letteraria, per la musica e per la gastronomia.


Alcune immagini:

Tempio di Giove a Baalbek




Quadisha




Saida




Nei pressi di Beirut



Mappa

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Edited by Minea 313 - 6/1/2009, 23:54
 
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Minea 313
view post Posted on 6/1/2009, 17:38




Patrimoni dell'umanità in Libano

Anjar

La cittadina di Anjar, nota anche come Haouch Moussa, si trova in Libano, nella valle della Bekaa o valle dei Litani, non molto distante dall strada che collega Damasco e Beirut. La cittadina è nota soprattutto per essere un centro archeologico di notevole importanza, dalla seconda metà del ventesimo secolo.

La cittadina è oggi prevalentemente popolata dai discendenti di circa seimila armeni che abitavano la regione di Musa Dagh, nel sangiaccato di Alessandretta. Quando nel 1939 le autorità mandatarie francesi cedettero la regione alla Repubblica di Turchia, gli abitanti armeni, che erano scampati al genocidio del 1915 grazie ad una resistenza accanita e temevano ritorsioni da parte turca, cercarono rifugio in Siria e in Libano, e molti di essi diedero vita all'attuale insediamento.

In tempi più recenti, la cittadina è stata tristemente nota come sede del quartier generale delle forze armate e dei servizi segreti siriani di stanza in Libano.

Dal punto di vista storico e culturale, però, la cittadina deve la sua importanza al complesso architettonico di epoca omayyade, che si ritiene sia stato edificato dal califfo Walīd I (705-715). Si tratta di un insediamento fortificato e cinto da mura che riprende il modello urbanistico ellenistico-romano: il cardo maximus e il decumanus maximus dividono infatti l'area urbana in quattro settori identici. L'incrocio tra i due assi è segnato da un tetrapilo in stile tardo romano-bizantino. La città comprendeva anche terme e botteghe, ma i resti più importanti sono quelli relativi all'edilizia residenziale e, in particolare, i due palazzi con arcate e fregi in pietra.

Con la fine della dinastia omayyade e l'avvento della dinastia abbaside nel 750, la città venne abbandonata e cadde in rovina. Fu riscoperta in maniera pressoché casuale intorno al 1950, anche se per l'esattezza gli scavi che hanno portato alla luce i resti del complesso furono iniziati già nel 1949.





Baalbek

Baalbek in Libano è uno dei siti archeologici più importanti del Vicino Oriente, dichiarato nel 1984 Patrimonio dell'Umanità dall' UNESCO. Si trova, in linea d'aria, a circa 65 km ad est di Beirut.

Oggi Baalbek (in arabo: بعلبك, traslitterato Baʿlabakk) è una cittadina nella valle della Beqāʿ (in arabo ﺍﻠﺒﻗﺎﻉ, Biqāʿ), capoluogo di un omonimo distretto libanese. Situata ad est delle sorgenti del fiume Lītānī, ad un'altitudine di 1170 metri sul livello del mare, Baalbek è famosa per le monumentali rovine di alcuni templi romani risalenti al II e III secolo dell'era comune, quando Baalbek, con il nome di Heliopolis ospitava un importante santuario dedicato a Giove Eliopolitano nella provincia romana di Siria.





Biblo

Biblo (fenicio Gbl, accadico Gubla, greco Byblos), oggi chiamata Jbeil (arabo: جبيل, Jubaīl) è un'antica città fenicia sulla costa del Libano a circa 37 Km a nord di Beirut.

È stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.

Con il nome di Gubayl (Gibello, o Gibelletto nella traslittazione in lingua italiana) fu a lungo una delle colonie genovesi al tempo della Repubblica di Genova. Fu per circa due secoli feudo familiare degli Embriaci di Genova, per alcuni anni anche dopo la riconquista araba.

Le prime tracce d'insediamento risalgono al periodo calcolitico. La città si sviluppò, in seguito, nel corso del terzo millennio quando intraprese intensi scambi commerciali con l'Egitto a cui forniva soprattutto legno di cedro del Libano impiegato in Egitto sia in campo edilizio (colonne) che nel campo delle costruzioni navali.

Il legame con l'Egitto si fece più stretto nel II millennio AC quando, per lunghi periodi, fu sottoposta direttamente al controllo egizio, come si può rilevare dalla corrispondenza diplomatica tra il sovrano di Biblo, Rid-Adda, e i sovrani egizi Amenofi III ed Akhenaton.

Passata in seguito sotto il controllo assiro finì per decadere nel corso del I millennio AC al rango di insediamento locale.


Il porto




Castello dei Crociati



Chiesa di San Giovanni Battista





Tiro

Tiro (arabo: صور, Ṣūr) è una città situata lungo la costa del Libano, capoluogo del Distretto di Tiro a 88 km a sud di Beirut. La città moderna è situata nello stesso luogo dell'omomima città fenicia che dal 1984 è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Porto dei pescatori




Viale delle Colonne




La palestra romana




La Valle di Quadisha

La valle di Qadisha (ﻮﺍدي ﻗﺎدﻴﺸﺎ, traslitterato anche Wādī Qādīšā), in Libano, è una profonda gola creata dal fiume omonimo, che prende più a valle il nome di Nahr Abū ʿAlī. La parte più spettacolare della gola si estende per circa 20 km tra i villaggi di Tourza (طﻮﺮﺰﺍ), a nord-ovest, e Bcharré (Bsharreh, ﺒﺸﺮي), a est, il paese natale di Khalil Gibran.

La vallata è oggetto di protezione non solo per lo spettacolare paesaggio naturale creato dai fianchi scoscesi della gola, dalle vette montane (come il Qurnah al-Saūdah che arriva a 3083 metri di altezza) e dalle residue foreste di cedri del Libano (Cedrus libani), conifere e ginepro, ma anche perché ospita alcuni degli insediamenti monastici cristiani più importanti del Medio Oriente, molti dei quali si trovano abbarbicati sui fianchi della valle.

Tra i monasteri più importanti della vallata si annoverano Daīr Qannūbīn (دﺍﻴﺮ ﻗﻨﻮﺒﻴﻦ), che fu per secoli la dimora del patriarca maronita e che contiene affreschi murali ispirati allo stile bizantino della Cappadocia, Daīr Mār Anṭūniūs Qozḥayā (دﺍﻴﺮ ﻤﺎﺮ ﺍﻨطﻮﻨﻴﻮﺱ ﻗﺰﺤﻴﺎ) e infine Daīr Mār Elīsha (دﺍﻴﺮ ﻤﺎﺮ ﺃﻠﻴﺸﻊ). La zona è inoltre disseminata di eremi, cappelle e grotte utilizzate in passato dai monaci.


 
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francobrunod
view post Posted on 6/1/2009, 18:42




Sono stato a beirut a luglio 1975,appena prima dello scoppio della
guerra civile che ha devastato la Città.
A tutti gli incroci c'erano i carri armati ed era proibito fotografare.
Fortunatamente sono riuscito a cenare in quei meravigliosi ristoranti
sul lungomare di Beirut.Sono riuscito a comprare due tappeti al
free shop del Porto (800.000 lire!) e pagarli con la carta di credito che usavo per la prima volta.Scoppiata la guerra non mi è arrivato nessun addebito.Beirut era diventata uno scheletro fumante.
Peccato per le foto,ma era troppo pericoloso tra i soldati che passavano per le strade.
 
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Dreaming Life
view post Posted on 28/8/2009, 14:41




LE GROTTE DI JEITA




La Grotta Jeita (in arabo: مغارة جعيتا) è un composto di interconnessione grotte calcaree carsico in Jeita, Libano, situato a 18 chilometri (11 miglia) a nord di Beirut, nella valle di Nahr al-Kalb. Il complesso si compone di due grotte separate.

La caverna inferiore, era abitato in epoca preistorica, ma riscoperto nel 1836 dal reverendo William Thomson, ma può essere visitato solo con la barca dal momento che i canali da un fiume sotterraneo che fornisce acqua potabile fresca per gli abitanti di Beirut.

La grotta superiore è stato scoperto nel 1958 da speleologi libanese. Situato a 60 metri (200 piedi) sopra la grotta inferiore, si è stati sistemati con un tunnel di accesso e una serie di passerelle per consentire turisti visita sicuro senza disturbare il paesaggio naturale. [3] Le case superiore caverna di stalattite più grande del mondo, composta da una serie di camere. La camera più grande ha una altezza massima di 120 metri (390 piedi).

La Grotta Jeita, gestito dalla tedesca, Beirut-based MAPAS ditta privata, è un candidato alle Nuove 7 Meraviglie della Natura della concorrenza. JEITA Grotta è stata selezionata come uno dei 28 finalisti per le sette meraviglie naturali del mondo - solo la grotta / grotta per essere scelti tra i candidati. La Fondazione New7Wonders è quello di annunciare le nuove meraviglie della natura nel 2011.

Storia:

Le grotte Jeita è stato abitato fin dalla preistoria. [5] antiche vestigia di una fonderia sono stati trovati in una grotta vicino a uno più piccolo di Nahr al-Kalb fiume che fa pensare che questa grotta è stata usata nella preistoria per la produzione di spade [2].

La scoperta moderna del fiume sotterraneo di Jeita nel 1836 è accreditato al reverendo William Thomson (un missionario americano) che si avventuravano a circa 50 metri (160 piedi) nella grotta. Raggiungere il fiume sotterraneo, ha sparato un colpo dalla sua pistola e gli echi risultanti lo convinse di aver trovato una caverna di grande importanza.
Nel 1873 WJ Maxwell e HG Huxley, ingegneri con la Water Company di Beirut, e il loro amico reverendo Daniel Bliss, presidente del Collegio siriano protestante (successivamente l'Università americana di Beirut) esplorato queste caverne. In due spedizioni effettuate nel 1873 e il 1874 sono penetrati 1.060 metri (3.500 piedi) nella grotta che è la principale fonte di Nahr el-Kalb che fornisce Beirut con l'acqua. Sono stati ostacolati da "Rapids Hell's" torrenti che infrangono sulle rocce estremamente nitida. Dr. Bliss, il signor Maxwell e altri ingegneri hanno registrato il loro nome e l'anno di "Maxwell's Column", un grande pilastro di calcare alcuni 625 metri (2.050 piedi) dall'ingresso. Circa 200 metri (660 piedi) più avanti, nel cosiddetto "Pantheon", hanno scritto i loro nomi e dettagli della spedizione sulla carta, sigillata in una bottiglia e lo pose sulla cima di una stalagmite. L'acqua di calce impregnati da allora ha coperto la bottiglia con un sottile strato bianco, che fissa in modo permanente alla pietra.
Tra il 1892 e il 1940 le spedizioni inoltre sono stati effettuati da inglesi, americani ed esploratori francesi. Loro spedizioni li ha portati a una profondità di 1.750 metri (5.700 piedi).
Sin dal 1940, gli esploratori libanesi, in particolare i membri del Speleo-Club del Libano (libanese Speleo Club), fondato nel 1951 dal primo speleologo libanese Lionel Ghorra [6], hanno spinto anche più in profondità nella grotta Jeita. Loro spedizioni rivelato un grande sistema sotterraneo che ora è conosciuto per una lunghezza complessiva di circa 9 km (5,6 Km). [7] [8] [9]

Nel 1958 le grotte più bassi sono stati aperti al pubblico, nel frattempo l'esplorazione era ancora in corso prevalentemente dai libanesi Speleo Club che ha portato alla scoperta del ramo secco di elevata la grotta in seguito denominato gallerie superiori [7].

Nel 1962, il Club Spéléo contribuito a uno studio delle gallerie superiori al fine di fornire un corso di tunnel che doveva essere scavato a fini di sviluppo turistico; questo tunnel è stato iniziato nel 1968 [6].

Nel 1969, un concerto con la musica elettronica del compositore francese Francois Bayle si è tenuta nella grotta per celebrare l'inaugurazione delle gallerie superiori. Questo evento è stato organizzato dall 'artista e scultore libanese Ghassan Klink. [10] Altri eventi culturali hanno avuto luogo in questo insolito circostanti, tra cui un concerto da parte del mondo hanno riconosciuto compositore tedesco Karlheinz Stockhausen nel novembre 1969 [11].

Le caverne chiusa al pubblico a causa della guerra civile libanese nel 1978 [7] entrambi i tunnel che conduce al inferiori e superiori gallerie sono stati utilizzati per memorizzare le munizioni, gli edifici al di fuori per scopi militari. [12] Le grotte riaperto nel 1995 e rimane uno delle principali attrazioni del paese naturali


Geologia
Bassa caverna a Jeita.

La grotta Jeita è situato all'interno del medio basso giurassica di Keserouane che ha uno spessore stratigrafico di 1.000 metri (3.300 piedi) e si compone di dolomite e calcare micritic. [14] [15] [16] La formazione Keserouane è stato esposto all'aria da un sollevamento locale durante il Giurassico superiore-Cretaceo inferiore. Gli strati Keserouane divenne karstified dopo la sua esposizione aeree e poi fu sepolto durante il Cretaceo. Nel Neogene, dopo il sollevamento finale del Monte Libano, questa prima fase carsismo è stata riattivata.
La valle di Nahr el Kalb, le impervie rocce del Giurassico superiore vulcaniche e Bassa pendenza di sabbia Cretaceo quasi verticalmente formando una barriera idrogeologico e costringendo la foce del fiume Jeita sotterraneo alla superficie. Questo ostacolo potrebbe essere la ragione per la più occidentale, grandi camere grotta con altezze superiori a 60 metri (200 piedi). Carsismo del calcare Keserouane si è ulteriormente intensificata con la topografia della zona ripida e il volume delle precipitazioni sul Libano (più di 1.200 millimetri)


Descrizione
"The Guardian of Time" scultura al di fuori della grotta Jeita.

La grotta Jeita è situato al centro dei fianchi occidentali dei monti del Libano, il suo ingresso naturale è di circa 100 metri (330 piedi) sul livello del mare. E 'situato a 5 km (3,1 km) a est della costa mediterranea e 18 chilometri (11 miglia) a nord di Beirut. [14] Le grotte sono Jeita solutional grotte carsiche, che si sono formate nel corso di milioni di anni a causa della dissoluzione del calcare. Il calcare viene sciolto con acido carbonico a carico delle acque piovane e delle acque sotterranee; [17], quando il calcare, che è originariamente la prova di acqua, contiene crepe prodotte dalle forze tettoniche la stilla d'acqua nella roccia e inizia ad allargare le crepe e le grotte soluto all'interno degli strati [18]. Jeita è il complesso più lunga grotta in Medio Oriente; [19], si trova a 300 metri (980 piedi) sopra il livello del mare ed ha un dislivello di 305 metri (1.000 piedi) [7]. geologico, l' Grotte di fornire una galleria o via di fuga per il fiume sotterraneo, che è la fonte principale di Nahr-el-Kalb [20].

La grotta Jeita è la più lunga grotta esplorata in Libano. [21] Dopo molti anni di esplorazione, speleologi sono penetrati circa 6.910 metri (22.700 piedi) dal punto di ingresso della grotta inferiore al fondo del fiume sotterraneo e circa 2.130 metri (7.000 m) delle gallerie superiori [20].

[modifica] Grotta Superiore

La grotta Jeita superiore ha una lunghezza complessiva di 2.130 metri (7.000 piedi) di cui solo 750 metri (2.500 piedi) sono accessibili ai visitatori attraverso un passaggio pedonale appositamente concepito, l'accesso al resto della grotta è stata limitata a prevenire i danni ecologici che possono verificarsi grazie ai turisti affollano. La grotta superiore contiene una grande concentrazione di una varietà di formazioni cristallizzate come stalattiti, stalagmiti, colonne, funghi, stagni, tendaggi e drappeggi. [22] La galleria superiore è famosa per le sue formazioni, illuminata da un efficace sistema di illuminazione. E si accede attraverso un 117 metri (380 piedi) in un lungo tunnel di cemento. La parte accessibile da parte dei visitatori ha tre camere enormi. Il primo si chiama White Chamber, la seconda Red Chamber, a causa del colore delle formazioni. Gocciolatoi bianchi sono calcite pura senza contaminazione, il colore rosso è dato da ossido di ferro (ruggine) in piccole quantità. In ossido di ferro il Libano ha un colore rosso al posto del colore marrone beige che è comune nei paesi del nord. La ragione è una reazione chimica differente causato dalla temperatura elevata che produce un diverso tipo di ossido di ferro. La Camera Bianca è di medie dimensioni, ma ha le formazioni più impressionante della grotta. La camera rossa è fino a 106 metri (350 piedi) di altezza e 30 metri (98 ft) a 50 metri (160 piedi) di larghezza. La terza camera è il più grande di tutte e tre le sezioni e ha un'altezza di oltre 120 metri (390 piedi). [10] La stalattite più lunga del mondo in cui si trova Jeita bianco Sezione, misura 8,2 metri (27 ft) long.



Bassa caverna

La galleria inferiore che ha una lunghezza complessiva di 6.200 metri (20.000 piedi) [25] si trova a 60 metri (200 piedi) sotto la galleria superiore. È attraversato da un fiume buon subacqueo e un lago (i "Dark Lake"). Il fiume è interrotta da diverse cataratta piccole e rapide. [15] La caverna inferiore del "Thompson's Cavern", è una sala enorme con speleotemi impressionante come la stalagmite Eagle Obelisco. Altre sale della galleria inferiore comprendono il Pantheon, il Grand Caos e Shangri-la. [26] I visitatori sono trasportati in tribuna inferiore di barche elettriche per una distanza di 500 metri (1.600 piedi). [15] In inverno, il livello più basso è chiuso, quando il livello dell'acqua è troppo alto [7].

[modifica] Comitato economico e sociale importanza

Oggi, la Grotta Jeita è una caverna popolare show ricreative e una grande attrazione turistica. Essa ospita circa 280.000 visitatori l'anno [25].

La grotta Jeita contribuisce fortemente alla vita pubblica della regione. MAPAS, la società che gestisce la grotta, è un importante datore di lavoro e offre lavoro a tempo pieno per circa 115 residenti di Jeita (30% dei quali sono donne). [15] Oltre al lavoro, le grotte Jeita contribuiscono per il 5% del prezzo del biglietto tasse al comune locale, tra il 10 e il 20% delle entrate generali al ministero del turismo libanese, e un ulteriore 10% delle spese di viaggio con l'IVA del 10% al ministero libanese delle Finanze [25].

Inoltre, la grotta Jeita emette una molla con una portata d'acqua 1-2 m³ / sec, [27] fornitura di acqua potabile fresca per uno-e-un-milione e mezzo di abitanti della capitale, Beirut. [28] Tuttavia, l'inquinamento delle acque , a causa di deflusso domestico e agricolo, resta un problema serio come recente analisi ha rilevato un crescente presenza di coliformi


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Minea 313
view post Posted on 14/1/2011, 00:10




Patto a quattro tra Libano, Siria, Turchia e Giordania

13/01/2011

Rafforzare la collaborazione per incrementare i flussi turistici. Con questo obiettivo è nato l'incontro tra i ministri del Turismo di Libano, Siria, Giordania e Turchia svoltosi nei giorni scorsi a Beirut. Stringere più forti sinergie è stato per l'appunto il tema portante del meeting da cui è emersa la volontà concreta di rendere più agevole la circolazione dei turisti tra Paese e Paese, semplificando il rilascio dei visti e snellendo i controlli in frontiera. Secondo i dati registrati dall'Organizzazione internazionale del turismo la Turchia ha accolto nel 2009 25 milioni di visitatori, il Libano 2 milioni mentre Siria e Giordania ne hanno ospitati entrambe 6 milioni.




TTG
 
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victolus
icon1  view post Posted on 1/5/2012, 18:30




:brava: :welcomeani: be erut,,,,una città della cananea dagli immensi tesori,,,,,senza dimenticare che aveva dei forti legami con gerico anche a beirut si trovano insediamenti dell età del bronzo e non dimentichiamoci anche sotto i ai regni elllenistici e i suoi califfati arrivavano da baghdad per discutere nel 1300 di scienze


in quanto archeologo della triennale per me gli storici non possiamo fare archeologia biblica e negare i porti fenici che arrivavano fino alle coste di tell aviv,,,,,,spero di non avere detto eresie o annoiato :lol:
 
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5 replies since 6/1/2009, 17:04   1391 views
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