Mal d'Egitto

Investire in Egitto

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gilt
view post Posted on 29/5/2005, 19:32




Masal el kir .... dopo le case ti chiedo una domanda ancora + difficile, ma dato il lavoro ke faccio, non posso non farlo.... ovvero ... Se uno straniero volesse investire in azioni delle borse valori egiziane può? ed eventualmente come? Te lo chiedo perchè sono un trader finanziario ma non ho trovato nessuna maniera convenzionale (ad esempio non esistono fondi di investimento che investano in queste aree), facile, diretta, per farlo in nazioni come l Egitto, la Libia, il Marocco , che certamente vedranno un boom nei prossimi vent anni delle quotazioni borsistiche. Puoi darmi una mano a trovare una risposta? shukràn
 
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Cleopatra79
view post Posted on 29/5/2005, 23:29




.......

....mi stò quasi pentendo di aver risposto alla tua prima email in cui mi kiedevi consigli su dove andare in vacanza.....
Mi piace l'Egitto....ma nn posso sapere tutttoooooooooooo...per cui mi arrendo

ma poi xkè usi "TI"??? ... rivolgiti a tutti uffi

Cmq se trovo qualcosa ti farò sapere..come sempre...
 
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gilt
view post Posted on 30/5/2005, 06:56




perchè sono domande che, da quel che ho visto nel forum, se non gli rispondi tu.......non ci si fa. questa è difficile, ma neanche tanto, bisognerebbe essere lì per per rispondere....cmq se mi arriva la risposta che attendo la pubblico. saluti
 
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Cleopatra79
view post Posted on 31/5/2005, 13:01




Tiè Gilt...beccati questa :

INVESTIMENTO DIRETTO

Per chi intende investire in Egitto ci sono diverse possibilità, la cui scelta dipende da molti fattori, compresa la nazionalità degli investitori, la quantità di capitale investito e la natura dell'attività da intraprendere.Le formule riconosciute dal diritto commerciale dell'Egitto comprendono l'impresa in proprio (solo Egiziani), la società semplice o in accomandita per azioni, la S.r.L., la S.p.A. (pubblica o privata), la sede secondaria, l'ufficio di rappresentanza di una società straniera, la joint venture (che può comprendere una o più delle possibilità precedenti).
Nel caso in cui si voglia avviare un progetto d'investimento in Egitto, è comunque opportuno ricorrere ad una consulenza legale e rivolgersi all'autorità competente, che è il GAFI

....continua qui Mal D'Egitto




Questo invece, per ki è esperto di legislatura è l' Accordo stipulato dal Governo Italiano con l'Egitto per tutelare gli investimenti degli italiani in questo statoClicca qui



Ancora....riguardo alle quotazioni in borsa....


Comprare oggi un’azione quotata alla Borsa egiziana non è facilissimo, aprire un conto è complicato e costoso. Esiste però una scorciatoia: si possono comprare i corrispondenti Adr presenti nelle Borse dell’Europa dell’Est o negli Stati Uniti. Chi volesse per esempio puntare sul faraonico progetto di Sawiris, che mettendo insieme la sua Orascom e Wind prevede di creare una società di tlc presente in buona parte dei paesi del Mediterraneo orientale e in una vasta zona di Africa e Medio Oriente, avrebbe, secondo Citigroup, ancora ottime possibilità di intascare ottimi ritorni: in uno studio diffuso stamattina la banca d’affari consiglia di andare avanti senza esitazione a comprare Orascom, un titolo che dal primo gennaio del 2004 a oggi si è quintuplicato.

continua QUI!



L’illusione egiziana
20 aprile 2005

di Rocki Gialanella

La forte crescita delle quotazioni in Borsa convive con un quadro non esaltante dell’economia reale. La sensazione che si respira nelle strade de Il Cairo è di aver assistito ad un veloce processo di concentrazione della ricchezza

Mentre sul piano politico si discute della possibilità di rinviare le elezioni presidenziali, previste per il prossimo mese di maggio, il mercato azionario egiziano riesce a calamitare l’attenzione del paese per la prima volta negli ultimi cinquanta anni. Gli analisti finanziari egiziani hanno osservato negli ultimi due trimestri del 2004, tra lo stupore e lo scetticismo, la rivalutazione continua delle trenta società a più elevata capitalizzazione quotate sul listino domestico. Le telecomunicazioni, l’edilizia e il turismo sono stati i tre settori che hanno trainato al rialzo l’indice della Borsa de Il Cairo. La crescita del numero di utenti delle corporate attive nel settore delle telecomunicazioni non ha però convinto gli economisti sulla bontà dei riflessi imputabili al trend sul fronte dell’economia reale.

Con un mercato del lavoro che aumenta al ritmo di 700.000 nuovi lavoratori all’anno, la sensazione che si respira per le strade della capitale è che il ricco sia sempre più ricco e il povero sempre meno abbiente. Per il 2005, il governo egiziano spera sia nell’arrivo di investimenti stranieri per 1.000 milioni di dollari, sia nel mantenimento di aspettative di crescita delle esportazioni che durante l’ultimo triennio sono cresciute del 43%. L’Egitto ha visto crescere le sue vendite dirette verso gli Stati Uniti ( + 77%), seguiti dall’Unione Europea ( + 67%) e dai paesi arabi ( +23%). Nel corso dell’ultima riunione della Lega Araba – tenutasi lo scorso marzo nella capitale algerina – l’Egitto si è distinto per aver formulato una proposta che punta al rilancio degli scambi tra i paesi arabi attraverso l’eliminazione delle barriere doganali tra i 22 membri della Lega Araba. La mancanza di una politica comune tra i paesi arabi sta rendendo questo processo lungo e macchinoso. L’impossibilità di promuovere in tempi rapidi accordi tra i paesi arabi, sta spingendo il governo a stringere accordi con gli Usa per far crescere la quota di aiuti fino ad un massimo di 1.200 mln di Usd nel 2008.

La Borsa egiziana – che può contare su più di un secolo di attività – è stata riattivata negli anni Novanta in seguito all’adozione ufficiale di una politica di liberalizzazione dell’economia nazionale. L’indice Hermes – l’indicatore sintetico che raccoglie i titoli quotati nell’antica terra dei Faraoni, ha raddoppiato il suo valore nel 2004, ed è cresciuto del 15,5% nel solo mese di marzo. L’impresa di telefonia Mobilnil (che può contare su 4 milioni di utenti) e i sui concorrenti diretti Vodafone Egypt e Orascom Telecom, hanno scatenato l’interesse degli investitori nazionali ed esteri per questo segmento dalle interessanti prospettive di crescita futura. L’edilizia è un altro settore coinvolto da un’intensa ripresa. L’approvazione di nuove leggi che prevedono finanziamenti a favore del settore delle costruzioni e i benefici ottenuti dalla compagnia Suez Cement Company – partecipata al 33,4% dall’italiana Italcementi Group – hanno fornito una spinta decisiva al risveglio del settore. Altri segnali di crescita sono riscontrabili sia nell’incremento dei traffici che attraversano il Canale di Suez (fatto che ha spinto il governo egiziano a ritoccare al rialzo le tariffe per il transito), sia nel buon andamento del turismo.

Le riserve di moneta straniera hanno sperimentato un’impennata, passando dai 14,1 milioni di dollari nel 2002, ai 17,36 milioni di Usd dello scorso mese di febbraio. La solidità delle riserve estere dimostra che il regime di Mubarak sta consolidando gradualmente la sua forza. Gli economisti egiziani sono convinti che esiste un aumento della fiducia che sta interessando il contesto economico domestico. L’aumento della fiducia si sta riflettendo positivamente sul mercato delle divise e sul listino azionario. Alcuni organi di stampa locali stanno cercando di mantenere alta la guardia sui problemi reali del paese. Il settimanale Al Ahram Weekly avverte che la volatilità della fiducia dovrà fare i conti con una quota di interessi sul debito pubblico che assorbe gran parte del preventivo annuo dello Stato.

L’accelerazione delle privatizzazioni costituisce l’arma utilizzata dal governo per difendersi dalle accuse mosse dalla stampa. Mohamed Muheidin, ministro per gli investimenti, ha recentemente spiegato che intende procedere alla privatizzazione di 19 imprese pubbliche per un valore di 2,8 mila milioni di dollari.




Leggiti un pò questi articoli:

Trend on line



Altri link ke ti possono interessare sia su Egitto ke ambasciate di altri paesi arabi dove molti parlano di investimenti

qui



Va beneeeeeeee????
Appena trovo altro di interessante, lo pubblico qui


 
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gilt
view post Posted on 31/5/2005, 13:13




innanzitutto grazie per le info, ciò ke + mi interessava e come aprire e se possibile aprire un conto con 1broker o banca egiziano, magari on-line....il resto è superfluo, anke se prezioso per ki non conosce i mercati. Ti spiego con poke parole: i paesi europei avranno crescita 0 per molti e molti a nni, se non negativa (gli mancava solo la genialata dell'Euro in una situazione di tassi bassissimi e inflazione oramai morta e sepolta da 1 decennio), per cui le nzioni vicine, come per la legge dei vasi comunicanti, ridurranno il gap e questo farà letteralmente partire a razzo le borse dei mercati nordafricani, visto ke, per ki ci è stato lo ha visto di eprsona, è destino ke si adeguino ai costumi occidentali e quindi anche ai consumi e usi sociali occidentali. Le borse sono già partire, come mi cofnermi dal +15% di marzo della borsa egiziana ed è nulla, tutti i settori saranno interessati e ovviamente telefonia e edilizia in testa. Come ti dicevo, per la semoplice legge dei vasi comunicanti, avendo noi smesso oramai cronicamente di salire (in termini economici), questa Nostra sosta determinerà ke i paesi vicini tenderanno a ridurre il gap. Investire per 10/15anni in borse come quella egiziana,libica,marokkina,etc........il problema è ke :
1-gli ADR sono poki, rispetto alle società quotate di quell area nelle borse locali,
2-le banke e i fondi dormono e introdurranno fondi specializzati in quell area quando saremo già a corsa inziata e ben oltre metà della sua corsa, se non a 70%del rally totale atteso già effettuato, come sempre succede e soprattutto in italia dove le banche e gli istituzionali sono dei caproni. E' 1 anno ke sporono a direzionarsi su quei mercati dove il rendimento elevato è assicurato per i prossimi 10/15 se non 20 anni.........roba da 100cuplicare l investimento.....makkè.....grazie per l info. Se saprai info su broker, intermediari e /o bancjhe per poter operare su quei mercati, quella si sarebbe un informazione preziosa.
salam
 
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Cleopatra79
view post Posted on 12/9/2005, 01:32




Gilt...perdonami....nn ho trovato niente per te....Xò anke tu ti sei dimenticato del mio forum!

Cmq tornando all'argomento "Investimenti in Egitto"...ho trovato quest'altra fonte da http://www.ice.gov.it/default.htm



Finanziamenti cooperazione bilaterale:

Notevole interesse per il mondo produttivo nazionale rivestono i programmi finanziari di cooperazione bilaterale che hanno più diretti riflessi sulla penetrazione commerciale, sul radicamento nei mercati esteri e sulla internazionalizzazione delle nostre imprese o nei quali è possibile individuare la base finanziaria utile a sostenere progetti imprenditoriali di collaborazione economica e commerciale nei Paesi destinatari degli interventi di cooperazione.
Di particolare rilievo sono i programmi, a dono e a credito agevolato, finanziati dal Ministero degli Esteri - D.G.C.S. - nell'ambito della politica di cooperazione allo sviluppo dell'Italia.
In questo sito sono disponibili informazioni sintetiche, interrogabili per paese beneficiario, sui programmi finanziari a dono ed a credito in corso di attuazione.
Sono inoltre disponibili gli avvisi di gara indetti per l'acquisto di forniture nell'ambito dei suddetti programmi.

Da Programmi finanziari

EGITTO

Commodity Aid a dono
finanziato dal Ministero Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo


  • Importo del finanziamento: € 30.987.413,95 (60 miliardi di lire)



  • Stato di utilizzo:


É stato utilizzato circa il 27% del finanziamento. Sono in via di pubblicizzazione alcuni avvisi di gara relativi a procedure concorsuali pubbliche per l'acquisto di beni strumentali.


  • Forniture ammesse:



1-beni di prima necessità e beni strumentali di origine italiana, in particolare nei settori: agricoltura ed irrigazione (attrezzature, sementi, prodotti chimici); industria (materie prime, attrezzature, macchine utensili, fibre tessili sintetiche, prodotti chimici, materiali plastici, prodotti semilavorati); energia (attrezzature); sanitario (materie prime, medicine, attrezzature e farmaci essenziali); altro (veicoli per trasporto cereali, laminati tondini e profili di acciaio, attrezzature di laboratorio per Università, materiale per la telecomunicazione nel settore del trasporto).


2-Servizi connessi alle forniture, ivi compresi l'installazione, il montaggio e la messa in funzione di macchinari e di attrezzature.


  • Caratteristiche e procedure di utilizzo:


Le forniture sono destinate al settore pubblico e a quello privato, in favore del quale andrà non meno del 30% del finanziamento.
Le aziende private egiziane possono acquistare prodotti italiani attraverso il Commodity Aid rimborsandone il costo a condizioni agevolate.
L'acquisizione delle forniture avviene attraverso procedura concorsuale.


  • Il Governo egiziano predispone una lista di forniture, completa delle specifiche tecniche, e la invia alla Società di procurement, designata dallo stesso, che provvederà ad effettuare la procedura concorsuale. L'avviso di gara viene pubblicizzato sui quotidiani a maggiore tiratura nazionale e divulgato attraverso gli Uffici periferici dell'ICE.L'aggiudicazione finale delle offerte viene effettuata dal Governo beneficiario.

Per informazioni relative alle gare rivolgersi alla Società di procurement: Fortrade Financing S.p.A. - Milano - e-mail: [email protected]



  • Modalità di pagamento: lettera di credito irrevocabile a valere sul Conto speciale aperto sulla banca agente italiana intestato al Governo egiziano.



  • Consigli utili:

- Tenersi informati sull'andamento del programma, allo scopo di partecipare alle procedure concorsuali.
"Sul sito internet dell'ICE viene pubblicata una sintesi degli avvisi di gara.

- Informare i propri clienti o rappresentanti in loco della possibilità di acquistare i prodotti di interesse, tenendo però presente che l'acquisizione delle forniture avviene sempre tramite procedura di gara aperta e che le specifiche tecniche dei beni richiesti devono essere necessariamente neutrali.


  • Per informazioni relative alle procedure tecnico-operative del programma rivolgersi a:
    Personale ICE c/o MAE - Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo - Ufficio VIII
    Sig.ra Vincenza Virdis
    Tel: 06/36912387
    e-mail: [email protected]



Programma a sostegno delle P.M.I.


Finanziamento a credito di aiuto del Ministero Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo

  • Importo del finanziamento: 30 miliardi di lire (€ 15.493.706,97) che il Governo egiziano dovrà rimborsare alle seguenti condizioni:


Periodo di rimborso: 30 anni, di cui 12 di grazia
Tasso di interesse: 1%


  • Stato dell'iniziativa: operativa



  • Caratteristiche:


Il Progetto che si prefigge di aiutare il Paese nello sforzo di industrializzazione e di sviluppo delle capacità imprenditoriali locali, si realizza attraverso i seguenti strumenti finanziari:

DONO: Contributo a fondo perduto di circa 3 miliardi di Lire italiane (€ 1.549.371) previsto per l'assistenza tecnica alle imprese egiziane attraverso la costituzione di una Unità di Progetto denominata IIPU (Italian Investment Promotion Unit);

CREDITO DI AIUTO: Il credito finanzierà l'acquisto di attrezzature di origine italiana, il trasferimento di tecnologia e la relativa formazione ed assistenza tecnica , le licenze ed i brevetti industriali.

La linea di credito è aperta alle P.M.I. egiziane e/o ad imprese miste italo-egiziane con residenza in Egitto.

Solo le imprese private, senza alcuna partecipazione azionaria da parte del Governo egiziano e/o di enti governativi egiziani, avranno diritto al finanziamento; tuttavia anche i centri di ricerca e le Università potranno accedere alla linea di credito per la creazione di impianti pilota o centri di attività dimostrativa nei settori dell'innovazione tecnologica e della salvaguardia ambientale.

Procedure di utilizzo:

Ogni operazione a valere sulla linea di credito non potrà superare l'importo di 3,5 miliardi di Lire italiane (€ 1.807.600) né essere inferiore a 300 milioni di Lire italiane (€ 154.937). Inoltre, un importo massimo del 20% del finanziamento richiesto, potrà essere utilizzato per finanziare costi locali e/o l'importazione di beni di origine non italiana. La concessione dei singoli finanziamenti sarà effettuata attraverso un "pool" di almeno 5 banche pubbliche e private egiziane. Gli operatori locali beneficiari potranno comunque scegliere una qualsiasi, altra banca egiziana purché in grado di offrire adeguata assistenza.

La procedura di assegnazione delle forniture sarà basata , ove possibile, su almeno tre offerte pervenute alla suindicata Unità di Progetto. Seguirà la valutazione ed approvazione di detta documentazione da parte delle competenti Autorità egiziane. L'Ambasciata d'Italia in loco provvederà alla trasmissione dei contratti commerciali al competente Ufficio della D.G.C.S. che il quale rilascerà il proprio nulla osta a Mediocredito centrale per l'inserimento delle operazioni a valere sulla linea di credito, con istruzioni di pagare i fornitori italiani per il tramite della Banca agente italiana.

Condizioni di retrocessione applicate ai fruitori del credito di aiuto:

1. Nel caso di imprese miste:
- prestiti denominati in Lire italiane: non più del 4% annuo
- prestiti denominati in Lire egiziane: non più del 7% annuo
2. Negli altri casi:- prestiti denominati in lire italiane: non più del 7% annuo
- prestiti denominati in lire egiziane: non più del 10% annuo

Il rimborso di ciascun singolo contratto sarà effettuato in rate semestrali per un periodo di durata da stabilirsi di volta in volta in base alla proiezione dei flussi di cassa tra il beneficiario locale e la banca agente egiziana, come di seguito indicato:

- periodo di grazia da 1 a 3 anni;
- rimborso in linea capitale da 4 a 7 anni.

In caso di prestiti denominati in lire italiane il periodo di rimborso sarà quello concordato tra le banche agenti egiziane ed il beneficiario locale, mentre per i prestiti denominati in lire egiziane il periodo di rimborso sarà fissato in 10 anni di cui 3 di grazia.


  • Banca agente italiana: UniCredito Italiano S.p.A


  • Consigli utili:


- Poiché la richiesta di finanziamento deve essere sempre originata dalla controparte locale, le aziende italiane possono segnalare ai propri clienti o rappresentanti in loco la possibilità di utilizzare il credito di aiuto concesso dal Governo italiano.

- L'importatore locale potrà rivolgersi inoltre alle banche egiziane private dalle quali dipende la concessione dei singoli finanziamenti.

- In occasione di partecipazione da parte delle aziende italiane all'attività promozionale che l'Ufficio ICE svolge sul territorio, queste ultime potranno considerare il credito di aiuto un'ulteriore opportunità per la propria esportazione.

  • Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi a: MAE-DGCS Uff. VIII
    Sig. Enrico Massella
    Tel: 06/36.91.25.93



Programma a sostegno delle piccole imprese egiziane Finanziamento a credito di aiuto del Ministero Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo


  • Importo del finanziamento: 25 miliardi di lire (€ 12.911.422,48) che il Governo egiziano dovrà rimborsare alle seguenti condizioni:


Periodo di rimborso
: 35 anni, di cui 14 di grazia
Tasso di interesse: 0,50% annuo

  • Stato dell'iniziativa: operativa



  • Caratteristiche:


Il Progetto si prefigge di supportare un programma legato allo sviluppo imprenditoriale promosso dal "Social Development Fund (SDF) e denominato "Enterprise Development Program (EDP)": obiettivo del programma è la creazione di piccole e micro imprese, sostegno ed espansione di quelle esistenti attraverso l'erogazione di servizi di credito.

Il credito di aiuto finanzierà l'acquisto di attrezzature di origine italiana, il trasferimento di tecnologia e la relativa formazione ed assistenza tecnica , le licenze ed i brevetti industriali.

Solo le imprese private, senza alcuna partecipazione azionaria da parte del Governo egiziano e/o enti governativi egiziani, avranno diritto al finanziamento. Centri di ricerca e le Università potranno ugualmente accedere alla linea di credito, per la creazione di impianti pilota o centri di attività dimostrativa nei settori dell'innovazione tecnologica e della salvaguardia ambientale.


  • Procedure di utilizzo:


I contratti di fornitura saranno denominati in lire italiane e potranno includere anche i costi di trasporto, di assicurazione, di assistenza tecnica e di formazione.

Ogni operazione a valere sulla linea di credito non potrà superare l'importo di 300 milioni di lire italiane (€ 154.937). Inoltre, un importo massimo del 20% del finanziamento richiesto, potrà essere utilizzato per finanziare costi locali e/o l'importazione di beni di origine non italiana. La concessione dei singoli finanziamenti sarà effettuata nel quadro degli schemi finanziari previsti dal SDF-EDP.

Dopo la valutazione ed approvazione dei progetti dell'SDF - EDP, i relativi 'dossiers' saranno inviati all'Ambasciata d'Italia in loco che provvederà ad inoltrarli all'Uff. VIII della D.G.C.S., il quale previo controllo della documentazione predisposta, rilascerà il proprio nulla-osta di imputazione all'Istituto Mediocredito centrale che inserirà le operazioni autorizzate a valere sulla linea di credito, per i successivi, previsti pagamenti contrattuali alle aziende produttrici per il tramite della Banca agente italiana designata.

Condizioni di retrocessione applicate ai fruitori del credito di aiuto:

a. Prestiti fino a Lire egiziane 50.000
- nuove imprese 7 % p.a.
- imprese esistenti 9 % p.a.
- media 8 % p.a.

b. Prestiti da lire egiziane 50.001 a lire egiziane 200.000
- nuove imprese 9 % p.a.
- imprese esistenti 11 % p.a.
- media 10 % p.a.

c. Prestiti superiori a Lire egiziane 200.000
- nuove imprese 11 % p.a.
- imprese esistenti 13 % p.a.
- media 12 % p.a.



  • BANCA agente italiana: Banca Nazionale del Lavoro SpA



  • Consigli utili:


- Poiché la richiesta di finanziamento deve essere sempre originata dalla controparte locale, le aziende italiane possono segnalare ai propri clienti, rappresentanti in loco la possibilità di utilizzare il credito di aiuto concesso dal Governo italiano.

- In occasione di partecipazione da parte delle aziende italiane all'attività promozionale che l'Ufficio ICE svolge sul territorio, queste ultime potranno considerare il credito di aiuto un'ulteriore opportunità per la propria esportazione.


  • Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi a: MAE-DGCS Uff. VIII
    Sig. Enrico Massella
    Tel: 06/36.91.25.93

 
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M U R P H Y
view post Posted on 12/9/2005, 17:55




Attenzione a non investire se non siete assicurati
 
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Cleopatra79
view post Posted on 12/10/2005, 12:25




Interscambio Italia-Egitto a gonfie vele

"Negli ultimi anni l'interscambio tra Italia ed Egitto è cresciuto in modo massiccio e globale. Siamo il secondo partner commerciale e terzo fornitore dell'Egitto, mentre occupiamo la prima posizione come Paese destinatario dell'export egiziano"


Il Cairo/Milano - E' emerso un quadro incoraggiante dal seminario che l'Agenzia per gli investimenti stranieri in Egitto (Gafi), ha tenuto ieri, 10 ottobre, presso la Camera di commercio di Milano.

Secondo i dati forniti dalla Gafi, negli ultimi quattro anni gli investimenti italiani in Egitto sono più che raddoppiati: dai 5,3 milioni di euro dell'anno fiscale 2000-2001 ai 12,3 milioni registrati tra agosto 2004 e luglio 2005.

Alla riunione pubblica hanno partecipato, tra gli altri, Amr Abdel Azim, vicepresidente della Gafi, e due rappresentanti di aziende che da anni investono in Egitto: Giovanni Cavallotti, responsabile per il Gruppo Pirelli dell'Alexandria Tyres Corporation, e Giorgio Ghinaglia, direttore generale di Suez Cement del Gruppo Italcementi.

"L'incontro di ieri è solo una delle tante iniziative egiziane per la promozione del libero scambio nell'area mediterranea – ha dichiarato Paolo Guaitamacchi, consigliere della Camera di Commercio di Milano –. C'è una forte volontà di favorire gli investimenti stranieri e lo dimostrano la politica di riduzione dei dazi e delle imposte e il basso costo del lavoro e dell'energia. Sono visibili anche gli sforzi per il miglioramento delle infrastrutture, del sistema bancario e di quello finanziario".

Il totale degli investimenti italiani nel Paese nordafricano ha raggiunto i 635 milioni di euro, con più di 300 aziende presenti sul territorio. "Negli ultimi anni, l'interscambio tra Italia ed Egitto è cresciuto in modo massiccio e globale – afferma Antonino Mafodda, direttore dell'Istituto per il Commercio Estero (ICE) del Cairo -. Siamo il secondo partner commerciale e terzo fornitore dell'Egitto, mentre occupiamo la prima posizione come Paese destinatario dell'export egiziano".

Settori d'eccellenza per il business italiano sono quello petrolifero, l'agricolo e l'industriale, che occupa il 68% degli investimenti. Seguono con quote simili il turismo (13%) e l'edilizia (11%), mentre in coda si trovano i servizi e il settore finanziario, entrambi al 4%. Nel settore 'oil and gas', si segnala la presenza ormai consolidata del gruppo ENI. Un'importante novità è poi l'Italcementi, che ha acquistato quote di capitale di importanti cementifici egiziani. All'interno del settore industriale, predomina nettamente la produzione manifatturiera con più di due terzi del mercato, seguita dall'industria chimica al 16%. Seguono poi l'alimentare con il 4% e uno spettro di industrie che comprende tessile, industria estrattiva, materiali da costruzione e metallurgia.

"E' importante aumentare le quote nei settori intermedi come quello chimico – argomenta Mafodda -, e la liberalizzazione delle tariffe doganali ci dà buone possibilità anche in settori classici come quello calzaturiero.Siamo molto vicini all'Egitto – dichiara Guaitamatti -, non solo in termini di spazio ma anche culturalmente. Noi come Camera abbiamo creato un fondo chiuso per gli investimenti istituzionali, EUROMED, al quale partecipa anche la regione Lombardia, finalizzato alla creazione di joint ventures tra Italia ed Egitto. La quota ha già raggiunto 35 dei 45 milioni di euro previsti, e da luglio il fondo sarà operativo".

E Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con API Milano, organizza dal 19 al 22 novembre un viaggio d'affari in Egitto, in particolare al Cairo, per creare nuovi contatti commerciali e industriali per le imprese lombarde. La missione multisettoriale prevede per le imprese partecipanti incontri d'affari personalizzati con operatori locali selezionati.

"Per la Lombardia e l'Italia la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos -. E la Camera di commercio di Milano è da tempo attenta e sensibile allo sviluppo dei rapporti commerciali con l'area. Per questo partecipa all'organizzazione di iniziative che, come questa missione, contribuiscono a creare occasioni di collaborazione con un Paese come l'Egitto che rappresenta un partner importante per le nostre imprese".

L'Egitto si presenta come un Paese in crescita, che offre buone prospettive al Bel Paese . Ma proprio perché in crescita, è importante che venga concesso sfogo ad ogni lato della sua economia. Pertanto, come sostiene Mafodda, "non bisogna concentrarsi solo sugli investimenti esteri ma anche ad esempio sul settore privato egiziano, nel quale c'è ancora molto da fare".

da News Italia Press

 
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Cleopatra79
view post Posted on 25/2/2006, 16:42




24/02/2006 - 11:02 da Guida Viaggi
Raddoppiano gli investimenti italiani in Egitto
Il turismo è il secondo settore


In cinque anni gli investimenti italiani in Egitto sono più che raddoppiati: sono stati pari a 5,67 milioni di euro tra l'agosto del 1999 e del 2000, mentre nell'anno chiuso all'agosto 2005 sono giunti a 12,36 milioni.
I dati sono forniti dell'autorità egiziana per gli investimenti esteri e le zone di libero scambio (Gafi). Secondo lo studio, l'Italia è tra i principali investitori europei in Egitto, insieme a Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. A oggi l'Italia - escludendo il settore petrolifero - ha investito un totale di 635 milioni di euro in più di 300 aziende.
Settore d'eccellenza per gli investimenti italiani è quello industriale, seguito dal turismo con il 13%.

 
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caroldidi
icon4  view post Posted on 22/3/2006, 17:21




ciao a tutti a gennaio si apre un nuovo albergo a marsa-alam che si chiama
la STELLA DI MARSA per chi fosse interessato ad affittare dei negozi si puo rivolgersi al signor MOSTAFA al numero 0020122155043 [email protected]

bay caroldidi :56UHTN:

Edited by Cleopatra79 - 17/4/2006, 17:02
 
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CiaxXx
view post Posted on 22/3/2006, 17:32




e sarebbe bello sarebbe.....
 
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caroldidi
view post Posted on 22/3/2006, 17:36




ciao a chi lo dici...ho visto di persona questo posto ed e`una favola..il mare poi non ne parliamo....e`il capitale che manca..ma non si sa mai..bay
 
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feffericca
view post Posted on 4/4/2006, 20:40




Ciao a tutti io sono nuova di questo forum e sono capitata qui perchè cercavo informazioni per aprire un attività in Egitto.
Sono tornata la settimana scorsa da Hurgada e lì era la prima volta....è stato amore a prima vista.Sono stata due volte a Sharm,ho fatto la crociera sul Nilo e sono stata due volte a Luxor...però Hurgada mi ha dato il brivido....(forse mi sono dilungata un pò troppo....)
Cmq tutte queste chiacchiere per chiedere se qualcuno di voi o qualcuno di vostra conoscenza ha aperto una attività ad Hurgada....ho bisogno di tutte le informazioni utili, ho letto i link (grande Cleopatra), e mi sono stati utilissimi.
Quasi sicuramente tornerò giù ad Agosto per assorbire più informazioni possibili però adesso ho bisogno di un pò di vissuto....qualsiasi notizia è ben accetta.
GRAZIE A TUTTI un bacio
 
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mesch
view post Posted on 21/8/2006, 15:28




:wub: ciao mi piacerebbe aprire una piccola attività al cairo quanto costa su x giù comprare un locale o fittarlo?...anchè lì ci vogliono particolari licenze o specializzazioni circa erboristeria o altre tipologie che lo richiedono. insomma nn so se sbaglio ma sarebbe settore privato quello di cui parlo...mi scuso x la confusione che sto a fare, cosa mi consigliereste di aprire x prezzo o bisogno del posto. insomma voglio sposarmi vivere e lavorare lì!
 
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claudia10
view post Posted on 7/5/2007, 11:42




Ciao a tutti ! ..sono innamorata dell'egitto ed è da un pò che penso di unire l'utile a dilettevole, mi piacerebbe investire in egitto nel settore immobile...qualcuno di voi ha già fatto questa esperienza?
mi potete dare qualche consiglio? sono molto entusiata , ma nello stesso tempo ho un pò di timore.
:GRAZIE:
 
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