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Stanley Kubrick

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Kirsten
view post Posted on 2/6/2005, 11:04




Molti amano definire Kubrick " Il perfezionista ". La perfezione di certo infatti non manca nelle sue opere, da quelle più lontane e discusse alle più recenti e da lui non completate ( vedi Eyes wide shut ). Facciamo ora un piccolo tour tra i suoi film di maggior successo per giudicare a pieno se Kubrick sia stato etichettato giustamente:


In "Orizzonti di gloria" e "Full Metal Jacket", la scelta di attori poco conosciuti e di ambienti metropolitani distanti anni luce da giungle vietnamite e eroici combattimenti, è motivata dalla ricerca di un'analisi oggettiva della guerra, mai raccontata attraverso le singole storie o le emozioni degli interpreti: in entrambi l'avventura e l'eroismo sono inesistenti, o comunque insignificanti, mentre si mette in discussione la crudeltà ingiustificata della lotta tra i popoli. Due pellicole distanti tra loro trent'anni, sulla guerra... non di guerra. "Orizzonti di gloria" è stato girato in Germania: straordinarie le carrellate sulle trincee e sul campo di battaglia, ha filmato in mezzo all'acqua e al fango, sia la troupe che il cast sono stati messi a dura prova; il risultato è così verosimigliante da meritare i complimenti di Churchill. Un capolavoro difficile, commovente e... impietoso! In Francia proibito per diversi anni, in Belgio responsabile di disordini tra reduci e pacifisti. In "Full Metal Jacket" si racconta di un gruppo di marines addestrati per diventare "non dei robot, ma dei killers". Il soldato Joker, alias Matthew Modine, incarna l'aggressività e la violenza senza senso di cui gli esseri umani sono capaci; è un commovente viaggio, soprattutto nel secondo tempo, nelle sventure e le ripercussioni sull'uomo della guerra. E ancora, per comprendere la «guerra» di Kubrick, "Il Dottor Stranamore": una cinica, grottesca e crudele ironia sulla guerra fredda, in cui un incredibile Peter Sellers interpreta tre parti diverse.

Per "Spartacus" (quattro premi Oscar: miglior attore non protagonista, scenografie, costumi e fotografia), Kubrick rilevò alla regia Anthony Mann, licenziato in tronco all'inizio della lavorazione dal produttore nonché attore protagonista Kirk Douglas. Il giovane Kubrick, poco più che trentenne, e con un solo film famoso alle spalle ("Orizzonti di gloria"), diresse questo colossal storico; nelle scene di guerra si usarono più di diecimila comparse! Prodotto con dodici milioni di dollari (nel '78), fu grande successo al botteghino e, con i guadagni, poté finanziare tutti i film successivi. "Spartacus" peraltro è l'unica pellicola su cui non ha avuto il pieno controllo; ne esiste una versione restaurata con alcune scene inedite.

Per girare "Lolita", il film di Kubrick più discusso e meno apprezzato, a causa della censura americana che ne vietò la realizzazione, il regista si trasferì in Inghilterra e da allora non è tornato più in patria. Dal romanzo di Vladimir Nabokov, racconta dell'amore scandaloso tra il professor Humbert, interpretato da James Mason, e la dodicenne Lolita, da Sue Lyon. Kubrick racconta molto più di una seduzione e la storia diventa un vortice incestuoso e impietoso che coinvolge irreparabilmente tutti i personaggi tra cui spicca il solito camaleontico Peter Sellers nella parte di Guilty.

In "2001: Odissea nello spazio" (Premio Oscar per gli effetti speciali), la vera odissea sono i quattro anni di lavorazione: un anno per la preparazione del soggetto, sei mesi per l'organizzazione del film, cinque mesi di riprese con gli attori, un anno e mezzo di lavoro per gli effetti speciali, costati sei milioni e mezzo di dollari per una spesa totale di dieci. Il risultato è uno dei più incredibili film di fantascienza girati finora, che a distanza di oltre trent'anni è ancora oggetto di libri e discussioni. Ha raccontato il regista di aver sottoposto se stesso alla sperimentazione con gli allucinogeni per creare nuove soluzioni percettive; geniale e innovativa del resto anche la scelta degli arredi: ha, suo malgrado, creato un genere anche nell'arredamento; inoltre ha stimolato i collaboratori ad inventare di sana pianta congegni supertecnologici da impiegare nei film (atteggiamento che nel futuro verrà portato ai massimi livelli soprattutto da James Cameron). "2001: Odissea nello spazio" racconta di una spedizione spaziale su Giove alla ricerca di un monolite nero; durante il viaggio il computer di bordo HAL 9000 uccide tutto l'equipaggio ad esclusione del comandante che, dopo averlo disattivato, finisce in una nuova dimensione spazio-temporale. Pretesto per un'approfondita indagine filosofica, a tratti volutamente ambigua, sul futuro dell'uomo, si presta alle più svariate interpretazioni ma, tra metafore e allegorie, resta comunque il capolavoro.

Del 1971 "Arancia Meccanica"; nella trama: il governo cerca di controllare e modificare la personalità del protagonista, un violento teppista, Alex, interpretato da un impareggiabile Malcom McDowell. Costato pochissimo, girato con una piccola troupe con tantissimo impiego di macchina a mano, tutta l'opera è un prontuario di tecnica e trucchi cinematografici e Kubrick, insoddisfatto di alcune cose, stampò personalmente con cura maniacale le prime quindici copie. Ancora oggi, agli occhi dello spettatore è un film altamente spettacolare e con una forza emotiva sbalorditiva. Scandalizzò le platee a tal punto da avere grossi problemi nella distribuzione francese e soprattutto inglese. Certamente uno dei film più discussi degli anni settanta, dove paradossalmente la violenza delle immagini viene commentata dalle musiche di Beethoven e Rossini, resta indimenticabile per il montaggio, per il messaggio ma soprattutto per l'inventiva tecnico-narrativa.

In "Barry Lindon" (quattro premi Oscar: migliore fotografia, musica, scenografie, costumi), il protagonista, Redmond Barry interpretato da Ryan O'Neal, tenta inutilmente di controllare i casi della vita per il suo passaggio indenne attraverso la Storia. Stupefacente esercizio di stile, i dialoghi sono essenziali, tutto il superfluo è tralasciato. Costato circa dodici milioni di dollari, il film è accompagnato da un libretto istruzioni per la proiezione sul formato, sulla luminosità, sulla durata degli intervalli in sala, ecc. Gli interni sono infatti girati senza illuminazione artificiale, a luce naturale, a lume di candela! Giustificato allora l'impiego di macchine da presa, pellicole speciali fornite dalla Nasa e obiettivi appositamente fabbricati. Ricordiamo il direttore della fotografia John Alcott. "Arancia Meccanica" e "Barry Lindon" pur diversi tra loro, si completano a vicenda e celebrano il pessimismo kubrickiano verso la vita sociale.

"Shining" è uno stupendo film sul paranormale girato soltanto con tre attori, tratto da un libro di Stephen King, dove paura e ossessione la fanno da padrone; i protagonisti lavorano come custodi in un albergo, l'Overlook Hotel sulle Montagne Rocciose, isolato per tutto l'inverno e del quale si raccontano fatti strani sul passato. Jack Nicholson è Jack, Shelley Duvall è Wendy e Danny Lloyd è Danny. Le loro interpretazioni sono a dir poco sorprendenti e il regista dimostra ancora una volta di sentirsi a suo agio con chiunque e in qualsiasi occasione. Tecnicamente i soliti eccessi: ha seguito di persona il doppiaggio nelle lingue straniere facendosi tradurre in inglese i sottotitoli e scegliendone le voci; per l'inquadratura della macchina da scrivere, dove si legge un proverbio, ha voluto che in ogni nazione, dove la pellicola è stata distribuita, apparisse nella lingua originale; infine ha scelto personalmente le sale per le prime.

Nel film mai realizzato su Napoleone, Kubrick ha studiato lungamente come organizzare e spostare le cinquantamila comparse previste sul campo, come se fosse un generale, magari lo stesso Napoleone. Il film avrebbe dovuto sancire la totalità del controllo in tutte le sue componenti, come per "Quarto Potere" di Orson Welles ma è rimasto più di venti anni nella testa dell'autore e la smisuratezza delle ambizioni non ne ha permesso la realizzazione. Ricordiamo tra i lavori non realizzati "A. I. Artificial Intelligence" di cui restano alcune scene preparatorie girate da Kubrick prima di morire, È un vecchio progetto tenuto nel cassetto in attesa che migliorassero gli effetti speciali affinché il film fosse credibile. Dopo aver visto "Jurassic Park" ha rispolverato il progetto che ora probabilmente verrà girato da Steven Spielberg. Ricordiamo inoltre un film sull'olocausto: "Wartime Lies/Aryan Papers", e un film pornografico... quasi a volersi cimentare esaurientemente in ogni genere per esporre il proprio punto di vista.

La ricerca della perfezione è così esasperata che alcuni attori rinunciano ai suoi progetti. Per "Eyes Wide Shut", Harvey Keitel (sostituito da Sydney Pollack) ha abbandonato il set, per forti contrasti con il regista dovuti soprattutto all'ossessività di Kubrick. Jennifer Jason Leigh fu richiamata a riprese finite per rigirare alcune sequenze, ma era già impegnata nelle riprese di "eXistenZ" di David Cronenberg; Kubrick rigirò da capo tutte le sequenze sostituendola con Marie Richardson! A proposito di "Eyes Wide Shut" sostiene Nicole Kidman: "Certo in tutto quel tempo Tom ed io avremmo potuto fare tre film e guadagnare un sacco di soldi. Ma lui è Kubrick. Lavorare per lui è un onore, un privilegio". Si racconta che Tom Cruise (impersona un medico che in un veloce percorso, che lo porterà dalla padella alla brace, in un attimo vede dissolversi tutte le certezze sociali), abbia dovuto ripetere una scena 93 volte! Per quest'ultimo lavoro del grande maestro ricordiamo l'eccezionale fotografia dai colori sbalorditivi; le luci vengono fuori dallo schermo, direttamente dalla scena e mai dal set! L'impronta di Kubrick è così evidente in tutte le sue opere da lasciare una zona di riflessione e di studio perennemente aperta nel corso degli anni. L'uso particolare delle tecnologie cinematografiche e il linguaggio raffinato dell'autore sono state e saranno lungamente studiate per ricercare quel «quid» nuovo e creativo, per isolarlo e analizzarlo. Numerosi testi sono stati scritti sui suoi film e sulle interpretazioni filosofiche e culturali che hanno via via suscitato.

Sostiene Martin Scorsese: "Ho visto e dissezionato i suoi film parecchie volte in tutti questi anni. Eppure, ogni volta che ho rivisto 2001, Barry Lindon o Lolita, ci ho scoperto invariabilmente un livello che non mi era ancora apparso. Con ogni film, Kubrick si è ridefinito e ha ridefinito il cinema e la vastità delle sue possibilità". Emblematico per "Eyes Wide Shut" lo studio in corso sul movimento nel biliardo delle palle, soprattutto della rossa, nella sequenza con Tom Cruise e Sydney Pollack. Questo film come gli altri ha una struttura metaforica stratificata dove i vari livelli vengono via via rivelati ma mai completamente e pienamente.

Nel 1997 Kubrick ha ricevuto il Leone d'Oro della Mostra di Venezia alla carriera, più, dal Director's Guide of America, il maggior riconoscimento americano per un cineasta, il Premio D. W. Griffith.
Stanley Kubrick, il demiurgo della cinematografia!

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view post Posted on 16/9/2005, 23:09
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CITAZIONE (Kirsten @ 2/6/2005, 12:04)
Molti amano definire Kubrick " Il perfezionista "...

..."2001: Odissea nello spazio" racconta di una spedizione spaziale su Giove alla ricerca di un monolite nero; durante il viaggio il computer di bordo HAL 9000 uccide tutto l'equipaggio ad esclusione del comandante che, dopo averlo disattivato, finisce in una nuova dimensione spazio-temporale. Pretesto per un'approfondita indagine filosofica, a tratti volutamente ambigua, sul futuro dell'uomo, si presta alle più svariate interpretazioni ma, tra metafore e allegorie, resta comunque il capolavoro.

Del 1971 "Arancia Meccanica"; nella trama: il governo cerca di controllare e modificare la personalità del protagonista, un violento teppista, Alex, interpretato da un impareggiabile Malcom McDowell. Costato pochissimo, girato con una piccola troupe con tantissimo impiego di macchina a mano, tutta l'opera è un prontuario di tecnica e trucchi cinematografici e Kubrick, insoddisfatto di alcune cose, stampò personalmente con cura maniacale le prime quindici copie. Ancora oggi, agli occhi dello spettatore è un film altamente spettacolare e con una forza emotiva sbalorditiva. Scandalizzò le platee a tal punto da avere grossi problemi nella distribuzione francese e soprattutto inglese. Certamente uno dei film più discussi degli anni settanta, dove paradossalmente la violenza delle immagini viene commentata dalle musiche di Beethoven e Rossini, resta indimenticabile per il montaggio, per il messaggio ma soprattutto per l'inventiva tecnico-narrativa.

..."Arancia Meccanica" e "Barry Lindon" pur diversi tra loro, si completano a vicenda e celebrano il pessimismo kubrickiano verso la vita sociale.

...Sostiene Martin Scorsese: "Ho visto e dissezionato i suoi film parecchie volte in tutti questi anni. Eppure, ogni volta che ho rivisto 2001, Barry Lindon o Lolita, ci ho scoperto invariabilmente un livello che non mi era ancora apparso. Con ogni film, Kubrick si è ridefinito e ha ridefinito il cinema e la vastità delle sue possibilità"...

Eh, facile, facilissimo parlarne bene, e detto del perfezionismo citato da Kirste, arrivato al parossisimo negli ultimi anni di di lavoro e di vita, forse la cosa che più impressiona è che Kubrick ha fatto film su generi diversi e tutti questi, bene omale, sono diventati dei classici: Spartacus ha cambiato definitivamente il Peplum Movie, Rapina a mano armata è un punto fermo per il genere, Orizzonti di Gloria ha dettato il seguito dei film su e contro la guerra, Lolita ha fatto della morbosità un precedente irrinunciabile, Shining ci ha detto che un film di horror può non essere soltanto un film di horror e via così.
Per "2001" il senso di "classicità" tocca poi l'estremo; mi rimando direttamente alla mitologia greca citata nel titolo, dove ogni fatto della narrazione è in realtà capitolo, o metafora tout court, della vicenda esitenziale dei protagonisti.
E come ogni vicenda esistenziale che si rispetti, ci puoi leggere quello che vuoi, fino a renderti conto della pluralità impressionante di significati che puoi associare alla stessa storia.
Uscito dal cinema, in cui poi sarei tornato altre due volte nelle arene estive, non ricordo un giudizio che uno, tra chi era con me (non precisamente degli aficionados di Vanzina e Neri Parenti) sostanzialmente uguale (e ci comprendo anche la stupidità della domanda che nella fila davanti a noi, la seconda volta, mi toccò sentire: "ma secondo te di che materia è fatto quel monolite?").
E da parte degli "specialisti" non è che andasse meglio: ricordo anche chi sostenne che, in realtà, il film era una metafora della storia del cinema (dalla narratività del muto, come la prima parte del film, al dialogo, alla pervasività dell'immagine). Fai tu.

Già riuscire a enucleare le domande sarebbe una gran cosa: l'evoluzione dell'uomo muta e migliora la sua natura o è determinata essa stessa dalla sua natura insopprimibilmente violenta? il Monolite è una presenza sovrannaturale determinante o è una sconsolata versione del Libero Arbitrio attraverso un sensore intelligente? Il senso ultimo della vita non sarà forse proprio la circolarità delle passioni viziata dalla negatività dell'uomo? E Dio che ci sta a fare, in 'sto casino?

Allora, azzardo un'ipotesi, la mia tra un milione di egualmente legittime che questa stupenda complessità ha generato,e che rimando a tutta l'opera di Kubrick, che forse è un solo film, come dici tu.
Bowman riuscirà ad avere la meglio su HAL 9000: quindi l'uomo riesce a passare allo stadio successivo dell'evoluzione solo attraverso il proprio istinto omicida.
Rièn à faire: è il solito tema che trovi in tutt i film di SK, che definisco come la MISANTROPIA del regista.
Codificata attraverso un'eleganza imbarazzante e ineguagliabile grandezza, ma è quella.
E' l'irragionevole e criminale ostinazione nella quale si imbatte Kirk Douglas in Orizzonti di Gloria, è il delirio della divisa di Full Metal Jacket, è la violenza dell'organizzazione statale che reprime e rigenera la violenza di Alex in Arancia Meccanica, e potremmo continuare fino a sera.

E come in quest'ultimo film (che, sarò chiaro, NON SOPPORTO, ben cosciente che sono in estrema minoranza nel giudizio al riguardo, e che la cosa potrà sembrare del tutto contradditoria per chi, come me, mette Kubrick ai primi posti delle preferenze personali).
Come non riesci a trovare preferenza di parte per il teppista o per l'autorità che lo vuole ricondizionare (ma che da lui è partita, come gli altri due drughi, nella stessa circolarità di 2001, sono poi diventati poliziotti);, così in 2001 non riesci a parteggiare per Borman neppure di fronte alla minaccia di Hal 9000, che nella "regressio"infantile della paura riesce ad essere più umano dell'astronauta.

Scusate, l'ho fatta lunga.

Edited by WebMichi - 17/9/2005, 18:12
 
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Johnny Gray
view post Posted on 1/2/2007, 15:26




Si dovrebbe parlare molto di più di Stanley Kubrick, uno di quei registi "perfetti" che rimangono là come se fosse dovuto, ma se ne preferisce evitarne la citazione (per la serie: meglio parlare di Tarantino :cry: ).

Eh no, Stanley è sempre Stanley.. anche se in Eyes Wide Shut mi ha annoiato
 
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Sienna
view post Posted on 1/2/2007, 17:10




.. possibile che sto topic sia così vuoto?
 
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Kirsten
view post Posted on 1/2/2007, 19:47




CITAZIONE (Sienna @ 1/2/2007, 17:10)
.. possibile che sto topic sia così vuoto?

:rolleyes: infatti
è assurdo. E' il regista con la R maiuscola.
 
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view post Posted on 1/2/2007, 21:03
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Be'...non ci sono molte parole a riguardo, un Mito.
ANDREW SEAS
 
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lu-jolie
view post Posted on 2/2/2007, 14:07




in realtà a me kubrick piace solo a metà... nn riesco a capirlo del tutto, eppure ho visto quasi tt i suoi film... l'unico k mi è veramente piaciuto è stato barry lyndon... arancia meccanica è bello ma nn è mio genere, shining è 1 buon horror ma sembra quasi lasciato a metà... lolita nn è bello quanto il libro... 2001 odissea nello spazio nn mi è piaciuto affatto... eyes wide shut nn posso giudicarlo xk l'ho visto tantissimo tempo fa e mi ricordo k nn mi è piaciuto, ma dovrei rivederlo... full metal jacket nn è male ma è 1 genere k nn mi piace molto... boh... non nego la genialità di quest'uomo, che ha saputo interpretare senza problemi ogni lato della vita (e della morte) senza mai cadere nella banalità, ma è più forte di me... diciamo k nn è mio genere!
 
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zack4ever1
view post Posted on 2/2/2007, 14:33




bravo...Arancia Meccanica e Shining sono belli, Eyes wide shut non mi piace per niente!!!!!!!!!!
 
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Kirsten
view post Posted on 2/2/2007, 14:36




Eyes Wide Shut è il testamento di Kubrick.
Un capolavoro, a mio parere.
Rabbrividisco ogni volta che lo vedo..
 
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zack4ever1
view post Posted on 2/2/2007, 14:53




CITAZIONE (Kirsten @ 2/2/2007, 14:36)
Un capolavoro, a mio parere.

:blink:
 
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Sienna
view post Posted on 2/2/2007, 15:21




CITAZIONE (Kirsten @ 2/2/2007, 14:36)
Eyes Wide Shut è il testamento di Kubrick.
Un capolavoro, a mio parere.
Rabbrividisco ogni volta che lo vedo..

verissimo!! Lo amo, lo amo quel film.. non capisco perchè sia così odiato, è di uno splendore unico..
 
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Johnny Gray
view post Posted on 2/2/2007, 16:03




CITAZIONE (Sienna @ 2/2/2007, 15:21)
CITAZIONE (Kirsten @ 2/2/2007, 14:36)
Eyes Wide Shut è il testamento di Kubrick.
Un capolavoro, a mio parere.
Rabbrividisco ogni volta che lo vedo..

verissimo!! Lo amo, lo amo quel film.. non capisco perchè sia così odiato, è di uno splendore unico..

Eh va beh ma dopo un certo dunque il fatto della coppia in crisi finisce per allattare le ginocchia..

Un film sensuale ? Boh, che si intende per film "sensuale" ? Dicono. Un film "profondo"? Su quale base..
 
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Kirsten
view post Posted on 2/2/2007, 16:56




CITAZIONE (Johnny Gray @ 2/2/2007, 16:03)
CITAZIONE (Sienna @ 2/2/2007, 15:21)
CITAZIONE (Kirsten @ 2/2/2007, 14:36)
Eyes Wide Shut è il testamento di Kubrick.
Un capolavoro, a mio parere.
Rabbrividisco ogni volta che lo vedo..

verissimo!! Lo amo, lo amo quel film.. non capisco perchè sia così odiato, è di uno splendore unico..

Eh va beh ma dopo un certo dunque il fatto della coppia in crisi finisce per allattare le ginocchia..

Un film sensuale ? Boh, che si intende per film "sensuale" ? Dicono. Un film "profondo"? Su quale base..

mah, io credo non ci siano parametri o etichette.
Parlare di film sensuale o profondo, non rende giustizia ad Eyes Wide Shut.
Se dovessi descrivere questo film in due parole, direi che si tratta della controversa facciata di un'America perbenista, raccontata dalle vicissitudini di una coppia annoiata e che non si capisce.
 
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zack4ever1
view post Posted on 2/2/2007, 17:00




rimane cmq (secondo me) il peggiore di Kubrick
 
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Kirsten
view post Posted on 2/2/2007, 17:01




CITAZIONE (zack4ever1 @ 2/2/2007, 17:00)
rimane cmq (secondo me) il peggiore di Kubrick

io non li ho visti tutti per giudicare..
 
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51 replies since 2/6/2005, 11:04   575 views
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