falconeria, piccolissima introduzione

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Lia#5
view post Posted on 2/6/2005, 12:40




La Falconeria non nasce nel Medioevo, ma ben prima. Tuttavia in questo periodo la Falconeria raggiunge un ottimo livello di diffusione in tutta l'Europa. Successivamente, nel Rinascimento, quest'Arte giungerà alla sua massima espressione, per poi declinare drammaticamente con l'avvento della polvere da sparo.

Nel Medioevo, il Falco era un cosiddetto status symbol, e praticamente nessun nobile era sfornito di uno di questi animali. Gli uccelli non venivano riprodotti ed allevati in cattività. Si trattava infatti di haggard, ovvero animali catturati in natura ed addestrati successivamente. Tali animali avevano qualcosa di estremamente differente da quelli modernamente utilizzati: nascevano liberi. La loro indole era plasmata dalle difficoltà della vita e dalla necessità di sopravvivere e il loro volo era "tramandato" di generazione in generazione, non solo in modo strettamente biologico, ma anche con una vena "culturale", ovvero una modalità di trasmissione delle cose apprese, attraverso l'imitazione (frequentissima tra gli animali). Di conseguenza il falco possedeva sì una base istintiva che ne "regolava" il volo, ma vi era tutto il bagaglio "culturale" e frutto dell'esperienza, fatta allo stato selvatico, che veniva tramandato attraverso l'esempio di caccia fornito dai genitori.

Oggi le cose stanno un po' diversamente, i Falchi sono tutti nati in cattività, e ciò che li porta a volare è fondamentalmente l'istinto. Il Falconiere è a terra, vincolato ad essa, e deve individuare stratagemmi e tecniche atte a stimolare un corretto volo del Falco. Con un buon addestramento, anche un animale nato in cattività potrebbe (anche grazie alla propria esperienza e quella del Falconiere), raggiungere livelli prossimi a quelli di un selvatico.


L'imperatore aveva l'Aquila reale, e poi via via, scalando, venivano i principi, e tutti i vassalli e il clero, ciascuno con un proprio animale adatto al suo ceto sociale.

In realtà, per il clero ci furono alcune limitazioni all'uso dei falconi in alcune epoche. Questi vincoli furono per esempio sanciti nel concilio di Agda nel 506 d.C. e furono poi confermati nei concili di Epaon nel 517 d.C. e di Macon nel 585 d.C.

In pieno periodo di crociate nella Terra Santa, bisogna ricordare come, per esempio, anche gli ordini monastico-cavallereschi (Templari, Ospitalieri, Teutonici) non potessero di fatto praticare alcun tipo di caccia avendo preso i quattro voti fondamentali (povertà, obbedienza, castità e prontezza alle armi).

E' proprio tramite queste invasioni-conquiste-difese dei territori della cristianità (il commento dipende dai punti di vista di ciascuno di noi), che tra l'Occidente e l'Oriente si verifica un intenso scambio culturale che apporterà numerose modifiche nel modo di pensare, nei commerci, nei rapporti tra i due popoli.

Con l'incontro-scontro con i turchi (ricordiamoci che le Crociate furono combattute contro le popolazioni arabe guidate dalle popolazioni turche dei selgiuchidi e degli "ortochidi"), si verifica anche lo scambio delle tecniche tra quelle che sono le due direttrici della Falconeria, una che passa per l'Asia e l'Arabia, e l'altra che giunge fino in Europa.

Grandissimo vantaggio che introducono gli arabi è quello dell'utilizzo del cappuccio, mentre in Europa era prassi comune la tecnica della ciliatura, ovvero la legatura delle palpebre dell'animale, effettuata in modo tale che queste potessero essere chiuse o più o meno aperte. Dopo questo addestramento, la ciliatura non veniva più effettuata e l'utilizzo del cappuccio non era più necessario.

Per quanto riguarda il ruolo politico, la Falconeria fu fondamentale in molte occasioni in cui venivano stipulati trattati, accordi ed altre importanti decisioni. Poteva anche essere utilizzata come dote di nozze durante gli sposalizi regali.

 
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Messer Anzo
view post Posted on 6/6/2005, 08:46




CITAZIONE (Lia#5 @ 2/6/2005, 13:40)
La Falconeria non nasce nel Medioevo, ma ben prima. Tuttavia in questo periodo la Falconeria raggiunge un ottimo livello di diffusione in tutta l'Europa. Successivamente, nel Rinascimento, quest'Arte giungerà alla sua massima espressione, per poi declinare drammaticamente con l'avvento della polvere da sparo.

Nel Medioevo, il Falco era un cosiddetto status symbol, e praticamente nessun nobile era sfornito di uno di questi animali. Gli uccelli non venivano riprodotti ed allevati in cattività. Si trattava infatti di haggard, ovvero animali catturati in natura ed addestrati successivamente. Tali animali avevano qualcosa di estremamente differente da quelli modernamente utilizzati: nascevano liberi. La loro indole era plasmata dalle difficoltà della vita e dalla necessità di sopravvivere e il loro volo era "tramandato" di generazione in generazione, non solo in modo strettamente biologico, ma anche con una vena "culturale", ovvero una modalità di trasmissione delle cose apprese, attraverso l'imitazione (frequentissima tra gli animali). Di conseguenza il falco possedeva sì una base istintiva che ne "regolava" il volo, ma vi era tutto il bagaglio "culturale" e frutto dell'esperienza, fatta allo stato selvatico, che veniva tramandato attraverso l'esempio di caccia fornito dai genitori.

Oggi le cose stanno un po' diversamente, i Falchi sono tutti nati in cattività, e ciò che li porta a volare è fondamentalmente l'istinto. Il Falconiere è a terra, vincolato ad essa, e deve individuare stratagemmi e tecniche atte a stimolare un corretto volo del Falco. Con un buon addestramento, anche un animale nato in cattività potrebbe (anche grazie alla propria esperienza e quella del Falconiere), raggiungere livelli prossimi a quelli di un selvatico.


L'imperatore aveva l'Aquila reale, e poi via via, scalando, venivano i principi, e tutti i vassalli e il clero, ciascuno con un proprio animale adatto al suo ceto sociale.

In realtà, per il clero ci furono alcune limitazioni all'uso dei falconi in alcune epoche. Questi vincoli furono per esempio sanciti nel concilio di Agda nel 506 d.C. e furono poi confermati nei concili di Epaon nel 517 d.C. e di Macon nel 585 d.C.

In pieno periodo di crociate nella Terra Santa, bisogna ricordare come, per esempio, anche gli ordini monastico-cavallereschi (Templari, Ospitalieri, Teutonici) non potessero di fatto praticare alcun tipo di caccia avendo preso i quattro voti fondamentali (povertà, obbedienza, castità e prontezza alle armi).

E' proprio tramite queste invasioni-conquiste-difese dei territori della cristianità (il commento dipende dai punti di vista di ciascuno di noi), che tra l'Occidente e l'Oriente si verifica un intenso scambio culturale che apporterà numerose modifiche nel modo di pensare, nei commerci, nei rapporti tra i due popoli.

Con l'incontro-scontro con i turchi (ricordiamoci che le Crociate furono combattute contro le popolazioni arabe guidate dalle popolazioni turche dei selgiuchidi e degli "ortochidi"), si verifica anche lo scambio delle tecniche tra quelle che sono le due direttrici della Falconeria, una che passa per l'Asia e l'Arabia, e l'altra che giunge fino in Europa.

Grandissimo vantaggio che introducono gli arabi è quello dell'utilizzo del cappuccio, mentre in Europa era prassi comune la tecnica della ciliatura, ovvero la legatura delle palpebre dell'animale, effettuata in modo tale che queste potessero essere chiuse o più o meno aperte. Dopo questo addestramento, la ciliatura non veniva più effettuata e l'utilizzo del cappuccio non era più necessario.

Per quanto riguarda il ruolo politico, la Falconeria fu fondamentale in molte occasioni in cui venivano stipulati trattati, accordi ed altre importanti decisioni. Poteva anche essere utilizzata come dote di nozze durante gli sposalizi regali.

Dimentichi una cosa importante.
Il trattato principale di falconeria medievale, bibbia di tutti i falconieri anche al giorno d'oggi, è il "De arte venandi cum avibus" ("L'arte di cacciare con gli uccelli") ed è stato scritto nel XII secolo nientemeno che da Federico II di Svevia, "Stupor Mundi", che era un grandissimo appassionato di falconeria.
 
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Lia#5
view post Posted on 6/6/2005, 20:38




hai ragione! nn l'avevo messo, meno male che ci sei tu a completare le info che inserisco....(anke perkè nn essendo pratica dell'argomento devo affidarmi alle mie ricerche su internet...)
 
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Messer Anzo
view post Posted on 7/6/2005, 07:31




Non c'è problema... anzi, appena esco un po' dai casini ho sempre segnato che devo pubblicare un pochino di cose...
 
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Lia#5
view post Posted on 2/12/2005, 17:14




ma.......i piccioni viaggiatori sono sl una leggenda o esistevano davvero????secondo me è una leggenda...come fa a sapere dove deve andare il piccione????
 
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Sè#9
view post Posted on 2/12/2005, 17:18




bella domanda! mi hai fatto venire il dubbio!
 
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AdaWong
view post Posted on 1/10/2008, 11:29




Io sn Falconiera,
e aggiungo ke e bellissimo esserlo.
Cmq
i piccioni sn sempre esistiti, ma la falconeria principalmente era usato x la caccia, ad esempio lo sparviero e l'astore eramo i falconidi del cuoco e dell'aiuto cuoco, ki osava rubarli erano cavoli xke la pena di morte era assicurata.
io ho un forum sulla falconeria se vi interessa il link è questo http://falconeria.forumfree.net spiega moltissime cose sulla Falconeria.
saluti
 
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6 replies since 2/6/2005, 12:40   821 views
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