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Mom's Cancer

by Double Shot, di Brian Fies

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    Per quanto riguarda la trama, penso che il titolo parli da sé. :lol:
    E' la storia di una donna e dei suoi tre figli in lotta contro il cancro.

    E' semplicemente stupendo.
    Non ho altre parole per descrivere questo fumetto.
    Mi ha colpita la storia, ovviamente, ma soprattutto il modo di sceneggiarla, di strutturare le vignette.. insomma tutto!
    L'autore è abilissimo nell'esprimere emozioni e situazioni, e soprattutto riesce a far capire la gravità e drammaticità del caso senza però sprofondare nel patetismo...
    Mi son piaciuti, per quanto a volte mi abbiano lasciata stupita e un po' perplessa, anche gli intervalli dedicati al passato della madre...

    Andrebbe fatto leggere a tutti i fumatori... :smoke:
     
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  2. Lord Malekith86
     
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    MOM'S CANCER di BRIAN FIES
    Graphic Novel
    CITAZIONE
    brossurato, cm18,5 X cm13,7, 126 pag, b/n e colore, €10,00 - Double Shot, 2007


    image


    CITAZIONE
    Mom's Cancer è un fumetto molto importante.
    Come ogni opera riuscita ha diversi livelli di lettura degni di attenzione e di analisi.
    La cosa più importante però è che questa storia è in grado di suscitare intense emozioni, autentiche e profonde.
    Ecco uno dei livelli, dei modi di leggere questo fumetto: lasciarsi semplicemente trasportare da ciò che Brian Fies racconta. La storia vera che si dipana pagina dopo pagina narra una cosa dolorosa e semplice, già dichiarata sin dal terribile titolo: il cancro di Mamma.

    Nella vita reale, un giorno come un altro a Mamma viene diagnosticato un tumore ai polmoni; questo terribile evento rivoluziona la vita di Brian e delle sue due sorelle. Per meglio riflettere e per dare un indirizzo al proprio dolore Brian comincia a raccontare gli avvenimenti della vita della sua famiglia e i suoi pensieri attraverso un blog.
    La storia a fumetti prende vita e i lettori del blog aumentano, fino a che Mom's Cancer vince un Eisner Award. Un'importante casa editrice americana propone quindi all'autore di realizzarne una versione stampata.

    La magia delle storie, una delle magie più potenti da cui sono costituite tutte le storie del mondo in qualunque maniera e con qualsiasi forma e linguaggio vengano narrate, fa sì che fino a che non cominciamo la lettura, Mamma sia ancora viva e sana.
    Ecco che improvvisamente si rischia di essere folgorati dal (vecchio e foscoliano) discorso sull'immortalità, sulla vita che ci sopravvive. Mamma, fermata su queste piccole pagine rettangolari - e poi dai nostri occhi e fin su nella nostra mente - rimarrà viva per sempre.

    Mom's Cancer racconta una storia semplice nella quale non è solo Mamma, e tantomeno il suo cancro, ad essere unica protagonista. Protagonisti sono i membri della famiglia, vicini e lontani, vivi o morti che siano, e le loro relazioni e le dinamiche famigliari e le emozioni, i gesti, i pensieri.

    Non è affatto indolore scoprire poco a poco che quella famiglia potrebbe essere la nostra. Anzi: quella famiglia è già un po' la nostra.
    Sì, è così: il cancro - argomento talmente orrendo che non si deve neppure nominare, al quale termine si sostituiscono anzi pietosi eufemismi - divide, spacca, pone in contraddizione mondi e relazioni, o le cementa, chissà; il cancro è uno dei legittimi protagonisti e anche questa è una magia.

    Un altro livello di lettura di Mom's Cancer è il suo stesso linguaggio, l'unione di segni e parole che in mano ad un altro autore avrebbero potuto rischiare di trasformarsi in una storia didascalica, pedante, noiosa. O anche solo di allontanarne qualsiasi lettore.
    Diciamolo chiaramente: quanti lettori di fumetti si accosterebbero a cuor leggero a un prodotto che parla di un cancro che colpisce una signora di mezz'età?...

    Ecco perché bisogna far sapere in giro che questo fumetto è prima di tutto un bel fumetto che racconta una bella storia, ancorché dolorosa; che è ben disegnato e che il rischio didascalismo/noia è molto lontano!

    Brian Fies, nonostante il dolore, realizza un ottimo prodotto, ben costruito, nel quale - in modi che contemplano anche l'ironia e il divertimento - viene fuori la sua conoscenza del medium-fumetto, la sua volontà di usarne il linguaggio in modo né autocompiacente (eccome se ci può essere autocompiacimento, nel dolore!) né troppo ingabbiato nel tipo di storia.
    Al contrario, anzi: l'autore riesce a rendere una storia così teoricamente... anti-fumettistica adatta al linguaggio dell'arte sequenziale. Le linee, le scansioni, il senso del tempo, il ritmo, l'uso parsimonioso del colore, le citazioni, la scrittura tutta formano un bel fumetto che si legge come un bel fumetto, non come un "blog trasposto su carta" o una "autobiografia a fumetti" o peggio ancora un "diario disegnato".

    Se si parla con chi ha già letto Mom's Cancer non sarà difficile sentir raccontare di profonde commozioni anche fisiche, esternate; per quanto mi riguarda ho pianto tre volte nel corso della prima lettura, in tre diversi momenti della storia. Ma bisogna ripetere ancora che la bellezza e l'importanza di questo fumetto non sta solo nelle corde emotive che riesce a pizzicare. Non è troppo difficile provocare commozione spingendo l'acceleratore sulle emozioni più superficiali; non è dunque in modo superficiale che la storia raccontata da Brian Fies commuove. Il difficile è riuscire a fare un bel fumetto, usando al meglio e creativamente il suo linguaggio.
    L'autore riesce perfettamente nell'impresa e ora possiamo leggere Mom's Cancer anche in italiano grazie alla bella edizione della Double Shot: un volumetto che anche tecnicamente (carta, stampa, cura, prezzo) è un concentrato di pregi.

    fumettidicarta.it


    Non l'ho letto, ma ho trovato queste informazioni, che condivido :-P

    Dal titolo e evidente argmento mi ha attirato al volo, ma poi bho. Inoltre a quanto pare questo tipo di disegno non riesce a trasmettermi granché quindi penso che passerò... >.>
     
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    Ball Buster

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    L'ho comprato a Lucca tempo fa, ma ancora devo decidermi a leggerlo.
    Tutti quelli che l'hanno fatto mi dicono sia molto bello.

    @Lord Malekith, non fermarti alla prima impressione del tratto: spesso proprio questo stile di disegno così "stilizzato" contribuisce a coinvolgere di più il lettore, laddove un tratto eccessivamente realistico o accattivante spesso non ottiene lo stesso effetto.
     
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    CITAZIONE (minty77 @ 2/5/2009, 13:16)
    L'ho comprato a Lucca tempo fa, ma ancora devo decidermi a leggerlo.
    Tutti quelli che l'hanno fatto mi dicono sia molto bello.

    @Lord Malekith, non fermarti alla prima impressione del tratto: spesso proprio questo stile di disegno così "stilizzato" contribuisce a coinvolgere di più il lettore, laddove un tratto eccessivamente realistico o accattivante spesso non ottiene lo stesso effetto.

    Vero. E' un fumetto che bada alla sostanza e non a suscitare sensazioni in chi legge con scene e/o un character design 'd'effetto'...
    La situazione è già abbastanza realistica e grave di per sé, diciamo... :sweat:
    Anche se credo che l'autore l'abbia usato apposta, per rendere i personaggi molto "anonimi" (trattandosi di una storia vera e particolarmente della propria madre e famiglia, qualcosa di troppo "fisicamente indirizzante" sarebbe stata una finestra sulla loro privacy ancora più della storia in sé :spavento: ). Difatti, i personaggi (né i luoghi) non vengono mai chiamati per nome, sono solo: "Io", "Mamma", "Sorella minore", "Sorella infermiera", "Papà", "Nonno", "Grande ospedale" ecc.
    E la stessa mamma dell'autore sembra puntualizzarlo nelle note finali...
     
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  5. Rhayader
     
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    è un fumetto di un onestà morale spiazzante, risulta davvero un piacere leggere fumetti (anche perchè ci si rende conto che esistono ancora) creati semplicemente per riportre una testimonianza e non costriti per imbottirti di cagate. I fumetti possono essere anche un mezzo di crescita, basta saper leggere.

     
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  6. Deda
     
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    A me piacciono molto i suoi disegni, invece, li ho trovati adatti alla storia... se si pensa che è iniziato come webcomic poi e ha saputo raggiungere così tante persone, il disegno è stato il veicolo ideale per quel tipo di narrazione.
    Se avete avuto casi di tumore o lunghe malattie debilitanti in famiglia è impossibile non riconoscersi in questa storia... e a volte ti dici anche: cavolo allora non le ho pensate solo io, non le ho sentite solo io queste cose, non le ho vissute solo io.

    Sono contenta che sia arrivato in formato cartaceo e in Italia... io lo seguivo online, mi piacerebbe adesso averlo sullo scaffale.
     
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    In realtà siamo noi che siamo arrivati tardi.
    Mi sa che Double Shot l'abbia pubblicato qui da noi addirittura nel 2007... O_o
     
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  8. Ashura99901
     
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    Io non sono così brava da capire se un disegno mi trasmette qualcosa o meno solo dando un'occhiata veloce. Devo leggerlo il fumetto. E Mom's cancer è davvero qualcosa.
    Non ho mai vissuto il problema in prima persona e quindi, probabilmente, non lo avrò capito appieno, ma è servito.
    L'autore dice di averlo fatto perchè avrebbe voluto che qualcun altro l'avesse fatto per lui, quindi, secondo la mia interpretazione, principalmente è indirizzato ha chi il problema lo affronta sulla sua pelle, ma dovrebbero leggerlo tutti.
    C'è tanta gente che si sente SOLA ad affrontare la malattia, propria o di un familiare. Ed io mi sento sempre molto inutile come amica.
     
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7 replies since 30/4/2009, 21:20   326 views
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