La Moto Stunt : come prepararla...

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    KTMista!!!

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    La tecnologia, in questi ultimi anni, ci ha abituato a moto dalle prestazioni eccezionali, a farci sognare e finalmente guidare qualcosa che fino a qualche tempo fa era un privilegio per i soli piloti, ma che in molti, adesso, hanno smesso di sognare ad occhi aperti.

    Moto superleggere da 180 cv. , con le pinze radiali, forcelle derivate dalle moto da gara, scarico rigorosamente sottosella, come la moda vuole, e con tanta di quella roba sopra che spesso neanche si apprezza o non ci si rende conto di come poterla sfruttare fino in fondo.


    In pista, molte di queste soluzioni tecniche, si rendono necessarie al fine di avere un mezzo più performante e sicuro; tuttavia, per costi e gestione, la pista è per molti proibitiva.

    La domanda allora è: come divertirci, oggi, se non possiamo avere sotto il sedere moto da Superbike?

    La risposta arriva prontamente da oltreoceano con il FREE RIDE.

    Questo modo “estremo” di andare in moto nasce, neanche a dirlo, in America e, dopo essere sbarcato in Europa, pian piano si sta facendo largo anche tra gli smanettoni di casa nostra.

    Allenarsi e praticare lo Stunt è un modo diverso di vivere la moto, forse più libero e creativo.

    Si vive proiettati in un mondo dove potersi divertire senza sentirsi esclusi, anche se si ha un dinosauro a due ruote degli anni novanta, o se non si ha la moto con duecento cavalli, con le ultime novità tecnologiche in commercio e con prestazioni da gara.

    Per avvicinarsi a questa disciplina, oltre ad una notevole preparazione fisica, occorre una moto preparata a ciò che l’aspetta…pronta insomma al peggio!

    Avete presente tutto quello che, di solito, fareste alla vostra moto per renderla esteticamente più bella, come la sostituzione del codone biposto con un bel monoposto racing, lo smontaggio delle pedane passeggero per ottenere una linea più aggressiva o il montaggio di paratelai quasi invisibili, spendendo anche gli ultimi risparmi (quelli per la vacanza alle Maldive) ?

    Ok, scordatevi tutto questo!

    La moto per fare stunt ha bisogno del maggior numero possibile d’appoggi, appigli e supporti, siano esse pedane, maniglie o altro. Necessita di paratelai molto robusti ed altrettanto vistosi, barre posteriori e tante, tantissime altre cose che, agli occhi di molti, appariranno antiestetiche, ma che scoprirete essere fondamentali.


    Per fare stunt innanzi tutto avrete bisogno di una moto: meglio prenderne una usata, magari un po’ ammaccata così da essere, soprattutto, poco costosa, dato che è nel suo destino finire molto spesso in terra durante gli allenamenti.

    Occorre qualcosa che abbia un motore decisamente “elettrico”, ossia una moto dotata di un’erogazione lineare, fluida, senza entrate assassine di cavalli o di coppie inaspettate. Il mezzo deve inoltre possedere una notevole stabilità, tanto su due ruote, quanto su una.

    Le moto più usate, in assoluto, dagli stuntman d’oltreoceano sono: le mitiche Honda Fireblade 900 (considerate tra le migliori ad uso stunt!) nei modelli dal 96 a salire, la Yamaha R1 anni 2002/3, la Suzuki GSXR 1000 del 2001, le americanissime Buell o i vari 600 giapponesi.

    Ve ne sarebbero tante altre, ma modelli più arditi sono spesso ad uso esclusivo di manici molto, molto esperti.

    Dopo aver scelto la vostra futura compagna di giochi, si passa alla fase successiva: l’elaborazione.

    Per allestire una moto, e prepararla a compiere evoluzioni stunt, ed in particolar modo le impennate, è necessario prima di tutto intervenire sulla rapportatura: questa sarà accorciata notevolmente. Come gli americani c’ insegnano, è conveniente lavorare soprattutto sulla corona: si va da un minimo di 3 denti in più fino a 5 ed oltre, a volte molto oltre.


    Montando una corona più grande, puntiamo ad accentuare lo spunto in accelerazione, ottenendo oltretutto una leggera diminuzione nel passo della moto; questo al fine di facilitare notevolmente le impennate e le varie manovre che poi si compieranno stando su una ruota.

    Se la moto monta le carenature originali, ovviamente, queste andranno sostituite con delle carene in vetroresina; in alternativa potrete più semplicemente smontarle, ed utilizzare la moto naked.

    In America ovviano alla sostituzione delle carene, ricoprendo le originali con moquette pelose e colorate che, in caso di caduta, ne attutiscono i colpi e le proteggono; in Italia, per gusto o per moda, non si è arrivati ancora a tanto.

    Sulla moto è opportuno montare tamponi laterali molto grandi e resistenti: oltre ai classici funghi paratelaio, è consigliabile il montaggio di tamponi aggiuntivi sui mozzi delle ruote, a protezione dei cerchioni, degli impianti frenanti, e non solo di questi.

    Altri elementi protettivi, il cui uso è vivamente consigliato, sono le Engine Cage: barre salva motore che avvolgono la moto lateralmente nella parte frontale - bassa del motore. Queste hanno la funzione di riparare punti delicati quali: i supporti motore, il carter frizione, i radiatori e tutto quanto, in caso di caduta, potrebbe danneggiarsi.

    Veniamo ora ad uno degli accessori fondamentali: la “12 o’clock bar “, o barra stunt, presente in quasi tutte le moto degli stuntman.

    In poche parole è una barra d’acciaio montata all’estremità del codone, fissata al telaietto posteriore; questa serve per compiere molte delle figure catalogate nel free ride, ed in modo particolare, quelle che richiedendo di grattare con il codone a terra, necessitano di una protezione posteriore.

    In altri casi la “12 o’clock bar “ è utilizzata per spostare il baricentro in impennata, inserendovi un piede in appoggio. Infine la barra stunt evita alla moto di ribaltarsi una volta passata l’inclinazione limite verticale.

    Queste barre possono essere facilmente reperite nelle sezioni shop di vari siti stunt americani. Sono disponibili per tantissimi modelli di moto, in ogni caso, la soluzione migliore è trovare qualcuno in grado di farvene una su misura per la vostra moto e le vostre esigenze.

    Particolare attenzione va prestata al funzionamento dei freni, il posteriore deve essere in ottimo stato, reattivo e potente, perch? vi salverà da eventuali, quanto spiacevoli, ribaltamenti, soprattutto durante le fasi iniziali nelle quali, per imparare ad impennare, è normale ritrovarsi oltre l’inclinazione desiderata!

    Alcuni stuntman preferiscono avere il freno posteriore sul manubrio, e montano quindi una seconda leva sopra (o sotto) a quella della frizione. Per quanto riguarda l’impianto frenante anteriore, è preferibile avere delle pasticche per uso stradale e non racing, in quanto per gli stoppie (impennata con la ruota posteriore alzata) si rende necessaria una frenata molto modulabile, e sempre pronta, anche a dischi freddi.

    La regolazione della leva freno anteriore è personale, tuttavia è consigliabile abituarsi ad averla non molto vicina alla manopola del gas, così da rendere i comandi più agevoli, anche quando si è impegnati in figure estremamente complesse.

    Altro strumento fondamentale per un free rider è la frizione: ne consumerete molte, ma non lesinate nello spendere per cambiarle, sarà, infatti, necessario averla sempre pronta e funzionale. La leva della frizione va regolata in modo da avere un punto di stacco notevolmente alto, allo scopo di facilitarvi il compito, quando, per tirare su l’avantreno della moto, agirete su di essa “sfrizionando” (facendo cioè salire il numero di giri-motore, a frizione tirata, per poi rilasciarla facendola slittare rapidamente).

    Le sospensioni devono essere leggermente irrigidite rispetto alle tarature standard, altrimenti la forcella tenderà ad affondare troppo in frenata durante gli stoppie rendendovi il compito più arduo, così come un mono posteriore troppo morbido farà ondeggiare inopportunamente la moto in impennata.

    Per quanto riguarda infine la scelta dei pneumatici, non spendete soldi per delle gomme in mescola, andrà benissimo un treno di gomme stradali, con un profilo non troppo a punta.

    Sarà importante sgonfiare leggermente (ed a volte anche in modo più deciso) la gomma posteriore, in modo da avere più battistrada possibile a terra; quest’accorgimento è fondamentale per aumentare la stabilità in impennata evitando l’effetto “bandiera” ( ondeggiamento della moto), inoltre contribuisce a non far slittare la gomma quando si va a sollecitarla con una sfrizionata.

    Durante il vostro iter, che vi porterà a provare figure nuove ed evoluzioni sempre più complesse, noterete che potrebbe rendersi necessario: applicare del neoprene sul serbatoio o sul codone, eliminare il sellino passeggero per poter sfruttare il telaietto posteriore inserendoci un piede mentre s’impenna, aggiungere, sostituire o eliminare parti e componenti della moto, e così via.

    Potrete, e dovrete, modificare in continuazione la moto, farla vostra, adattarla alle vostre esigenze ed al vostro stile. Spesso non troverete in commercio i pezzi a voi necessari, allora sarete obbligati a progettarli, costruirli e testarli.

    Non sarà facile come aprire un catalogo e scegliere cosa comprare, ma lo stunt è bello proprio per questo: non ha schemi, è creatività…

    Siti utili per trovare attrezzatura stunt (barre, cage, ecc)

    http://www.stuntcandy.com/

    http://www.freestyleingenuity.com/

    http://www.powersbikeworx.com/

    http://www.ebay.com/

    www.racing905.com

    http://www.teamx-treem.net

    Prezzi indicativi per allestire una moto

    12 o'clock Bars : 120.00 Euro

    Coppia di Tamponi per telaio: 30.00 Euro

    Riser per attacco manubrio alto 100.00 Euro

    Crash Cage: 220 Euro

    Manubrio in ergal 60.00 Euro

    Corona 40.00 Euro
     
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  2. max20
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    Dove posso comperare la leva frizione rsc?
     
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    Sono giovane...

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    Quanto si vede che questo articolo lo ha scritto uno che di stunt si è a malapena informato su due o tre sitarelli e ha fatto un copia incolla generico...
     
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2 replies since 23/6/2009, 13:43   7606 views
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