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Romance Killer

di Doha, by Planeta DeAgostini

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    ¡Que viva México!

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    La Planeta DeAgostini si è affacciata da poco tempo nel mercato italiano del fumetto orientale, con dei titoli giapponesi che onestamente non rappresentano chissà quale top qualitativo, se si escludono casi isolati come DMC o le ultimissime proposte. Differente è il discorso per il versante coreano, dove hanno inaugurato una "collana" tanto ben selezionata nei titoli quanto alternativa e dunque di difficile vendita. Partendo da Storia Color Terra, passando per questo Romance Killer e finendo con un'opera già in scaletta come "L'idiota" di Kang Full.

    Ma torniamo a Romance Killer, manhwa realizzato da Doha successivamente a quel fumetto con cui ha conquistato la notorietà, ovvero il Grande Catsby (attualmente in sospeso per Free Books). Come ho già scritto ormai innumerevoli volte ^^; sono molto affascinato dal fumetto coreano d'autore, che conta un buon manipolo di autori di gran talento e originale tendenza che ha poco o nulla ha a che vedere con il ricalco del fumetto nipponico, come invece accade spesso in produzioni più commerciali. Anzi direi che le similitudini sono più da ricercarsi nella graphic novel nordamericana o nella BD francofona.
    Questo Romance Killer non scherza in quanto a originalità e ricerca. E' un fumetto nato per la pubblicazione seriale sul web e poi raccolto in volume, dunque ha un'impronta grafica certamente "diversa" nell'impaginazione definitiva e una suggestiva forza visiva. Ha un soggetto originale che tocca temi difficili, mentre la sceneggiatura mette e nasconde la mano nella sua costruzione ineccepibile di dramma thriller/sentimentale.
    Mi pare di poter affermare che RK cerchi di cogliere la fragilità dell'uomo perso fra le sue meschinità e le sue emozioni.

    La storia ha un ritmo inizialmente pacato, ma il lettore viene subito catapultato nel vivo: un killer a pagamento deve uccidere una donna (su incarico del più amaro dei mandanti: il marito), ma invece crollano le sue certezze e se ne innamora.
    Salto temporale a sette anni dopo, scopriamo che il killer ha lasciato la "professione" e sposato la donna (che ha una figlia adolescente, di primo letto); i due gestiscono un negozio di fiori. Ma ormai il protagonista è sulla quarantina, alle soglie di una crisi fra rimorsi del passato e vuoto esistenziale del presente visto che non ama più la moglie. E poi sempre fra i piedi Pong-man, l'aspirante killer che ha preso il suo posto.
    Finche non incontra Mi-Woo, diciottenne amica della figliastra. Ne è irresistibilmente attratto, ma capisce l'inopportunità della cosa. Mi-Woo vive in una delicata situazione familiare, si prostituisce per denaro e il protagonista decide di aiutarla: fra i due nasce quindi un intenso ma platonico (?) rapporto, condito di riflessioni sulla vita.
    Qui finisce la prima parte del fumetto, sovente dal tono di slice-of-life metropolitano e riflessivo.
    La seconda parte è un colpo di scena continuo.
    La storia quasi inaspettatamente si avviluppa in un crescendo di dramma e tensione, con sconvolgenti segreti che emergono e ferite mai chiuse. Ma non può essere una colpa non essere stati capaci di uccidere il proprio romanticismo.

    Doha in un'intervista accenna al fatto di aver lasciato emergere la vera trama solo nel finale per opportunismo: ragioni di costruzione narrativa certo, ma anche timore di aver osato troppo con i temi presso un pubblico molto eterogeneo come quello internettiano. Assassini a pagamento, prostituzione, vendette e abusi familiari sono i lati dell'animo umano che Doha riversa graffianti e amari sulle sue pagine, assieme a un altro paio di risvolti che non cito perché spoiler evidenti.
    Una sorpresa dopo l'altra, con il lettore attirato inesorabilmente dalle pagine seguenti nel vortice dei frammenti che ricostruiscono lo specchio, in cui tutti i personaggi che vi si riflettono sono innocenti e colpevoli allo stesso tempo.

    Questo per quanto riguarda la storia, per i disegni Doha si affida totalmente ad una realizzazione digitale e a colori, senza passare per la tradizionale carta. I fondali, estremamente realistici, sono infatti creati con un programma di modellazione tridimensionale usato in architettura. Affascinante l'impaginazione, che a volte ricalca il format graphic novel (alternanza di vignette e testo descrittivo), a volte punta sull'impatto di colori e immagini, altre si dà a un linguaggio quasi cinematografico (verso la fine c'è quello che potremmo definire un piano sequenza di 30 pagine senza una sola riga di testo). Un taglio grafico moderno, personale ed efficace oltre che artisticamente raffinato.

    Detto tutto? Ah, l'edizione. Beh lo sapete che costa 35 Euro, vero?
    I discorsi sono due, il primo sull'effettiva qualità. Ebbene siamo al top dei top, cartonato di grande formato (penso sul 15x22) con circa 900 pagine, tutto a colori su carta patinata opaca di adeguata grammatura!
    E' un affare spesso sei centimetri che pesa come un mattone di cemento armato (tanto da rendere la lettura un dispendio fisico se non avete un piano di appoggio, 3-4 ore con in mano 'sto affare si fanno sentire, è meglio della palestra). Alla fine c'è un'intervista a Doha; traduzione e adattamento mi sembrano su ottimi livelli (non ho trovato un solo dei refusi spagnoleggianti tipici di PDeA). Splendido l'artwork della copertina.
    Dunque il prezzo è adeguato. Il secondo discorso è su quanto sia stato opportuno proporre un volume singolo e non spezzare in 2 tomi, visto che la vicenda è naturalmente divisa in due parti. Diciamo che due volumi avrebbero permesso di sperimentare a più lettori visto il costo suddiviso, invece così bisogna cacciare tutto sull'unghia col rischio di non incontrare i propri gusti. Ma rischio relativo perché è roba fina. Inoltre è vicenda da leggere tutta di seguito.

    Mi resta misterioso il perché Planeta non riservi anche ad autori giapponesi edizioni e proposte di ugual nicchia, penso ad esempio ad un Io Kuroda... vediamo nel futuro. Questo comunque è da prendere, se avete 35 Euro da investire nei fumetti.
     
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    Ho letto le prime 200 pagine, beh spettacolo!!!! :wub: Si fa leggere che è una meraviglia soprattutto per come sono strutturate le tavole le pagine quasi si girano da sole. Una grande capacità di catturare.
    Il protagonista poi è caratterizzato in modo dettagliatissimo e splendido con tutti i suoi pensieri. C'è un po' la moglie che latita e anche la figlia ma sono per ora solo dei comprimari.

    In contemporanea sto leggendo In Una Lontana Città... estremo opposto, non è proprio il mio genere :sick:
     
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1 replies since 27/6/2009, 18:21   367 views
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