[DUELLO DI ADDESTRAMENTO]

Alexander Ryujin su Reaper

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    PREMESSA:
    Benvenuto nel tuo addestramento. Qui dovrai dimostrare la tua abilità nel fare GDR by mecha. Il tutto risulterà semplice: potrai scegliere se provare a cimentarti in un duello di addestramento, in cui potrai dimostrare - se lo riterrai opportuno - di saper già pilotare il tuo mezzo; oppure in un addestramento completo che ti consentirà non solo di conoscere come si fa GDR by mecha, ma anche di conoscere meglio la macchina che il tuo personaggio pilota.
    Per qualsiasi domanda chiedi pure noi dello staff siamo a tua completa disposizione ^_^.
    INDICAZIONI:
    1) Ti é concesso l'uso di tutte le armi in dotazione al Mecha.
    2) Qualora non conoscessi il loro utilizzo o non ti sentissi in grado di affrontare un esame di questo tipo si procederà con un addestramento partendo dalle base del movimento fino ad arrivare all'utilizzo di ogni arma e/o sistema del mecha (specifica all'inizio del tuo prossimo post quest'eventualità in "spoiler" procedendo con la tua risposta).
    3) Limite di post: 10 - a discrezione dell'Istruttore. (Non vale solo nel caso si scelga di procedere all'addestramento completo)
    4) La promozione al tuo grado iniziale sarà effettuata tenendo conto dei seguenti criteri:
    - Soldato: Scarsamente pratico nel GDR e poco pratico nelle descrizioni
    - Sergente: Buon GDR e buone descrizioni
    - Sottotenente: Ottimo addestramento, GDR di massimo livello e descrizioni impeccabili.
    5) Cosa devi fare: Descrivi il luogo dove vuoi sostenere il tuo addestramento/duello di addestramento, la descrizione dovrà essere accurata e completa, sei libero di descrivere tu ogni particolare insito nell'ambiente. Al tuo arrivo sei solo e non sei ancora a bordo del mecha (facciamo un pò di sano GDR prima). L'ora in cui vuoi ambientare la scena é a tua discrezione.
    6) Da questo esame dipenderà il tuo grado, ricontrolla sempre bene i tuoi post perchè da questi, se farai errori, dipenderà poi l'esito in negativo del tuo addestramento.

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    TAG DA UTILIZZARE:
    *Narrato*
    - Parlato -
    §Pensato§

    I TAG di scrittura sono da rispettare, eventuali corsivi o grassetti sono a discrezione del giocatore (Evitiamo di scrivere intere porzioni di narrato in grassetto), è vietato colorare il testo.

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    Bè, vista la mia scarsa esperienza in questo genere di GDR preferirei fare un addestramento completo per capire meglio come riuscire a giocare ed a descrivere l'azione a bordo del mech. Il mio unico problema era il fatto di come far parlare l'AI del mech, ma rivedendo i tag del parlato credo di aver trovato un modo (il parlato in grassetto è Dark, il parlato in carattere normale è Alexander). Mi scuso inoltre per il ritardo della mia risposta, ma purtroppo non avevo proprio notato che era stato aperto il mio addestramento.


    ORE 1.45 PM

    *Cercò di lisciarsi il pizzetto che in genere si teneva sul mento, poi però gli tornò in mente che se lo era tagliato il giorno prima. Prese un profondo sospiro, e poi si mise a fissare il cielo... il cielo dell'America... no, era il Canada... diamine, era sempre stato un pò debole in geografia. Se ripensava a quello che gli era successo fino a quel momento, gli sembrava che la sua filosofia di "vita semplice" fosse stata mandata all'aria... Anzitutto quella lettera che si era ritrovato in hotel... suo padre era davvero abile nel rintracciare la gente a quanto sembrava. Aveva scritto che gli serviva il suo aiuto, ad ogni costo, ed era importante. Chi se lo aspettava di finire chiuso in un hangar con dentro quel... quel robot. Sapeva che suo padre aveva un gusto un pò oscuro, ma ridisegnare in nero una replica di GaoFighGar e poi cercare di fare la voce grossa chiamandolo "Reaper". Ed aveva fatto anche il lavoro a metà! Si ricordava che cosa gli aveva detto quell'irritante computer...*

    -Bè, sì, il Reaper è una replica di GaoFighGar... però tuo padre andava di fretta, quindi non ha potuto installare molte delle armi...

    *In parole povere, gli aveva affibbiato qualcosa che era stato completato per metà. Forse avrà avuto i suoi motivi, anche quell'AI gli aveva detto che un giorno era sparito e non l'aveva più visto. E non era stata l'unica cosa che gli aveva detto, quel "Dark" era estremamente loquace, e per giunta sembrava che la sua personalità fosse basata proprio su quella del suo creatore. Mentre ricordava queste cose, un granello di polvere finì nell'occhio destro di Alexander, e ci fece anche una brutta figura, visto che si diede in pratica un pugno col suo braccio destro. Era imbarazzante, in genere lo teneva nascosto ma quelli della base lo avevano costretto ad un controllo completo, aveva dovuto addirittura far quasi smontare il suo braccio meccanico. Già... quello era sia la sua benedizione che la sua maledizione...*

    -... ma perchè sto pensando a tutta questa roba?

    *Si disse tra sè e sè. Era vero, non doveva pensarci troppo. Cioè, era già successo ed ora era finito. Certo, ci avevano messo non molto per riuscire ad arrivare da quella zone di periferia dell'Hokkaido fino alla base Irregulars, circa mezza giornata, però lo avevano poi trattenuto quelle guardie dell'aeroporto... già, il suo atterraggio non era stato dei migliori...*

    SPOILER (click to view)
    [OFF GDR] Faccio un piccolo flashback, poi torno al presente, giusto per descrivere meglio il momento dell'atterraggio del Reaper[ON GDR]


    ORE 8.55 PM, il giorno precedente

    *Era rimasto molto... anche troppo tempo lì dentro. Ogni tanto per fortuna quel coso... Dark, sì, così aveva detto di chiamarsi, apriva il portellone della cabina di pilotaggio per far entrare dell'aria fresca. Sei o sette volte si è ritrovato sopra al mare. Per poco non ci cadeva dentro. Stupido computer... all'improvviso, però, quella voce maschile leggermente meccanica gli parlò di nuovo...*

    -Siamo vicini alla base degli Irregulars, attivo lo schermo che hai nella tua cabina.

    -Schermo? Scusa, ma che schermo...?

    *Non ebbe tempo di finire questa sua domanda che subito lentamente le pareti dell'abitacolo si rivelarono un grosso schermo, e davanti a sè Alexander poteva vedere in lontanaza una grossa struttura, e quello accanto sembrava un aeroporto... ed era lì che si stavano dirigendo, o così sembrava... era già piuttosto buio. Di nuovo quella voce che sembrava onnipresente nell'abitacolo parlò di nuovo... ma alla fine voleva solo che anche il pilota sentisse la comunicazione.*

    -Qui è il mezzo neutrale GSBSR-01 Reaper, stiamo per effettuare un atterraggio di emergenza sulla pista centrale del vostro aeroporto, questa è la Super AI del mezzo, Dark, purtroppo non mi rimane molta autonomia di volo...

    *In quel momento il ragazzo non potè fare altro che trasalire.*

    -Come sarebbe a dire che non hai più autonomia di volo?!

    -Abbiamo volato per diverse ore, purtroppo il programma di pilota automatico sta per disattivarsi, Alexander...

    -Non è quello che ti ho chiesto! Come diavolo facciamo se tu non piloti più il tuo corpo?! Io non so come pilotare questo coso!

    *Erano in una situazione piuttosto grave. Ormai il Reaper aveva raggiunto la quota adatta per cominciare a scendere per un atterraggio, ma subito la velocità cominciò a calare, e come se non bastasse quello stupido computer gli diede la risposta più inadatta a quel momento...*

    -Che devo dirti? Arrangiati!

    -Figlio di...!

    *Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase. Il Reaper ormai stava andando in picchiata verso la pista, e se non avesse fatto qualcosa poco ma sicuro il mech avrebbe finito per danneggiarsi già alla sua prima fase di atterraggio! Chiuse gli occhi, con una leggera sensazione di panico... ma come si pilotava? Quel coso aveva detto di usare il suo braccio, la G-Stone dentro ad esso per mandare comandi al robot, ma come?*

    §Diamine, sei proprio come mio padre! Quando le cose si fanno difficili cosa mi dici? ARRANGIATI! Allora, adesso sto per morire, od almeno rischio una bella caduta... bè, certo...§

    *Il Reaper stava continuando la sua rovinosa caduta verso il basso...*

    §...se potessi riuscire a farlo planare, forse potrei anche...§

    *Senza che se ne accorgesse, il Reaper stava cominciando a planare, anche se la distanza tra il mech ed il terreno era piuttosto scarsa... Alexander riaprì gli occhi...*

    §...Ehi, ma allora...?§

    *Il Reaper cadde sulla pista con la faccia verso terra, fermandosi dopo una scivolata di una decina di metri. Sembrava che non fosse danneggiato, al massimo qualche ammaccatura, ma niente di più. Il portellone dell'abitacolo si aprì, facendo cadere a terra Alexander... che si ritrovò circondato da guardie della base. Alzò le propie braccia in alto in segno di resa...*

    -Ehm... salve...?

    SPOILER (click to view)
    [OFF GDR] Ok, finito il flashback, adesso torno al presente, scusa[ON GDR]


    ORE 1.52 PM

    *Sì, insomma, ci aveva fatto una magra figura con quell'atterraggio. Era appena uscito da una sorta di sala di ispezione, ed ora come se non bastasse gli avevano chiesto... bè, più che altro ordinato di aspettare vicino a quel lago di fronte alla base. Certo, non che fosse molto rilassante... cioè, il posto aveva una bella vista, il lago era limpido, e la luce del sole, in quella giornata senza nubi in cielo, sull'acqua del lago dava un bell'effetto, c'era anche una bella brezza, e su quella sponda sulla quale si era seduto ogni tanto venivano delle onde leggere... Era un punto piuttosto bello, ma in quella pianura sembrava che i soldati di guardia al cancello avessero gli occhi su di lui... ed anche i mirini. Non si fidavano proprio di nessuno i militari, eh... chissà per cosa doveva aspettare, tra l'altro. Forse avevano smantellato il Reaper? In quel caso suo padre, da maniaco dei Super Robot qual'era, di sicuro ci sarebbe rimasto malissimo. Alexander aveva anche riferito la sua intenzione nell'arruolarsi in quel corpo militare, ma non era sicuro che la sua richiesta fosse stata accolta. Ora che ci pensava, però, forse quelli che aveva effettuato erano test fisici per l'ammissione al corpo militare, aveva sentito che servivano soprattutto un buon fisico e la salute per entrare in un qualsiasi corpo militare.*

    §Sì, figurati se un ragazzo di strada come me può essere membro di un corpo militare... bah...§

    *Alex continuò a fissare l'acqua del lago, mentre quella leggera brezza continuava a soffiargli sul viso... ogni tanto giocherellava coi fili d'erba, ma cominciava a pensare seriamente a quella storia del coinvolgimento nel corpo militare. Che ruolo avrebbe potuto avere? Che cosa ne sarebbe stato del mezzo sul quale era arrivato? Chi o cosa stava aspettando...?*

    Edited by AlexMockushin - 10/9/2009, 22:22
     
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    * Era primo pomeriggio, il sole alto regalava al paesaggio canadese un aspetto rigoglioso e per nulla aspro come in realtà avrebbe dovuto apparire. Le sponde della baia di Hudson erano lievemente accarezzate da una fresca brezza che rendeva lo scenario invernale più primaverile che altro. Tempo pazzo, ormai le mezze stagioni erano del tutto scomparse e non si poteva più quasi distinguere una regione dall'altra se non per le differenti temperature.

    Il ragazzo stava fermo ad attendere qualcosa, un segno?
    Oh, ma qualcosa giunse ad "allietare" la sua permanenza alla base.
    Passi.
    Alcuni passi leggeri e frettolosi - accompagnati da due fresche risatine - giunsero rapidi e si soffermarono proprio dietro di lui; in concomitanza due ombre gli oscurarono il sole che prima lo baciava e ne ovattava i pensieri.
    Due figure affiancate comparvero istantaneamente sopra alla sua testa. *

    jin001

    - In piedi soldato! -- In piedi soldato! -

    * Una voce doppia, cacofonica e squillante.
    Lo sorpresero due figure sbarazzine alte poco più di un metro e sessanta, i loro bizzarri vestiti sembravano l'uno lo specchio dell'altro, la cui differenza primaria - ed unica - stava solamente nel colore. La prima ragazza, quella sulla sinistra, portava una giacchetta verde chiaro, le cui spalline gonfie e tondeggianti nascondevano parzialmente la sua fisicità che snella e modellata veniva morbidamente vestita da una tutina aderente nerastra, sovrastata sul bacino da una semplice gonna a tubo della medesima cromia della parte superiore; ai piedi come alle mani stivali verde scuro e guanti bianchi aderenti, i primi arrivanti poco sotto al ginocchio ed i secondi poco prima dei gomiti. Identicamente alla propria apparente gemella, la ragazza sulla destra portava come segno distintivo il colore del proprio vestiario, che si presentava di un giallo canarino.
    Ma la cosa più particolare che sicuramente destava attenzione - ben di più dei loro bislacchi vestiti - erano i loro capelli, coadiuvati da strani simboli disegnati sulle loro fronti. Identici, assurdamente identici per forma e pettinatura, ma di un colore diverso.
    Azzurri e rosa.
    Identicamente differenti quei simboli: la ragazza sulla sinistra aveva dipinta sulla fronte una larga V di colore bluastro mentre quella sulla destra due strane frecce rivolte verso il basso di color rosso intenso.
    Quando Alexander poté vedere in toto le due ragazze, che gli sorrisero amabilmente - con un velo di malnascosta malizia -, le vide per tutta la loro interezza. *

    jin002

    - Noi siamo... -


    * Proruppe la voce lievemente più greve della ragazza a sinistra. *

    - ...le tue istruttrici! -


    * Terminò con la voce squillante e sbarazzina di quella sulla destra la loro presentazione.
    Infine, entrambe quelle ragazze così strambe e particolari scandirono i loro nomi... *

    - Seneca! - * E subito dopo... * - Spica! -

    * Ed insieme...*

    - Generali Istruttrici! -- Generali Istruttrici! -



    * Due generalesse in grande stile, recanti entrambe la fascia degli Irregulars sul braccio destro - la prima - e sinistro - la seconda.
    Ma non era tutto!
    Se poteva esserci qualche dubbio sulla loro presunta identità, con orgoglio mostrarono - sfoggiandoli - due tesserini di riconoscimento degli Irregulars validati da congrui sigilli che attestavano la veridicità dei loro titoli.
    Come al solito da una parte e dall'altra, rispettivamente la prima con la destra e la seconda con la mancina, tenevano in mano quelle piccole tessere con orgoglio e due sorrisi maliziosi.
    Insomma, due istruttrici d'alto rango tutte al femminile e - sopratutto - tutte particolari! *




    Edited by ryuvegea - 22/2/2012, 18:40
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    *Alexander era ancora leggermente immerso in quei suoi pensieri vuoti, a guardare il nuovo paesaggio che avrebbe dovuto probabilmente chiamare "casa" o "caserma"... improvvisamente, sobbalzò all'udire due voci squillanti dietro di sè. Avrebbe quasi potuto dire che i suoi capelli gli si rizzarono in testa mentre si voltava ancora seduto a terra, per vedere... due gemelle? E gli avevano detto "in piedi soldato"? All'unisono poi, che roba! Chi pensavano di essere? Qualsiasi cosa pensassero, comunque, Alexander si alzò in piedi per dimostrare almeno un pò di educazione, anche se dovette abbassare leggermente lo sguardo per via della differenza di altezza tra se stesso e le gemelle. Erano due figure curiose, era come guardare la stessa persona con un diverso abbinamento cromatico... già, proprio come il Reaper e Gaofighgar, simili ma con poche cose diverse riguardanti il colore. Guardando meglio, aveva pensato proprio all'esempio perfetto, visto che sulla fronte avevano due tatuaggi diversi... una V a sinistra, ed a destra come delle... gocce, frecce, linee... che diavolo erano? Qualsiasi fosse il caso, Alex rimase ad ascoltare quello che quelle due ragazze avevano da dirgli con il suo solito sguardo serio, quando all'improvviso sentì la parola "istruttrici", una parola che fece sgranare gli occhi al ragazzo. Era stato accettato? Le due ragazze, inoltre, si presentarono in maniera un pò... scenica. Prima avevano detto i loro rispettivi nomi, poi avevano ripetuto che erano... GENERALI ISTRUTTRICI?! Non sapeva se quello significava seriamente che il loro grado era di generale... si sentiva estremamente piccolo a pensare certe cose... ma ormai era nell'esercito, no? Poteva anche vedere che esibivano il loro rango con delle fasce portate sulle propie braccia... bè, almeno quelle si adattavano ad ogni vestiario. Gli esibirono anche dei tesserini che avevano tutta l'aria di essere autentici che attestavano il loro rango... sì, decisamente potevano pensare di disturbarlo. Ora, come diavolo gli aveva insegnato a fare il saluto militare, suo padre?! Si poteva vedere la fretta di trovare la posizione giusta sul volto e nei movimenti di Alexander, che si mise in fretta in posizione perfettamente eretta e mise la mano destra tesa sopra al propio sopracciglio. Sì, si fece di nuovo leggermente male per via del braccio bionico, ma era sopportabile. Dopo questa piccola gag, il ragazzo si riprese e rispose...*

    -C-capisco... piacere di conoscervi... ehm... signorine, io sono Alexander Ryujin, e penso che il mio rango sia Recluta...

    *Dopo questa presentazione abbassò il braccio deglutendo. Che diamine, sentiva come se fosse fuoriposto di fronte a due ragazzine così. Diavoli, lo istigavano abbastanza a dover tirar fuori il suo lato socievole che in genere teneva per le persone che conosceva meglio. Si sentiva prprio... spiazzato, come se potesse fare un torto a quelle ragazzine se si fosse comportato da teppista... pensandoci, non aveva incontrato da un pò delle ragazze che avevano quel genere di personalità, per strada tutti erano come lui, cani randagi che non si fidavano di nessuno... ma, ehi, poteva pur sempre cambiare. In ogni caso, doveva cercare di togliersi quell'apparenza da imbranato di dosso, e ci avrebbe provato con un profondo sospiro, così da rilassarsi un pò. Dopo aver detto questo, avrebbe chiesto...*

    -Se... mi è permesso parlare... ecco, potrei solo sapere che ne è stato del mezzo su cui sono... ehm, atterrato?

    §Se posso chiamarla "atterraggio" quella caduta rovinosa...§

    *Sperava di non fare nulla di sbagliato, quei due faccini così... come dire, attivi e pieni di sè gli facevano venire in mente dei dubbi su che reazione avrebbero potuto avere se si fossero indignate...! Basta, stava pensando troppo!*
     
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    * Le due ragazze si guardarono dopo aver ridacchiato ampiamente per la magra figura fatta dal ragazzo.
    Assolutamente non era da tutti schiantarsi in faccia il proprio braccio bionico tentando un impiastro di saluto militare...
    Ma non tutte le ciambelle riuscivano col buco ed entrambe le ragazze sembravano saperlo piuttosto bene.
    Anche perché si approfittarono immediatamente della loro posizione, per iniziare quello che a tutti gli effetti sarebbe stato per Ryujin un massacrante e distruttivo addestramento...*


    - Sono informazioni riservate RECLUTA! -- Sono informazioni riservate RECLUTA! -



    * Dissero entrambe cacofonicamente in sincronia riguardo a dove fosse il Reaper, sfoggiando entrambe un occhiolino l'una speculare rispetto all'altra.
    Dopodiché, avvicinatesi pericolosamente, entrambe -Seneca alla sua sinistra e Spica alla sua destra- gli girarono attorno per poi ricongiungersi dietro la sua schiena.
    Solo in quel momento, quando le ebbe abbastanza vicine per poterle osservare bene, Ryujin poté vedere quanto fossero belle.
    Cavolo, per essere delle generalesse gli erano capitate proprio due tipette niente male... anche se si potevano definire alquanto stravaganti.
    Ed infatti... *



    - Fanne mille! -



    * Seneca proruppe da dietro la schiena di Ryujin guardandolo in volto proprio alla sua sinistra. Poi alla sua destra sbucò Spica continuando la frase della gemella. *

    - Si si! Mille piegamenti sulla braccia! -



    * Eh si... Mille piegamenti sulle braccia.
    Beh era un buon inizio... prima andava sicuramente fortificato il corpo... poi lo spirito... e poi forse -dopo una cinquantina d'anni di duri addestramenti sulle montagne a patire fame e freddo- Ryujin sarebbe stato pronto a svolgere i propri compiti di difesa dell'umanità!
    Ma sarebbe stato davvero possibile... cioè... fare mille piegamenti sulle braccia!?
    Gli sguardi maliziosi e sbarazzini delle ragazze ehm... generalesse non ammettevano repliche...
    Seneca si avvicinò pericolosamente deformando le labbra a mo' di bacio verso la guancia sinistra di Ryujin... *

    - Push-up! -

    * Seguita poi da Spica che fece la stessa cosa sulla destra del ragazzo... *

    - Push-up! -

    * E come al solito entrambe finirono con il parlare in perfetta sincronia , appoggiandosi con le entrambe le manine rispettivamente sulla spalla sinistra e destra del ragazzo, alzando all'indietro una la gamba sinistra e l'altra la gamba destra, come due perfette diavolette ammaliatrici... *

    - PUSH-UUUUUUUUP! -- PUSH-UUUUUUUUP! -


    * Lo dissero tanto vicine alle guance del ragazzo che egli poté persino percepire i loro respiri sulla pelle, I loro occhi si erano magicamente stretti, magnetici e truffaldini... come resistere ad un'incitazione tanto... come dire...
    insistente? *

    Ok facciamo un pò di gdr XD
    Ah, quando fai un flashback non serve che lo specifichi, basta che separi il narrato presente da quello passato da appositi simboli, mettendo un titoletto che specifichi magari la locazione ed il tempo in cui si svolge la narrazione all'inizio della parte flashback. Alcuni usano tre asterischi, utilizzati spesso anche come simbolo di cambio scena, ma alcuni usano anche delle onduline, i trattini, insomma, trova tu uno stile che ti si addica. Se vuoi consigli chiedi pure, dopotutto questo è l'addestramento completo ed io son qui appunto per insegnarti/aiutarti.
    Posso consigliarti di cambiare colore per il parlato di Dark mettendolo in un colore tipo questo ovvero il "12527a" (che è simile alle ombreggiature più chiare del Reaper), così da mettere di conseguenza il parlato di Alexander in grassetto od in un altro colore (a tua scelta ovviamente).
    Puoi fare delle prove, per vedere che tipo di stile ti si addice di più, per il momento vediamo come te la cavi nell'interpretare il personaggio, poi passeremo al mecha. ^__-




    Edited by ryuvegea - 22/2/2012, 18:40
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    *Ne aveva avuto conferma: non solo con l'atterraggio, ma anche con il suo saluto militare mal riuscito aveva fatto una magra figura, come gli aveva dimostrato il ridacchiare delle due istruttrici. Grande, si stava facendo la reputazione di un idiota in quel preciso momento. Il ragazzo, tuttavia, dovette sobbalzare leggermente sgranando gli occhi quando le due gemelle si misero di nuovo a parlare all'unisono, come se si fossero allenate quasi meccanicamente per ottenere quell'effetto, dicendo che quelle informazioni erano riservate e confermando il suo rango di recluta. Informazioni riservate... significava forse che suo padre aveva fatto qualcosa che poteva essere considerato una minaccia, oppure qualcosa di dannatamente utile? E poi, perchè quelle due si erano fatte l'occhiolino? Purtroppo, lo avrebbe scoperto a breve: la "gemella azzurra", Seneca, si mosse verso la sua sinistra, mentre la "gemella rosa", Spica, si mosse verso la sua destra, entrambe intente ad andare dietro di lui... per qualche motivo quei due bei faccini, in quel preciso momento, non gli ispiravano molta fiducia, per quanto carine potessero essere. Alexander rimase immobile, abituato ogni tanto al maestro di Kendo che correggeva le posture dei suoi allievi con dei colpi di Shinai... non era un cattivo maestro, semplicemente era originale, diciamo. Originale come le sue due "istruttrici", visto che Seneva praticamente sbucò dalla sinistra di Alexander, dicendogli di farne mille... di cosa? Spica, sbucata dalla destra, specificò che doveva fare mille piegamenti sulle braccia, ecco cosa. L'espressione del ragazzo diventò piuttosto... indescrivibile? Con i denti chiusi e la bocca piegata leggermente in una smorfia di confusione, Alexander si guardava a destra ed a sinistra per capire se proprio serviva a qualcosa... non che i piegamenti fossero qualcosa di teoricamente impossibile per lui, a meno che quelli che gli avevano esaminato il suo braccio bionico non avessero fatto qualche casino con i meccanismi poteva farcela, ma erano pur sempre mille... anche se il suo braccio bionico da solo poteva farcela, sempre in teoria, ci sarebbe voluto un bel pò. Tuttavia, prima che potesse rispondere, le due generalesse si misero a... incitarlo in una maniera quasi erotica?! Prima Seneca si avvicinò pericolosamente alla sua guancia sinistra - non che fosse imbarazzato da baci sulla guancia da parte delle ragazze, specialmente ma il vero problema era la sorpresa causata dalla rapidità delle azioni di quelle due, che sembravano avere la stessa energia della dinamo di una bici lanciata giù dall'Everest - e diede il primo incitamento a fare i piegamenti, o "push-up", come si diceva in inglese, venendo seguita in maniera speculare dalla sorella. Ecco, adesso poteva giurare che la sua faccia stava diventando blu, come in quei cartoni che guardava quando era piccolo assieme a suo padre, a causa di quella serie di eventi inaspettata... avrebbe quasi giurato che stava impallidendo come la pelle artificiale che portava sul braccio, più che altro per una questione di sentimenti contrastanti. Il carattere che aveva sviluppato come teppista di strada lo portava alla tentazione di rispondere male alle gemelle, ma il buon senso a cui aveva deciso di aggrapparsi per ricominciare a vivere meglio lo incitava a somatizzare, deglutendo a piccoli passi il tutto. Sotto sotto, quelle due non erano neanche antipatiche, erano semplicemente come una fiamma ossidrica accesa vicino ad un cubetto di ghiaccio, ed Alexander era un cubetto ghiacciato da tre anni di testardaggine giovanile... Dal suo volto si poteva quasi dire che stava per avere un mancamento, mentre le gemelle lo incitavano all'unisono, aggrappandosi alle sue spalle, Seneca su quella reale e Spica su quella bionica, mentre tenevano le loro labbra dannatamente vicine alle sue guance, rendendole umide quasi come se fossero sudate per via dei loro respiri. Bisognava andare con calma su quella storia, richiamare tutta la pazienza che era stata abbandonata durante il suo periodo ribelle e dire con voce leggermente fiebile...*

    -Signo... rine... se mi date lo "spazio di manovra" necessario, potrei riuscire ad eseguire l'ordine.

    *Diamine, non era riuscito esattamente a dare il massimo della sua disciplina. Purtroppo, gli veniva naturale. In ogni caso, se le gemelle si fossero scostate da lui, avrebbe sospirato, in modo da riprendere fiato, per poi quasi "balzare" nella posizione per fare le flessioni, mettendo le gambe tese e facendo in modo di far atterrare il peso del suo corpo sul braccio bionico, così da non farsi male durante un'altro atterragio sbagliato... gli sembrava quasi di sentire di nuovo quelle parole di Dark nella testa, "Arrangiati!" e buona notte, caduta libera. Bè, in ogni caso, se proprio doveva riuscire almeno a superare quell'esame ed a non deludere una coppia di istruttrici, poteva anche provare a farne mille. Che diamine, era riuscito a sopravvivere alla vita di strada, ad una traversata sul pacifico in compagnia di un computer che non conosceva le norme di sicurezza per i passeggeri e ad un esame completo da parte di medici militari, mille flessioni erano ancora nelle sue possibilità a suo avviso. Se non fosse stato fermato, con un leggero sbuffo, avrebbe potuto anche cominciare a fare quelle mille flessioni, anche se attorno alle venti si sarebbe fermato un'attimo, inarcando un sopracciglio e chiedendosi a che cosa diavolo servivano quei piegamenti... lo stavano prendendo in giro? Per qualche motivo, si sentiva un completo idiota.*

    SPOILER (click to view)
    Grazie dei consigli Ryu, come vedi ho provato ad usare quel colore per il parlato di Dark, anche se durante un momento di narrazione/pensiero, ma penso che vada bene, grazie ancora. Vorrei solo dare una precisazione: ho detto che di base Alexander è piuttosto freddo, un lupo solitario che non si fida di nessuno, tuttavia vorrei sottolineare solo per pignoleria che in seguito alla scoperta del Reaper vuole cominciare a mettere la testa a posto, e le sue due istruttrici sono troppo entusiaste per urlarci contro XD grazie per la terza volta e scusa lo spoiler probabilmente inutile.
     
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    * Le due istruttrici saltellarono via da alex facendo un passo all'indietro, proprio nel momento in cui il ragazzo decise di scendere in picchiata sul terreno per dedicarsi alle sue flessioni.
    Era sicuramente una situazione surreale, a tal punto da destare - finalmente - l'attenzione di Alexander.
    Effettivamente - attorno alla ventesima flessione - Seneca e Spica presero a ridere tenendosi la pancia, additando il povero pilota del Reaper come il perfetto idiota che era.
    Eh già, qualcosa diceva al buon Ryujin che quelle due splendide pesti lo avevano gabbato per bene. *

    - AHAHAHAHAH! -- AHAHAHAHAH! -


    * Nonostante tutto - però - anche se ridevano con le lacrimine agli occhi divertendosi a deriderlo, una sorta di bellezza intrigante le avvolgeva, come una sorta di magia surreale che le rendeva assurdamente belle anche in quello.
    Per qualche istante i loro sguardi quando smisero di ridere incrociarono quello di Alex... i loro occhi sottili ad osservarlo, quelle labbra umide e leggermente dischiuse...
    Semplicemente irritanti?
    Oppure maghe incontrastate del corteggiamento!?
    Il ragazzo non ebbe il tempo di poterselo chiedere che una voce altisonante dal tono maschile ed eccitato lo raggiunse, una voce dal tono tipicamente distorto da degli altoparlanti. *

    - Papà è tornato! -


    * Un mecha grigio - alto sui venticinque metri - piovve quindi al suolo con un secco clangore metallico, piegando le sue robuste gambe nel violento atterraggio che - sollevando un polverone di detriti e denso fumo sabbioso - avvenne proprio al limitare della zona dove si trovava Alexander.
    La ventata d'aria che ne seguì sbalzò quasi via tutti e tre, Alex, Seneca e Spica.
    Poi, quando il gigante di metallo si fu eretto in piedi, il pilota del Reaper potè osservarlo in tutta la sua interezza.


    Una forma longilinea e slanciata, Il volto dalle fattezze umanoidi e diversi intarsi e speroni lungo le spalle, la schiena e gli avambracci.
    La testa riportava ai lati del volto due prominenze metalliche irte verso l'alto, al centri delle quali, sulla fronte della macchina, spiccava quella che sembrava essere una sfera dalla tinta cremisi.
    Una rubinide gemma che, istantaneamente, s'illuminò baluginando di un bagliore ceruleo, per poi proiettare un raggio di luce color ciano proprio davanti al gruppetto, trasportando istantaneamente di fronte a loro la figura di un uomo, il quale apparve loro innanzi non appena la luce azzurra divenne evanescente per poi scomparire.*

    jin003

    - Ciao gattine! -


    * In coro, entrambe le ragazze esclamarono sorprese, quasi contente dell'arrivo di quel misterioso figuro. *

    - JIN! - - JIN! -


    * Era alto sul metro e ottanta, la sua muscolatura evidente da perfetto culturista era messa in evidenza da una tuta aderente dai toni bluastri, mentre un incalcolabile numero di cicatrici - ampie ed inscurite dalla loro evidente vecchiaia - spiccava in ogni angolo del suo corpo.
    Lo sguardo da teppista, l'aria da cattivo ragazzo indiscutibile che quel tipo si portava appresso, erano un marchio inconfondibile.
    Poi, la fascia azzurra degli Irregulars a spiccare sul suo braccio sinistro, sulla cui spalla - ben evidenziata ed esposta - spiccava una grossa stella rossa tatuata.
    Chi mai era quell'uomo? *

    - Tu devi essere il pivello che devo addestrare! Ti sei fatto mettere sotto dalle mie gattine eh!? -


    * Sogghignando, il tipo schioccò le dita della destra, e sia Seneca che Spica si staccarono da dietro le spalle di Alexander per poi correre lui incontro saltandogli addosso addosso, avvitando le loro braccia al suo collo.
    L'uomo, stoico nella sua interezza, prese a muoversi verso Alexander, portandosi dietro le due ragazze allacciateglisi addosso senza battere ciglio per il peso che gli arrecavano.
    Giunto in prossimità del ragazzo, il tipo - che a quanto pareva si chiamava Jin - tese la destra verso Alexander, riprendendo nuovamente a parlare. *

    - Sono il tenente Jin Starwind, e da questo momento sarò il tuo fottuto istruttore. -


    * L'uomo che si ritrovava di fronte Alexander Ryujin sembrava davvero essersi goduto lo spettacolo, e a quanto pareva era il suo vero istruttore.*

    Mi scuso - com'è doveroso e giusto che sia - per il gigantesco ritardo. Vediamo di continuare e finire sto addestramento.
    Mi raccomando avessi qualunque domanda di sorta comunicamela via spoiler, così vediamo di fare qualche prova in game; altrimenti vedrò di consigliarti riguardo eventuali errori o scelte che farai. ^__-




    Edited by ryuvegea - 22/2/2012, 18:40
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    *Era stato preso in pieno dalla confusione causate dalle avance di quelle due ragazzine, eppure non era esattamente arrabbiato. Sentiva ovviamente un pò di fastidio causato dal fatto che quelle due avevano giocato con lui come se fosse un allocco qualsiasi, senza contare il fatto che adesso stavano ridendo di gusto alla riuscita della loro piccola bravata nei suoi confronti... eppure non riuscì a trattenere un leggero sorriso. Si sentiva un idiota, si era comportato da idiota, eppure per qualche motivo non era arrabbiato: normalmente non ci avrebbe pensato due volte ad alzarsi ed a cercare di prendere il primo aereo per l'Hokkaido, ma in quel momento sentiva uno strano senso di familiarità in quella situazione... quello gli ricordò che avrebbe dovuto cercare di contattare sua sorella appena - ma soprattutto se - fosse stato accettato in quel gruppo militare, che ora non sembrava poi così rigido come pensava.
    Improvvisamente, tuttavia, il ragazzo dovette sobbalzare quando una voce filtrata da degli altoparlanti gridò le parole "papà è tornato!"... non che pensasse che suo padre potesse sbucare da un momento all'altro in quel posto, senza contare che quella voce non era neanche simile alla voce di suo padre: l'ultima volta che erano andati al karaoke quando vivevano ancora a Tokio, il caro vecchio dottor Ryujin era riuscito a spaccare un microfono con quella sua voce acuta da scienziato pazzo, quindi visto che le sue orecchie ancora non fischiavano, quello di sicuro non era suo padre. Nonostante questa piccola certezza, Alexander doveva ammettere che il robot che atterrò lì davanti sarebbe stato molto nei gusti del suo genitore: pieno di spuntoni, con forma umanoide slanciata ed un design decisamente da super robot, quello sarebbe stata come una visione angelica inviata dal paradiso su un razzo. Onestamente, doveva ammettere che anche a lui sembrava piuttosto figo, l'unico problema era... DOVEVA PROPRIO ATTERRARE IN QUEL PUNTO?!*

    -Opporc...!

    *Quella parola venne detta poco prima che l'ex-teppista potesse vederne bene la forma, in quanto sia lui che le sue due giovani molestatrici vennero investiti da una nube di polvere causata dall'atterraggio del suddetto mecha, rischiando addirittura di sbalzarli via... oltre che a far finire un sacco della suddetta polvere nelle vie respiratorie della provera recluta, che si ritrovò a tossire un pò mentre il pilota del nuovo arrivato metallico praticamente si teletrasportava di fronte a loro... chiamando "gattine" le due piccole succubus che volevano fargli fare le flessioni.
    Cioè... gattine? Tralasciando quel punto, l'aspetto di quel pilota era... come dire, originale? Tra la tuta aderente, il tatuaggio a forma di stella, la fascia che - sempre che le due ragazze non lo avessero gabbato anche su questo - indicava il suo rango e le varie cicatrici di guerra, quell'uomo non poteva certo essere definito "anonimo". Era leggermente più basso di Alex di neanche dieci centimetri, ma soprattutto aveva un'aspetto... familiare. Sembrava più un ex-teppista quel militare - il cui nome era Jin a seconda delle due parlatrici sincronizzate che aveva accanto a sè - che il giovane vestito di jeans! Anche il suo linguaggio non era esattamente uno dei migliori: chiamare una nuova recluta "pivello" e sottolineare come le due ragazzine lo avessero fregato era il giusto modo per inimicarsi qualcuno che ha vissuto i suoi ultimi anni per strada, dove quelle parole avrebbero potuto far scoppiare una rissa... ma, alla fin fine, dopo quella doppia molestia sessuale - che, se doveva essere totalmente onesto, forse non gli era neanche dispiaciuta - poteva riuscire a sopportare qualcosa che gli ricordava un pò la sua vecchia vita.
    Quell'uomo, quindi, era il suo vero istruttore: Jin Starwind, fottuto istruttore, che gli porse la mano destra nonostante le due ragazzine che lo usavano come una sorta di quadro svedese... quel gesto, nonostante fosse di cortesia, metteva un pò a disagio la recluta, e per un semplice motivo. Alexander alzò con un pò di esitazione la mano del suo braccio bionico, ma dopo un leggero sospiro avrebbe stretto energicamente la mano del suo superiore con la sua appendice dorata, presentandosi a sua volta.*

    -... Alexander Ryujin, moccioso giapponese esperto in atterraggi rovinosi e recluta, piacere.

    *Forse non era il massimo come presentazione rispetto a quella di Jin, ma non aveva bisogno di farsi più grande di quel che era... forse mettersi già un pò in cattiva luce con la sua unica esperienza a bordo del Reaper non era neanche un bene, ma ormai quei due diavoletti bicolore avevano sciolto un pò quel ghiaccio che lo stava facendo comportare come un completo idiota: a questo punto non gli rimaneva altro da fare se non arrangiarsi, no?*

    Non preoccuparti, non me la sono presa per il ritardo, ho visto di peggio xD
    Per adesso non penso di avere domande, vorrei solo avvisare che ho messo in grassetto e colorato di verde (#00CC00) il parlato di Alexander, così da renderlo un pò meno "anonimo" ed ho pensato di fare un pò di character development. Poi per gli errori vedremo, purtroppo è proprio perchè mi aspettavo di farne che ho deciso di fare il duello di addestramento, no? <.<" Speriamo vada abbastanza bene per una prova iniziale, e grazie per la disponibilità, cercherò comunque di mantenere al minimo le domande idiote -w-/
     
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    * Il rosso - con ancora attaccate al collo le gemelle - squadrò dalla testa ai piedi la giovane recluta che aveva dinnanzi.
    La sua risposta
    -... Alexander Ryujin, moccioso giapponese esperto in atterraggi rovinosi e recluta, piacere - gli fece sgranare leggermente gli occhi, quasi come se non si fosse aspettato dell'auto-ironia da parte del nuovo arrivato.
    Poi... la sua espressione facciale mutò in quella che poté definirsi una vera e propria smorfia di sorpresa mista ad incredulità.
    Aprì la bocca, sgranando nuovamente - ed ancor di più - i bulbi oculari, per poi iniziare a tremare leggermente, serrando conseguentemente le mani guantate... mentre una coppia di vene pulsanti gli si stavano incrociando pericolosamente sul lato sinistro della fronte.
    ...
    Seneca e Spica, nel frattempo, si erano staccate dal suo collo e stavano cercando di svignarsela...
    Jin, però, non sembrava intenzionato a lasciarle fuggire tanto facilmente. *

    - EHI! VOI DUE, MOCCIOSE! -

    * Seneca e la sorella fecero per scattare alla massima velocità in una corsa fulminea dirette verso la base, per sfuggire all'evidente ira dell'uomo, che nel frattempo si era voltato per raggiungerle e con un balzo felino piovve loro addosso; poi afferrò entrambe per il colletto, annullando i pochi metri che lo separavano dalle due monelle. *

    jin003

    - Che diavolo vi è saltato in mente di chiudermi in uno dei cessi della base...EH!? -

    * L'uomo sollevò da terra le ragazze che - invano - tentarono di muovere le gambe per cercare di fuggire via.
    Dopodiché Jin si voltò e ritornò davanti ad Alex.
    La sua espressione era truce ed inflessibile, era stato fottuto...
    lui per primo.
    Erano proprio dei demonietti... quelle due e non avevano minimamente intenzione di dargliela vinta! *

    - Lasciaci andare! -- Non abbiamo fatto niente! -

    * Jin le lasciò cadere a terra col culo, facendoglielo sbattere con violenza sulle rocce, che si erano frantumate a causa dell'atterraggio del suo mecha, in piedi dietro di loro...
    inutile dire che alle due fece un male cane.*

    - AHI! -- ACC-! Jin sei cattivo! Volevamo solo divertirci un po'! -

    * L'istruttore le guardò con la stessa aria che avrebbe avuto un toro appena uscito da un'intensa operazione di castrazione...
    Ovvero... incazzato nero. *

    - Chiedete scusa... -

    * Le ragazze si volsero a guardare Alexander con occhi tristi, colmi di lacrime ed evidentemente pentiti... *

    jin003

    - NON A LUI! A ME SCEME!!!!! -


    * Poi entrambe fecero l'occhiolino al ragazzo dal braccio bionico e tirarono fuori entrambe dal proprio guanto destro - quasi ad opera di un gioco di prestigio - tre palline colorate (rispettivamente una blu, una rossa e una gialla) per poi urlare...

    jin003

    - Manco morte! -- Manco morte! -

    ...e lanciare per terra quelle che si rivelarono essere sei bombe fumogene colorate che - esplodendo - rilasciarono una trama fumogena multicolore della stessa triade cromatica che contraddistingueva le palline che precedentemente avevano trattenuto tra le dita. La nube arcobalenica, la quale andò ad otturare il setto nasale sia di Jin che della sua nuova recluta, provocò all'istruttore numerosi colpi di tosse...

    jin003

    - Coff!... Coff!... Coff!... -


    Ed una volta che la coltre si fu diradata - e le pestifere se l'erano bella che data a gambe - Alex venne preso per la collottola dall'uomo, venendo evidentemente scambiato per una di loro...

    - MALEDETTA! -

    * Croci di vene sporgenti presero a pulsare sulla fronte di Jin...*

    - Tu non hai visto dove sono andate, vero? -


    * Momento di silenzio seguito dalla probabile risposta di Alex...*

    - IO QUELLE ... LE AMMAZZO!!!!! -


    * Alexander venne mollato a terra bruscamente mentre Jin iniziò a prendere a calci il terreno in maniera isterica ed incontrollata. *

    - MALEDETTE! MALEDETTE! MALEDETTE! -

    * Jin non poteva sfogare la propria frustrazione in altro modo, e ciò lo mandava talmente in bestia da fargli perdere completamente il cervello quando... ad un certo punto...
    si accorse che qualcosa con cui sfogarsi effettivamente lo aveva...*

    - Ehi moccioso... -

    * Guardò Alex in cagnesco voltandosi verso di lui ruotando la testa...*

    - Monta sul tuo catorcio che ti riduco ad una briciola... -
    [probabile traduzione: "sali sul tuo mezzo che inizia l'addestramento vero e proprio"]

    * Poi premette un pulsante sul suo guanto sinistro e nuovamente un raggio di luce cerulea lo avvolse, facendolo scomparire all'interno del diadema del mezzo argentato che si trovava alle sue spalle, proprio di fronte ad Alexander.
    Un roboante clangore, nel frattempo - frammisto ad un profondo gorgogliare d'acqua - si fece istantaneamente sentire alle spalle del ragazzo dal braccio bionico.
    Il Reaper stava emergendo dalle acque della baia di Hudson, proprio in prossimità della riva.*

    - Una volta che sei dentro attiva i cazzo di altoparlanti e vediamo di fare una breve chiacchierata prima di spaccarci il culo a vicenda... -

    * La voce dell'istruttore, distorta dagli speaker esterni del proprio mezzo - ancora sconosciuto alla recluta - si fece nuovamente sentire, mentre gli occhi della sua macchina baluginarono di un intenso e quantomai terrificante bagliore rossastro. *

    jin003

    * Adesso sì che per Alexander sarebbero stati veramente cazzi... *

    Eccomi di nuovo qui con un'attesa leggermente più breve del solito (evvai! XD).
    Dopo una breve sequenza comica passo a spiegarti due cose:
    1) Per "Character Development" non s'intende un mero flashback od una semplice sequenza di ricordi, bensì una vera e propria evoluzione del personaggio, che avviene solitamente in funzione di eventi particolarmente rilevanti che ne alterano/modificano il carattere o la mentalità - vedasi traumi e/o qualsivoglia evento importante tale da incidere più o meno pesantemente sulla psiche o sull'agire del personaggio.
    2) Adesso proviamo a ruolare un po' sia la parte comico/ruolistica precedente all'inizio vero e proprio dell'addestramento e poi iniziamo sul mecha. In questo caso cerca - se possibile - di evitare di scrivere [modalità flashback ON] prima di un flasback, semplicemente separa il narrato da dei simboli come *** i tre classici asterischi che trovi nei romanzi, o dalle onduline ~, insomma crea un qualcosa per cui si capisca che ci siano due porzioni distinte di testo. A volte può essere sufficiente mettere delle date seguite da delle locazioni, corredati magari da orari diversi, senza specificare che passi ad un flashback.
    Ricordatene più avanti. ^__-

    Ah, ultima cosa, chiudi sempre il tag del parlato che è composto da due trattini, uno all'inizio ed uno alla fine del discorso del personaggio. Per il resto mi scuso se ci sono errori di battitura (li correggerò in seguito) ma adesso o una fretta indiavolata e devo proprio uscire. Correggerò quanto prima ^__- Per il momento vale sempre la solita raccomandazione, se hai domande chiedi >__<

    EDIT: Errori vari corretti ed aggiunta un'immagine del Ladius XQ__





    Edited by ryuvegea - 10/5/2012, 15:51
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    *Non si aspettava la reazione sorpresa alla sua ironia da parte del suo istruttore... era così strano? Bè, in quel momento il ragazzo era proprio dell'umore adatto per l'ironia, visto che il giorno prima aveva imparato che per tre anni non aveva fatto altro che comportarsi come un bambino viziato... ma una cosa che di sicuro si aspettava ancora di meno era che il "paparino" sarebbe scattato improvvisamente per fare una predica alle sue due "figoliole". Purtroppo questo evento perdeva un pò di impatto quando l'istruttore si mise a sbraitare come un ragazzino verso Seneca e Spica, che nel mentre erano state alzate a forza per evitare una loro possibile fuga... senza contare che perdeva anche un pò di autorità quando un uomo adulto che ha una buona posizione in un'associazione militare era stato confinato in un bagno pubblico della base da due ragazzine. Ok, il fatto che quelle erano le sue "figlie" poteva essere un attenuante, ma... era comunque un pò assurdo. La faccia di Alexander in quel momento era ancora più sorpresa di quella di Jin al momento della risposta alla sua presentazione, con gli occhi sgranati e gli angoli della bocca che si erano ridotti tanto da non arrivare oltre i limiti del suo naso aquilino, mentre il rosso tornava verso la recluta con le due piccole succubus che si agitavano ancora coi piedi per aria... ancora per poco, visto che Jin le lasciò cadere dolorosamente sui detriti lasciati dal suo atterraggio, causando una brutta reazione da parte delle due gemelle. Ecco, ora la situazione stava diventando comunque un pò imbarazzante, causando al ragazzo di massaggiarsi la nuca con la mano "sana" e di mettersi la mano destra sul fianco... il militare chiese delle scuse dalle due diavolette, che guardarono Alexander con uno sguardo pentito che durò poco quanto la loro permanenza in aria: le scuse non dovevano andare alla recluta, ma a Jin, che appena rettificò l'errore causò qualcosa di decisamente poco piacevole. Seneca e Spica ammiccarono in direzione del giovane, che in tutta risposta fece cadere lungo i fianchi le ambo le braccia, rischiando quasi di far scattare il meccanismo della lama nascosta del braccio bionico, specie visto che aveva capito più o meno a cosa potevano servire quelle cose... ma di certo non si aspettava la cortina fumogena multicolore.*

    -Oppor*coff*-

    *E dopo queste parole, la nube tricolore gli causò di tossire varie volte, mentre gli occhi cominciavano a lacrimare... forse Jin ci era più abituato, visto che si riprese abbastanza in fretta e scattò per prendere per la collottola il ragazzo, scambiandolo per una delle due ragazzine, per poi chiedere se avesse visto dove erano andate dopo aver lanciato quelle piccole bombe fumogene multigusto. Ora, prima di rispondere, Alexander aveva solo una domanda: come poteva essere stato confuso per Seneca o Spica, se era una ventina di centimetri più alto? Probabilmente era una delle domande che è meglio non fare in momenti del genere, quindi si limitò a tossire fuori una leggera nube di fumo multicolore ed a rispondere al suo istruttore.*

    -*cough* ... Temo di no...-

    *Forse quella che ricevette come risposta era una reazione condizionata, visto che venne lanciato leggermente all'indietro in seguito ad uno sfogo verbale di Jin, che intanto aveva iniziato a sfogare a calci il resto della sua rabbia contro la Terra. Intanto Alexander ne approfittò per tossire fuori i resti di fumo che aveva inalato, ma non ebbe il tempo di finire, visto che il militare lo intimò con uno sguardo assassino di salire a bordo di un certo catorcio per essere sbriciolato. Espirando l'ultima parte di nube multicolor come se fosse stato il suo ultimo respiro, il ragazzo dovette osservare il ritorno del suo istruttore sul suo robot argentato, mentre un certo gorgoglio ed una piccola scossa tellurica fecero voltare lentamente la recluta verso il lago... ed ecco che la risposta a su cosa fosse il "catorcio" e su che fine avesse fatto il suo mezzo di fortuna: per adesso sarebbe stato il mezzo su cui le avrebbe prese, bella consolazione sapendo che era stato completato solo in parte. Stavolta tramite gli altoparlanti, Jin gli intimò di attivare gli altoparlanti del Reaper prima dell'azione vera e propria, mentre gli occhi del mech argenteo brillarono a loro volta di un rosso omicida. Perfetto. Ancora più perfetto fu quello che sentì Alexander una volta salito a mò di rocciatore nella cabina del super robot, visto che l'AI del mezzo stava perdendo le staffe mentre si autocensurava le parole meno "fini"...*

    -Brutti figli di ******!! Vi sembra il caso di trattare un mezzo avanzato come me in questo modo? Dove **** è il vostro capo, che gli devo dire due parole?!-

    -Vedo che ti ho preso in un momento delicato, computer psicopatico.

    *Ci fu qualche attimo di silenzio interrotto solo dal rumore del generatore elettrico del Reaper, poi Dark si mise a parlare al suo pilota come se fosse stato un vecchio amico, ignorando il possibile insulto che gli era stato rivolto in precedenza...*

    -Dove diavolo sei stato? Per un giorno intero mi hanno sondato tutto, non mi dire che gli alieni hanno fatto lo stesso con te.-

    -Taglia corto con l'umorismo per il momento... abbiamo un piccolo impegno.-

    *E fu così che il ragazzo si mise a spiegare brevemente all'AI quello che era successo in quelle ore in cui erano rimasti separati, mentre si metteva comodo -per quel che poteva- nella solita postazione di comando della replica di GaoFighGar. Aveva saltato un paio di parti per evitare altre battutacce del suo "coinquilino", come ad esempio la mezza molestia sessuale da parte delle due gemelle attualmente scomparse... e non voleva sottolineare o far uscire il fatto che non gli era esattamente dispiaciuto. Una volta terminati i preparativi, con un pò di aiuto da parte di Dark il Reaper si alzò lentamente, per poi far uscire dai suoi altoparlanti la voce di Alexander.*

    -Ok, sono riuscito a sistemare le cose col computer di bordo... cosa doveva dirmi?-

    *Purtroppo, questa affermazione venne immediatamente seguita da un'intrusione da parte della Super AI del Reaper, che con la sua voce ulteriormente

    -Nel mentre, avrei una domanda: perchè i vostri meccanici sbavano dietro alle macchine avanzate come me?-

    *... Bene, stavano iniziando molto, MOLTO bene... seconda volta che saliva su quell'affare, e già si era fatto una possibile figuraccia a causa del suo computer di bordo. Faceva domande idiote e sparava balle, per il momento non aveva visto niente di così avanzato a bordo. Solo una briciola di cattivo umorismo.*
     
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    * Impreziosito dal lucente scintillio dei riflessi solari, irto nei suoi venti metri d'altezza, il gigante d'argento imperava sulla macchia circostante nonostante fosse dieci metri più basso rispetto al proprio opponente.
    La testa, cornuta, presentava due forme puntute, svettanti per oltre cinque metri verso il cielo; il volto della macchina - invece - era rappresentato ad immagine e somiglianza dell'uomo, presentando tratti distintivi quali occhi, naso e bocca; i primi di forma innaturale, squadrata e sottile, ad imprimere nell'osservatore una sorta di riverenza spettrale, dettata più dal timore reverenziale comunicato da uno sguardo ora dipinto dei più forti toni della vivida ambra.
    Lucenti, queste schegge ramate, venivano messe ancor più in risalto dall'opalescenza arcana regalata dalla gemma rossastra incastonata nella fronte del gigante di metallo, il cui tono sanguigno ed opaco donava ancor più mistero e sacralità alla costruzione di quel così misterioso macchinario.
    Altrettanto poteva dirsi per le forme pettorali e degli arti superiori, cesellate nel medesimo metallo argentato sfavillante quasi di luce propria, alternato qua e là - sulle spalle, sulle braccia, sugli avambracci e sulla parte ventrale - da porzioni ingrigite da materiale probabilmente meno pregevole, ma di altrettanto armonica impressione.
    Particolarmente abbondanti le spalle, tondeggianti ed atte ad una probabilmente ottima articolazione, per non parlare della vita: stretta e sicuramente in grado di offrire ampia gamma di movimento.
    Le gambe erano snelle, assai più larghe e sovrabbondanti all'attaccatura dell'anca, per poi restringersi via via lungo le cosce ed attaccando alle ginocchia con stinchi e polpacci affusolati, per poi terminare in piedi sottili ed allungati, che donavano all'interezza della figura una parvenza di nobiltà ed eleganza senza pari, come anche una congrua agilità nei movimenti.
    Il tutto arabescato qua e là da motivi arcani: simboli geometrici rossastri dipingenti arabeschi la cui criptica e misteriosa natura incuriosivano al sol'esser rimirati.
    Due forme cubiche private del proprio lato esterno spiccavano su ognuno dei pettorali e due forme triangolari separatamente parallele componevano una freccia sull'avambraccio destro; il tutto assieme ad una coppia di simboli ricurvi, disposti ognuno al di sopra dell'attaccatura di ogni coscia, appena al di sotto della vita.
    Questo era il guerriero di scintillante metallo mostratosi ora in tutta la sua interezza davanti agli occhi di Alexander.
    Alieno.
    Una macchina mai vista prima dai suoi occhi.
    Poi, qualcosa sovvenne a destare la sua attenzione attraverso una comunicazione radio entrante. Due voci conosciute ed anche un tantino attese dal ragazzo, forse. *

    - Alexander? -

    * Il tono argentino di Seneca riempì il cabinato del Reaper in tutta la sua vivace tonalità, seguita dalla voce più scura e marcata della gemella...*

    - Non sei arrabbiato con noi vero? -

    * Una domanda retorica? Probabilmente le due sapevano già qual'era la risposta, ma per ovviare al precedente scherzetto, vollero dimostrarsi sinceramente "gentili" con il loro nuovissimo amico. Per tale ragione Seneca, la più giudiziosa, riprese il discorso... *

    - Volevamo farti una proposta... -

    * Seguita dalla gemella, la cui tonalità già preannunciava qualcosa di cui forse Alex avrebbe potuto pentirsi... *

    - Se batterai Jin... beh noi... -

    * Ed infine insieme...*

    - Saremo tutte tue! -- Saremo tutte tue! -


    * Sicuramente doveva essere un sogno...
    Lo avevano detto davvero?
    La mente di qualunque essere umano avrebbe sicuramente frainteso quelle parole.
    Oramai verità e menzogna avevano assai perso di validità con quelle due.
    Certo, la prospettiva di averle...
    Corpi sexy, sguardi maliziosi... Due ragaz-!
    Ehm...
    Le probabili elucubrazioni suscitate da quella allettante - e quantomai fuori luogo - proposta vennero bruscamente interrotte da una voce assai più sgraziata e priva di quello charme che sapeva così tanto solleticare i bassi istinti di ogni essere di sesso maschile in possibile ascolto.
    Il volto di Jin Starwind, tenente degli Irregulars, comparve così a video con l'espressione più spavalda che potesse mostrare, in ovvia risposta alla precedente affermazione di Alex. *

    jin006

    - Ascolta pivello... La questione è semplice, il Reaper è una macchina dalle indubbie potenzialità e per testarle faremo a cazzotti alla vecchia maniera. Esattamente come piace a me.
    Il mio Ladius ti farà da sparring. Preparati ad essere gonfiato di botte come una zampogna! -


    * Decisamente meno allettante della prospettiva offerta dalle gemelle.
    Sì, decisamente.
    Per non parlar poi della prospettiva di venire massacrati seduta stante da un mezzo praticamente sconosciuto.
    Poi, tanto per voler precisare qualcosa di apparentemente ovvio, Jin decise di rispondere anche alla precedente domanda di Dark...*

    - Riguardo a te, scatolame ambulante con l'utilità di un frullatore monouso, l'unica cosa in grado di sbavare per un affare come te è un leone marino in preda ad una pesante crisi di astinenza da LSD... Chiaro? Ed ora facci il sacrosanto piacere di crashare e di levarti dai piedi! Frel!1-


    * Gentile come una medusa nelle mutande, il tenente dimostrò un assai particolare - e quantomai pregevole - senso dell'umorismo.
    Ciò che ne seguì fu forse il primo "ordine" sensato che avesse impartito dall'inizio di quel così singolare addestramento(?)... se così poteva definirsi. *

    - Cambiamo posto, scazzottiamoci sulle acque della baia...
    altrimenti faremo un bel po' di danni... -


    * Il Ladius - quello era dunque il nome del misterioso mecha dell'istruttore - scattò in cielo allargando le braccia, saltando dapprima grazie ad una forte spinta dei propri arti inferiori, per poi venire sospinto in avanti ad una velocità incredibile da due propulsori posti sulla sua schiena, all'altezza delle sue scapole.
    Il gigante argenteo si bloccò a mezz'aria - a circa una decina di metri sulla superficie dell'acqua - voltandosi poi verso il Reaper, che in quel momento gli dava ancora le spalle.
    Venne poi il momento delle spiegazioni serie. *

    - Hai a disposizione un'ingente quantità di roba per tentare di farmi secco. Parti dall'inizio ed attaccami come più ti piace. La lista delle armi è disponibile attraverso il pratico selettore degli armamenti che il tuo coso possiede da qualche parte sulla console di controllo. Hai una G-Stone nel braccio destro, no? Dai i comandi mentalmente e fammi vedere che sai fare. Cominciamo dalle [Laser Scythe] dalla [Laser Blade] e dal [Broken Knukle].
    Dovresti poter accedere a tutte queste armi attraverso gli impulsi della G-Stone che verranno interpretati dal controller sul bracciolo destro del sedile del Reaper... Ah, ovviamente dai i comandi in "Voice Activated" anche se come backup puoi semplicemente sfruttare i tuoi impulsi mentali tramite la G-Stone.
    Facciamo un po' di sano corpo a corpo. -


    * L'espressione di Jin si fece pericolosamente più seria...
    Poi, come se non bastasse, il Ladius prese una posizione di guardia così aperta da sembrare quella di chi aspira apparentemente al suicidio...
    Era indubbio... Jin Starwind era un pazzoide scatenato...
    nel vero senso del termine. *

    jin007

    - Ed ora...
    FATTI SOTTO! -



    Note:
    1) Frel: Significa "cazzo" in una lingua che Alex non conosce poiché aliena.

    Ok, prima prova dell'addestramento:
    movimentazione ed attacchi in corpo a corpo.
    Cerca di attaccare il Ladius con una o più armi del Reaper per volta, ovviamente se esse possono essere usare da ambo le mani o se possono essere lanciate dal corpo indipendentemente dalla manualità del mezzo. Prova a combattere in corpo a corpo per il momento e poi vediamo come va.
    Al prossimo post ti darò consigli e/o ti farò delle correzioni.

    Ecco ora alcuni consigli per migliorare/aver un migliore approccio con il PBF(Play By Forum) e con il GDR by mecha in generale...
    CITAZIONE
    "Stavolta tramite gli altoparlanti, Jin gli intimò di attivare gli altoparlanti del Reaper prima dell'azione vera e propria"

    Hai fatto una ripetizione, cerca il più possibile di usare sinonimi mentre scrivi. Se si tratta invece di rafforzativi allora puoi anche farne ma occhio a non eccedere.

    Riguardo alla punteggiatura cerca di fare periodi maggiormente brevi e metti le virgole quando prendi respiro nel discorso.
    Per esempio nella frase:
    CITAZIONE
    "Una volta terminati i preparativi, con un pò di aiuto da parte di Dark il Reaper si alzò lentamente, per poi far uscire dai suoi altoparlanti la voce di Alexander."

    La punteggiatura sarebbe andata meglio così:
    "Una volta terminati i preparativi - con un pò di aiuto da parte di Dark - il Reaper si alzò lentamente, per poi far uscire dai suoi altoparlanti la voce di Alexander."
    Come puoi vedere (visto che ho notato che hai provato ad usare gli incisi) la parte riferita all'aiuto di Dark nell'operazione di movimentazione del mezzo puoi sottintenderla, in questo caso l'uso degli incisi genera una coppia ulteriore di pause che rendono maggiormente scorrevole la lettura.
    Magari esercitati nell'utilizzarli (non abusarne troppo però, che altrimenti spezzano troppo il narrato... Usali sopratutto quando vedi che ci sono troppe virgole e puoi evidenziare parti del discorso che possono essere sottintese od omesse).

    Riguardo invece al Mecha:
    Cerca di descrivere maggiormente ciò che Alexander fa nel cockpit, da dove entra, cosa succede quando entra (apertura portellone, come il portellone si apre, ecc...), com'è fatto il cockpit al suo interno e che tipo di comandi usa per muovere il Reaper.
    Per esempio mi sovviene il fatto che non hai descritto cosa impugna Alexander per dare ordini al Reaper di muoversi. Siccome io conosco il GaoFighGar non mi è venuto difficile immaginare Alexander immerso nell'antro stretto del cockpit del GaoFighGar con le braccia collegate ai cilindri dedicati alla trasmissione dell'energia (e di conseguenza dei comandi) derivata dalla G-Stone.
    Capirai bene però che un lettore qualsiasi non capirebbe nulla da una descrizione priva dei dovuti particolari. Cerca di fare intendere (anche grossolanamente per non risultare eccessivamente prolisso) al lettore ciò che il personaggio si trova ad usare o ad avere attorno; in questo modo otterrai il connubio perfetto che serve per essere dei bravi giocatori in questo tipo di GDR: equilibrio.
    Cerca di fare maggiormente perno su questo punto visto che il tuo mecha si muove attraverso gli impulsi cerebrali che Alexander gli trasmette attraverso l'elettrificazione della pietra.
    Poi descrivi maggiormente anche il Reaper stesso, il lettore non avrebbe minimamente idea di com'è fatto in questo caso. Cerca di sfruttare gli elementi in tuo possesso per operare una descrizione completa ma non troppo esuberante (in poche parole equilibrata) della sua struttura. Puoi partire dal colore, per poi passare ai dettagli più importanti e caratteristici della testa, delle braccia, del petto e delle gambe squadrate e tozze.
    Puoi sottolineare la sua poca mobilità a terra e dar risalto alla forma del mecha in vari modi, ma magari lo vedremo più avanti, quando Jin e Alex cominceranno a pestarsi un po'.

    Un altra nota che posso porre alla tua attenzione a mio avviso è quella di cambiare il colore del parlato di Alexander. Il mio consiglio sarebbe per un colore tra il rosso spento e l'amaranto (fa tanto contrasto rosso/blu... ma non rosso acceso che oltre a far venire bruciore agli occhi a mio avviso stonerebbe).
    Il verde acceso con il blu scuro di Dark stona secondo me.
    Una cosa che normalmente è utile per i colori dei vari personaggi è utilizzare colori derivati dalla skin oppure da un elemento che li caratterizza...
    Tra l'altro Alexander ha una skin? Perché il me lo immagino poco guardando solamente l'immagine che hai in firma. Ho sempre la bruttissima abitudine di immaginarmelo con l'aspetto di Kazuma di Scryed (Link 1 - Link 2 - Link 3) che tra l'altro ha anche lui una sorta di braccio strano proprio sulla destra XD...
    Potresti aiutarmi in tal senso? (anche perché se mai un giorno dovessimo farti qualche lavoro grafico sarebbe un problema trovare immagini da utilizzare per il tuo personaggio ghgh >__>)

    Ah, mi è venuta in mente un'altra cosa leggendo la parte finale del tuo post:
    In questo caso non lo hai fatto, ma ricordati che è sbagliatissimo pilotare fatti e/o PNG dell'ambientazione (come ad esempio i meccanici della base). Lo hai esplicitato all'interno del tuo post che quello che Dark dice sono solo un mucchio di fesserie, ma te lo dico preventivamente ugualmente per non farti incorrere in futuro in errore.
    Non muovere mai PNG attorno a te, lascia ce sia il master (io in questo caso) a muovere il mondo attorno a te, tu limitati ad interagire con esso attraverso le azioni del tuo PG.
    In questo modo non ricadrai in possibili errori futuri ^__- (oggi sono in vena di consigli XD)





    Edited by ryuvegea - 13/5/2012, 15:35
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    -... Ehi, c'è una comunicazione esterna in arrivo, la lascio passare.-

    *Annunciò con un tono leggermente scazzato il suo computer di bordo, che sembrava dover aspettare qualche attimo per ricevere una risposta a proposito della sua "popolarità" coi meccanici della base, poco prima di far sentire l'audio delle due piccole succubus nella cabina del Reaper. Sembrava una sorta di comunicazione per compensare al malinteso delle scuse che era avvenuto poco prima ed alla seguente cortina fumogena, ma a differenza di quanto potevano pensare le due ragazze, il pilota di quella replica di GaoFighGar non era esattamente arrabbiato, anzi... in un certo senso era stato un metodo abbastanza piacevole per essere introdotto al corpo degli Irregurals. Inizialmente si aspettava di trovarsi di fronte ad un vecchio militare bisbetico che gli avrebbe urlato addosso ordini su ordini, ma in quel modo poteva iniziare un pò a cuor leggero. Non aiutava il fatto che adesso doveva farsi una scazzottata a bordo di qualcosa che non era neanche riusciuto a far atterrare decentemente, ma sembrava che Seneca e Spica volessero dirgli anche altro: apparentemente, le molestie sessuali da parte di quelle due non erano ancora finite, visto che terminarono il discorso dicendo che sarebbero state di Alexander se quest'ultimo fosse riuscito a vincere contro il suo istruttore.*

    -... Ma che diavolo hai fatto mentre ero via?!-

    *Domanda lecita, ma che non ricevette risposta dal ragazzo: che diavolo significava quell'affermazione delle gemelle?! Tralasciando il fatto che in quel momento non era affatto ottimista a proposito della sua "vittoria", ma quella proposta apparentemente sessuale come una teoria freudiana non aiutava di certo, specialmente dopo il contatto corporeo che aveva ricevuto durante quello scherzo dei due diavoletti bicolore. Improvvisamente, questi pensieri vennero fermati dall'apparizione della faccia in video di Jin, che se avesse avuto effettivo contatto visivo con l'ex-teppista dal braccio bionico avrebbe potuto notare la colorazione rosso fuoco del suo volto, causata dalle suddette avance. Tuttavia, quello che disse il suo "compare di scazzottata" gli fece alzare un sopracciglio: il Reaper, la macchina finita a metà e costruita interamente per capriccio di suo padre, aveva delle potenzialità? Per il momento non ne aveva vista nessuna, quindi o era colpa del pilota poco esperto, oppure era perchè il Dottor Ryujin aveva toppato alla grande. Mentre Alexander pensava a questo, tuttavia, anche la super AI del suo mezzo ricevette una risposta alla sua domanda... forse non era quello che si aspettava, visto che venne del tutto denigrato e gli fu chiesto di evitare di intromettersi nuovamente nelle loro discussioni. Tuttavia, Dark la prese stranamente bene...*

    -Bè, io mi accontento... sono un amante degli animali.-

    -Oh, per Amaterasu...-

    *Fortunatamente quella risposta venne data solo all'interno della cabina di pilotaggio e non tramite altoparlanti, sennò chissà quale altra "predica" si sarebbero beccati da Jin, che intanto aveva tirato fuori una parola sconociuta al ragazzo... bè, non che l'esclamazione che era uscita dalla sua bocca fosse tanto comune, ma erano dettagli inutili in quel momento, specialmente visto che adesso il... Ladius, così l'aveva chiamato il suo istruttore, era praticamente volato dietro di lui con un movimento piuttosto scenico. Apparentemente, gli Irregulars ci tenevano molto alla salute del loro prato o qualcosa del genere, visto che il combattimento si sarebbe spostato in aria e sopra al lago. Ok, va bene che il cognome di Alexander derivava dalla divinità draconica del mare, ma quel cambio di "scenario" per la scazzottata gli faceva vedere il futuro ancora più nero.
    ... Si era fatto prendere un pò troppo dalla proposta delle gemelle, probabilmente.*

    -... Oi, ascolta un'attimo...-

    *Il pilota del Reaper venne un'attimo risvegliato dai suoi pensieri pessimisti da quell'annuncio di Dark, che aveva portato la sua attenzione verso la spiegazione di Jin sui meccanismi base del suo mezzo: il motivo per cui quel mech era privo dei soliti "cilindroni" di comando dell'unità della GGG era che per dare i comandi il ragazzo doveva utilizzare quella sorta di sfera che era incastonata nel "bracciolo" della sedia di comando. Cioè... lo controllava con la forza della sua mente? Doveva ammettere che in quel momento era un problema, visto che ogni tanto spuntava fuori qualche involontaria "fantasia" su Seneca e Spica, sempre a causa delle suddette molestie, ma intanto la piccola "lezione" del suo istruttore stava continuando con un elenco delle tre armi corpo a corpo principali della creazione di suo padre. Una falce, un'anonima lama laser ed un'attacco dal nome strano, ma che suonava stranamente simile al tipico pugno a razzo di GaoGaiGar. Sfortunatamente, entrambe le entità senzienti del Reaper avevano qualcosa da ridire a proposito di quella spiegazione...*

    -Ehi... questo è spionaggio industriale!-

    -Cioè, ho solo tre armi a disposizione? Bella storia...-

    *Quell'affermazione del pilota del mech nero venne immediatamente seguita dalle parole di Jin, che lo invitava a farsi sotto... forse non sapeva che Alexander non era proprio dell'umore adatto per accettare a cuor leggero una tale sfida, aveva ancora svariati dubbi a proposito delle sue abilità di pilota. Quasi sentendo questa tensione nella mente del ragazzo, oltre che alle possibili fantasie a luci rosse, Dark decise per una volta di dare una mano al suo pilota come farebbe ogni bravo computer di bordo.*

    -Ok, ora ascolta un secondo il vero esperto: non è così difficile come sembra, basta che pensi al Reaper come ad un'estensione del tuo corpo... proviamo con qualcosa di basilare per adesso, fai qualche passo in avanti.-

    -... Va bene...-

    *Che aveva da perdere, alla fine? Sentiva di aver già toccato il fondo del barile, quindi poteva anche provarci. Da quello che aveva capito, quindi, doveva solo inviare il movimento che intendeva far effettuare al robot tramite il suo pensiero... pensandoci meglio, gli tornavano in mente due esempi di questo: il primo era il suo rovinoso atterraggio nell'aeroporto della base, dove era riuscito effettivamente a far planare il suo mezzo immaginando tale movimento; il secondo era la riabilitazione che aveva dovuto fare per ottenere un certo controllo del suo braccio bionico. Non era solo una protesi, era un sostituto meccanico di una parte del suo corpo... sarebbe dovuto essere lo stesso per il Reaper? Tanto valeva provarci. Guardando di fronte a sè, nel monitor "frontale" dell'abitacolo, il ragazzo poteva vedere parte del terreno e la base degli Irregulars in lontananza... quello doveva essere il suo nuovo punto di vista, quindi. Cercando di concentrarsi un pò, Alexander immaginò di far muovere in avanti le proprie gambe, ricevendo una piacevole risposta: le possenti gambe del mech, squadrate e lunghe dal ginocchio in giù, iniziarono ad avanzare un pò goffamente nell'acqua, facendo uscire quella figura nera dal lago, in cui era immersa fino alle "caviglie". Era stato molto più facile di quel che credeva!*

    -Ecco, così. Ora saremo anche in vantaggio, tuo padre mi ha progettato apposta per i combattimenti aerei: pensa di alzarti in aria, immagina la tua traiettoria ed i motori Ul-tech faranno il resto... sarà un pò come nuotare.-

    *Detto così era molto vago, ma il ragazzo doveva ammettere di sentirsi un pò esaltato da quel primo successo -anche per via di quel leggero brivido lungo la schiena causato dalla "comunicazione" tra il suo cervello ed i nervi del robot-, quindi adesso voleva vedere se poteva ottenere un'altra piccola conquista. Alzarsi in aria... forse non era così semplice immaginare quell'azione, ma suo padre gli aveva sempre fatto dei grandi discorsi sulle possibilità dei motori Ul-tech, quindi si sarebbe basato su quello: una spinta verso l'alto, come se l'aria venisse spinta via per far volare il mezzo su cui erano equipaggiati. Colorandosi di un leggero verde, le estremità delle ali ad aquilone del Reaper iniziarono a fare il loro dovere, ed assieme ai due motori ausiliari posti in fondo ai piedi del mech riuscirono finalmente a far alzare in aria quel gigante nero di circa cinque metri... ci aveva preso la mano a quel punto: era proprio come ciò che doveva fare per muovere il suo braccio destro!*

    -Perfetto, ed ora... spaccagli quel deretano metallico e guadagnati quelle ragazze!-

    -Non c'è bisogno di dirmelo!-

    *E dopo questa piccolo scambio di battute interno, il clone di GaoFighGar si sarebbe voltato, rischiando quasi di fare un giro di 360 gradi per via dell'impeto con cui i motori posti sulle ali diedero la spinta necessaria per tale movimento, ed avrebbe quindi iniziato la sua avanzata verso il Ladius mettendosi praticamente a 45 gradi rispetto alla superficie del lago. L'ossidiana che caricava verso l'alto in direzione dell'argento, la tecnologia "terrestre" contro quella aliena: era il momento di vedere fino a che punto la sua G-Stone poteva controllare quel gigante nero, il cui visore rosso brillava come gli occhi del suo avversario, e sulla gemma verde messa a mò di gioiello al centro di quella "corona" dorata posta sulla testa di quel mezzo della GGG brillavano le venature che formavano la "G" tipica di quella roccia in cui riposava l'essenza di Dark.
    La posizione del mezzo di Jin era estremamente aperta, come se si aspettasse un pugno in pancia da un momento all'altro, ma le risse di strada a cui Alexander aveva partecipato gli avevano insegnato che approfittare troppo di certe cose a volte non è sempre un bene... specialmente quando al posto dei tuoi pugni usi gli avambracci cilindrici di un robot che ha le spalle quasi fuse col busto. Insomma, passando all'azione, il pilota dal braccio bionico avrebbe deciso di caricare il robot del suo istruttore con una specie di gomitata -portata con l'estremità inferiore del braccio destro del Reaper- diretta al centro del petto del Ladius, ed avrebbe continuato il suo assalto con un pugno chiuso, stavolta sferrato con la mano sinistra, diretto al volto umanoide del mezzo nemico. Una combinazione semplice per il momento, sentiva ancora il bisogno di prendere confidenza con i movimenti di base del suo mech... una volta che fosse riuscito ad ottenere tale risultato, forse avrebbe provato a vedere come se la cavava con le armi. In seguito al suddetto colpo, infine, Alexander avrebbe provato a rimettere una trentina di metri di distanza tra sè stesso ed il suo istruttore... non sapeva ancora che assi aveva nella manica Jin. Che diavolo, non conosceva neanche i SUOI assi nella manica!*

    Allora, andiamo per gradi.
    Devo ammettere anzitutto che quando ho fatto la scheda era un momento in cui descrivevo ben poco i particolari, mi dispiace ^^" Avevo immaginato la cabina del Reaper in maniera diversa da quella di GaoFighGar, senza i "cilindri" in cui mettere le mani, ma con due braccioli su cui poggiare le mani a mò di trono diciamo: sul bracciolo destro, quello corrispondente al braccio bionico, vi è incastonata una sfera verde di G-Stone che serve come tramite tra Alexander e Dark. Questo mi sembrava un accorgimento necessario per un mecha più "personale", fatto appunto a misura di una data persona.
    Per adesso non sono ancora molto in confidenza con le descrizioni delle azioni in cabina di pilotaggio, cercherò di prenderci la mano pian piano.
    Poi... riguardo all'aspetto di Alexander, inizialmente non avevo un disegno di base, mi ero basato più che altro sulla fantasia, l'unica raffigurazione grafica del mio personaggio è un vecchio disegno a matita che non so dove sia finito. L'immagine che ho usato in firma è un semplice recoloring di Kyosuke Nanbu, ma direi che la seconda immagine del protagonista di S-Cryed (l'anime l'ho visto tutto, non mi aspettavo una somiglianza con Kzuma xD) che hai linkato potrebbe essere abbastanza buona per Alexander, le uniche cose da modificare sarebbero forse l'abbigliamento ed il colore dei capelli, ma non sò fino a che livello sia fattibile. Penso ci sia tempo per quello, comunque.
    In quanto al nuovo colore del parlato di Alexander, spero che QUESTO COLORE vada meglio.
     
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    ★Round one: fight!★


    * Una massa nera - rilucente dei riflessi vividi del metallo animato dal potere della G-stone - si avvicinava rapidamente al Ladius, stoico nella sua posizione di guardia aperta.
    Il Reaper...
    Era massiccio, corpulento, un bel partito per un istruttore così ardente come lo era Jin. *

    jin007

    * Sorrise, e di gusto anche, vedendo che il suo subalterno decise di attaccarlo senz'armi.
    Che razza di ragazzino impudente...
    Decidere di sfruttare subito il corpo a corpo privo di armi contro un veterano del combattimento come lui.
    Ma gli piaceva, gli piaceva da morire.
    Era quel genere di cosa che lo esaltava oltremodo, l'idea di metterlo alla prova e di fare alla "vecchia maniera".
    Così il Reaper in tutta la sua pesante massa si avventò sul Ladius che - in pochissimi istanti - ricevette in pieno petto una gran gomitata, la quale lo fece piegare in avanti.
    Poi fu la volta del pugno sinistro del ragazzone, che impattò dritto sulla faccia del mecha alieno.
    Una miriade di scintille animarono il corpo del Ladius che - per effetto dell'ultimo colpo - volò all'indietro di una quarantina di metri, anticipato dal secco clangore del pugno subito.
    Ma proprio mentre il Reaper arretrava per porsi in posizione di guardia, il Ladius riacquistò l'assetto e gli si scagliò addosso, volando a tutta velocità contro il suo partner.
    Nel frattempo, nel mecha di Alexander, due vocine conosciute presero a farsi nuovamente sentire... *

    - Forza Alex! - - Forza Alex! -

    * Un bell'incitamento sarebbe stato utile al ragazzo per schivare il colpo del suo superiore, no?
    Peccato che in quel momento avrebbero solamente potuto distrarlo, proprio mentre il Ladius lo caricò con il calcio destro direttamente al ventre.
    Qualunque fosse stato l'esito del suo attacco Jin non avrebbe certo fatto complimenti e quindi scagliò ancora un sinistro micidiale alla faccia del mecha di ossidiana, proprio in prossimità della guancia.
    Il novellino avrebbe assaggiato la forza di quella macchina aliena che - nonostante le ridotte dimensioni - aveva potenza da vendere.
    Nel frattempo Jin non poté far altro che commentare stizzito l'intervento delle sue maliziose ragazze... *

    - E che Frel! La volete piantare di disturbarci!?
    Staremmo cercando di scazzottarci noi! -

    * Inutile dire che le due simpaticissime gemelle avevano ben altri progetti per lo scontro e quindi, un po' apposta, assieme al loro commento audio fecero vedere ad Alex anche qualche "anticipo" di troppo della loro ricompensa... *

    - Noi facciamo... -

    * Si erano tolte le loro casacche e sullo schermo interno del Reaper potevano vedersi i bei seni sodi di entrambe schiacciarsi gli uni contro gli altri, morbidamente vestiti dalle nere sottovesti aderentissime, che - oltre a metterli in risalto - li nascondevano assai molto poco...
    Il tutto zoomato per bene in modo da dare al giovane Alex una bella prospettiva "ravvicinata" del... premio. *

    - ...il tifo per te! -

    * Oltre che una certa carica in più da sfruttare per movimentare ancor di più lo scontro...
    Ma perché doveva sempre andare a finire così?
    Inutile chiederlo... *

    Note:
    1) Frel: Significa "cazzo" in una lingua che Alex non conosce poiché aliena.

    Ok, diamoci da fare. Segui i consigli che ti ho dato nel precedente post e vediamo come andiamo con qualche posticino di combattimento ravvicinato. >__<



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    *C'era riuscito? In un primo momento, il ragazzo non riuscì a credere che quell'offensiva fosse andata a buon fine, soprattutto quando l'euforia, nata dal misto della proposta delle gemelle e del rinnovato controllo del suo mezzo, cominciò a scemare. Perché, da una parte, non poteva negarlo: il Reaper era agile in aria, ma i suoi movimenti erano leggermente più lenti di quanto Alexander si aspettasse. L'avambraccio ci mise qualche attimo a mettersi in posizione, e la forma robusta del robot rendeva alcuni movimenti problematici... probabilmente era per quel motivo che si muoveva meglio in aria, dove il suo peso era supportato dai motori Ul-Tech, e ne ebbe un'ulteriore conferma poco dopo. Quello, e scoprì a proprie spese che il suo istruttore, molto probabilmente, non si era neanche preso la briga di schivare la sua prima carica. Infatti, non appena il mecha nero tornò in una specie di posizione di guardia, il Ladius riprese immediatamente l'equilibrio, caricandolo a una velocità folle, e mentre le voci di Seneca e Spica tornavano a intrufolarsi nell'abitacolo e nelle sue orecchie, il robot alieno attaccò. Un calcio destro, diretto dritto dritto sulla pancia del Reaper, poco sotto all'abitacolo, che il pilota riuscì a parare per il rotto della cuffia. Non aveva tempo per mosse complicate, e la prima cosa che balzò in mente al ragazzo fu serrare gli avambracci cilindrici del mecanoide sopra all'abitacolo, la destra poco sotto allo spuntone sul petto e la sinistra immediatamente sottostante. Il piede del Ladius impattò violentemente sulla massa di entrambi gli avambracci ma, purtroppo, questa difesa non si rivelò abbastanza. Così come aveva fatto la stessa recluta in precedenza, infatti, anche Jin mise a segno due colpi consecutivi, e il secondo era un gancio sinistro, diretto in pieno alla "guancia" del Reaper. Il colpo non trovò resistenza, e impattò contro il sistema di raffreddamento sinistro, incrinandolo con un rumore assordante e spedendo il mietitore verso il basso, facendogli perdere circa trenta metri di quota prima che Alexander riuscisse a riprendere il controllo del mezzo. L'impatto di ambo gli attacchi si era sentito anche nell'abitacolo sul petto, e lo aveva scombussolato per un attimo, ma non appena il giovane riprese coscienza delle proprie azioni, riuscì a impuntare le robuste gambe del Reaper verso il terreno, dirigendo così la spinta del propulsori secondari per frenare la caduta. Non aveva intenzione di finire in acqua, non quando riusciva aveva appena imparato a muoversi in aria! ... Tuttavia, mentre il suo istruttore era occupato a cazziare le gemelle, anche Dark sembrava intenzionato a lamentarsi come un moccioso con il suo compagno di abitacolo, senza risparmiare colpe o toni lagnosi.*

    -Aaaargh...! Perché blocchi il colpo diretto a te ma non quello che colpisce la MIA faccia?!

    -Non lamentarti, è la mia prima battaglia!

    *Non riusciva a capacitarsi di come, dopo tre anni di costruzione segreta, suo padre fosse riuscito a sviluppare solo un'AI così dannatamente brontolona. Si ricordava qualcosa a riguardo della connessione tra l'intelligenza artificiale e il suo corpo, ma non credeva che questo comportasse una lamentela a ogni singolo danno! E, sfortunatamente, i problemi e le distrazioni erano appena iniziate. Forse era stato maledetto alla nascita, o poco prima dell'inizio di quello scontro, poiché le gemelle fecero un'altra apparizione visiva nell'abitacolo del mecanoide... abbracciate, col torso coperto solo da una specie di tessuto molto aderente, e con i seni premuti l'una con l'altra. A quella vista, il cuore del ragazzo di sangue misto fece un balzo, mentre la sua faccia diventava rossa come un peperone... e le sue lingue madri si intrecciavano nervosamente nella sua mente e nella sua gola.*

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    -ITTAI NANI1...! CHE CAZ...?!

    *Prima cercò di esprimerlo in giapponese, ma non avrebbe reso abbastanza lo sbigottimento che quella scena, apparentemente uscita direttamente da un porno, gli stava causando... e quando cercò di dirlo in altro modo, avrebbe espresso un altro "problema" con cui avrebbe dovuto combattere per il resto dello scontro. Un po' di incitamento era sempre benvenuto, ma in quel momento non poteva esattamente lasciarsi prendere da pensieri lussuriosi, altrimenti avrebbe rischiato un atterraggio ancora peggiore del precedente. E, sfortunatamente, non poteva negare che, in un angolino del suo cervello, la proposta delle gemelle si faceva segretamente più allettante. Tuttavia, se voleva effettivamente guadagnarsi quel premio, e soprattutto se voleva evitare di perdere la vita perché troppo occupato a fantasticare sui seni delle gemelle, Alexander avrebbe dovuto soffocare la lussuria con tutta la forza a sua disposizione. Purtroppo, proprio mentre il ragazzo deglutiva con forza per racimolare la volontà necessaria a cancellare temporaneamente quell'immagine dalla sua mente, Dark decise di intromettersi con un tono piuttosto sarcastico.*

    -... Sei più "motivato" adesso?

    pissedoff2_zps4b3e6dff

    -... Urusai.2

    *Uno schiocco delle labbra, e una richiesta che l'AI non avrebbe potuto rifiutare per una serie di motivi. Non potevano sapere quanto Jin avrebbe aspettato i loro porci comodi, quindi dovevano rimettersi in carreggiata quanto prima se non volevano essere abbattuti... o presi ulteriormente a pugni. Almeno Dark ebbe la decenza di limitarsi a quella frecciata, senza infierire ulteriormente, ma adesso rimaneva il problema di come contrattaccare decentemente: il Ladius sembrava essere robusto tanto quanto il Reaper nonostante le apparenze, forse anche di più, ma se fossero riusciti a sfruttare l'elemento sorpresa? Un nome balzò nella mente di Alexander, un'arma che suonava stranamente familiare a un sistema di cui suo padre parlava sempre con un certo entusiasmo, quella che doveva essere la "principale arma a distanza di GaoGaiGar", o qualcosa del genere. Non gli ci volle molto per decidere, sia perché quella sembrava la scelta migliore... e perché voleva togliersi lo sfizio di farlo, anche solo per una volta. Poteva solo sperare che fosse l'attacco a cui pensava vista la sua poca familiarità col mezzo, ma se il suo presentimento era corretto, avrebbe sfogato un po' di lussuria con un impeto combattivo. Per passare dai pensieri ai fatti, il ragazzo fece arretrare l'avambraccio destro del Reaper, che in risposta al pensiero di Alexander cominciò a roteare in senso orario, mentre il pugno serrato si apprestava a fare lo stesso, solo nel senso opposto. Tutto bene fino a quel punto, ora non gli restava che spingere con forza il braccio in avanti, mentre a pieni polmoni gridava, aiutato dagli altoparlanti del mecha...*

    -BROKEN...!

    brokenknuckle_zps449d72e6

    -... KNUCKLE!

    -Booya!

    *Colorato di rosso per la frizione dell'aria, l'avambraccio destro del Reaper partì come un missile in direzione del torso del Ladius. Anzi, a essere precisi il rinculo del colpo aveva causato al pugno a razzo di deviare leggermente verso sinistra, forse doveva ringraziare la dea bendata per aver usato l'attacco giusto quasi alla cieca, ma a quel punto il ragazzo riuscì a pensare una sola cosa: che figata. Un conto era vederlo in televisione, magari anche sentirlo raccontare, ma lanciare personalmente un pugno a razzo e gridare con tutto il fiato a propria disposizione il nome dell'attacco era tutta un'altra cosa! E poi, un Super Robot non era tale senza un'arma simile!
    ... E fu pochi attimi dopo che Alexander si ritrovò a emettere un grugnito sommesso, arrossendo per l'imbarazzo: il sangue dei Ryujin non era acqua, almeno -o soprattutto- per quanto riguardava la passione per i mecha, ma il giovane non poteva che sentirsi a disagio per essere stato così dannatamente simile al suo genitore per un attimo. Avrebbe avuto tutto il tempo per godersi la sua impresa in seguito, adesso doveva pensare a combattere, non era certo salito a bordo di quel mecanoide per gioco! A questo pro, il giovane non si sarebbe limitato a lanciare solo quell'attacco: poteva solo sperare che Jin schivasse quell'attacco -che diamine, ne aveva anche GRIDATO il nome!-, ma in ogni caso, il ragazzo aveva un piano preciso. Così come il pugno del Ladius era andato a segno in seguito a un primo attacco, anche il Reaper avrebbe cercato di usare una strategia simile, lanciandosi a tutta velocità verso il suo istruttore e usando la mancina per provare ad afferrare la zona posta tra la possente spalla destra e il collo del Ladius, tentando così di trascinarlo nuovamente verso di sé, più precisamente verso il ginocchio destro del robot color ossidiana. Non aveva trivelle, ma alzandolo con forza, e supportando il colpo con la spinta del propulsore corrispondente, Alexander avrebbe fatto in modo di lanciare una potente ginocchiata sulla parte alta del torso del suo avversario, così da ripagarlo con la stessa moneta. Subito dopo aver tentato quest'ultima offensiva, il pilota avrebbe lasciato andare la presa che aveva sul suo avversario, sperando che il colpo lo lasciasse abbastanza scombussolato da impedirgli una riposta immediata, e soprattuttto attendendo che il suo avambraccio destro tornasse indietro. Almeno... sperava vivamente che tornasse, in un certo senso si era abituato a fare alcune cose con un solo braccio nei giorni in cui non gli era stata ancora data la protesi, ma la prospettiva di dover combattere in quello stato non era esattamente piacevole.*

    Legenda:
    1) "Ittai nani...!", ossia un "Ittai nani wo?" interrotto. Significa "Che diamine?" in giapponese.
    2) "Urusai", "Stai zitto/Fai silenzio" in giapponese.

    Edit: Ho solo aggiunto le immagini col bordo scuro, come avevamo detto in privato.


    Edited by AlexMockushin - 23/10/2014, 00:19
     
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    * Il colpo alla guancia fece il suo effetto.
    Un sinistro micidiale che fece crollare il Reaper nel cielo facendogli perdere quota.
    Ma Alexander era un ragazzo dalle mille risorse e di certo per un singolo pugno non sarebbe sceso a terra tanto facilmente.
    Jin lo sapeva, quel combattimento iniziava seriamente a preoccuparlo.
    Preoccuparlo in senso buono!
    Perché era proprio in quei momenti, quelli in cui le mani iniziano a muoversi come in una meravigliosa melodia, che lui si accendeva ed eccitava di più.
    Ed infatti...
    Una volta che Alex riprese il controllo del mechanoide, il suo Brocken Nuckle venne sparato a tutta velocità contro il Ladius, un pugno tosto, difficile, in un incontro che si prospettava tutt'altro che noioso.
    Il maglio rotante del Reaper viaggiava a velocità incredibile verso il Ladius, che - ignaro della provocazione delle due ragazze all'interno dell'abitacolo di Alex - si era oramai abbandonato pienamente alla concentrazione che quello scontro imponeva.
    Roteava, come impazzito, quel pugno dai toni rossastri reso tale dall'attrito con l'aria circostante.
    Se avesse tentato di fermarlo probabilmente una delle braccia del suo mezzo sarebbe finita distrutta nel processo.
    Ma a lui queste cose piacevano da morire, era una sfida nella sfida.
    Il suo sorriso sadico si allargò ancora di più, dipingendogli sul viso un'espressione di puro gaudio, esattamente come accadeva in situazioni come quelle, nei numerosi bar in cui si era scazzottato con le più svariate persone, in giro per lo spazio.
    Il maglio rotante raggiunse il Ladius in meno di un istante e Jin arretrò nuovamente la sinistra mimando un pugno, mentre sulla superficie dell'avambraccio i due speroni su di esso s'illuminarono allungandosi del doppio diventando incandescenti di un lucore smeraldino.
    Poi, non appena il maglio del Reaper fu a ridosso del suo corpo, in prossimità della spalla destra - per via della deviazione involontaria che aveva subito - Jin rilasciò il suo colpo andando ad impattare con forza il pugno rotante del Reaper con le lame surriscaldatesi per l'energia in esse affluita. *

    jin007

    * Per alcuni secondi le due propaggini puntute sull'avambraccio del Ladius sfrigolarono di scintille rossastre - per via dell'attrito tra le due armi - mentre il mecha alieno indietreggiava nel cielo costretto a tale arretramento dalla forza dell'impatto, rallentato solamente dalla forza propulsiva dei suoi due motori che, urlando, stavano arrestando via via l'impatto facendo scemare la forza propulsiva del maglio rotante, che - per tutta risposta - venne fatto deviare con un'ulteriore spinta da parte del braccio del super type alieno, che lo fece schizzare via verso la sua destra, facendolo volare nel cielo.
    Alexander - che nel frattempo di certo non se n'era restato lì immobile - apparve improvvisamente di fronte a Jin ed afferrando la spalla a manca del Ladius con la mancina, gli scagliò addosso una forte ginocchiata all'addome, che per il colpo precedentemente subito s'incrinò in tutta risposta nella zona del ventre, dapprima facendo perdere al rivestimento esterno alcune schegge di metallo argentato, per poi farlo letteralmente volare all'indietro facendogli conseguentemente perdere quota, verso il bacino della baia di Hudson. *

    - Frel! -

    * Era quello che a Jin garbava di più e - nonostante l'imprecazione - Seneca e Spica sapevano bene che il loro compagno si stava largamente divertendo.
    Difatti, nonostante l'impatto subito e la conseguente perdita di quota, l'alieno spinse nuovamente il Ladius contro al Reaper, caricandolo frontalmente mentre ancora il Brocken Nuckle era in viaggio di ritorno verso di esso. Arrivato in prossimità della superficie del lago, ripartendo alla carica, il mecha argentato sollevò una grossa colonna d'acqua che lo nascose per qualche istante, per poi vederlo fuoriuscire da essa schizzando verso il mietitore che se lo ritrovò addosso nuovamente in meno di un istante.
    Poi, mimando l'arretramento della gamba sinistra, Jin fintò un calcio mentre a proseguire la sua corsa fu un diretto sinistro, coadiuvato dall'incandescenza delle lame poste sull'avambraccio. *

    - Questo ti farà male ragazzo!
    OCCHIO!-

    * L'impatto sarebbe stato poderoso, aveva ammazzato numerosi fuorilegge e pirati spaziali trapassandoli da parte a parte scagliandogli addosso quel piccolo asso nella manica, il gioco si faceva duro, e pure un tantino pericoloso!
    Jin, però, prendeva tutto alla leggera, divertito com'era dalla prospettiva di continuare quel combattimento, che lo stava riempiendo di una nostalgica sensazione che lo riportava a quando era ancora un ragazzino cazzone che amava fare risse in giro per lo spazio.
    Come se adesso non fosse della stessa pasta ben intesi...
    Però alcune cose erano cambiate, e - anche se solo per un istante - Jin ci fece un pensiero.
    A quel che era cambiato, al perché si trovava lì, persino al ragazzino che stava svezzando.
    Era dannatamente accattivante, anche perché - un po' - quel ragazzetto gli assomigliava.

    Nel frattempo sulla riva della baia... *

    - Spica dici che non ha funzionato?
    Dovremmo forse tentare qualcosa di più audace? -

    * Seneca teneva nella mano destra guantata di bianco il comunicatore con cui aveva filmato il loro "boobs attack" nei confronti di Alex. *

    - La prossima volta lo prenderemo sicuramente per la gola! -

    * La voce argentina e squillante di Spica stava lasciando intravedere prospettive ancora più intense per quello scontro...
    Ed il sorriso duplice che le due ragazzine si scambiarono l'un l'altra non preannunciava nulla di buono. *


    Note:
    Ok, ottima impostazione.
    Stiamo migliorando parecchio vedo!
    Cerca di fare periodi più brevi, così migliorerai la fluidità della lettura.
    Evita le ripetizioni, ne ho trovata una durante la lettura. Vanno bene se usate come rafforzativo per ridondare su dei concetti, ma cerca di trovare sinonimi per descrivere bene i concetti senza commettere questo tipo di errori.
    Per il resto ottima descrizione degli attacchi ed ottima impostazione generale. Continua così. Se hai domande chiedi pure!



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17 replies since 3/9/2009, 13:14   753 views
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