Curiosando in internet, ho trovato il resocoto di una persona disabile che ha fatto una crociera sul Nilo.
Penso che l'esperienza di Anna Grazia sia utile a molte persone soprattutto a coloro che hanno una certa sensibilità e attenzione nei confronti del cosiddetto "turismo accessibile".
Il desiderio di condividere questo articolo, pubblicato su "Mobilità", con i malatini è troppo forte.
Buona lettura.
Mobilità sospende la pubblicazione!
Con il numero 60, uscito a dicembre 2008, la rivista Mobilità ha cessato le sue pubblicazioni.
Taccuino di viaggio di Anna Grazia Giulianelli
Dagli Appennini alle PiramidiPer coronare un sogno si affronta anche qualche difficoltà specialmente se c'è un gruppo di amici pronti a darci una mano. Ce lo dimostra, con il suo taccuino di viaggio, Anna Grazia Giulianelli. Il primo sentimento che ci ispira è una sana invidia. Il secondo, la voglia di emularla.
Ogni anno un piccolo paese dell'Appennino Tosco-Romagnolo, Verghereto, si svuota perché un nutrito gruppo di abitanti va per il mondo. Curiosa abitudine questa: a Parigi, Londra, Vienna, Siviglia, par d'essere a casa, fra i soliti, tra vino e salsicce. Il sentimento di familiarità e sicurezza porta in viaggio anche i più timorosi. Quest'anno Fiorella ha commentato: "ho sempre detto che non avrei mai preso l'aereo né la nave ed invece eccomi qua, un volo di 4 ore per finire su una barca!"
Viaggiare in amiciziaLa prima volta sono partita con loro perché il viaggio a Vienna era economicamente interessante e la città mi incuriosiva. Insieme facemmo, quella prima volta, un'esperienza incredibile. Il programma prevedeva una cena nel ristorante girevole, una specie di ciambellone in cima ad un enorme palo di cemento al quale si accedeva con un grande ascensore. Scontata l'accessibilità, non per i disabili ma per tutti, arrampicarsi fin lassù per normali scale era evidentemente impossibile. Ci fermò l'addetto austriaco sentenziando che la persona disabile non poteva salire per ragioni di sicurezza (come se , in caso di incendio o terremoto le gambe potessero salvare). Iniziò una contrattazione grottesca così risolta: la carrozzina restava giù così la coscienza del teutone era a posto, la sottoscritta saliva abbrancata a due volenterosi e sembrava "normale".
Da allora i vergheretini mi hanno adottata: sono coccolata, protetta, aiutata da una schiera di volontari che mi "trascinano" ovunque con mia grande soddisfazione e divertimento e tanta pazienza e fatica per gli altri.
Il sognoQuest'anno destinazione Egitto: 4 giorni di crociera sul Nilo, da Luxor ad Assuan fino ad Abu Simbel e poi 3 giorni al Cairo.
Un sogno accarezzato da anni ma immaginato con scarse probabilità di realizzazione. Dai racconti di chi c'era già stato, il viaggio presentava troppe incognite anche per me che sono in condizioni tali da disporre di una grande libertà, quella di potermi muovere senza preoccuparmi a priori delle possibili barriere architettoniche e limitandomi ad organizzare sul "campo" eventuali aiuti.
Si partePartiamo in 37 il 26 Marzo.
Caterina e Fedele, oggi lui è il sindaco di Verghereto e lei, naturalmente, la first lady, sono da almeno15 anni gli instancabili organizzatori e ogni anno mettono insieme un bel gruppo, dai 10 agli 80 anni, senza distinzione di classi , di ceto sociale, di religione e politicamente "trasversale" , ma questa è la prima volta che il viaggio supera i confini europei.
Voliamo con
Egipt Air. Ho sempre i primi posti, salgo e scendo per prima. Temo però che la gentilezza e la disponibilità siano gli unici ausili per salire in aereo, non ho mai visto altri strumenti tecnici.
Gamal Moussa, la nostra
guida egiziana, si rivela prezioso per valutare le difficoltà nei vari spostamenti, ma soprattutto è una guida nel senso più autentico del termine. L'Egitto che ci fa conoscere è
un paese fiero della sua storia, antica e moderna, un paese in cui convivono magicamente aerei e carretti, un paese capace di organizzare quotidianamente un numero spaventoso di turisti con efficienza, cortesia e rigore.
Vediamo una nazione civile, un popolo allegro, ospitale, che ha fatto del sole e dell'acqua le sue divinità un tempo, la sua ricchezza di oggi.
Noi, culturalmente condizionati dall'età classica, scopriamo una civiltà molto più antica e raffinatissima.
Sveglia all'albaL'impatto alle 6 del primo giorno è con la luce, una luce abbacinante, calda , con i toni dell'azzurro e dell'ocra sempre negli occhi fino al tramonto.
Indescrivibili i siti archeologici, ritorna ancora oggi nei miei sogni
il tempio di Hatshepsut, nella
Valle delle Regine, il monumento, finito sui giornali per l'attentato ai turisti , dovrebbe essere un tempio funebre ed è invece un monumento alla vita e alla bellezza.
Resto senza parole nella Valle dei Re: dentro alla tomba di
Ramsete VI, davanti ai dipinti che affrescano pareti e soffitto, testimonianze di una grandissima arte, chiedo di essere lasciata lì, ho paura di non avere il tempo sufficiente per fissare nella memoria tanta bellezza. Esco pensando che dovrò tornare.
Mi ero documentata per questo viaggio ma illustrazioni, filmati, resoconti non danno che una modesta idea di quello che vado incontrando.
ArcheologiaScopro che i siti archeologici sono la parte più visitabile anche in carrozzina, le tombe hanno
rampe, ripide ma pur sempre rampe, i templi hanno pochi gradini e molte pedane in legno,
Karnak e Luxor hanno pochi passaggi con dislivelli di qualche gradino; solo
Kom Ombo sorge su un'altura con una lunga scalinata per accedervi;
Edfu presenta qualche tratto del percorso su una sabbia in alcuni punti poco battuta;
File ha l'inconveniente che deve essere raggiunto in barca ma bisogna assolutamente vederlo considerando che dovunque gli arabi sono pronti a darti una mano e con una buona guida e qualche mancia si possono avere tutti gli aiuti del caso. Le piramidi si raggiungono in auto e così
Menfi e Saqqara, la sabbia non impedisce di avvicinarsi alla sfinge abbastanza da sentirsi "stupiti e stupidi per l'eccesso di stupore".
Gamal sconsiglia di visitare l'interno della
piramide di Cheope perché non riveste particolare interesse e l'accessibilità è veramente difficile ma una suggestiva tempesta di sabbia fa desistere anche i più curiosi.
AccessibilitàSulle strade del
Cairo passano tutti, pedoni, auto, autobus, camioncini, somarelli e cammelli, la carrozzina si inserisce tranquillamente nel panorama e tutti vanno in un caleidoscopico caos ordinato.
Sono invece
drammaticamente assenti le infrastrutture accessibili: la nave è su scale e scalette molto strette, nel bagno non ci si entra, nella cabina non si gira, gli approdi sono imprevedibili, quando va bene c'è una lunga scala con il corrimano, quando va male scalinate sconnesse senza corrimano, bagni per disabili non esistono (esistono dappertutto e anche in buone condizioni per i cosiddetti normali), il Museo del Cairo ha un ascensore che non funziona e i bagni sono impraticabili.
L'albergo del Cairo invece risulta accessibile, con rampa di accesso (nata per le valigie ma sempre rampa) e bagno utilizzabile con una vasca dove sono riuscita a farmi la prima doccia confortevole.
Gamal racconta che negli ultimi anni stanno lavorando molto per l'accessibilità (effettivamente ho visto scivoli davanti alle moschee e il Museo ha una bella rampa alternativa alla scalinata dell'ingresso) ma ci vorrà ancora del tempo perché in una metropoli come il Cairo le infrastrutture diventino a misura di carrozzina.
Sono andata anche nel deserto, con visita ad un
villaggio nubiano: non devono averne visti molti di tipi come noi se una ragazzina ha voluto regalarmi una bambola di legno! Ha seguito quasi tutto il tragitto, dal villaggio alla barca con la carrozzina trainata `a carriola' da tre volenterosi, chiedendo informazioni su di me in uno stentato italiano. Il suo regalo mi ha commossa.
Turismo solidaleSe ripenso al sentimento che ha accompagnato il viaggio, emerge il senso della vacanza e della libertà e questo lo devo ai vergheretini:
ogni barriera valutata insieme e affrontata sempre all'insegna della rapidità e della sicurezza.
Fedele è proprio un fedele angelo custode. Presente nei passaggi difficili per me, attento alle difficoltà di tutti, pronto a cogliere segnali di stanchezza e a dare il proprio sostegno senza cedimenti.
Quando i passaggi erano difficili Pino mi prendeva a cavalluccio: così sono salita sulla feluca, ho visitato il villaggio nel deserto, sono rientrata sulla nave in approdi particolarmente scoscesi.
C'è da dire che Fedele e Pino sono generosi di sé sempre e con tutti.
Va detto che spingere la carrozza è un esercizio nel quale ogni anno i partecipanti si cimentano con entusiasmo!
IroniaL'ironia è l'arma di difesa più utilizzata nel gruppo e le battute vanno a 360 gradi senza sconti per nessuno.
All'aeroporto di Bologna, appena sbarcati per il ritorno, la Marna, 80 anni, vergheretina doc, con il suo tono affettuoso mi ha detto : "hai visto Grazia, anche questa volta ce l'abbiamo fatta".
Clima terapeuticoHo scoperto che il clima egiziano ha un bell'effetto sulle mie funzioni fisiologiche: crampi muscolari scomparsi, nessuna emergenza idraulica, la costante abitudine a fare attenzione al cibo mi ha salvato da inconvenienti intestinali che hanno colpito la metà del gruppo. Ho comunque fumato il narghilè , bevuto thè alla menta e caffè arabo senza conseguenze.
LogisticaOrganizzare un viaggio in Egitto spostandosi in carrozzina significa prevedere soste nelle città più importanti, Il Cairo, Luxor, Assuan e da lì fare escursioni nei siti archeologici, disposti ad affrontare qualche disagio e provvisti di auto e guida capace di muoversi in zone presidiate dall'esercito, dopo l'attentato ai turisti tedeschi.
D'obbligo arrivare, meglio in aereo, fino ad
Abu Simbel. In auto ci sono circa 300 chilometri di Sahara (termine arabo che significa "deserto occidentale").
Certo il viaggio sul Nilo, magari fino ad Abu Simbel, ha una magia tutta speciale ma, per nostra fortuna, la magia egiziana si incontra dovunque.
La prossima volta ho deciso : vado qualche giorno al Cairo dove voglio tornare a visitare il Museo Egizio poi mi trasferisco per una settimana a
Sharm El Sheikh , località balneare provvista di tutti i comforts (anche il Mar Rosso "pare" interessante) e da qui faccio escursioni di una giornata.
Chi viene con me?