Oasi di Al-Fayoum

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  1. Ya_aghla_habib
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    Situata in un'area ampia 70 km e lunga 60, che comprende il lago Birket Qarun, Al-Fayoum è una delle oasi più grandi dell'Egitto. Abitata da due milioni di persone, è un bacino fittamente irrigato e molto fertile, che riceve l'acqua dal Nilo attraverso un sistema capillare di centinaia di canali, che furono costruiti (in origine) dalla XII dinastia di faraoni. L'oasi fu uno dei luoghi di villeggiatura preferiti dalla XIII dinastia, che vi fece costruire eleganti palazzi, e più tardi fu chiamata dai greci Crocodilopolis. I greci credevano, infatti, che i coccodrilli del lago fossero sacri. Oggi l'area del Fayoum è rinomata per la sua vegetazione rigogliosa e per i raccolti abbondanti, ma anche per la sorprendente varietà di avifauna.

    Oltre a contemplare, non c'è molto da fare da queste parti e la triste Medinat Al-Fayoum dovrebbe essere evitata a tutti i costi. Non c'è molto da visitare, eccetto un paio di siti archeologici (in particolar modo Qasr Qarun e la Piramide di Meidum), ma il vicino lago merita una visita, così come splendida è l'area deserta intorno a Wadi Rayyan, subito dopo Al-Fayoum. L'oasi si trova a quasi 100 km a sud del Cairo, e la cosa migliore, vista la distanza, è avere un mezzo proprio.
     
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  2. kiccasinai
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    oasi di Al fayum


    A circa 100 km a sud-ovest del Cairo, Al Fayoum è l'oasi più grande dell'Egitto dove lo sviluppo del turismo non può che avere stretti ed inscindibili collegamenti con il paesaggio agricolo, con la tradizione e la storia millenaria delle sue popolazioni,image

    con il delicato equilibrio del suo territorio e del suo ambiente rurale. L'ecoturismo, il turismo rurale, l'agriturismo, il turismo ambientale e culturale paiono sicuramente le tipologie verso cui indirizzare lo sviluppo turistico dell'area.
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    Abitato da più di due milioni di persone, questo fertilissimo bacino è alimentato dal Nilo attraverso centinaia di canali capillari e percorso da un'intricata rete di irrigazione. Il nome "Fayoum" trae le sue origini dal termine geroglifico "Bayoum" che significa "il mare" oggi un grande lago dell'entroterra, chiamato "il Lago Qarun", image
    il più grande lago salato dell'Egitto. In realtà questa non è una vera e propria oasi, in quanto dipende dall'acqua del Nilo e non da sorgenti sotterranee.
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    L'Oasi del Fayoum è stata soprannominata "Il giardino dell'Egitto": i rigogliosi campi di verdure e canna da zucchero e le piantagioni di agrumi danno raccolti estremamente abbondanti, la vita nei villaggi di mattoni di fango sparsi per tutta l'oasi sembra aver subito pochissimi cambiamenti nel corso dei secoli.
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    Il Fayoum è rinomato per il suo clima mite tutto l'anno, per le numerose ruote per l'irrigazione della terra. Il Fayoum è stato luogo di caccia tradizionale sin dai tempi faraonici, quando Crocodilopolis, centro del culto di Sobek, era la capitale della regione, in cui gli Egizi costruirono la prima strada pavimentata e un avanzato sistema d'irrigazione, come testimoniano alcuni resti.

    Sono presenti nell'area numerosi siti faraonici: un obelisco in granito rosso fatto erigere da Senusert, la piramide di Senusert II a Iahun, la piramide di Amenmhat III a Hawara e le rovine dell'antica città di Karanis, dove si può fare una visita al Museo della località.

    Particolare importanza va assegnata al Tempio di Medinet Madi che fu portato alla luce tra il 1935 e il 1939 dal milanese Achille Vogliano e che oggi vede l'Univeristà di Pisa impegnata in un progetto di recupero e salvaguardia dell'intero complesso archeologico. Grazie alle sue straordinarie scoperte, Vogliano ritrovò il solo tempio di culto del Medio Regno esistente finora in Egitto, completo di testi e di sculture, incapsulato e conservato negli ampliamenti fatti durante il periodo tolemaico e romano, a sud e a nord del tempio originario. Il piccolo tempio fu fondato insieme con la città di Gia dal faraone Amenemete III nel II millennio a.C., nel quadro delle misure prese dai sovrani del Medio Regno per accrescere le risorse agricole nel Fayum. Il tempio era dedicato a Renenut, la dea Cobra, signora delle messi e dei granai e protettrice del faraone, che fu poi assimilata in epoca tarda con la dea Isi sotto il nome di Isi-Thermuti. Il nome della dea dette origine al toponimo Narmouthis "La città di Renenut" in uso durante l'epoca greco-romana. Nel culto Sobek, il dio coccodrillo signore del Fayum, era associato al Cobra Renenut, la "Renenut vivente di Gia", come la chiamano i testi geroglifici di Medinet Madi. Amenemete III e il suo successore Amenemete IV sono rappresentati in bei rilievi sui muri del tempio che comprende una ipostila con due colonne e una sala trasversale con tre celle.

    Altri posti di notevole bellezza naturale vicino Al Fayoum sono le sorgenti di acqua calda di Ain Silyin e le cascate nei laghi di Wadi El Rayan, a 40 km in direzione dell'Oasi di Bahareya, dove la Cooperazione Italiana ha realizzato il "Visitor Centre" dell'omonima Area Protetta.


    Bird watching

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    PICCIONI , TORTORE, PAVONCELLE, QUAGLIE, TORTORE BIANCHE.
    ANITRE: ALZAVOLA, GERMANI REALI, MORETTE, BECCACCINI GAMBETTONI.

    ACQUATICI E TRAMPOLIERI: PERIODO DA NOVEMBRE AD APRILE
    TORTORE DI PALMETO E PICCIONI: DAL 01 NOVEMBRE AL 30 APRILE
    QUAGLIE: 01 MARZO AL 15 MARZO
    TORTORE BIANCHE DI PASSO: FINE MARZO AL 30 APRILE




    Edited by kiccasinai - 4/6/2008, 17:39
     
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1 replies since 2/9/2005, 11:07   2546 views
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