ANSA aggiornamenti dall'EGITTO

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  1. Ya_aghla_habib
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    TEL AVIV, 24 AGO - L'esercito israeliano lascerà la Striscia di Gaza verso il 15 settembre: lo ha affermato oggi il ministro della difesa Shaul Mofaz, all'indomani della conclusione dello sgombero di tutte colonie di cui è previsto lo smantellamento nel quadro del piano di ritiro da Gaza del premier Ariel Sharon. Il ritiro dei militari sarà seguito dalla restituzione del territorio delle 21 colonie ebraiche di Gaza all'Autorità palestinese, che interverrà fra metà settembre e inizio ottobre. Il controllo della frontiera sud della Striscia dovrebbe passare all'Egitto nel quadro di un accordo finalizzato fra il Cairo e Gerusalemme, che deve essere ancora approvato dal parlamento israeliano. Lo sgombero di tutte le colonie di Gaza si è concluso lunedi. Ieri sono state evacuate anche le quattro colonie isolate del nord della Cisgiordania che saranno smantellate insieme a quelle di Gaza, ma il cui territorio rimarrà per ora sotto il controllo dell'esercito israeliano. A RISCHIO FUTURO POLITICO SHARON - Nonostante il pieno successo del suo piano di ritiro, il futuro politico del premier Sharon appare incerto. Un sondaggio pubblicato oggi dal quotidiano Haaretz ha confermato che il premier è ora in minoranza in seno al suo stesso partito, il Likud, e che in caso di primarie per la leadership sarebbe sconfitto sia dal suo eterno rivale Benyamin Netanyahu, sia dal leader della destra anti-ritiro Uzi Landau. Stando al sondaggio Netanyahu otterrebbe il 46,9 delle preferenze contro il 30,5 a Sharon, superato anche da Landau (45% contro 37%). Il premier uscente supererebbe i due rivali solo se nel caso si neutralizzassero a vicenda in primarie a tre, con il 30% contro il 26% a Netanyahu e il 24% a Landau. Stando a diversi analisti israeliani è possibile che dopo il ritiro i laburisti escano dal governo e che il paese debba quindi andare a elezioni anticipate questo inverno, con qualche mese di anticipo sulla sacadenza prevista dell'estate 2006. In caso di sconfitta alle primarie del Likud per la leadership, Sharon non potrebbe ridiventare primo ministro. Intanto secondo Haaretz è stato approvato dal consigliere giuridico del governo il progetto di tracciato definitivo della barriera di sicurezza a est di Gerusalemme, che prevede l'inclusione di fatto nell'area metropolitana della colonia ebraica di Maaleh Adumin, una delle più importanti con circa 30.000 abitanti. Stando a Haaretz la barriera passerà a 14 chilometri dall'estremità dell'area municipale di Gerusalemme. Secondo il quotidiano palestinese al-Ayam la barriera sarà costruita sulle terre di diversi villaggi palestinesi e annetterà di fatto a Gerusalemme diversi inseidamenti ebraici oltre a Maleh Adumin.
     
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  2. Ya_aghla_habib
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    6 SETTEMBRE 2005

    Egitto: incendio teatro, 32 i morti


    (ANSA) - IL CAIRO, 6 SET - E' salito a 32 morti il bilancio dell'incendio divampato la notte scorsa in un teatro di Beni Sueif, a 150 km a sud del Cairo. Il locale era affollato da circa mille persone. Lo riferisce il ministero della Sanita'. I feriti sono 37, di cui 18 gravi. L'incendio si era sviluppato alle 22,30 italiane quando alcune candele usate in scena hanno dato fuoco al sipario, ha riferito la polizia. Molte persone sono morte nella calca mentre prese dal panico cercavano di sfuggire alle fiamme.
     
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  3. Ya_aghla_habib
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    7 SETTEMBRE 2005

    EGITTO AL VOTO CON I NUOVI DIRITTIsi tratta delle prime elezioni presidenziali aperte a più candidati.

    La rielezione per la quinta volta del presidente Hosni Mubarak, alla guida dell'Egitto oramai da 24 anni sembrerebbe una cosa certa.... ma il voto di oggi a mio avviso segnerà un cambiamento al mondo arabo perchè per la primissima volta gli elettori possono davvero scegliere fra differenti candidati. Lasciamo stare che sembra davvero palese il risultato... ma resta che tutta questa novità ha creato non poco fermento sia nell'ambito politico sia nell'ambito civile.... sono passi piccoli piccoli ma a mio avviso vanno davvero verso un nuovo mondodi diritti e verso una politica decisamente di taglio più democratico.
    Non lo so.... ioaspettavo in cuor mio questa data.... forse perchè la lego talmente tanto all'economia..la politica alla fine è quasi univoca all'economia... io spaetto una reale ripresa dopo le bombe... passi di rinnovamento, di nuovi investimenti, di attività incoraggiate ad aprire attività e stimoli nuovi per egiziani che vogliono crescere economicamente....
    Molti dicevano che la ripresa del turismo italiano poteva risprendere nei mesi successivi alle elezioni...... lo spero davvero tanto.....

    Paola

    Edited by Ya_aghla_habib - 7/9/2005, 10:23
     
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  4. eloyse
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    Alle presidenziali il capo dello Stato, Hosni Mubarak, è il grande favorito Egitto: aperti i seggi per il primo voto libero Alle urne 32 milioni di egiziani, si potrà votare sino alle 22 (le 21 in Italia). Non ammessi gli osservatori internazionali STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
    IL CAIRO - Alle 8 in punto (un'ora in meno in Italia) in Egitto si sono aperti i seggi per le prime elezioni presidenziali pluraliste e a suffragio universale. Trentadue milioni di egiziani sono chiamati a scegliere fra dieci candidati il prossimo presidente in carica per un mandato di sei anni. La vittoria dell'attuale presidente Hosni Mubarak, 77 anni, che corre per il quinto mandato, è scontata. I seggi (9.865) resteranno aperti fino alle 22 locali. Per garantire un corretto svolgimento delle operazioni sarà presente un magistrato in ogni seggio. Dopo aver votato, l’elettore dovrà segnarsi il pollice con inchiostro indelebile per evitare il voto

    Cartellone elettorale di Mubarak al Cairo (AP)
    multiplo. La commissione elettorale annuncerà i risultati entro tre giorni. Le organizzazioni non governative hanno già denunciato brogli, il divieto agli osservatori civili locali di monitorare i seggi e il rifiuto di accettare osservatori internazionali.
    GLI OPPOSITORI DI MUBARAK - La vittoria del presidente in carica è scontata. Anzi, Mubarak spera di non vincere in maniera troppo netta. I principali oppositori sono Ayman Nour, 41 anni, presidente del partito liberale el-Ghad (Il domani), e Noaman Gomaa, 70, leader del partito Wafd. La sinistra, nasseriani e comunisti, hanno annunciato di voler boicottare «la farsa». Secondo la tv egiziana, Mubarak si è recato al seggio di Heliopolis, ricco sobborgo del Cairo, appena dopo l'apertura delle urne dove ha votato insieme alla moglie e al figlio Gamal.
    07 settembre 2005

     
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3 replies since 2/9/2005, 11:29   274 views
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