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Tennen Kokekko

di Fusako Kuramochi {Simple comme l'amour}

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    titolo: Tennen Kokekko
    autrice: Fusako Kuramochi
    volumi ed editore: 14, Shueisha
    genere: Josei; commedia sentimentale, slice-of-life

    Un primo volume appena uscito in Francia, che mi aveva subito incuriosito per la copertina "naif e pastellosa", di solito preludio a opere tendenti al lieve e raffinato. la sorpresa è stata dunque relativa quando ho scoperto che l'autrice era quella Fusako Kuramochi di cui avevo già sentito parlar bene e di cui avevo visto questa gallery sullo SMO:
    www.shoujo-manga.net/gallery/kuramochi/

    Non solo sono stato ampiamente soddisfatto dalla lettura, ma addirittura il manga ha largamente sorpassato le aspettative tanto che ricordo pochi altri primi volumi shojo/josei che mi siano così piaciuti.
    Sia chiaro, Tennen kokekko non parla di massimi sistemi filosofici o della catarsi umana: è una classica commedia adolescenziale di crescita e romanticismi, genere che se da un lato può generare cagate pazzesche, dall'altro può creare storie solari, divertenti ma anche incisive nel descrivere i sentimenti umani. Inutile dire che questo fumetto appartiene alla seconda categoria. Il titolo francese, "Semplice come l'amore", non c'entra molto con quello originale e ha un che di Paninesco e cuoricinoso, ma onestamente azzecca l'essenza dei contenuti e l'onestà nell'esporli: devo dire che chi ama Adachi trova nella Kuramochi una certa... aria di casa :lol:
    La narrazione campestre ha infatti un che di luminoso, di non urlato, di tiepide malinconie e lievi tenerezze, di nostalgico e realistico nel descrivere la giovinezza, che non può non colpire. Il tratto fa il resto, semplicistico ma raffinato, sobrio ma evocativo, e indubbiamente josei quando a occhioni e fioriture -- di cui non c'è traccia -- si sostituiscono vignette bucoliche, panorami estemporanei, gatti che sbadigliano sonnacchiosi. Non mancano chicche grafiche, comunque, vedi la scena all'albero dell'impiccato o quella con Atsu e Osawa in cui le vignette si alternano a quelle del fumetto disegnato da Atsu stessa.

    Certo è solo il primo numero (il primissimo capitolo è uno one-shot autonomo a tutti gli effetti, tipo quelli che si fanno per valutare il gradimento di un manga, e da lì nasce la vicenda) ma se i volumi successivi manterranno la metà delle premesse (o promesse), questa commedia sarà da ascrivere fra le cose più meritevoli nel suo genere.

    Ma ora un po' di trama... siamo in un paesino di campagna del Giappone negli anni '90, la scuola svolge la funzione da elementare a liceo, del resto conta in tutto solo 6 dico 6 allievi. Fra questi la protagonista sedicenne, Soyo Migita. Un giorno arriva un nuovo studente da Tokyo, un bel tipo di città all'apparenza altezzoso e menefreghista, tale Hiromi Osawa. Costui è in realtà al seguito della madre, che ha divorziato ed è tornata presso il padre mercante ortofrutticolo locale. Soyo è ovviamene attratta da lui e al contempo allontanata dalla sua supponenza (ma si baciano già al terzo capitolo, non mi pare si dilunghino troppo), il punto forte è comunque la descrizione di vita e personaggi non solo legata a loro due, ma anche agli altri allievi della scuola, dalla piccola e pisciasotto Sachiko all'amica del cuore di Soyo, l'aspirante mangaka Atsu; per finire con Shige, impiegato postale appena diplomato che evidentemente sarà il... terzo incomodo.

    Una partenza davvero eccellente. E per finire la solita considerazione: perché per leggere simili gioiellini bisogna sperare di avere una botta de culo mentre arrivano a valanghe sempre le solite scemenze?? Sono ciechi i lettori o scemi gli editori?

    Edited by spaced jazz - 27/2/2010, 19:27
     
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  2. *Livio*
     
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    Grazie a Spaced per aver aperto il topic!!!
    Io era da tempo che non leggevo uno shoujo così bello, ben scritto e ben disegnato. E' ancora una volta l'esempio di un ottimo fumetto scritto senza inventare alcunché, ma prendendo i topoi della commedia tradizionale ed adattandoli con originalità e garbo. Ed a tutto questo, si aggiunge: un'ambientazione non banale e ricca di suggestioni, personaggi credibili nella loro semplicità e nelle loro emozioni, disegni bellissimi!!! Delicati, accennati ed espressivi, a servizio di una regia spesso sorprendente.
    Anche io sono rimasto folgorato dalla bellezza di questo primo volume, che promette tantissimo e che per me si installa di diritto tra le serie più interessanti dell'anno!
    Edizione Delcourt nella media, il classico formato/carta/adattamento utilizzato per gli shoujo nella stessa collana (Nana, Comme elles, ...), con sovraccoperta non lucida ma "satinata" (si dirà così?! :D), insomma, confezione standard per un fumetto che invece promette tantissimo!
    ps: curioso il paragone con Adachi! effettivamente, ci sta tutto, soprattutto nel ritratto che fa dei ragazzi e lo scenario che li ospita, oltre che nella delicatezza e l'ironia nella narrazione. Ed ancora una volta, un fumetto di altissima qualità che, inspiegabilmente, non riesce ad avere la diffusione che meriterebbe :(
     
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    La mercuriale creatura è qui, ohohohoho...

    nigra sum, sed formosa... Aspergilla Minor

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    Che bella illustrazione ad acquarello :Q_________ .
    Grazie della segnalazione spaced :cuore:
     
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  4. *Livio*
     
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    bene, scopro che sul sito della Delcourt è possibile leggere le prime pagine dello one-shot d'apertura...
    buona lettura!
    www.akata.fr/prepublication/simple-comme-lamour/index.htm
     
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    CITAZIONE (elianthos80 @ 27/2/2010, 17:39)
    Che bella illustrazione ad acquarello :Q_________ .

    Ecco qualche altra immagine :dance:

    Illustrazione della cover 1° volume nipponico
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    Disegno da cui hanno tratto la copertina del primo volume francese (very wide!! :dance: )
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    Come sopra, ma del volume 3 (very small!! :sniff: )
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    Questa dovrebbe essere l'autrice with un suo sketch
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    bozzetto caricaturale dei personaggi
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    Questa sarà un'altra cover
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    E poi c'è questo
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  6. Deda
     
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    Sono contenta di sentire che è bello! La Kuramochi, in Giappone, è molto amata (i suoi personaggi sono molto alti in classifica tra i personaggi più amati, anche se sono in fumetti piuttosto "datati"). Questo fumetto volevo provarlo da tanto tempo... spero che il monsù si ritrovi la mia copia già in casella... lo avevo ordinato quest'estate!
     
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  7. Deda
     
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    L'ho letto anche io. E' davvero semplice come l'amore (che non è così semplice per cui il gioco di parole ci sta tutto hahahaha lo trovo azzeccatissimo per certi versi).... a ogni modo devo dire che anche certi fan di Mari Okazaki troveranno un'aria di familiarità--- anzi secondo me 12 mois prende molto da questo fumetto.
    E' bello come tutto appaia estremamente semplice ma, allo stesso tempo, non è mai come credi che sia (la storia dell'albero dell'impiccato ha un risvolto piuttosto sagace).
     
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    Letto il volume 2.
    Anche a voler essere pignolo, non riesco seriamente a trovare una qualsiasi critica negativa a questo manga, ma nello stesso tempo mi rendo conto che queste "mancanze" sono proprio quelle che lo renderebbero poco pubblicabile nel contesto odierno shojoitalico, ovvero scansione ritmica molto tranquilla e slice-of-life, l'assenza di personaggi ammiccanti, di un sentimentalismo urlato e fumoso.
    Questo volume infatti conferma e insiste con le due linee guida già suggerite: una dedizione totale alla descrizione dei personaggi e del contesto in cui si muovono.
    Se la "vita di campagna" è stata scelta dall'aurice Pu-chan grazie a una intuizione nostalgica, è allo stesso tempo vero che questo contesto chiuso consente di dare uno sguardo a 360° a tutti i personaggi coinvolti. E' quindi il turno dei genitori dei ragazzi, in particolare la famiglia di Soyo, il padre con il suo rapporto controverso coi figli. Entra in scena anche la madre di Osawa, della quale si intuisce un passato turbolento da scoprire.
    Mi sembra dunque un modo raffinato di tendere alla costruzione narrativa di un complesso di personaggi fra il presente e rimpianti (genitori)/aspirazioni (figli).
    Come disegni ha il mio plauso totale, la semplicità del tratto non si accompagna a "facilonerie" grafiche stereotipate, ma anzi con le sue estemporaneità, i suoi controluce, le sue tenui acquerellosità (peccato per la mancanza di pagine a colori, a inizio capitolo sembrano essercene molte), le sue finezze alternative che sbucano qua e là inaspettate, dimostra che l'autrice ne sa parecchio.

    Edited by spaced jazz - 10/5/2010, 23:24
     
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    Terzo volume di questo magnifico manga. Potrei scrivere gli stessi commenti del volume due per fare prima: posta la sua "natura" (racconti di quotidianità adolescenzial/adulta in una comunità di campagna) che può essere questionata dai gusti e dalle aspettative, è un fumetto con uno svolgimento di rara maturità e perfezione. I personaggi sono affrontati in modo convincante, i ragazzi con problematiche relative alla presunta età ma non per questo banali (incomprensioni di Atsu coi genitori/Soyo, il viaggio scolastico a Tokyo "ogni cosa ha il suo posto", il fratello minore snobbato dagli... ombrelli). Anche il protagonista maschile è ben rappresentato tralasciando facilonerie biscionen e monodimensionalità, fra comportamenti razionali e immaturità (vedi gli amici a Tokyo).

    Un vero slice-of-life in tutti i sensi, in cui il tempo passa fra piccoli/grandi eventi e minimalismo. Anche i disegni riflettono questa impostazione, a parte che li trovo bellissimi nel loro filtrare il tipico tratto shojo con un viraggio alternativo molto sottile, vedi i palazzi della grande città, l'ampio uso di bianco, la scansione ritmica (tipo a pag 113 - o 130?!?, insomma dove c'è la doppia pagina con le vignette orizzontali estremamente cinematografiche).
    Peccato nuovamente l'edizione, in generale non malvagia sia chiaro, ma senza le pagine a colori: e per come colora Pu-chan è una vera mancanza grave.

    Per quanto mi riguarda lo considero il miglior shojo/josei che sto seguendo attualmente, e tutto compreso fra Italia e estero. Certo che se continua di questo livello per 14 volumi... :wub:
     
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    CITAZIONE (spaced jazz @ 19/6/2010, 14:09) 
    Un vero slice-of-life in tutti i sensi, in cui il tempo passa fra piccoli/grandi eventi e minimalismo.

    Per quanto mi riguarda lo considero il miglior shojo/josei che sto seguendo attualmente, e tutto compreso fra Italia e estero. Certo che se continua di questo livello per 14 volumi... :wub:

    Quarto volume e le considerazioni quotate sono vere più che mai. Questo manga è essenzialmente uno slice-of-life, in cui il succo è descrivere i personaggi attraverso le piccole cose che mutano nel flusso del tempo che passa. Tanto che il volume presenta in 200 pagine un numero di "eventi" che a Waki Yamato andrebbero larghi in 10 pagine: il passaggio di un tifone, un invito a pranzo, estirpare le erbacce delle risaie.

    Il modo di raccontare dell'autrice mi è tremendamente affine, come riesce a rendere verosimili i persoanggi, ma anche la naturalezza di ciò che racconta, mi lasciano sempre una punta di piacevole sorpresa. Senza contare l'occasionale ironia, come nel capitolo di Shige a cena a casa dei Migita che non vedevano l'ora se ne andasse, capitolo che mi ha strappato sonore risate ("Beh vado! Ah, ma solo alla toilette..." :gnegne: ) per poi terminare con adachiano sguardo di ringraziamento del padre di Soyo alla... liberatoria telefonata dell'"odiato" Hiromi...
    Peccato per i parecchi disegni a colori riprodotti in b/n. Gli acquerelli di questa donna sono deliziosi.

    Gran bel fumetto.
     
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  11. claclina
     
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    sembra davvero bello... mi sa che lo cercherò su amazon.fr al primo ordine utile *_* (vi odio vi odio vi odio XD)

    edit: uh che bello, c'è anche su amazon.it *_*
     
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  12. _Step88_
     
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    questo manga ispira molto anche me, da come è stato descritto! le opere che parlano della vita quotidiana sono in effetti tra le mie preferite, soprattutto se condite da un po' di introspezione psicologica dei personaggi. In più se sono state notate somiglianze con adachi e la okazaki significa che vale...il 13 parto per nizza, spero di riuscire a trovarlo! XP
     
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  13. claclina
     
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    io ho ordinato oggi i prmi due >_< spero che arrivino prima che parto @_@ voglio almeno sfogliarli prima ;_;
     
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    Volume 5, questa volta vi risparmio commenti positivi non perché non siano meritati, quanto per non ripetere le stesse cose :lol: il clima è sempre lo stesso, un paio di momenti da rimarcare come il sottile romanticismo nel episodio della scelta del liceo; così come en passant la progressiva descrizione della famiglia di Soyo (e il passato fra il padre e la signora Ozawa?) o la piccola Sachiko (esilarante il finale coi "succhi di frutta" :gnegne:
    A beh le battute divertenti non mancano in questo volume ("Tieni più a me o ai tuoi capelli?!?" "Ai miei capelli."), e poi il padre di Soyo ha masterizzato l'arte dello scrocco di Shige :lol:


    Mi pare che i disegni viaggino sempre più verso una semplificazione stilistica, quasi "sketchy", tesa a evidenziare la sostanza e l'immediatezza... TK è decisamente uno josei a livello grafico, molto affine all'alternativo e all'avanguardia, ci sono più cliché shojo in Moyoco Anno per dire... questo è curioso perché le pprime opere della Kuramochi (da quel che ho visto, qualche bozza o le cover...) sono shojo con uno stile piuttosto "occhionesco" e allampanato anni '70, evidentemente l'evoluzione di quest'artista è stata netta, inoltre i lavori più recenti mi sembrano tutti josei...
     
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  15. claclina
     
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    finalmente ho letto il primo numero anche io. mi accodo ai complimenti, anche se a me la storia è parsa ancora più lenta visto quanto è arrugginito il mio francese XD
    bellissimi i disegni, oltre ai vostri commenti sono quelli che mi hanno convinta di più ad acquistarlo. e molto carina anche l'ambientazione, la scuola di solo sei alunni non è male (anche perchè troppi personaggi non riesco a tenerli a mente).

    in ogni caso, non ho capito se è uscito un drama o un film ispirato a questo manga.
    ho trovato questo:
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    e mi è venuto il dubbio...
     
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