Divinità dell'antico Egitto</h1></div><td class=

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  1. eloyse
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    La leggenda dell'Occhio di Ra

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    Il Sole ha perduto il proprio occhio e invia i figli Shu e Tefnut alla ricerca del fuggiasco, ma il tempo passa e costoro non ritornano. Ra decide quindi di sostituire l'assente, ma, nel frattempo, l'Occhio ritorna e si accorge di essere stato sostituito. Dalla rabbia, si mette a piangere e dalle sue lacrime (remut) nascono gli uomini (remet). Ra lo trasforma allora in cobra e se lo pone sulla fronte: l'Occhio diventa così l'Ureo, che fulmina i nemici del dio.
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    Edited by kiccasinai - 15/4/2008, 18:05
     
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  2. eloyse
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    Gli antichi Egizi praticavano una religione politeista, basata sul culto di divinità antropomorfe o zoomorfe, comunque raffigurate in immagini cariche di riferimenti simbolici...

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    Ra, Dio del Sole che sorge, era una delle divinità principali. Veniva considerato il creatore dell'Universo, ed era protettore dello stato e della giustizia. Il Sole era la sua Barca, e con essa lui tutti i giorni attraversava il cielo. La rappresentazione classica lo vede come un occhio molto decorato, mentre, quando fu associato ad Horus, divenne molto simile a quest'ultimo. Viene raffigurato anche più semplicemente così...user posted image


    Edited by eloyse - 16/9/2005, 10:31
     
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  3. eloyse
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    user posted image Atum:Dio principale di Eliopoli, creatore per eccellenza, fu poi identificato con il sole la sera i suoi animali sacri erano il leone, il serpente e l'icneumone.



    Edited by eloyse - 16/9/2005, 11:12
     
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  4. eloyse
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    user posted image Amon, colui che si nasconde. Originariamente è il dio del vento, divinità secondaria venerata dai barcaioli del Nilo. Dio di Tebe, assume importanza con l'affermarsi delle dinastie tebane, fino a divenire dio del sole col nome di Amon-Ra. Animale sacro:ariete.
     
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  5. eloyse
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    user posted image Seth, Dio del deserto, delle terre di confine e degli stranieri, era considerato la personificazione del male. Dio della impurità, della tempesta e della guerra. Inizialmente divinità di Ombo, protettore dell'alto Egitto. Rappresentato come un animale non identificato simile al cinghiale oppure come un uomo con la testa di animale, nel mito egli è il fratello di Osiride ed anche il suo peggiore nemico, che viene poi sconfitto dal nipote Horus.
     
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  6. eloyse
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    user posted image Osiride, in origine dio della vegetazione, poi venerato come dio dei morti. E' il dio-re, primo sovrano in Egitto. Figlio di Nut e Geb, lo sposo-fratello di Iside e il padre di Horus. Dopo la morte regna sull'aldilà dove, oltre che sovrano, é giudice supremo. Come dio della vegetazione viene spesso rappresentato in forma di mummia da cui germogliavano delle piante.


    e in proposito...
    La leggenda di Osiride
    Osiride era un mitico re dio degli abitatori del Nilo ; sovrano benefico indusse i suoi selvaggi sudditi a vivere in pace, a non sbranarsi a vicenda, ad abbandonare l'avventurosa vita nomade. A questo fine insegnò loro a lavorare la terra, a coltivare la vite e ad ottenere il vino, e l'orzo da cui trarre la birra.

    Mostrò loro come forgiare i metalli e le armi per difendersi dalle belve, li invogliò a vivere in comunità, a fondare città.

    Iside, la sorella sposa, per parte sua, guariva le loro malattie, scacciava gli spiriti maligni con arti magiche ; fondò la famiglia, insegnò agli uomini a fare il pane e alle donne tutte le arti muliebri, la tessitura, il ricamo. Insomma, inventarono la civiltà.

    L'Egitto si trovò così nell'Età dell'Oro. Compagno e amico di Osiride era Thot, dio delle scienze, cui spettò il compito di insegnare agli Egizi a leggere e scrivere.

    Non contento di ciò, Osiride volle portare la sua benefica missione anche nel resto del mondo e, durante la sua assenza, lasciò la reggenza del trono a Iside.

    Ma ecco il fratello Seth, escluso dal trono in quanto figlio cadetto, tramare subito per usurparglielo : la vigile Iside riesce a stroncare ogni manovra.

    Osiride tornò dal viaggio, felicemente concluso, in compagnia di Thot e di Anubi ( dio dei morti ). Il perfido Seth, l'esatto opposto di Osiride, ordisce un orribile inganno : dà una grande festa in onore del fratello e durante il banchetto mostra agli invitati un magnifico scrigno finemente istoriato e tempestato di gemme e, scherzando, proclama che ne farà dono a chi, entrandovi, lo occuperà esattamente con il proprio corpo (l'aveva fatto costruire su misura per Osiride, che aveva una statura gigantesca). Ognuno dei commensali, ammirato per la preziosità dell'opera e desideroso di averla, ci si provò, ma risultava sempre troppo piccolo.

    Alla fine fu la volta del re, la cui statura si attagliò a pennello.

    Seth, fulmineo, con i suoi complici rinserrò il coperchio, lo sigillò con piombo fuso e gettò lo scrigno nel Nilo. Gli dei atterriti presero forme di animali per sfuggire a una simile sorte. Iside, disperata, si strappò le vesti e con l'aiuto di Thot riuscì a fuggire e partì alla ricerca della salma dello sposo per dargli almeno degna sepoltura.

    Era scortata da sette velenosissimi scorpioni, terribile guardia del corpo. Giunse esausta alla città di Pa-sin ; ma lacera e sfinita com'era, non trovò ospitalità ( forse a causa del poco raccomandabile seguito ). Una donna le chiuse ostentatamente la porta in faccia. I sette scorpioni si consultarono tra loro sul modo di vendicare l'affronto alla dea, e ad uno a uno, avvicinandosi al loro capo, Tefen, iniettarono nella sua coda tutto il proprio veleno.

    Tefen, introdottosi nella casa della poco cortese signora, trovato il suo bambino, lo punse. La potenza del veleno era tale che la casa prese fuoco.

    Frattanto una misericordiosa e umile contadina, Taha, impietosita da quel volto impietrito dal dolore, accolse Iside, spontaneamente ; l'altra, che si chiamava Usa, non trovò una sola goccia d'acqua per spegnere l'incendio e disperata, col bambino morente fra le braccia, vagava in cerca di aiuto, ma nessuno le rispondeva. Fu Iside che ebbe pietà di lei : impartì al veleno l'ordine di non agire e il bimbo guarì subito, mentre una pioggia miracolosa spegneva l'incendio.

    L'ira del cielo s'era placata ; Usa, pentita, capì di trovarsi di fronte ad un essere soprannaturale e offrì doni a Iside, implorandone il perdono.

    Iside riprese il vagabondare tra le infinite insidie che gli spiriti maligni, al servizio di Seth, cospargevano sulla sua via. Presso Tanis, da alcuni bimbi, seppe che la cassa, sul filo della corrente di quel ramo del Nilo, aveva raggiunto il mare aperto.

    Disperata, camminò e camminò e giunse a Biblo. Proprio qui era approdata la tragica bara, tempo prima, tra i rami di un cespuglio che, al contatto col corpo divino, s'era trasformato in una splendida acacia che rinserrò lo scrigno nel proprio tronco. Un giorno il re di Biblo, vedendo lo stupendo albero, ordinò che lo si tagliasse per farne una colonna del suo palazzo. Iside, giunta in città, tutte le notti si trasformava in rondine e svolazzava intorno alla colonna, lanciando strida strazianti, ma nessuno le faceva caso.

    Alla fine decise di agire : si sedette presso la fonte, e quando le ancelle della regina vennero ad attingere acqua, prese a conversare, poi a pettinarle, a offrire divini profumi, con loro grande gioia. Anche la regina volle conoscere la straniera che, in brevissimo tempo, entrò nelle sue grazie e fu nominata governante del principino. Ogni notte, preso il suo aspetto di rondine, non cessava il suo pianto. La regina, una sera, volendo sincerarsi che il bambino dormisse, entrò nella sua camera e trovò uno spettacolo raccapricciante : la culla del figlioletto era circondata da alte fiamme e, a piè del letto, sette minacciosi scorpioni facevano la guardia. Atterrita, urlò, accorsero le guardie, accorse il re e la stessa Iside, al cui cenno le fiamme si spensero d'incanto. La dea svelò il proprio essere e rimproverò la regina ; riconoscente per l'ospitalità aveva deciso di rendere il principe immortale, e, per questa ragione, ogni notte lo immergeva nelle fiamme purificatrici. Ma purtroppo ora l'incanto era rotto.

    La regina ne fu profondamente rattristata e il re, onorato d'aver dato ricetto a una dea, le offrì tutto ciò che lei volesse. Iside, naturalmente, chiese la grande colonna e lei stessa ne trasse lo scrigno e riempì il tronco di profumi, lo avvolse in aulenti bende e lo lasciò al re e al suo popolo come suo ricordo e preziosa reliquia. Ripresa la via del ritorno scortata da due figli del re, non seppe resistere a lungo : ordinò alla carovana di fermarsi e aprì la cassa. All'apparire del volto del marito le sue urla di dolore riempirono l'aria di un tale spavento che uno dei figli del re uscì di senno. Peggiore sorte toccò all'altro : Iside s'era chinata lacrimando sul caro viso, e l'ignaro ragazzo l'osservava incuriosito ; la dea, accortasene, gli lanciò una tale occhiata che il poveretto cadde fulminato.

    Rimasta sola, Iside tentò di tutto, usò invano tutte le possibile formule magiche per richiamare in vita lo sposo ; e, trasformatasi in falco, e agitando su di lui le ali per cercare di ridargli il soffio della vita, miracolosamente rimase fecondata. Giunta in Egitto, nascose la bara in un luogo romito presso Buto, tra le inestricabili paludi del Delta che la proteggevano dai pericoli. Ma per caso Seth, andando una notte a caccia al chiaro di luna, la trovò. Apertala e vista la salma del fratello, in preda al più scatenato furore la fece a brani, tagliandola in quattordici parti che sparpagliò per tutto l'Egitto. L'infelice Iside, al nuovo scempio, ricominciò la pietosa ricerca dei macabri resti e dopo immense fatiche riuscì a ricomporli ( tranne il membro virile divorato da un ossirinco, una specie di storione del Nilo). Sui luoghi ove i resti furono trovati, sorsero cappelle e poi templi ai quali si compivano pellegrinaggi chiamati " della ricerca di Osiride ".

    Ricomposto il corpo, Iside chiamò a sé la diletta sorella Neftis ( incolpevole sposa del malvagio Seth ), Thot e Anubi. E con la scienza ereditata da Osiride, tutti insieme si prodigarono per rendere a Osiride la vita. Anubi imbalsamò il corpo e confezionò così la prima mummia, che fu fasciata e ricoperta di talismani. Sui muri del sepolcro, ad Abido, furono incise le formule magiche di rito. Accanto al sarcofago fu posta una statua del tutto somigliante al defunto.

    Osiride così resuscitò, ma no poté regnare più su questa terra e divenne re del " Sito che è oltre l'Orizzonte occidentale ", che trasformò da luogo cupo e triste in una landa ubertosa e ricca di messi.

    Compiuto il rito della sepoltura, Iside tornò a nascondersi nelle paludi per proteggere se stessa e soprattutto il nascituro dalle vendette di Seth. Quando Horo nacque, la madre lo protesse con tutto l'amore, invocò su de lui l'aiuto di tutti gli dei, poi gli insegnò la scienza, l'educò nel culto del padre. Horo crebbe " come il sole nascente, il suo occhio destro era il sole, quello sinistro la luna " ed egli stesso era un grande luminoso falco che solcava i cieli. E quando fu abbastanza grande, Osiride tornò una volta sulla terra per farne un soldato. Allora Horo, radunati tutti i fedeli del re tradito, partì alla ricerca di Seth per vendicare il padre.

    La tremenda battaglia durò tre giorni e tre notti ; Seth e i suoi si trasformarono nei più terribili e imprendibili animali per cercare di sfuggire alla sconfitta : Horo mutilò Seth, ma questi si trasformò in un enorme maiale nero e ingoiò l'occhio sinistro di Horo : la luna cessò così di splendere, l'umanità era attonita. Alla fine Seth stava per soccombere, quando Iside cominciò ad intromettersi, a supplicare il figlio perché il massacro avesse termine : dopo tutto, Seth era suo fratello e marito della diletta sorella Neftis. Horo, in uno scatto d'ira, taglio la testa alla madre. Thot la guarì subito ponendole, al posto della sua, una testa di mucca. La battaglia riprese e durò all'infinito senza vincitori né vinti. S'intromise allora autoritariamente Thot, che guarì Seth ma gli impose di restituire l'occhio a Horo. La luna tornò a risplendere. Intervennero allora anche gli altri dei e posero la questione al giudizio di Thot. Fu un processo fiume che durò ottant'anni. Seth accusò Horo di non essere figlio di Osiride, essendo nato troppo tempo dopo la morte del vantato padre. Horo controbatté tacciando Seth di malafede ; e alla fine il Divino Tribunale sentenziò che Horo avesse il regno del Basso Egitto e Seth quello dell'Alto Egitto.



    Tratto da L'Egitto dei Faraoni di F.A. Mella

    Edited by eloyse - 16/9/2005, 11:36
     
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  7. eloyse
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    user posted image Iside, sorella e sposa di Osiride e madre fi Horus, simbolo della fedeltà coniugale e considerata protettrice dei bambini. Venerata fino alla tarda età, fu oggetto di culto anche presso i Greci e i Romani. Raffigurata spesso sui sarcofagi come protettrice e forza vitale dei defunti. Il suo tempio principale è a Phile.

    e in tal proposito...
    La leggenda di Iside
    Sposa e sorella di Osiride. A lei si doveva l'istituzione della famiglia e l'insegnamento alle donne della tessitura e del ricamo. I due sposi regnavano felici sull'Egitto. Ma la sorte aveva in serbo una sorpresa per loro. Il loro malvagio fratello Seth, geloso del loro successo aveva ordito un inganno ai danni del fratello Osiride. Aveva fatto preparare un ricco scrigno, promettendo che ne avrebbe fatto dono a chiunque,entrandovi,l'avesse occupato interamente con il proprio corpo.
    Lo scrigno aveva le misure esatte di Osiride.
    Osiride cadde nel tranello ed entrò nello scrigno-trappola preparato per lui. Subito Seth e i suoi complici serrarono il coperchio e gettarono lo scrigno nel Nilo.
    A questo punto cominciarono le peregrinazioni di Iside alla ricerca del corpo del marito.
    Durante uno dei suoi viaggi venne a sapere che lo scrigno era stato trasportato dalla corrente del Nilo fino al mare.
    Qui, giunto a Biblo, si era arenato vicino a un cespuglio.
    Il cespuglio, come per incanto, si era allora trasformato in una splendida acacia, racchiudendo nel suo tronco lo scrigno.
    Il re di Biblo aveva visto 'albero e l'aveva fatto tagliare, ricavandone una colonna per il suo palazzo.
    Iside, giunta a Biblo, tutte le notti si trasformava in rondine e svolazzando intorno alla colonna lanciava gridi strazianti a cui però nessuno faceva caso
    Allora, dopo essere divenuta governante del figlioletto del re, riuscì ad avere in dono lo scrigno.
    Apertolo cercò di ridare vita allo sposo, ma invano. E' in questo momento che rimase fecondata da Osiride,
    quando, trasformatasi in falco, fece vento con le ali sul corpo senza vita dello sposo.
    Nascose allora la bara a Buto, in un luogo paludoso.
    Ma il malvagio Seth, mentre andava a caccia, trovò la bara del fratello e lacerò il corpo in quattordici pezzi che poi disperse.
    Iniziò allora la ricerca di Iside delle parti del cadavere dello sposo.
    Furono tutte recuperate tranne il membro virile, mangiato dall'ossirinco del Nilo.
    In ognuna delle città dove furono recuperate le parti del corpo di Osiride sorse un tempio.
    Ricomposto il corpo di Osiride sì cercò di ridargli la vita. Il tentativo riuscì a metà, perchè Osiride ricominciò a regnare ma non più sulla terra, bensì sul "Sito che è oltre l'Occidente", l'oltretomba.

     
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  8. eloyse
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    ovviamente non finiscono qui...andrò avanti con il lavoro in un altro momento...
     
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  9. Ya_aghla_habib
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    (bhe.... ti sei scelta davvero un lavoro enorme!!!...ma devo dire che lo stai facendo molto molto bene.
    davvero!
     
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  10. eloyse
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    user posted imageHorus, dio di Behdet.Dio falco sdoppiato in Horus il Grande e in Horus Bambino. Nella mitologia, dio del cielo, della luce e della bontà. Una delle principali divinità egizie, Horus era figlio di Iside, dea della natura, e Osiride, dio del mondo sotterraneo;quando Osiride fu ucciso dal suo malvagio fratello, Seth, dio dell'oscurità e del male, Horus vendicò la morte del padre uccidendo suo zio. Solitamente raffigurato in figura di falco (o con testa di falco), è rappresentato anche come un bambino con un dito sulle labbra (e per questo era ritenuto dai romani il dio del silenzio). Horus era noto presso i greci e i romani con il nome di Arpocrate.
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  11. eloyse
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    user posted image Hathor, dea della musica, della danza, della poesia e dell´amore.
    Il nome di questa dea significa "Il tempio di Horo", colei che in qualità di matrice celeste contiene Horo, il protettore del faraone.
    Viene raffigurata come una vacca immensa che rappresenta il cielo e che offre generosamente il suo latte alle stelle per farle vivere e risplendere.
    La dea era venerata in tutto l´Egitto ma la sua residenza per eccellenza si trovava nell´alto Egitto a Dendera, dove è prossocchè intatto un tempio tolemaico a lei consacrato.
    Lo strumento sacro ad Hathor, con il quale viene spesso rappresentata, è il sistro.

    Da questa dea prese il nome il terzo mese del calendario egiziano antico. Questo calendario è ancor oggi in uso presso i Copti.... (ma di questo metteremo post a parte....)


     
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