IL CALENDARIO...antico degli egizi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. eloyse
        Like  
     
    .

    User deleted


    user posted image Gli Egizi furono sicuramente una di quelle popolazioni antiche che per determinare le stagioni adatte alla semina elaborò un sistema basato sulla comparsa di una determinata stella all'orizzonte. L'Egitto, come tutti sanno, è un paese arido ed assolato e, nei tempi passati, l’esistenza della sua popolazione dipendeva dalle benefiche inondazioni del Nilo che avvenivano, anno dopo anno, con incredibile puntualità.

    Gli Egizi notarono che il Nilo straripava, arricchendo i campi di fertile humus, alcuni giorni dopo che la stella Sirio era apparsa all’orizzonte, poco prima del sorgere del Sole. Questo evento si verificava alla fine della primavera e con esso si faceva iniziare un nuovo anno.

    Successivamente, non fu difficile accorgersi che le piene del Nilo giungevano regolarmente ad intervalli di 365 giorni, corrispondenti a poco più di 12 cicli lunari. Gli antichi Egizi per scandire il tempo divisero allora l'anno in dodici mesi, senza però tenere conto dei cicli lunari che pertanto non vennero a coincidere con l’inizio degli stessi. Stabilirono, quindi, in 30 giorni la durata del mese per un totale di 360 giorni. Infine, per fare in modo che la durata dell'anno corrispondesse al ritmo delle piene del Nilo, aggiunsero altri 5 giorni al fine di portare l'anno esattamente a 365 giorni. I cinque giorni complementari che venivano aggiunti alla fine della stagione dei raccolti erano giorni di festa e venivano considerati un piccolo mese a parte. Essi erano detti epagomeni da un termine greco che significa "portare sopra", "aggiungere".

    Gli Egizi notarono anche un'altra coincidenza con i fenomeni naturali e cioè il fatto che il Sole, durante l'anno, descriveva in cielo un arco sempre più ampio alzandosi sull'orizzonte sempre di più con il passare dei giorni per poi calare nuovamente, dopo aver raggiunto la massima altezza all'inizio dell'estate. Con l’alzarsi del Sole sull’orizzonte le giornate si facevano sempre più lunghe per tornare ad accorciarsi all’inizio della cattiva stagione. Se si infilava a terra un'asta si poteva anche osservare che, durante la giornata, quest'asta produceva un'ombra sempre più corta fino a raggiungere il minimo quando il Sole era alto in cielo a mezzogiorno, per poi riprendere ad allungarsi nel pomeriggio.

    Essi notarono infine che vi era un giorno in cui l'asta, a metà giornata, proiettava l'ombra più corta di tutto l'anno, e il fenomeno si ripeteva dopo 365 giorni, esattamente la scansione delle piene del Nilo. Vi era quindi una coincidenza fra le inondazioni del Nilo e l'altezza del Sole sull'orizzonte il quale, come abbiamo visto, raggiungeva un massimo all’inizio dell’estate per scendere ad un valore minimo all’inizio dell’inverno

    Edited by eloyse - 17/9/2005, 11:34
     
    .
0 replies since 17/9/2005, 10:09   605 views
  Share  
.