| Mi ritengo ormai un appassionato frequentatore di questo forum. Lo reputo interessante e distensivo, perché in esso oltre a parlare di posti splendidi, anche da me parzialmente frequentati ed apprezzati, è l’occasione per mettere a confronto le proprie esperienze con quelle altrui, di approfondire le conoscenze e poi, ho la sensazione di parlare con un gruppo di amici, di persone simpatiche e dalla notevole sensibilità, il tutto in un forum ben organizzato e con una grafica accattivante. Ebbene, nei momenti di relativa tranquillità, dopo intense giornate di lavoro, quando ho degli spazi tutti per me, tra le altre cose, mi piace scorrere le pagine di Mal d’Egitto, e in queste scorribande ho scoperto che oltre a parlare di Egitto è possibile intervenire su altri Paesi di cui, ho si ha conoscenza diretta, oppure che stimolano la curiosità, per poi porre delle domande a chi è più informato. Nella fattispecie parliamo della TURCHIA. Ho avuto la fortuna di sfiorare, nell’Aprile 2009, la conoscenza di alcuni luoghi di quel grande e ritengo meraviglioso Paese che è la Turchia, durante una Crociera che ha approdato tra gli altri a Smirne ed Istanbul. Di Smirne c’è da dire ben poco; assomiglia molto ad una delle tante Città Europee, moderna, con un attrezzato Porto ed un bel lungomare. Da ricordare soltanto tra i monumenti antichi l’AGORA’, in verità nulla di eccezionale come conservazione delle rovine (certo al confronto dei monumenti dell’antica Roma presenti in Italia, Pompei su tutti – e qui stendiamo un velo pietoso sulla conservazione di tale grande, immenso patrimonio storico ed artistico -, è ben poca cosa) e di cui non ho fotografie da mostrare in quanto non ritenni il sito di particolare bellezza. Ciò che invece mi ha favorevolmente impressionato è il Bazar della Città. Per lunghi tratti al coperto e con ampi spazi esterni, è ben organizzato e ricco di merce di ogni tipo, molta contraffatta delle grandi marche, ma comunque interessante. Dello stesso ho delle foto da cui potrete farvene un’idea:
Ma la Città veramente interessante e che non vi stancherà mai di visitare è ISTANBUL, l’antica Costantinopoli è la rappresentazione reale dell’incrocio di popoli e della convivenza di culture diverse. Unica Città al mondo a dividersi tra due continenti, Europa ed Asia, un ponte ideale tra Oriente e Occidente. La definirei una Città Cosmopolita, Universale. Purtroppo il tempo di permanenza benché fosse stato il maggiore di tutte le altre mete, era limitato dalle esigenze di navigazione di una nave da crociera. Essendo consapevole di ciò e non volendo partecipare ad alcun tipo di escursione organizzata, molto limitativa delle mie curiosità e con itinerari sempre più, ahimè, a scopi commerciali, - mi ero preparato durante il lungo inverno alla scoperta della Città. Alla fine quando l’abbiamo raggiunta mi è sembrato quasi di conoscerla e l’itinerario preparato è stato quasi del tutto eseguito. Considerate che eravamo un gruppo di amici abbastanza consistente, e tenere uniti e partecipativi tutti è stata una piccola impresa alla fine compensata dalla soddisfazione di tutti i partecipanti. Ma andiamo con ordine. Giunti ad Istanbul, in una mattina di leggera foschia, appena sbarcati siamo andati subito alla ricerca di un gruppo di taxi. Non è stato difficile farlo, infatti prima che ci attrezzassimo siamo stati avvicinati da una persona con la quale dopo una laboriosa trattativa (mi raccomando dimostrare una certa inflessibilità, un po’ come in Egitto), ci siamo accordati per l’utilizzo di taxi per € 80,00 (eravamo in quattro in ciascuna auto) e per l’intera giornata fino alle ore 16.00. A quel punto è iniziata la nostra scoperta di Istanbul. La prima tappa Palazzo Topkapi, cioè il Palazzo residenza ufficiale dei Sultani (almeno fino ad un certo periodo, dalla seconda metà dell’800, i sultani preferirono abitare nei palazzi che si erano fatti costruire sulle rive del Bosforo). Vi avverto subito che il complesso è enorme, per cui per una visita completa programmate almeno l’intera mattinata; noi purtroppo abbiamo dovuto eliminare la visita dell’Harem che si trova all’interno del Palazzo e per il cui accesso bisogna pagare un secondo biglietto. Ingresso alle ore 9,00 e vi raccomando vivamente di entrare presto perché nel corso della giornata una moltitudine di persone, turisti e locali, molte scolaresche con bambini meravigliosi che in coro ci salutavano ed erano felici di vederci, rendono la visita un po’ difficoltosa. Le cose da visitare sono tantissime. La sala del Tesoro che custodisce gioielli e preziosi; la sala delle Armi, con pugnali e armature; la sala degli Smeraldi dove è presente un pugnale con tre grandi smeraldi, la sala dei Diamanti, dove è conservato un diamante, il famoso Kasikci, a forma di cucchiaio, di 86 carati. E poi, divani, e tappeti, e ritratti, collezioni di armi antiche, e splendidi giardini e fontane. Insomma un luogo indescrivibile, dalle tante meraviglie, da visitare. Del Palazzo ho solo immagini dell'esterno poichè era vietato fotografare gli ambienti interni:
Al termine di questa visita, accompagnati da nostri prodi taxisti, ci siamo recati al centro del quartiere storico di Sultanahamet e cioè l’Ippodromo, autentico centro della vita civile della città romana e bizantina, qui la gente oltre a riunirsi per assistere alle corse dei cavalli, lo utilizzava anche come luogo per feste e purtroppo pure per sanguinosi scontri tra le diverse fazioni cittadine. Dell’antico splendore restano pochi reperti, in particolare la colonna di Costantino, la colonna Serpentina e l’Obelisco di Teodosio. Nei pressi dell’Ippodromo vi sono tra i principali monumenti della Città: la Basilica di Santa Sofia, la Moschea Blu e per ultimo e non per bellezza e ingegnosità, la Cisterna Basilica. Di altro non abbiamo potuto visitare perché il tempo ci è stato veramente tiranno.
La Basilica di Santa Sofia, massimo monumento cittadino e trionfante simbolo dell’architettura bizantina. La Chiesa attuale è la terza chiesa eretta in quell’area sin dai tempi dell’Imperatore Costantino. Inizialmente Chiesa Cristiana, con splendidi mosaici, ancor oggi visibili, di immagini cristiane; quando Costantinopoli fu occupata dai Turchi, essa fu trasformata in Moschea, per poi addivenire nei tempi nostri Museo. Qui di seguito potete ammirare alcuni ambienti interni e la bellezza dei mosaici in particolare la raffigurazione di Santa Sofia:
Naturalmente non ho ancora finito di raccontare. C'è un seguito con il racconto della Moschea Blu, della Cisterna Basilica e della Torre di Galata. Per oggi ho terminato il mio racconto, do’ ampio mandato ai gestori del sito, se lo ritengono, di accorciarlo o sintetizzarlo, oppure invitarmi a non proseguire. Io più sintetico di così non sono riuscito ad esserlo, c’era tanto da raccontare. Spero soltanto di essere riuscito a suscitare in chi lo leggerà un minimo di curiosità verso un mondo così diverso ma così vicino, anche per fatti storici, a noi. Un saluti a voi tutti da JhonnyI.
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