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| Un artista tra i più rappresentativi del rock mondiale, in particolare del Rock Progressive, il cosiddetto "rock sinfonico". Dopo aver conseguito studi musicali classici mostrando notevoli capacità, Richard Christopher Wakeman inizia la sua carriera negli anni ’60 come turnista di sala per David Bowie, Black Sabbath, Cat Stevens ( Morning Has Broken ), Mary Hopkins, Cilla Black, Clive Dunn, Elton John, Edison Lighthouse, Lou Reed, Al Stewart. Entrato poi a far parte di uno dei gruppi precursori del rock sinfonico, gli Strawbs con i quali registra il disco "Just a collection of antiques and curios" frutto di un concerto al Queen Elizabeth Hall e "From The Witchwood". In seguito passa ai mitici YES, con i quali viene consacrato dalla critica e dal pubblico come uno dei migliori tastieristi dell'epoca; immerso tra decine di sintetizzatori e moog crea uno stile ed una tecnica tastieristica innovativa che caratterizzerà i suoni del progressive-rock. E' considerato da molti il " Tastierista degli YES " con i quali ha collezionato una serie di dischi di altissimo livello, forse i migliori della storia del gruppo inglese.Tra questi spiccano Fragile, Close to the edge e Tales from Topography Oceans. In quegli anni realizza tre album solisti che ne esaltano le qualità oltre che come esecutore anche e soprattutto come compositore e che tuttora sono considerati pietre miliari della sua produzione solista ( Six Wives of Henry VIII , Journey to the Centre of the Earth , Myths and Legend of King Arthur and the Knights of the Round Table ). Alla fine degli anni '70 l'avvento della musica Punk (rock crudo, privo di tutte quelle "invenzioni tecniche" tipiche del rock progressive-sinfonico) determina un lento decadimento di tutto il movimento "progressive". La ricerca di una nuova dimensione e di un contatto più diretto con spiritualità e sacralità del mondo lo inducono ad una serie di produzioni dedicate in puro stile new age, dove il suono e la melodia diventano semplici mezzi per dipingere delle emozioni. E questo uno dei momenti più introspettivi della sua lunga carriera. Abbandonate le decine di tastiere, moog e quanto di meglio si trova nel panorama elettronico, riscopre il gusto del semplice pianoforte, strumento con il quale cesella le note di album come i tre della serie "Airs" oppure successivamente Heritage Suite, Romance of the Victorian Age, Tapestries e Prelude to a Century. A questi si aggiungano pure i tre ambient "Aspirant", colorate e suggestive meditazioni musicali. Dopo essersi prevalentemente dedicato ad ambient music e new age - guadagnando un seguito di fans completamente diverso - Rick Wakeman è tornato in tempi recenti prepotentemente al rock. Return to the Centre of the Earth è il vero ritorno del mago Merlino delle tastiere che crea una miscela esplosiva di potenza del rock e sonorità di una orchestra sinfonica.  |
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