Mal d'Egitto

Civiltà Egizia in Mostra, ...non solo musei

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lupenz64
view post Posted on 8/10/2005, 17:38




E' attualmente in corso, e si svolgerà fino al 31 ottobre 2005,
nell'antico palazzo Bourbon del Monte presso il
MUSEO ABOCA DI SAN SEPOLCRO (AREZZO) l'esposizione
IGIENE E BELLEZZA NELL'ANTICO EGIZI. L'ALTRA DIMENSIONE DEL SAPERE dedicata agli unguenti e alle erbe usate dagli Egizi per la cura e il benessere del corpo.
Tel 0575733589 http://www.abocamuseum.it


Edited by lupenz64 - 8/10/2005, 18:40
 
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Cleopatra79
view post Posted on 26/10/2005, 12:26




Astronomia ed Egitto tra superstizione e paranormale

L'8 novembre 2005 presso l'aula magna della scuola media "G. Schiapparelli" in via dei Boschi 17 a ORIGGIO (VA).

Le civiltà antiche e moderne sono spesso state influenzate dall'osservazione della volta celeste, portando allo sviluppo di pseudoscienze come l'astrologia. Il rapporto tra Egizi e volta celeste è tuttavia molto particolare: si dice che la stessa piana di Giza sia una rappresentazione terrena della cintura di Orione, che in un antico tempio vi siano raffigurati UFO e veicoli moderni, e che la stessa Grande Piramide sia una struttura di origine aliena dotata di misteriosi poteri.ma è veramente cosi? Nella conferenza si propone una riflessione razionale su questi ed altri misteri. Questo incontro è realizzato in collaborazione con Egittologia.net.

Relatore: Marco Morocutti
Marco Morocutti è nato a Brescia il 16 gennaio 1959. Di professione progettista elettronico, opera dal 1980 come direttore tecnico in una azienda produttrice di elettronica per l'industria e per il settore civile. E' coautore di uno dei primi testi italiani sui microprocessori, (Hoepli, 1980); nello stesso periodo collabora con alcune fra le prime riviste dedicate al nuovo settore dei Personal Computer. Nel 1985, assieme ad un collega, pubblica l'idea di realizzare virus informatici su Scientific American nella rubrica Ri-creazioni al calcolatore (presente anche nella versione italiana), che risulterà poi essere fra le prime descrizioni del concetto di virus a comparire su una rivista a diffusione mondiale. Da sempre curioso di scienza ed appassionato di divulgazione scientifica, aderisce fin dalla sua fondazione al Cicap, del quale è membro effettivo dal 1995.

da Egittologia

 
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Cleopatra79
view post Posted on 13/11/2005, 14:46




L'Egitto in scena a Firenze
Asta record per Amenophis III



Firenze, 12 novembre 2005 - Stima record per una testa raffigurante il faraone d'Egitto Amenophis III che sarà battuta ad un' asta il 14 novembre da Pandolfini a Firenze: il pezzo partirà da una valutazione oscillante tra gli 85.000 e i 125.000 euro, una cifra molto alta per un mercato di nicchia come quello dei reperti archeologici.

La testa è in granito grigio scolpito e levigato e rappresenta il sovrano come una divinità.

Sotto il regno di Amenophis III (XVIII dinastia) l' Egitto godette di 39 anni di pace, periodo nel quale le arti figurative raggiunsero alti livelli qualitativi. L'asta di Pandolfini è l' unica dedicata in Italia all'archeologia e conterà 235 lotti.

Oltre a reperti egizi, saranno venduti reperti etruschi e romani; tra questi ultimi sono considerati importanti due ritratti scultorei maschili a grandezza naturale dell' imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) e una testa maschile di pregevole fattura che rappresenta un personaggio anonimo del II-III secolo dopo Cristo.

Fra i reperti etruschi sono presenti un'urna cineraria biconica con il coperchio costituito da un elmo in bronzo e la monumentale ceramica 'hydria apulia' decorata con figure rosse raffiguranti un gineceo. Questo reperto è stato dichiarato di interesse archeologico 'particolarmente importante' dalla Soprintendenza regionale ai beni culturali del Friuli Venezia Giulia.

Sempre da Pandolfini il 14 novembre si svolgerà un' altra asta con 365 lotti di libri e stampe antiche e moderne.




da http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/

Edited by Cleopatra79 - 13/11/2005, 14:48
 
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Cleopatra79
view post Posted on 17/12/2005, 14:19




Capodanno nell'Antico Egitto!
Graglia (Bi), 31 dicembre 2005



PANTA REI
Associazione Culturale

Cari amici,
anche quest'anno abbiamo il piacere di invitarvi a festeggiare con noi la magica notte di capodanno.Come nostra abitudine,uniremo insieme il piacere di ritrovarci con un aspetto culturale molto particolare: l'antico Egitto.
Ceneremo a base di piatti tipici dell'antica tradizione egiziana rielaborata seguendo la cucina vegetariana e biologica; ci intratterremo con giochi particolari e aspetteremo la mezzanotte donandoci come di consueto un momento più interiore con una meditazione ispirata alla sensibilità spirituale dei Faraoni.

Vi aspettiamo numerosi!



Programma della Serata

Accoglienza e aperitivo di benvenuto: 19.00

Presentazione della serata: 19.30

Cena: 19.45

Momento culturale: 22.30

Meditazione augurale: 23.30

Brindisi: 24.00



Note Tecniche

Luogo di ritrovo:
Graglia (Bi), casale Grippagli 17

Costo per la cena:
35 euro a persona (bevande escluse)
(bambini dai 3 ai 13 anni: 15 euro)

per i bambini sono previste delle attività ludiche ed educative

Per motivi organizzativi (i posti sono limitati!)
è necessario confermare la propria presenza entro
martedì 27 dicembre

Per informazioni e adesioni:
Marco e Patrizia Bo - 015-63.236
Giacomo e Nadia Bo: 0432-72.80.71
 
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Cleopatra79
view post Posted on 3/1/2006, 16:45




Gli splendori dell’Egitto e le nuove metropoli a Torino

Da La Stampa del 31 Dicembre 2005

a cura di Giovanna Favro

13 gennaio - 14 maggio: «Paesaggio e veduta da Poussin a Canaletto. Dipinti da Palazzo Barberini». Si vedranno 60 tele del XVII e XVIII secolo, firmate ad esempio da Bril, Van Bloemen, Canaletto, Salvator Rosa. (Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli).

15 gennaio - 30 aprile: «La Sindone di Torino». Un cammino emozionale lungo le navate appena restaurate della Cripta del Duomo.

16 gennaio - 26 marzo: «Forza motrice. Protagonisti del design e della tecnologia automobilistica italiana» (Centro storico Fiat, via Chiabrera 20) e «Mostra cinematografica Fiat» al Museo nazionale del Cinema. L’evoluzione dell’innovazione e dello stile, e, al Museo, manifesti storici, oggetti e immagini: la presenza dell’automobile nel cinema.

20 gennaio - 2 giugno: «Torino al lavoro dalla ricostruzione allo sviluppo». (Museo diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4).

20 gennaio - 30 giugno: «Riflessi di pietra» e «La vita quotidiana nell’Antico Egitto». Le collezioni del Museo Egizio sono ripresentate nello straordinario allestimento scenografico di Dante Ferretti, con una mostra dedicata alla vita di tutti i giorni, dal lavoro alle feste, di quanti vissero lungo il Nilo.

26 gennaio - 23 aprile: «Vittorio Sella alpinista e fotografo 1879-1909». Alla Gam, 200 fotografie realizzate dall’autore biellese.

4 febbraio - 4 giugno: «Metropolis: La città nell’immaginario delle avanguardie». Alla Gam, la visione e l’interpretazione delle città nell’arte tra il 1910 e il 1920 a firma di Boccioni, Carrà, Sironi, Severini, Max Weber, e molti altri.

7 febbraio - 30 aprile: «Eroi ed atleti: l’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma a Torino 2006» (Museo di Antichità). Quaranta opere dell’arte classica legata alle Olimpiadi.

7 febbraio - 14 maggio: «Corti e città. Arte del ‘400 nelle Alpi Occidentali» (Promotrice delle Belle Arti). La produzione artistica dal tempo di Amedeo VIII (1383-1451) alle soglie del 500.

8 febbraio - 7 maggio. «Il Papiro di Artemidoro» (Palazzo Bricherasio). Riemerge dall’oblio il reperto di epoca tolemaica: la mostra ci condurrà tra i mosaici, le cartografie, le sculture e le pitture di arte greca a romana.

10 febbraio - 19 marzo: «I disegni di Leonardo» (Biblioteca Reale). L’autoritratto-capolavoro realizzato negli ultimi anni di vita del genio.

10 febbraio - 19 marzo: «Il Cristo crocifisso di Michelangelo». Alla Biblioteca Reale anche la scultura lignea attribuita al Buonarroti.

16 marzo - 25 giugno: Metropolitanescape: immagini della città contemporanea (Palazzo Cavour).

 
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Cleopatra79
view post Posted on 16/1/2006, 17:16




Egitto misterioso e oggetti fuori dal tempo - 21 gennaio 2006

Con Stefano Bagnasco, fisico, INFN, Sperimentazioni CICAP;
Mario Tosi, egittologo, collaboratore scientifico della Sovraintendenza al Museo Delle Antichità Egizie di Torino;
Giorgio Ferrari, Egittologia.net.


Continua la serie di conferenze "Indagini nel mistero" a Milano.
Sabato 21 gennaio 2006, Mario Tosi, egittologo, collaboratore scientifico della Sovraintendenza al Museo Delle Antichità Egizie di Torino, relazionerà su "Egitto misterioso e oggetti fuori dal tempo".
Saranno inoltre presenti Stefano Bagnasco, fisico, INFN, Sperimentazioni Cicap e Giorgio Ferrari di Egittologia.net.

Egittologia.net è orgogliosa di aver collaborato attivamente all'organizzazione dell'evento, quale momento di aggregazione e conoscenza fra i propri iscritti e ciò che li unisce: l'Antico Egitto.

L'incontro si svolgerà alle ore 17,30, presso il Museo di Storia Naturale - Corso Venezia 55, (MM1 Palestro), posto all'interno dei Giardini di via Palestro. Ingresso gratuito.

Mario Tosi ha compiuto numerose ricerche nella necropoli tebana, collezionando testi e raccogliendo copiosa documentazione fotografica. Ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali: "Stele ed altre epigrafi di Deir el Medina" (Torino 1972) con Alessandro Roccati; "Dizionario Enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto";"Il grande santuario di Amon Ra a Karnak: l'orizzonte sulla terra" (Imola 2002); "Vita operaia nel villaggio operario di Deir El Medina, da ostraka iscritti e figurati" (Imola 2003); "Deir El Medina - Amenhotep I° e gli artisti del faraone" (2003).



 
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Cleopatra79
view post Posted on 25/2/2006, 00:14




MUSEI: A BOLOGNA RIVIVE LA STORIA DELL'ANTICO EGITTO

Bologna, 23 feb. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Il Museo Civico Archeologico di Bologna, domenica 26 febbraio, propone due incontri per permettere agli amanti della storia antica di riscoprire la magnificenza di una grande epoca e rivivere un carnevale speciale. La lettura di brani tratti dalla letteratura egiziana e un cammino tra gli oggetti esposti al Museo raccontano la storia dell'Antico Egitto. E' questo il tema centrale della visita guidata dal titolo ''Antico Egitto: 3000 anni di storia ci guardano dalle vetrine del museo'', proposta dall'egittologa Barbara Faenza, alle ore 11.00. Non una semplice successione di sovrani, ma un percorso di lettura originale per comprendere il cambiamento e lo sviluppo della vita sociale, della figura del faraone e dell'ideologia regale nel corso degli anni.

Nel pomeriggio, alle ore 16.00, per la rassegna ''Curiosita', terribile passione'', l'archeologa Federica Sacchetti presenta ''1874: il Carnevale degli Etruschi a Bologna e la nascita del Museo Civico Archeologico''. Un'occasione per rivivere l'entusiasmo e l'interesse col quale Bologna accolse la mascherata storica, organizzata sull'onda delle nuove scoperte archeologiche, una grande sfilata di circa mille persone, raffigurante l'ingresso degli Etruschi a Bologna, accolti con tutti gli onori dal re del carnevale, il Dottor Balanzone.

da Adnkronos

 
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Cleopatra79
view post Posted on 7/3/2006, 20:25




FAENZA - L'alimentazione nell'antico Egitto al centro di una conferenza al Rione Giallo

FAENZA - "L’alimentazione nell’antico Egitto" è il titolo della conferenza in programma venerdì 10 marzo 2006, alle ore 20.45, presso la sede del rione Giallo (via Bondiolo, 85). La cultura egiziana ha influenzato l’Europa fin dai tempi della dominazione romana: i suoi culti, le sue architetture e i suoi geroglifici hanno sempre incuriosito storici e appassionati. La civiltà dell’antico Egitto è famosa per la maestosità dei suoi monumenti e il mistero dei geroglifici, meno noto è invece l’aspetto legato all’alimentazione degli egiziani.

Proseguendo la loro opera di divulgazione della cultura faraonica, il rione Giallo e la sezione di Solarolo dell’Archeoclub Italia, in collaborazione con il Credito cooperativo ravennate e imolese, hanno promosso questa iniziativa (a ingresso libero), rivolta a tutti gli appassionati di storia antica.

Relatrice Daniela Picchi, egittologa, vicedirettrice del Museo Archeologico di Bologna.

La stessa relatrice farà inoltre da guida - domenica 19 marzo – alla visita al Museo Egizio di Bologna, organizzata dal rione Giallo e dall’Archeoclub Solarolo. Per informazioni e partecipazione contattare il Rione Giallo (via Bondiolo, 85; tel. 0546.660663).


da http://www.romagnaoggi.it/
 
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Cleopatra79
view post Posted on 11/3/2006, 00:02




Papiro di Artemidoro, una storia incredibile

Dall’Egitto all’Europa, dal I secolo a.C. al 1800, da supporto per un’opera geografica a catalogo a pseudo-sarcofago a… Torino, dove una mostra ne racconterà l’incredibile storia


Presso Palazzo Bricherasio, a Torino, l'8 febbraio aprirà i battenti la mostra “Le tre vite del Papiro di Artemidoro. Voci, sguardi dall'Egitto greco-romano” che si potrà visitare fino al 7 maggio. Occhi puntati dunque sul Papiro di Artemidoro, l'eccezionale reperto di epoca tolemaica che riemerge dopo duemila anni in cui era stato lasciato nel dimenticatoio. Oggi dunque occorre ringraziare la Fondazione per l'Arte della Compagnia di San Paolo innanzitutto per averlo comprato, destinandolo al Museo Egizio di Torino, e poi per averlo fatto restaurare.
Se il Papiro è il protagonista indiscusso dell’appuntamento culturale nella città del Lingotto, non sono però da meno gli oggetti che gli faranno da corteggio: centoventi reperti di eccezionale valore saranno suddivisi nelle tredici sale attraverso cui verrà illustrata la storia del papiro, ma anche l’arte e la cartografia dell’epoca egizia, greca e romana.

Claudio Gallazzi, il curatore della mostra, il giorno della presentazione presso la sede della Stampa Estera di Roma ha affermato: “Le mostre sui papiri non hanno mai avuto successo di pubblico, ma questo è un papiro fuori dall’ordinario che ha permesso di scrivere pagine nuove nel campo della letteratura greca, della cartografia e della storia dell’arte. Come è possibile che un solo papiro contenga un così grande tesoro? Semplicemente perché venne utilizzato più volte, da più persone e a più scopi”.

il papiro fornisce oggi non solo un'ampia porzione del testo perduto di Artemidoro di Efeso, ma anche la più antica carta geografica di età classica a oggi nota, un repertorio di animali reali e fantastici e un taccuino con disegni di figura.

La “vera” storia del Papiro di Artemidoro
E’ una storia davvero insolita che ebbe inizio ad Alessandria , in Egitto, negli anni 30-40 a.C. e si concluse quando diventò Libro della Geografia di Artemidoro di Efeso, un geografo vissuto tra I e II secolo a.C.
Questa era un’opera monumentale che si componeva di undici libri (in seguito un punto di riferimento per Strabone, Elenio e Marciano).
Ma, ahimè, il tempo poco ci ha lasciato di quest’opera mastodontica, se non cinque colonne di testo. Ebbene queste appunto si trovano sul papiro: sono il II Libro e parlano della penisola Iberica, vi è un’introduzione, tre colonne sul lavoro del geografo e una sulla penisola iberica dove sono descritte le coste e segnate le distanze tra le località.

2,5 metri per due (cioè retro più verso)
Tanto per incominciare è assai lungo, ben 2,5 metri. Ma l’estensione inganna, infatti questa è solo una parte di un papiro assai più esteso, sicuramente mancano le carte geografiche, perché il copista lasciò delle parti in bianco affinchè un disegnatore le riempisse con le mappe. Venne anche il turno del cartografo e disegnò la provincia Betica della penisola iberica, facilmente identificabile perché un grande fiume, il Betis appunto, la attraversa. Però qualcosa andò storto e non portò a termine il lavoro: si accorse di aver commesso un errore. Accidenti! Era la mappa sbagliata! Non quella avrebbe dovuto trovarsi in apertura del rotolo, ma quella della penisola per intero.
Niente da fare, l’errore commesso era fatale, papiro in quel modo era sfregiato, inutilizzabile.
E comunque c’è un però: il verso del rotolo era bianco, utilizzabile insomma, ma per scopi certamente meno nobili. Si trasformò in repertorio di bottega da cui i clienti sceglievano il disegno necessario al lavoro da svolgere: vi vennero raffigurati animali come giraffe, tigri e fenicotteri, attinti dalla realtà, ad altri di fantasia, come il tonno sega, o mitologici come il grifone, ognuno comunque ben identificato dal nome indicato accanto.

Quello che restava del recto
Una volta scritto il verso, alcuni allievi di bottega lo girarono nuovamente, per sfruttare le parti bianche del recto, quelle in pratica dove le mappe avrebbero dovuto trovare spazio, secondo il progetto originario.
E se il verso era servito da catalogo, questo lato era destinato a fungere da quaderno per le esercitazioni: i ragazzi raffigurarono così parti anatomiche del corpo umano, come teste, piedi e mani.

Dalla bottega alla tomba, il passo fu breve
Orbene consideriamo che fino circa alla fine del I secolo a.C. il papiro circolo nella bottega per illustrarne il repertorio. Poi però non vi era più spazio per disegnavi sopra, o forse anche si era fatto un po’ logoro, fu così venduto come carta da macero.
Lo acquistò qualcuno a cui serviva per realizzare il cartonnage della maschera di una mummia. Niente di insolito in questa prassi che si era diffusa già dal 1000 a.C.: la carta in pratica veniva incollata, ricoperta di gesso e dipinta, il tutto per fungere da sarcofago, un articolo molto costoso.

Nel 1800
Ebbene la mummia avvolta nel Papiro fu recuperata alla fine del 1800 e il surrogato di “sarcofago” fu acquistato da un collezionista. Quando questi morì, il rotolo fu comprato da un altro collezionista, tedesco. Fu a costui che venne l’idea di smembrare il cartonnage: vennero fuori così cinquecento pezzi e venticinque documenti. Tra questi, il Papiro di Artemidoro si componeva di ben cinquanta frammenti.

Grazie a quel cartografo tanto maldestro!
Chissà perché è proprio lui il sospettato, forse perché sbagliò mappa senza avvedersene. Forse poi con altrettanta sbadataggine, quando il papiro era ancora integro e arrotolato, bagnò per errore il rotolo. In questa maniera i disegni e le scritte che trovavano posto sul recto, lasciarono i loro calchi sul verso. Oggi la tecnologia ha permesso di ricostruire i segni invisibili a occhio nudo, sopperendo agli spazi creatisi con gli strappi del papiro.
Non è escluso pertanto che nuovi aspetti verranno fuori in seguito.

Questa storia davvero intrigante è ricostruita nel percorso della mostra: è illustrata la lavorazione del papiro e del cartonnage al mondo egizio, greco e romano, è spiegata la cartografia, la rappresentazione degli animali, i disegni di figura, vengono illustrate le botteghe, la storia dell’illustrazione libraria ed anche altri papiri che hanno avuto un destino in parte simile.

La mostra sarà aperta al pubblico da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle 18.30, lunedì dalle 14.30 alle 19.30, giovedì e sabato fino alle 22.30.


da http://www.ineuropaonline.it/ del 10-03-2006
 
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Cleopatra79
view post Posted on 14/3/2006, 00:05




FAENZA - L'Egitto invade il Rione Giallo


FAENZA - Dopo il recente appuntamento dedicato all’alimentazione nell’antico Egitto, il rione Giallo ospita un’altra conferenza ancora incentrata sul paese dei Faraoni.

"Una crociera sul Nilo del 47 a.C. - Medinet Habu, la Cappella Sistina dell’Antico Egitto" è il titolo della conferenza in programma giovedì 16 marzo 2006, alle ore 20.45, presso la sede rionale (via Bondiolo, 85).

L’incontro – a ingresso libero - è promosso dal rione Giallo in collaborazione con l’agenzia viaggi Faventia Tourist. Relatore Massimo Novarin.

Durante la serata, arricchita da splendide immagini, si parlerà di geroglifici, architettura romana ed egiziana, di deserti e del mar Rosso.

 
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Cleopatra79
view post Posted on 18/3/2006, 00:05




SPOLETO: L'ANTICO EGITTO E 'LE INTELLETTUALI' DI MOLIE'RE

Spoleto (Pg), 17 mar. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - ''Egitto: Arte e Mistero'' e' la mostra che, dopo aver fatto il giro in diverse citta' italiane, approda a Spoleto, allestita nelle Sale Espositive dell'Ex Museo Civico. L'esposizione, composta da circa 200 immagini artistiche, nasce da uno studio svolto da Alessandro Benassi sul simbolismo numerico delle piramidi. La mostra verra' inaugurata sabato 18 marzo, alle ore 16.30, alla presenza del sindaco e di rappresentanti della Provincia. L'ingresso alla mostra, che rimarra' aperta fino al 9 aprile, e' gratuito.

da http://www.adnkronos.com/
 
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Cleopatra79
view post Posted on 20/3/2006, 19:35




Sempre riguardo la mostra a Spoleto...


EGITTO-ARTE E MISTERO. SUCCESSO DELLA MOSTRA ALL'EX MUSEO CIVICO.
Lunedì, 20 Marzo 2006 ore 17:00

di SANDRO MORICHELLI

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Egregiamente organizzata dalla gentile nostra concittadina Placidi è stata,come da noi annunciato,inaugurata la mostra documentaria multimediale "Egitto-arte e mistero".
Si tratta di una spettacolare rassegna che fa rivivere l'epoca dei Faraoni,ponendo in luce l'arcano segreto delle piramidi,la tradizione solare nell'antico Egitto,le origini e i segreti delle divinità egizie.
A chiusura della mostra verrà trattato il tema l'Egitto dei Faraoni,la cui antichissima millenaria civiltà dimostra che anche in tempi lontanissimi ci fossero Nazioni capaci di sbalordire a distanza di tremila anni le moderne generazioni.
Le piramidi riassumono e rappresentano agli occhi di tutti la preziosa chiave del misterioso Egitto.
Da tantissimi anni gli studiosi di tutto il mondo si portano in Egitto non solo per studiare l'antica civiltà,ma attraverso gli scavi,riportare alla luce ciò che è nascosto sotto la sabbia del deserto.
Ecco perchè i turisti provenienti da ogni continente giungono nel nord Africa per vedere dal vivo le piramidi,la sfinge e poter comprendere qualcosa in merito alle tombe dei Faraoni.
E' una vera e propria meraviglia che potrà avere una risposta soltanto in virtu' della decifrazione di enigmi e di una "scrittura" ancora non risolta,potremmo dire insoluta.
Al momento attuale,nonostante il progredire della scienza e della tecnologia,il fascino e il mistero che incombono sulle piramidi e sul mondo egizio,troppe cose e la maggior parte dei "particolari" rimangono un segreto ed un vistoso mistero.
La spettacolare mostra ha suscitato tantissimo interesse,risultando ancor piu' artistica grazie alle gigantografie realizzate da Alessandro Benassi.
La mostra rimarrà aperta dalle ore 10 alle ore 19 sino all'8 aprile.
Sin da ora si può affermare che stia riscuotendo unanimi consensi.
Il merito va attribuito alla Associazione Archeosofica,al patrocinio del Comune di Spoleto,alla Provincia di Perugia,a Radio Onda Libera,a "Bocci Vivai" e agli sponsors Federico Cashmere e Terme di Fontecchio.

da Spoleto Online
 
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Cleopatra79
view post Posted on 23/3/2006, 15:54




Museo archeologico: "Occhi aperti sull'Egitto"

22/03/2006 - Il Museo Archeologico Nazionale di Parma, tra i più antichi d’Italia, al fine di valorizzare la propria preziosa collezione e contribuire all’approfondimento scientifico sulle tecniche storico-artistiche dell’arte egizia, ospita un evento mai realizzato fino ad oggi, il restauro in diretta di un antico sarcofago a maschera d’oro della XXVI dinastia della propria collezione.
All’interno del Museo è stato allestito un modulo laboratoriale tra pareti di cristallo dotato delle più moderne e sofisticate attrezzatura per la diagnostica e il restauro delle opere d’arte, dove appassionati ed addetti al settore, potranno vedere tutte le fasi di restauro dell’antico manufatto interagendo con il personale preposto all’intervento, disponibile per spiegare le varie fasi di lavoro.
Per la sua interessante singolarità il progetto è stato patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Consiglio Supremo delle Antichità Egizie del Cairo.
Il Soprintendente dei Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Dott. Luigi Malnati e la Direzione del Museo, nella veste della Dott.ssa Maria Bernabò Brea, hanno affidato all’egittologa del Museo Egizio di Torino, Dott.ssa Elisa Fiore, la Direzione scientifica dell’intervento.
L’intervento è stato realizzato dal restauratore Teodoro Auricchio, assistito dalla restauratrice Annalisa Pilato e da Daniela Mauro per l’elaborazione grafica del restauro, alle operazioni di diagnostica partecipano il Centro di Riflettografia I.R. e Diagnostica per i Beni Culturali dell’Università degli Studi di Milano, il Centro per la Protezione dei Beni Culturali Dagli Organismi Dannosi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la Dendrodata di Verona, la Coral di Torino, la EL.EN. Group di Firenze, la Opto-Labo di Milano.
Il sostegno economico è stato offerto principalmente dalla Comunità Montana Della Valle Ufita di Ariano Irpino il cui Presidente Giuseppe Solimene sottolinea come nell’era della globalizzazione sia importante che gli Enti si impegnino sinergicamente per favorire gli scambi culturali e per diffondere le peculiarità locali; noltre l’evento di Parma rappresenta anche l’opportunità per far conoscere e specificità locali e favorire l’incontro tra la realtà irpino-ufitana e quella emiliano-romagnola,e dalla Ditta Auricchio di Cremona.
L’evento prevede tra l’altro una serie di iniziative complementari , conferenze e lezioni, di cui si darà calendario, volte a favorire la partecipazione del pubblico . Il laboratorio sarà visibile fino al 20 aprile ( Lunedì – Sabato ore 9-13; Domenica e festivi ore 15 – 18)

PROGRAMMA

Dal 20 marzo al 20 aprile sarà possibile assistere al restauro ed avere informazioni su di esso e sulla collezione egizia del museo tutti i giorni feriali dalle ore 9 alle ore 13 ed i festivi dalle ore 15 alle ore 18.

Il servizio è compreso nel biglietto d’ingresso al museo di Euro 2.
Al di sotto dei 18 e al di sopra dei 65 anni il biglietto è gratuito.

31 Marzo dalle ore 15 alle ore 18, sala della collezione Egizia Archeobimbi – Archeosafari alla ricerca degli animali dell’antico Egitto, per bambini delle scuole elementari

Dal 2 al 9 aprile, in occasione della Settimana della Cultura, l’ingresso sarà gratuito per tutti.

Domenica 2 aprile ore 15, ore 16, ore 17 Alla scoperta dell’Egitto del Museo Archeologico di Parma tre visite guidate alla sezione Egizia a cura dei Servizi Aggiuntivi Università di Bologna, Dipartimento di Archeologia, in collaborazione con il corso di Egittologia. Studenti specializzandi in Egittologia accompagneranno il pubblico alla scoperta dell’antico Egitto attraverso i manufatti antichi della collezione del museo di Parma

Giovedì 6 Aprile ore 17 sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Parma “I Sarcofagi egizi della XXVI dinastia”
 
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Cleopatra79
view post Posted on 30/3/2006, 00:00




Noto restauratore piacentino impegnato all'Archeologico di Parma in un intervento senza precedenti
Il sarcofago rinasce in pubblico
Teodoro Auricchio: evento che cattura bambini a adulti


Il fascino oscuro dell'antico Egitto non viene scalfito da radiografie e analisi chimiche. C'è un'aura speciale intorno al sarcofago antropoide a maschera d'oro del sacerdote Shepsesptah, che se ne sta immobile e regale sotto le mani del team di restauro di Teodoro Auricchio, e sotto gli occhi incuriositi di un pubblico di bambini e di adulti. In questi giorni e fino al 9 aprile si svolge un evento del tutto speciale al Museo Archeologico di Parma in palazzo della Pilotta, dove è stato allestito un laboratorio tra pareti di cristallo per valorizzare questa gemma delle collezioni (il restauro dal vivo è visibile tutti i giorni dalle 8.30 alle 13 e domenica pomeriggio dalle 15 alle 18).
«Per la prima volta - racconta Auricchio, affiancato da <b>Annalisa Pilato e Daniela Mauro - si restaura un sarcofago egizio in pubblico, la gente impara a vedere come si agisce su un'opera d'arte e ci fa domande. Noi interagiamo con il pubblico, spieghiamo le fasi di lavoro, il trattamento delle parti decorative e mostriamo come si interviene con il laser e le attrezzature elettroniche». A patrocinare il progetto, il ministero per i Beni Culturali.
Il restauratore piacentino esperto del legno - noto in città per la scuola di restauro tenuta diversi anni in via Romagnosi, per gli interventi di risanamento del salone della Biblioteca Passerini Landi, del gruppo ligneo del fiammingo <b>Jan Geernaert in Santa Maria di Campagna e dei restauri capitolari - è protagonista di un'impresa che vede impegnati diversi atenei sull'aspetto analitico e diagnostico: dall'Università degli Studi di Milano alla Cattolica di Piacenza, nonché numerosi laboratori. La direzione scientifica spetta a un'egittologa del Museo Egizio di Torino, Elisa Fiore. Significativo il sostegno economico di realtà lontane geograficamente, ma desiderose di stabilire ponti locali, come la Comunità Montana della Valle Ufita di Ariano Irpino, presieduta da Giuseppe Antonio Solimine. E giovedì, alla presentazione del restauro, a Parma, sono invitati imprenditori dall'area avellinese ma anche parmensi e piacentini, per stringere scambi culturali e produttivi.
Tornando al restauro, una volta concluso, il sarcofago resterà visibile in un'atmosfera controllata, dentro una bolla di materiale plastico ed alluminio, una sorta di camera trasparente su misura. Nel periodo pasquale non mancherà una mostra didattica.
«E' un'opera di grande interesse - sottolinea Auricchio - realizzata insolitamente in legno in un periodo dinastico dove invece prevaleva la pietra. L'intervento su un pezzo simile, di 2.600 anni fa, genera inevitabilmente una grande tensione, basti pensare che ci sono sostanze sopra il sarcofago che possono essere confuse con lo sporco invece sono particelle da aspersione, resine e cere, non vanno rimosse perché sono parte del rito funebre».
Sul manufatto viene eseguito un intervento di consolidamento e fissaggio del colore, un'attenta pulitura, con l'ausilio del laser e del microscopio per agire selettivamente. Si è dovuto affrontare anche il problema posto dai restauri di quarant'anni fa, quando l'effigie del gran sacerdote fu trattata in modo mimetico, con criteri estetici oggi superati.


Patrizia Soffientini

da http://www.liberta.it/
 
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Cleopatra79
view post Posted on 13/4/2006, 02:32




Una nuova esposizione a Villa Adriana analizza l’influenza della cultura egizia su Adriano.

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(12/04/2006) Negli anni successivi al rientro a Tivoli (134 d.C.), dopo un viaggio nella provincia d’Egitto, l’ammirazione di Adriano per il paese delle piramidi e i culti misterici, in particolare quello di Iside, si ritrova in una serie di opere rinvenute nella Villa nei secoli scorsi e in gran parte conservate a Roma presso i Musei Vaticani e i Musei Capitolini. Ad esse si aggiungono i recenti rinvenimenti, sia dall’Antinoeion che dalla Palestra.

Si tratta essenzialmente di opere raffiguranti Iside, Antinoo-Osiride, sacerdoti, offerenti; e ancora basi di statue e vasi, realizzati in un’estrema varietà di materiali, dal marmo bianco al bigio morato, dal basalto alla diorite, dal cipollino al rosso antico. La numerosa presenza di immagini di Iside e del suo seguito va considerata nel contesto generale dei rinvenimenti di carattere egittizzante pertinenti alla Villa. Questi includono infatti non solo divinità del pantheon egizio, ma anche tutta una serie di personaggi (sia maschili che femminili) e animali (coccodrilli, scimmie, leoni, sfingi), oltre a decorazioni ed elementi vari di arredo, il cui impiego sembra rispondere in gran parte alle esigenze dettate da un certo gusto per l’esotico, piuttosto che essere interpretati come espressione di vera e propria religiosità.

Gli scavi hanno restituito numerosi frammenti di statue egittizzanti simili a quelle rinvenute in passato nella Villa durante gli scavi del Settecento, in particolare ad opera dei Gesuiti e del Michilli, proprietari di terreni in questa zona della Villa. Questi elementi hanno suggerito l’ipotesi che le numerose statue egizie, tra cui l’Iside e l’Antinoo-Osiride, ora nell’allestimento permanente dei Vaticani, 1744 e ritenute provenienti dal Canopo, siano state in realtà trovate nell’edificio a esedra che fiancheggiava l’ingresso monumentale della residenza imperiale, che è stato identificato come l’Antinoeion, un santuario-tomba in onore del giovane Antinoo.

Il percorso della mostra, che si articola in tre sezioni, illustra il significato della tematica “egizia” a Villa Adriana, attraverso l’analisi delle testimonianze finora note e delle ipotesi proposte dai vari studiosi, alla luce delle recenti scoperte e ricerche, e del contesto di provenienza delle opere, nonostante sia spesso difficile individuare con sicurezza l’ubicazione esatta dei singoli reperti.

Adriano e l’Egitto
Sede : Tivoli, Villa Adriana, Antiquarium del Canopo
Via di Villa Adriana, 204
tel. 0774-382733
Periodo: 11 aprile – 15 ottobre 2006
Orari : tutti i giorni dalle 9 ad un’ora prima del tramonto:
9–19 dall’11 aprile al 30 aprile
9–19.30 dal 1° maggio al 31 agosto
9–19 dal 1° settembre al 30 settembre
9–18.30 dal 1° ottobre al 15 ottobre
la biglietteria chiude un’ora e mezza prima.
Ingresso: intero 9 euro, ridotto 5,75 euro


da ArteStile
 
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