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.CITAZIONEOT Per iniziare descrivi il tuo ritorno al Santuario, e di tutto ciò che ti è accaduto da quando sei uscito dalla dimensione parallela del tuo test. Hai piena libertà d'azione, unica limitazione consiste nell'impossibilità di poter entrare nel grande tempio./OT
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Saga89.
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*Le ali del bianco destriero degli Dei vibrarono solenni all'interno di quell'oblio eterno.
Saga aveva risvegliato il suo Cosmo e grazie ad esso aveva spezzato le catene che avevano incatenato per dieci lunghi anni il suo corpo.
Il giovane volò per un tempo che non riuscì a determinare, ma sicuramente non fu un breve viaggio.
Oscurità, tenebre ed infine una candida luce...e poi il nulla.
Le membra erano stanche ed appena si ritrovò nel mondo reale la prima cosa che Fudo riuscì a fare fu addormentarsi sulla reale terra.
L'ex Bronze Saint del Pegaso si risvegliò l'indomani ed iniziò il suo lungo viaggio.
Diciamoci la verità, l'attico fu molto fortunato...era a solo una settimana di cammino da Atene.
Come fece a venirne a conoscenza?
Semplice.
Subito dopo il suo risveglio iniziò il suo viaggio e dopo poche ore trovò un anziano.
Il cavaliere gli si avvicinò e dopo aver fatto un pò di conversazione riuscì a carpire dove si trovava e soprattutto quanto distava dal suo amato Grande Tempio.
Non si presentò a nessuno come Bronze Saint, non ne aveva il coraggio, Saga si sentiva in colpa per aver abbandonato per così tanto tempo i suoi doveri, anche se in cuor suo era ben conscio che la colpa non fosse per niente sua.
Viaggiò giorno e notte...si riposava quando aveva bisogno di far prendere fiato al suo corpo, mangiava e beveva quando ne aveva bisogno...doveva arrivare quanto prima.*
Sono stato via troppi anni secondo le parole di Amon, devo far ritorno al Grande Tempio quanto prima...non mi importa se arriverò senza neanche la forza di reggermi in piedi, avrò il tempo di riposare quando sarò a casa.. -
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PNG: Nome: Daizaemon Kaze
Nato: ????
Energia: Blu
Tecniche: ????Gli avevano detto che probabilmente qualcuno sarebbe arrivato, tuttavia non si aspettava che quel qualcuno arrivasse così in fretta.
Con molta facilità lasciò cadere il masso che teneva stretto tra le grossa mano destra, dopo di che si diresse verso l'entrata del Grande Tempio.
In un breve lasso di tempo l'uomo raggiunse le porte del tempio, e con sommo piacere vide un ragazzo accasciato al suolo, coperto da solo un mantello.
«Mph...»
Con un ampia falcata s'avvicinò, e dalla mano sinistra plasmò una bolla d'acqua che veloce cadde sul volto del giovane arrivato.
«Svegliati! Questo non è un posto dove si può dormire!!». -
Saga89.
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L'uomo inarcò il sopracciglio, per poi con una calma quasi innaturale prese la parola, non prima però di sedersi sopra ad un enorme masso.
«Capisco, ma i viaggiatori comuni non riescono ad arrivare fin qui. Il potere di Athena gli impedisce loro di proseguire. Ora la mia domanda: chi sei? Come hai fatto a giungere fin qui? In base alla tua risposta dovrei decidere della tua sorte.»
Finito di parlare, per un lasso di tempo indecifrabile i muscoli s'irrigidirono, pronti ad effettuare qualsiasi movimento; ma il più teso di tutti era il tricipite, gli sarebbe bastato un semplice movimento del braccio per fracassargli la testa.. -
Saga89.
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Edited by Saga89 - 27/8/2010, 12:22. -
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«Dalla tue parti? Mph, qui sono io che faccio le domande e detto le regole ragazzino!»
Si lasciò sfuggire una vena di nervosismo dal tono della sua voce, poi cercando di riconquistare un po' di calma riprese la parola.
«Enif..strano nome. E dimmi, quali affari ti hanno portato da queste parti? E guarda, t'avverto: non rispondermi la fortuna...è storia vecchia.». -
Saga89.
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«Uhmm, non sembri un tipo sospetto, beh diciamo che mi sei simpatico, quindi puoi passare. Ah, il mio nome è Daizaemon Kaze. Seguimi ti faccio strada.»
Il gigante molto bonariamente facendo un gesto della mano t'indica la strada che conduce al Grande Tempio.
Passeggiando giungerete innanzi ad un locanda, dove sembri che alcuni soldati si fermino per ristorarsi.
«Avanti! Che ne dici di bere un po'?». -
Saga89.
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Entrati nella locanda i due uomini si sederono ad un tavolino infondo a destra. Non appena Kaze fece un cenno all'oste, questi portò due calici stracolmi di birra.
Tutto sembrava andare per il verso giusto, tuttavia Kaze, con la coda dell'occhio aveva notato alcune guardie indossanti tuniche rosse cremisi.
«Fai attenzione ragazzo..» Sussurrava l'uomo «...quegli uomini sono le guardie del gran Cancelliere. Sono attaccabrighe senza speranza..»
Poi, senza dare troppo nell'occhio, cercava d'alzarsi per andar via, ma la squadra di soldati s'avvicinarono con passo veloce.
«Ehi tu! Cosa ci fai qui? Non sai che c'è il divieto d'entrare in questa locanda quando ci siamo noi?»
Kaze non rispondeva, poi magicamente scomparve dalla vista di tutti i presenti. Saga sapeva che quella non era magia bensì era la velocità dei Saint d'Athena, e sembrava che Kaze aveva le caratteristiche proprie di un gold.
Rimasto solo, il povero Fudo, doveva ora affrontare gli sguardi severi delle sette guardie, le quali, sembrano molto contrariate.
«Ebbene ragazzo? Ora pagherai tu lo scotto per il tuo amico. Sono mille Dracme di multa.». -
Saga89.
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Credeva davvero di potersela cavare così? Le parole non servono a molto quando di fronte vi sono soldati ubriachi e fortemente incazzati neri.
Sui volti corrucciati degli uomini in rosso si dipinse una smorfia simile ad un sorriso, che pian piano si tramutava in una grassa risata la quale avvolgeva completamente tutto il vicinato.
Sembrano divertirsi un mondo, come se il buon attico avesse raccontato una barzelletta talmente divertente che avrebbero riso per anni; dopo qualche minuto i soldati si ricomposero per poi riprendere la parola.
«Ah, sei davvero divertente ragazzo! Benchè tu sia uno spasso non possiamo permetterti di non pagare. Beh, se non possiedi tale somma verrai rinchiuso in carcere, giudicato colpevole e poi messo ai lavori forzati. Facile no? Quindi: o trovi un modo per pagarci o ne "paghi" lo scotto.»
Ne erano davvero convinti? Duellare, scappare o assecondare i nemici? Cosa avrebbe fatto il giovane Fudo messo alle spalle al muro?. -
Saga89.
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*La cosa divertente della vita sapete qual è?
Sa sempre metterti nelle situazioni più particolari.
Fudo non voleva farsi notare minimamente prima di aver incontrato qualcuno al Grande Tempio, ma a quanto pare la cosa non sarebbe stata poi così semplice.
Il giovane ex Saint non potè non sorridere a quelle parole e guardarsi ancora una volta attorno.
Un leggero sospiro per poi parlare.*
Anche voi lo siete se è per questo, soprattutto nelle condizione in cui versate.
Non capisco come mai ora funzioni così qui ad Atene, ma per ora non sono cose che mi riguardano.
...
Non ho voglia di pagare e soprattutto di andare in galera dopo questi ultimi anni che ho vissuto...
*I movimenti di Saga non erano per niente come quelli di un essero umano normale e, celere come solo un antico Saint può essere, cercò di scappare da quella situazione alquanto sfavorevole.
Se la fuga avesse avuto esito positivo il nostro Saga si sarebbe allontanato il più possiible andando alla ricerca di Kaze, visto che aveva un paio di cose da dovergli chiedere.
Unica pecca di tale procedura?
Molto probabilmente qualcuno avrebbe percepito il suo Cosmo.*
...dannazione.
*Cosa accadrà?*. -
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Nonostante la fluidità dei movimenti di Pegaso, i soldati riuscivano comunque a stargli dietro, e più di una volta tentarono d'affondare la loro spada nelle carni del guerriero; tuttavia ogni tentativo si concludeva in un fallimento.
Messo con le spalle al muro il giovane non poteva far altro che combattere, benchè era riluttante all'idea, ma qualcosa d'imprevedibile accadde: mentre i soldati erano già pronti a saltargli contro come fiere, magicamente i loro movimenti si rallentarono fin a bloccarsi completamente. Erano tutti congelati.
Quella potentissima aria congelante proveniva di fuori, dove Kaze, seduto su di una botte attendeva Saga..