Museo della Barca Solare Indirizzo: Sharia al-Ahram (Strada delle Piramidi), Giza, 12
Telefono: (02)3838823 / 23857928A sud della Grande Piramide di Cheope sorge il Museo della barca solare a forma di una stravagante capsula spaziale. Esso contiene un'antica imbarcazione egiziana, i cui pezzi furono ritrovati nel 1954 in una fossa vicino alla piramide.
Gli esperti hanno impiegato ben 14 anni di lavoro per rimettere insieme i 1200 pezzi, utilizzando antichi materiali egizi come picchetti di legno e corde di paglia.
Gli archeologi l'hanno ribattezzata barca solare, perché somiglia ai vascelli raffigurati nei dipinti tombali in cui il dio sole compie il suo viaggio attraverso i cieli. Non è chiaro però se la barca sia stata sepolta come dono al dio sole o per il viaggio celeste del faraone.
Da alcuni segni sul legno si deduce che essa fu utilizzata in acque vere, prima di essere sepolta. Forse fu la barca funeraria che portò il corpo di Cheope da Menfi alla tomba di Giza. In una fossa vicina si trova una seconda barca ancora inesplorata che, a causa delle sue cattive condizioni di conservazione, è stata lasciata all'interno della “galleria” originaria.
La barca solare è una delle imbarcazioni più antiche del mondo. Lunga circa 43 metri, ha cinque remi per lato più due a poppa, con funzione di timoni e, dal 1982, è esposta nel museo creato appositamente a fianco della Grande piramide e progettato dall'architetto italiano Franco Minissi.
Una delle domande alle quali si è cercato, tutt'ora inutilmente, di dare risposta è quale fosse la funzione di queste imbarcazioni. Nei rilievi dell'antico Egitto sono spesso raffigurate barche simili. In una tomba di Deir el Bersha è stato trovato un modello di barca che reca la riproduzione di una mummia in viaggio verso la sepoltura. Gli egittologi propendono nel credere che anche Khufu sia stato trasportato verso la tomba su un'imbarcazione funeraria simile (in effetti sembrerebbe che la barca sia stata usata in navigazione).
Resta comunque il problema per quale motivo sarebbe stata sepolta a così poca distanza da un'altra barca dello stesso tipo. E, inoltre, perché tagliarla in 1224 pezzi invece di seppellirla intera? Anche a questi interrogativi non si è riusciti a dare una risposta, considerando anche che le “barche solari” sono presenti fin dalle prime Dinastie e si ritrovano anche nella IV; mancano, invece, completamente nella III (Huni), e nel primo sovrano della IV dinastia,(Snefru).
Volendo dare un significato religioso e simbolico alla tumulazione della barca, sorgono alcuni problemi. I testi delle piramidi, scritti a partire dalla fine della V dinastia, fanno riferimento a due visioni dell'oltretomba. La prima, quella più antica, descrive una rinascita stellare del sovrano e del fatto che il suo ka sarebbe diventato una stella della Duat, una stella della costellazione di Orione.
La seconda espone, invece, il nuovo credo religioso, che indicava l'oltretomba ad occidente, dove ogni giorno il Sole tramonta. È evidente che i testi delle piramidi risentono della teologia di Ra e del credo che il sovrano, dopo la sua resurrezione, avrebbe seguito l'orbita del Sole in processione dietro le barche sacre degli dei. Tutti gli egittologi sono concordi nel ritenere che questo culto diventò importante soprattutto con Khafra, quarto sovrano della IV dinastia. Viene, dunque, a cadere l'ipotesi della "barca solare"; infatti, se prima di Khafra le anime dei sovrani erano destinate, come dicono i testi delle Piramidi, a volare nella Duat, nella regione di Orione, per rinascere come stelle, riesce difficile definire il ruolo di una “barca solare”.
Allo stato attuale delle conoscenze, legate alla casualità dei ritrovamenti archeologici, l'egittologia non è in grado di dare risposte certe.