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donna moderna, sono più moderne le eroine classiche o quelle contemporanee?

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    greycat:

    Mi e' venuto in mete che le eroine dei classici sono molto più moderne di quelle degli shojo di oggi.
    Anche quando le storia era una storia d'amore erano donne che lottavano come delle belve, affrontavano di tutto, avevano sogni e progetti e non stavano li' ad aspettare l'eroe salvatore che le tirasse fuori dai guai.
    Che dite ho letto solo i classici sbagliati?

    Rhayader

    presumo a causa del dopoguerra e del boom economico. Ora le mangaka risentono della politica del terrore, quindi necessitano di una sceneggiatura a presa rapida. Per la serie:" la prossima volta vengo a tro*bare con la betoniera" *si immedesima nei panni del protagonista shoujo di turno*

    greycat
    Riprendiamo qui il discorso sulle protagoniste dei classici?

    andrè79

    Le autrici degli shoujo classici erano tese a dimostrare di potersi impossessare di un genere e farlo del tutto proprio, realizzando storie in nulla inferiori a quelle dei grandi maestri del fumetto giapponese. Pensiamo all'Ikeda: parte con un omaggio alla principessa Zaffiro dell'ineguagliato Tezuka e infine realizza una storia personalissima, diversa (al momento della realizzazione) con uno stile che solo all'inizio è debitore a Tezuka ma che poi diventa proprio dell'Ikeda! Cancella il finale consolatorio dell'eroina che trova realizzazione nel matrimonio e crea una storia d'amore che trova il suo compimento nella morte dei protagonisti...L'Ikeda è solo un esempio, neanche dei migliori se si prende in considerazione la totalità della produzione di quegli anni...Il discorso sarebbe ampio, ma lo riassumo dicendo che forse le autrici di quell'epoca erano fortemente motivate, e spinte da una passione sincera e da una volontà che poi crea il fermento adatto a realizzare storie di un certo calibro...Forse oggi il mercato sarà pure cambiato, c'è meno spazio per la sperimentazione, si cerca il successo sicuro che lo si ottiene ripetendo all'infinito gli stessi canovacci...Forse le modernissime autrici di oggi, dando per scontato tutto, finiscono per non dire nulla...Le eroine non hanno più nulla per cui lottare, sono bambole vestite alla moda, con tanto di acconciature all'ultimo grido e unghia pittate...Ovviamente ci sono le dovute eccezioni, la Anno, ad esempio, sperimenta sempre nuove strade, crea storie realmente attuali, con uno stile che ha fatto scuola...Quindi tra qualche anno sarà la moto hagio dei nostri tempi...


    greycat

    Quello che dici e' certo condivisibile ma io non mi riferivo alle autrici ma alle protagoniste.

    Benio Hanamura e' degli anni 70 ma e' una tigre in gonnella. Nel 2008 ci sono ragazzette capaci solo di farsi maltrattare (da chiunque), palpeggiare e proteggere (da biscioni allupati).
    Ci siamo ridotte cosi' noi femminucce? E' questo il genere di personaggio che ci interessa?
    Tutta minigonne, tette di fuori e testa per aria?

    andrè79

    Non volendo assolutamente affermare che le protagoniste di oggi rappresentano la totalità delle ragazze di oggi, forse ne rappresentano una fetta importante che influenza il mercato e le tendenze...Benio vuole emanciparsi, vuole conquistare e crescere, ma in modi diversi anche altre eroine seguono questo percorso di conquista personale...Hiromi, Maya, Oscar, ma anche le più recenti Hikari e compagnia bella...Molte di queste eroine addirittura sono pronte a rinunciare ai sentimenti a favore di una realizzazione personale...come a dire, prima afferma la tua persona, forgia te stessa e le tue idee, poi pensa al resto...Forse le loro autrici volevano dire coon forza: svegliatevi donne giapponesi, agite e camminate con le vostre gambe...Le eroine di oggi nascono già emancipate, e quindi è come non esserlo...Una mattina (magari al 20 volume di una storia tutta sospiri e indecisioni) si alzano e dicono come Fuko: "Boh, magari faccio la parrucchiera" e tutto finisce li...L'idea viene accantonata per concentrarsi sull'eterno triangolo...E parlo di Parfait Tic che non è neanche il fumetto peggiore in circolazione...le eroine degli smut meriterebbero invece una sconfortante analisi a parte...Molte adolescenti si identificano con Paris hilton, e con questo ho detto tutto...

    greycat

    Nemmeno io volevo identificare le protagoniste degli shojo con le ragazze d'oggi, ma certamente se questo vende vuol dire che identificazione o meno queste sono le protagoniste che interessano.
    Faccio un esempio un po' spoileroso, chi non ha letto jelly beans e non ama gli spoiler non legga.

    SPOILER (click to view)
    Mame e' una ragazza con un buon talento, avrebbe le capacita' per fare un carrierone. Lei decide di andare a Tokio e di seguire la sua strada, e' una decisione che le costa, mi pare. Ma da a se stessa la possibilita' di sviluppare le proprie potenzialita' di essere umano. Poi fa la sua scelta, che concilia amore e sogni. Non perche' scelga di sacrificare se stessa per amore (che sarebbe pure una scelta perfettamente legittima se fatta nel modo e per le ragioni giuste) ma perche' lei non ha l'ambizione di diventare una stilista internazionale. Mi e' piaciuto questo ritratto di ragazza che lavora duro, anche se e' un po' matta.


    L'eroina di temndenza mi pare essere la solita sciacquetta che non ha voglia di studiare, non e' brava a scuola ma togliendosi gli occhiali diventa di una tale figaggine che tutti i biscioni del circondario se la contendono. Oppure quella che sospira dietro al principe della scuola, il bello di Torriglia, quello che tutti lo vogliono e nessuno lo piglia. Che naturalmente la maltratta (se e' smut la palpeggia anche) ma ha un passato triste che lo riscatta e infine trombarono felici. Non sai che darei per leggermi un bel fumetto in cui appena lui allunga le mani lei gli dica: "ce ne hai messo! adesso scopami come un riccio che poi andiamo avanti con la storia", invece so gia' che gli dira' "no, no kya, kya" e poi dopo pensera' arrossendo pero' e' stato gentile a sorridermi fuori dalla scuola, ad un certo punto di solito dopo 2 o 3 palpeggiamenti comincera' a piacerle... soprattutto se lui dopo averla quasi violentata le offre un caffe'. Che non si capisce se sia piu' idiota lui o piu' sconnessa lei.

    andrè79

    :clap: la tua analisi fa ridere ma è veritiera...Ci sono fumetti che su queste scenette basano una storia di trenta volumi...eppure queste storie vendono...magari titoli che pur essendo moderni ignorano questo triste tram tram rimangono a impolverire sugli scaffali delle fumetterie...Anch'io ho apprezzato jelly beans...E che dire di Honey and Clover? Le alternative ci sono...ma non vendono...

    greycat

    Le alternative ci sono, il problema e' che forse abbiamo letto solo i classici migliori, perche' non mi viene in mente una sciacquetta del 75, le donne in gamba negli shojo moderni sono come le mosche bianche.
    Io non ho niente contro le sciacquette e nemmeno contro i biscioni; come potrete immaginare non e' che mi schifi il sesso, anzi.
    IL problema e': "lo famo o non lo famo" gia' non e' un dubbio amletico, ma se shakespeare avesse scritto 10 plays con la stessa trama si sarebbe trovato a fare il contadino.
    Invero qualche eroina eroica c'e' anche in tempi piu' recenti. Yuri di Anatolia, sara' una cozza con un culo che fa provincia ma bisogna ammettere che non sta li a farsi palpeggiare e salvare. A pensarci bene ha un po' di igarashiano, se un guaio si profila all'orizzonte lei avra' sicuramente modo di infilarcisi. Ad ogni modo per uscirne spesso viene salvata ma non sta certo li' ad aspettare il savataggio. E data la situazione e l'epoca in cui si e' trovata (dove un re aveva un po' un'altro potere che un "principe" della scuola) si comporta con una certa dignita' a fronte di molestie sessuali. Infatti a parte l'allungamento di brodo cosmico a me il manga non era dispiaciuto.
    Il problema non e' nemmeno la mancanza di necessita' di emanciparsi. Le ragazze delle commediole non hanno sogni, non hanno obiettivi. Non sogni veri sensati e individuali, almeno. Non e' un sogno farsi sverginare da un cantante sconosciuto, al limite sara' una fantasia erotica. Non e' che voglio disquisire sulle fantasie erotiche altrui ma come scopo nella vita mi sembra un po' scemo. Un sogno e' diventare campionessa mondiale di quello che stai facendo, diventare una fotografa, esplorare l'antartide, avere una casa, due figli, un cane e un impiego per mantenere tutto cio'. E non e' un problema serio avere il complesso di avere le tette grosse, le gambe lunghe o che so io.
    Come dice sempre Deda, avere un obiettivo implica fare dei sacrifici, prendere delle decisioni, fare delle scelte.
    Queste sono le cose che definiscono un personaggio e lo rendono interessante.

    elianthos80

    Un commento di Akari-chan nel topic di Desiderio sul comportamento di Lui e Lei in certi manga -specialmente smut- mi ha spinto a postare un commentone di contestualizzazione più ampia, per cui ho deciso alla fine di postarlo qui ^^.
    Per chi mastica l'inglese, il post che su questo argomento (modelli femminili negli shoujo e clichè degli smut in particolare) mi ha spinto a riflettere si può trovare in questo blog http://coffee-spoons.curry-fury.com/2008/0...wildest-dreams/. E' un post esemplare, perchè davvero porta esempi della cultura giapponese contemporanea, dentro e fuori i manga. E sia l'esposizione sia il ragionamento non fanno una grinza.
    Per chi non vuole o non possa leggerlo, il mio commento qui riprende in parte il contenuto dell'articolo - anche se temo che la mia eloquenza non scorra altrettanto liscia - .
    "Secondo me il nòcciolo della questione non è tanto il comportamento del Lui di turno, quanto la reazione di Lei di volta in volta [negli smut]. Anche
    in alcuni film e in parecchi romanzi occidentali (sia quelli 'alti' sia i romanzi rosa) puoi trovare il ruolo maschile che tende a imporsi e dominare, ma in genere è controbilanciato da un personaggio femminile che tiene testa e che nel caso
    combatte e si ribella. Ed è proprio questa dinamica in cui le posizioni finiscono per equivalersi che rende il rapporto fra i sessi appassionante, secondo me. Una coppia che faccia anche scintille, ma senza perdere di vista il rispetto dell'altro, che implica anche l'accettare critiche o rifiuti, e non un' accettazione praticamente supina.
    Ma nella maggioranza degli shoujo smut questo putroppo non avviene, anzi, si promuove il modello tontolotto/remissivo, che dice 'no' e invece significa - subito o in seguito - 'sì' . Ed è una tale compattezza di vedute che davvero mi spinge a pensare che le mangaka e/o gli editor vogliano coscientemente proporre un certo modello di femminilità e di rapporti interpersonali.
    Ed è tanto più grave in quanto si tratta di opere rivolte in madrepatria a ragazzine molto giovani e influenzabili, che già vivono di loro in una cultura che -a dispetto dell'ondata femminista e dei titoli proposti in Giappone a partire dagli anni '70, come Haikarasan , Lady Oscar, Glass no Kamen... - irregimenta molto gli individui, e le donne in particolar modo :/ : le donne ideali sono gentili, accomodanti, servizievoli,vivono in funzione dell'uomo, anche a dispetto dei propri desideri (se avete letto l'articolo , questo vale persino per le porno star giapponesi) .
    E cosa succede in molte di queste storie manga moderne? La ragazza - di aspetto preferibilmente 'normale', qualsiasi, in cui anche la ragazzina più anonima (o che si senta tale) può identificarsi - che si sottomette viene premiata. Il ragazzo di turno tratta la protagonista in un certo modo (anche quando non la maltratta tout court)? Lei sostanzialmente lo lascia fare :petr: . In quanto lui è bellissimo/ricchissimo/potentissimo e dice di amarla e glielo dimostra scopando come un dio , e in nome di ciò si impone, palpocchia, si infila. Naturalmente, in situazioni tali da non permettere alla donzella di opporsi.
    E così, convenientemente, assolvendo l'eroina ( e la lettrice) dalla partecipazione a questi atti impuri, assimilandola ad una vittima=innocente. Quasi come se l'unica scappatoia per i bollori delle ragazzine non possa che essere una fantasia in cui la loro capacità di decisione e libertà venga loro negata.
    Ed è un messaggio deleterio per un individuo (uomo o donna) ancora in formazione. Perchè ciò che si legge o si guarda finisce per influenzarlo giorno per giorno, anche (o soprattutto, piuttosto) quando si tratta di fiction. Perchè la fiction in quanto prodotta da persone è un veicolo di messaggi, valori, sogni, timori - più o meno consapevoli - da quelle persone alle altre, e il considerarlo semplice 'intrattenimento' può trasformarlo in un cavallo di Troia di quelli fetentissimi: si abbassa la gurdia del prorprio giudizio critico, e intanto il messaggio passa, e in qualcuno attecchisce pure, subdolamente :lone:

    FrancescaAkira
    Tralasciando le donne-smut, un tipo di identità femminile che sta iniziando a darmi sui nervi sono le donne-bambine tanto innocenti, pure, entusiaste per ogni cosa, dolci ecc. ecc. da far pensare ad un semi-ritardo mentale (alcune volte la cosa viene giustificata con il fatto che sono fate/alieni/robot che non conoscono la terra, altre volte semplicemente sono così)...
    Alcuni esempi (più e meno gravi, a seconda della situazione) sono Chii di Chobits, Misuzu di Air, Fuuko di Strawberry Eggs, e per certi versi anche Toru di Fruits Basket (insomma.. va bene che è povera, ma che senso aveva tutta quella tirata su quanto sono incredibili le immagini e vive registrate con la videocamera, come se non avesse mai visto nulla di simile? Eppure al cinema ci andava...) -_-
    Sia chiaro che non ho nulla contro questi personaggi, per un certo periodo li ho trovati anche abbastanza adorabili, ma alla lunga fanno impressione... O_ò Soprattutto se te li ritrovi di continuo... (per non parlare di quelle che parlano di sè in terza persona :shock: )
    Senza contare che se uno nella realtà incontrasse una così penserebbe o che ha tre anni o che è scema... >_>

    elianthos80
    @francesca: manca un pezzo del tuo post, sembra.
    Comunque la donna smut non è che una sottospecie del modello femminile che hai accennato , stringi stringi. La donna 'pura', innocente, ingenua, dolce, etc., e basta, è una donna che non incute timore, facilmente controllabile e dominabile... a fare la differenza con uno smut è l'assenza di certe situazioni :smoke: .

    Francesca Akira89
    Sì, sto avendo problemi a postare su forumfree, ma non ho idea del perché... =_=;;

    Beh, i personaggi di cui parlo io nonostante tutto credo siano comunque un po' diversi (e migliori) di quelli degli smut... E' solo che mi fanno pensare che l' ideale di donna giapponese non sia una donna, ma una bambina...

    ps. In Chobits la protagonista (o meglio, la sorella gemella della protagonista che abita dentro di lei - dato che la protagonista non si rende quasi mai conto di quello che succede) reagisce agli assalti sessuali che le sono fatti...
    A meno che non si tratti del protagonista, che però non si sognerebbe mai di farlo... :mhuaua:

    elianthos80
    meglio ancora: una bimba e una bambola assieme ( senza lanciarci negli incerti e ambigui territori del moe e del lolicon, le Peach Pitt sono state geniali nello sfruttare questo connubio nell'aspetto delle Rozen Maiden - salvo attribuire, ad alcune di loro almeno, una saggezza e un temperamento che di passivo e ingenuo non ha nulla ^^ - )
     
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