La predicazione della crociata

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Lia#5
icon11  view post Posted on 4/12/2005, 17:56




Lo sotrico Roberto Rusconi spiega come avveniva la predicazione delle crociate e il ruolo che svolsero i frati dei nuovi ordini mendicanti.
Vediamo come ormai il fuoco sacro della prima crociata si sia spento e all'entusiasmo iniziale per il viaggio in Terra Santa si sia sostituita la volontà di fare effettuare ad altri questo passo, conservando comunque la possibilità di avere un fantaggio spirituale con il pagamento di un contributo in denaro.


A partire dalla quarta decade del secolo XIII i protagonisti della predicazione della crociata divennero i frati dei nuovi ordini mendicanti. Nella propaganda a favore del negotium crucis1 erano entrrati per primi i frati predicatori, in occasione della prima crociata nei paesi baltici, mentre la lettera Rahel suum vedens di Papa Gregorio IX nel 1234 coinvolgeva nella predicazione della crociata e della liberazione della Terra Santa l'intero ordine dei frati minori. Organizzata dai rispettivi capitoli generali, quella particolare forma di predicazione venne inserita all'interno del complessivo ministero pastorale dei frati, i quali si muovevano di giorno in giorno, da una località all'altra, all'interno delle proprie circoscrizioni provinciali in cui avevano ripartito l'intero territorio della cristianità (anche se le lettere papali continuavano ad essere formalmente indirizzate ad arcivescovi e vescovi).
Allo scopo di ottenere la conferma dell eprorpie attribuzioni, i singoli predicatori mendicanti sottoponevano ai vescovi locali il provvedimento papale di nomina. Essi si preoccupavano peraltro di portare con sè un esemplare in pergamena, autenticato, di diverse lettere papali che regolavano le materie da loro trattate: la concessione dell'indulgenza ai crucesignati2, la predicazione del negotium crucis, la raccolta di lasciti testamentari a favore dell'impresa, l'assoluzione dalla scomunica per quanti si votano a prendervi parte, la concessione dell'indulgenza plenaria a coloro i quali riscattavano il voto crociato con un'offerta a favore della spedizione militare.
Era soprattutto la prerogativa di assolvere da scomuniche e di concedere indulgenze che attirava le folle alle loro prediche: i fedeli si radunavano in massa attorno ai pulpiti dei prediocatori della crociata in occasione delle grandi festività ( anche in relazione a fiere e mercati) e nel periodo liturgico della Quaresima, quando la predicazione quotidiana dei frati insisteva sulla conversione a penitenza da parte dei singoli e a tale dimensione religiosa riportava anche la loro nuova proposta in relazione al negotium crucis: addirittura la sola presenza allo svolgimento di una predicazione in favore della crociata per la liberazione della Terra Santa pèoteva consentire al fedele di lucrare talune indulgenze minori.
Non più erano dunque i grandi eventi legati alle vicissitudini politiche e militari dei cristiani e della Terra Santa a condizionare i modi e soprattutto i tempi di quella predicazione crociata: oltre ai ritmi della liturgia e della socialità collettiva, erano persino le scadenze stagionali delle pertenze dei navigli dai porti d'Europa a dettarne il calendario.

note:
1) negotium crucis: letteralmente "la faccenda della croce", così veniva definita la crociata.
2) crucesignati: coloro che erano contraddistinti dal simbolo della croce, ovvero i crociati.
 
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