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-Aragorn-
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in questi giorni è in edicola il libro "dove sono gli ultrà" un bello spaccato sulla realtà del mondo ultrà.
l'autore è anche un ragazzo della sud.
Mi spettavo più autocritica a Parte della Fossa dei Leoni e non il richiamo al complotto politico, che in curva Sud non esiste», parola di Stefano Pozzoni, nome di battaglia "Potsy". E per battaglia s'intende quelle che ha combattuto da ultra milanista. Quarant'anni, di cui ventotto passati in curva Sud, Pozzoni è l'autore del libro Dove sono gli ultra? Squadre, stadi, curve e cori (Baldini Ca-stoldi Dalai editore, 15 euro), da pochi giorni in tutte le librerie con un Cd audio allegato, con i cori da stadio più suggestivi del mondo. Sicuramente l'opera più completa sul tifo organizzato, un dizionario delle curve, una Lonely Pla-net degli ultra.
«L'idea di questo libro è nata dalla voglia di conoscere i miei awersari. Dove nascevano i loro colori, i nomi dei loro gruppi, la storia della loro squadra, la loro ideologia politica. In fondo sono ragazzi come me, che hanno fatto dell'amore per la propria squadra del cuore una missione». Sul caso Zoro, sul razzismo e sul nazismo negli stadi, Pozzoni ha le idee chiare: «II razzismo c'è sempre stato nel tifo: prima era verso i "terroni", oggi verso i "negri". Se Zoro non
avesse alzato la voce tutto sarebbe andato liscio. Ha fatto bene ha rompere il meccanismo. E per quanto riguarda la politica, è presente negli stadi dagli anni Settanta, ovvero da quando è nato il tifo organizzato. In quegli anni i ragazzi erano per lo più di sinistra e alcune curve sono rimaste legate a quella tradizione, ma non ci si deve stupire se la stragrande maggioranza dei tifosi oggi è di destra. Le periferie sono di destra e lì il nemico più vicino è l'extracomu-nitario sotto casa».
Pozzoni nel suo libro prende in esame 33 società calcistiche, dall'I-
talia al Sudamerica, dall'Europa ai Balcani. Trentatré schede con la storia della squadra e dei tifosi, con i testi dei cori storici e gli aneddoti salienti della vita da stadio. «Se dovessi fare un bilancio delle tifoserie di tutto il mondo, direi che la maggioranza è di destra o estrema destra. Alcune per reazione storica, come nell'ex Unione Sovietica, altre per conflitti nazionalistici, come in Spagna, ma la maggior parte per estrazione culturale e sociale. L'uso di simboli fascisti o nazisti è davvero molto comune ovunque».
Difficile capire, in un calcio che cambia così velocemente, che fine faranno gli ultra e Pozzoni, che già si definisce un post-ultrà («ora vivo lo stadio in maniera diversa»), prevede uno scenario molto differente da quello attuale: «Le società di calcio vogliono stadi più piccoli, più funzionali, più controllabili e anche più costosi. Così facendo escluderanno tutte quelle fasce sociali che compongono la maggioranza dei gruppi organizzati. Il decadimento è sotto gli occhi di tutti: caro-biglietti e repressione casuale stanno svuotando gli stadi».
Rispetto alle nuove generazioni, forse con malinconia, Pozzoni parla di ragazzi più sbandati, poco inclini a sottostare a gerar-chie e codici di comportamenti, anche etici, che si erano consolidati nei gruppi ultra fino agli inizi degli anni Novanta. E se il mondo del calcio ormai si basa sul business, così anche quello del tifo: «Da sempre i gruppi ultra hanno una struttura manageriale per gestire il proprio autosostentamento, ma ora ci sono veri e propri professionisti del tifo. Non ci vedo niente di male, purché il servizio che mi viene offerto, dalla vendita del merchandising alla gestione dei biglietti, all'organizzazione delle trasferte, sia di buon livello».
Edited by -Aragorn- - 5/12/2005, 16:26
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Jamaicano .
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ma tu lo hai comprato..?? . -
Scato90 .
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ara, so che nn c'entra molto con il topic, ma te lo chiedo visto che sei della mia zona.... hai visto da qualche parte se vendono la biografia di keane?! . -
-Aragorn- .
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no scato xò se vai alla libreria in centro a tradate te la fanno arrivare sicuro .
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