Non è facile descrivere, raccontare e far rivivere ciò che si è vissuto in prima persona...non si possono racchiudere sei settimane in una pagina di blog, ma nemmeno in un libro o in una foto, l'unico posto è la nostra memoria. Non credo sia possibile suscitare le stesse emozioni che ho vissuto io, ma proverò a darvi un'idea di quello che per me è stato l'Egitto.
Inutile descrivere le sue bellezze artistiche apprezzate in tutto il mondo: l'Egitto non è le Piramidi, non è la Valle dei Re, non è Sharm el Sheick...è molto, molto di più!
Vivere l'Egitto da turista non è la stessa cosa e io ne sono la prova visto che l'avevo già visitato lo scorso anno, ma nonostante ero andata oltre lo sguardo di un semplice turista, mai avrei potuto cogliere le meraviglie che esso contiene se non fossi ritornata con gli occhi di un viaggiatore.
Un viaggio non va raccontato dopo che si è vissuto, bisogna raccontarlo mentre lo si vive, per questo l'unico modo che ho per rendervi partecipi della mia esperienza è condividere con voi parte di ciò che ho scritto quando ero lì.
“Mi sembra ieri quando ero all'aeroporto di Catania e non riuscivo a voltarmi indietro..Sapevo che stavo dando una svolta alla mia vita, che sarei stata lontana per tanto tempo per la prima volta e che da quel momento in poi ero sola.
E' stato duro arrivare a Il Cairo, ricordo le lacrime in aereo sorvolando la mia Sicilia, lasciando la mia Italia e ricordo il sorriso quando stavo sorvolando il mio amato Egitto.
Non si può descrivere ciò che ho vissuto e ancora per pochi giorni vivrò. Ho visto delle realtà che nel mio mondo sarebbero inconcepibili, ho cambiato abitudini, costumi, forse anche pensieri...ho arricchito me stessa con tutto ciò che ho incontrato, ho respirato ogni odore, gustato ogni sapore, ascoltato ogni pensiero... ho preso tutto ciò che potevo e l'ho nascosto dentro me stessa.
Nessuno può capire se non lo ha vissuto.
Come puoi spiegare le sensazioni? Puoi dire che hai visto bei posti, descriverli, ma mai potrai trasmettere la stessa identica sensazione che hai vissuto tu in quei momenti.
Nonostante abbia fatto un sacco di cose non mi rendo conto che sia passato così tanto tempo, mi sembra di essere qui da 10 giorni e sapere che tra pochissimo dovrò ripartire mi mette angoscia perchè sono esattamente nel momento in cui ormai sei abituata alla nuova realtà, la senti tua, inizi ad abbandonare la tua lingua e ad essere più pratica con le altre, insomma, ti senti parte di questo mondo, non ti senti più una straniera...
A dire il vero non mi sono mai sentita veramente una straniera..io sento questo posto come se fosse mio[..]
Se vuoi fare una cosa falla senza porti limiti, non accontentarti, non aver paura di essere sola, nessuno può capirti meglio di te stessa.
Prendi il taxi e vai..ovunque tu voglia.”
“Non si può descrivere ciò che mi passa per la testa in questo momento..
E' stata l'esperienza più bella della mia vita senza alcun dubbio:
ho dormito in mezzo al deserto sotto le stelle più belle che abbia mai visto, ho scalato il monte Sinai, ho fatto un'immersione di 12 metri nella barriera corallina, ho nuotato in acque profonde 200 metri, ho parlato 5 lingue contemporaneamente, ma soprattutto ho conosciuto persone fantastiche, ho respirato e assaporato ogni momento...
L'ultimo giorno è come il primo, ti senti catapultata in un mondo che non conosci, hai mille dubbi, sei in pensiero per ciò che accadrà, hai un nodo in gola, piangi ma non sai se lo fai perchè stai lasciando quel posto o perchè sei felice di partire...
Un anno fa guardando dall'oblò le piramidi ho promesso a questo magico luogo che sarei tornata, e l'ho fatto; ogni giorno passato qui in queste 6 settimane ho promesso la stessa cosa.
Ovunque sarò una parte di me rimarrà sempre qui..”