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| L'allarme dell'Upi. Metà degli enti intermedi salteranno. Ecco quali. Con i tagli previsti dalla spending review le Province "non sono nelle condizioni di poter assicurare l'apertura dell'anno scolastico". A lanciare l'allarme è il presidente dell'Upi (l'Unione delle Province italiane), Giuseppe Castiglione, il quale spiega che con i provvedimenti del governo "la metà delle Province andrà in dissesto".
Castiglione, a nome di tutte le Province italiane, ha ricordato poi che, in merito all'accorpamento di alcune Province previste dal decreto legge sulla spending review "devono essere i territori a poter decidere" e sul termine previsto dei 40 giorni per procedere all'accorpamento l'Upi chiede al governo "un termine più congruo.
Problemi per l'edilizia scolastica
Siamo d'accordo sul risparmio delle spese e sulla maggiore efficienza - ha aggiunto Castiglione - ma il dimagrimento non può incidere su quelle che sono le funzioni principali degli enti, a partire dal tema dell'edilizia scolastica e dell'occupazione".
Sì alle città metropolitane
Sempre in tema di accorpamento le Province chiedono che si "dia vita finalmente alle città metropolitane. Siamo fiduciosi - ha concluso il presidente dell'Upi - che il governo possa dare risposte concrete alle nostre speranze e già nel pomeriggio incontreremo i gruppi parlamentari".
Le province che sopravviveranno
Con il provvedimento sulla Spending review che prevede l'accorpamento delle province scompariranno quasi la metà degli enti intermedi (qui il documento dell'Upi con gli enti che sopravviveranno), e le "nuove" porovince accorpate avranno a disposizione meno fondi
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