Mal d'Egitto

Saqqara

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O t t a
view post Posted on 21/9/2012, 16:47




Saqqara

Saqqara è una vasta necropoli situata in Egitto a 30 km a sud della città moderna del Cairo.
Il monumento di maggior rilievo è la piramide a gradoni di Djoser, considerata la più antica tra le piramidi.
La necropoli di Saqqara copre un'area di circa 7 × 1,5 km.
Mentre Menfi fu la capitale del Regno Antico, Saqqara ne fu la necropoli reale almeno fino alla III dinastia.
Sebbene sostituita dalla necropoli reale di Giza e, in seguito, da quella della Valle dei Re presso Tebe, rimase un importante località di seppellimento e culto per più di 3000 anni fino al periodo Tolemaico ed all'occupazione romana.
Le più antiche sepolture di nobili risalgono alla I dinastia ma è solo con la II dinastia che compaiono sepolture reali tra cui quelle di Hotepsekhemwy e Ninetjer.
I reperti di maggior interesse risalgono comunque alla III dinastia e comprendono appunto la piramide di Djoser.

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Saqqara, piramide a gradoni di Djoser


Questa è circondata, come baluardo del complesso funerario, da un possente muro di cinta, alto circa dieci metri, edificato con il candido calcare della pietra di Tura nel modello definito a facciata di palazzo. Il muro che delimita la superficie rettangolare di quindici ettari è decorato a lesene, articolato ad aggetti e rientranze ed è dotato di quattordici false porte a due battenti. È la replica del Muro Bianco ossia della fortezza reale, costruita in mattoni crudi intonacati a calce, che si dice costruita da Narmer, identificabile secondo alcuni egittologi anche in Menes, fondatore di Menfi.

Il sito ospita anche alcune altre dozzine di piramidi accessorie, di regine e principi reali, in vari stati di conservazione. Quella di Unas, sovrano della V dinastia, posta a sud della piramide a gradoni, ospita il più antico esempio di testo delle piramidi, serie di iscrizioni rituali che illustrano la vita dopo la morte. Queste decorazioni dell'interno della tomba sono i precursori del Libro dei morti del Nuovo Regno.
Saqqara ospita anche un grande numero di tombe a mastaba. Essendo stato il complesso funerario coperto dalla sabbia per quasi due millenni, fino al 1924, anno della sua riscoperta, molte tombe si sono preservate intatte sia nelle strutture esterne che nelle decorazioni interne.
Per lo studio della storia dell'Egitto è importante un dipinto, scoperto nel 1861, in una tomba risalente al Nuovo Regno, in cui sono elencati i cartigli di cinquantasette sovrani da cui afferma di discendere Ramesse II. Solo cinquantadue di nomi sono tuttora leggibili. Questo documento è spesso citato come Lista reale di Saqqara.

Mentre la maggior parte delle sepolture risale comunque al Regno Antico, è da rilevare la presenza della tomba di Haremhab, ultimo sovrano della XVIII dinastia, da lui realizzata a Saqqara prima della sua ascesa al trono, e quindi durante il regno di Tutankhamun, di cui Haremhab era un generale.

Ulteriore monumento di rilevante importanza è il Serapeo: una galleria di tombe, tagliata nella roccia, per conservare i corpi mummificati dei tori Api, adorati a Menfi come personificazione del dio Ptah. Scoperte nel 1851 da Auguste Mariette, le tombe si sono rivelate già saccheggiate nell'antichità tranne una rimasta inviolata per 3700 anni. Alcune delle mummie di tori ritrovate a Saqqara si possono ora ammirare al Museo dell'Agricoltura del Cairo.
Nei pressi del Serapeo si trova un gruppo di statue di epoca tolemaica conosciute come il Circolo dei filosofi, queste comprendono immagini di grandi poeti e pensatori greci: Esiodo, Omero, Pindaro, Platone e altri. In origine le statue pare fossero situate in un vicino tempio.

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Ingresso al Serapeo

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Il Circolo dei filosofi



Wikipedia
 
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O t t a
view post Posted on 21/9/2012, 17:03




Egitto, riapre al pubblico il Serapeo di Saqqara

Pubblicato il 21 settembre 2012

Dopo un restauro che ha richiesto dieci anni di lavori ha riaperto al pubblico il Serapeo di Saqqara, la grande necropoli egizia di Menfi, sorta sul complesso sepolcrale dei tori Api, considerai la manifestazione vivente del dio Ptah. Il sito, Designato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità nel 1979, si snoda in una serie di gallerie all’interno delle quali si trovano le tombe dei tori sacri e pareti di geroglifici che ne raccontano le storie. Il ministro egiziano dell’Antichità, Mohammad Ebrahim, che ha partecipato all’inaugurazione, ha definito il Serapeo un luogo unico per la storia della civiltà egizia., spiegando poi che i lavori di restauro mostreranno fuori dai confini il rispetto e l’attenzione del Cairo per la propria storia. Scoperte dall’archeologo francese Mariette nell’agosto del 1850, le gallerie furono chiuse nel 2011 per permettere agli esperti di consolidarne le pareti e i soffitti, rinforzati con strutture in acciaio.

Vedi video alla fonte La Presse
 
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