Il piccolo principe

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    Le Petit Prince





    Il piccolo principe è un'opera di Antoine de Saint-Exupéry (1900 - 1944 ) pubblicata il 6 Aprile 1943. Riscosse , fino ai giorni nostri, un notevole successo : stampate oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo, tradotto in 220 lingue e dialetti. I disegni dell'autore, molto semplici, accompagnano la lettura ed imprimono la copertina. E' un'opera piuttosto particolare, trattata il più delle volte come un semplice libro per bambini, ma , se alcuni lettori fossero più attenti, noterebbero sin dalle primissime pagine ,costituite dalla dedica, che vi è qualcosa di più profondo. L'autore dedica il suo scritto al bambino che una volta fu Léon Werth, suo amico : " E se tutte queste scuse non bastano, dedicherò questo libro al bambino che questa grande persona è stato. Tutti i grandi sono stati bambini una volta ( ma pochi di essi se ne ricordano ) " . Ecco che , come dicevo, il cuore della narrazione , o meglio il filo conduttore che lega noi al Piccolo Principe nel suo peregrinare per asteroidi, è proprio questo. Vi è una critica, avanzata con guanti di velluto ed amore, all'incapacità degli adulti nel comprendere, e quindi ricordare, il mondo nelle sue cose piccole ma essenziali. " L'essenziale è invisibile agli occhi " . Scusate la ripetizione, ma che cos'è questo essenziale? Mettendomi nei panni del piccolo principe credo che direbbe : Ai grandi va spiegato proprio tutto :) . E' quello che resta davvero mentre tutto il resto si scioglie come un batuffolo di zucchero filato sotto la pioggia. E' l'amicizia e non tanto l'amico, è l'amore e non tanto l'amato. E' facile , nel corso di una vita, poter dire " chi " siano gli amici e le persone amate ma è difficile, quasi impossibile, descrivere ma soprattutto cogliere l'amore e l'amicizia intesi come valori, come essenziali . Questo è un discorso MOLTO ampio che in un certo modo è stato trattato nel corso del 900' dalla corrente Fenomenologica di Max Scheler e di molti altri filosofi. Ma questo essenziale è invisibile agli occhi : vuol dire che non possiamo vederlo o coglierlo? Assolutamente no.
    Non è qualcosa di nascosto come potrebbe far pensare la citazione. Se così fosse tutto ciò che conta si ridurrebbe ad una dimensione astratta , impalpabile. La citazione andrebbe letta in questo modo : " L'essenziale è invisibile agli occhi ( della ragione ) " . Vi ho tratti in inganno :) poiché la volpe ( è lei a pronunciare la frase non il piccolo principe ) ci anticipa : " Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. ". Questi ha una sua vista, ha un suo sguardo, ha criteri di giudizio, ha un orizzonte, ha dei propri occhi. Vorrei spiegarvi queste ultime parole ma oltre ad essere difficile è anche un po' triste perché torniamo esattamente alle critiche del nostro piccolo eroe : ai grandi va spiegato tutto! . Ecco la differenza con i bambini : non è un confronto di quoziente intellettivo, di nozioni , di capacità manuali, ma di vedute e precisamente quelle del cuore. Nel corso della narrazione l'autore ci getta di fronte il significato di tutte queste cose senza mai dirlo volontariamente: la differenze tra grandi e piccoli vengono sottolineate, è chiaro, ma sembra quasi che a quel punto non serva più perché ci siamo già arrivati. Il piccolo principe toglie le ragnatele dagli occhi del nostro cuore, è un faro , è il fuoco dell'innocenza che torna prepotentemente in noi. Personalmente ho avuto l'impressione di schierarmi con i bambini, eppure tanto bambino non lo sono :) . Il libro è trattato con una semplicità, con una spontaneità inaudita che lascia in bocca un sapore agrodolce. E' bello poter leggere certe cose, quasi dimenticate, ma è proprio il fatto di averle dimenticate a lasciarci un po' di malinconia. Vogliamo avere, continuamente, ma non apprezziamo il semplice fatto che SIAMO . Il sole caldo di una bella giornata d'inverno, la compagnia di un caro amico, i meravigliosi orizzonti ( nel senso letterale del termine ) del cuore, non vengono ascoltati per via degli impegni e delle cose definite più importanti : il lavoro, i numeri, la vita quotidiana. Sia chiaro, il Piccolo Principe non mira ad un mondo di irrazionalità ma , al contrario, a dare di nuovo peso ad una " nuova " ( poiché non dovrebbe essere nuova ma da sempre insita in noi ) razionalità che è appunto quella del cuore. Il cielo stellato non è un semplice ordine di stelle , pianeti, asteroidi ma guardandolo scopriamo molto di più ed il primo ( ma non unico ) strumento a farcene rendere conto è la fantasia. Eppure ci siamo abituati a catalogare, misurare, contare tutte le cose che incontriamo ogni giorno, mentre per il cielo abbiamo ancora un po' di timore ( non tutti ). Per questo motivo nessuno riesce a capire il disegno dell'autore che da piccolo voleva diventare un pittore ... ma tutti lo hanno scoraggiato per fargli fare qualcosa di importante ( secondi i grandi ). Nel disegno tutti vedono un cappello, ma nessuno riesce a capire che è un serpente boa che ingoia un elefante.


    Potrei parlare ancora per ore ma mi rendo conto che potrete capirmi solo se leggerete questo libro, ma stavolta con occhi diversi. Vi esorto a farlo!

    " E le rose erano a disagio.
    " Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
    che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
    lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
    " Addio", disse.
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
    " L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
    " E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
    "E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
    " Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
    Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
    " Io sono responsabile della mia rosa…." Ripeté il piccolo principe per ricordarselo. "
    ( Il Piccolo Principe )


    " L'amore è invisibile agli occhi " ( Simone Weil )

    Edited by sm.piacentini - 2/10/2012, 11:26
     
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0 replies since 29/9/2012, 18:12   219 views
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