Mal d'Egitto

Nilo, il fiume della vita e della storia

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view post Posted on 29/12/2012, 01:59




Nilo, il fiume della vita e della storia

Culla della civiltà, con i suoi 6.800 chilometri di lunghezza il Nilo è ancora oggi una fonte di vitale importanza per le popolazioni dell'Africa nord-orientale

di Tasha Eichenseher

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Crociera sul Nilo
Fotografia di Antonio Ribeiro, Gamma-Rapho/Getty Images



Un uomo sorveglia il traffico navale sul fiume Nilo, nei pressi della diga di Assuan, in Egitto. Il fiume - uno dei più lunghi al mondo con i suoi 6.800 chilometri - corre da sud a nord, dalle sue sorgenti in Africa centrale fino al Mar Mediterraneo.

Il Nilo e i suoi affluenti hanno fatto la storia e il destino dei diversi popoli della regione, dagli altopiani etiopi ai deserti aridi di Sud Sudan, Sudan ed Egitto.

Le civiltà di queste zone si sono sviluppate grazie alla produttività di un'agricoltura alluvionale ricca e affidabile. La fertilità del terreno nel bacino del fiume dipendeva tradizionalmente dalle inondazioni annuali che depositavano sedimenti ricchi di sostanze nutritive sulle rive del Nilo. Oggi, dighe e sistemi di irrigazione elaborati impediscono questo ciclo naturale di ricambio. La diga di Assuan ha rivoluzionato l'Egitto permettendo il controllo delle inondazioni e rendendo meno rischiosa la vita lungo gli argini, ma ha anche impedito che limo e fertilizzanti naturali raggiungessero i campi agricoli, portando al degrado del suolo e alla necessità di fertilizzanti chimici.


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Canale di Suez, Egitto
Fotografie di Jacques Marais, Gamma-Rapho/Getty Images



Una nave container si fa strada lungo il deserto del Sinai, in Egitto, attraversando il canale di Suez, una linea di transito aperta nel 1870 per collegare il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso e accelerare così gli scambi tra Europa e Asia.

Lungo il bordo occidentale del canale, sistemi di irrigazione che utilizzano l'acqua del Nilo creano un paesaggio verde brillante in una regione che riceverebbe altrimenti meno di 20 millimetri di pioggia all'anno. La sabbia della penisola del Sinai fa da contrasto, ad est. La penisola è parte dell'antico delta del Nilo, formatosi milioni di anni fa durante un periodo di piogge abbondanti. Ma come il fiume ha cambiato corso, così ha fatto il clima del Sinai.

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Allevamento ittico, Egitto
Fotografia di Goran Tomasevic, Reuters



Un uomo lavora in un allevamento ittico di Rashid, città del delta del Nilo, a circa 230 chilometri a nord del Cairo. La pesca è stata un pilastro per i residenti del delta per migliaia di anni, e molte famiglie ne ricavano ancora il proprio sostentamento.

Gli stock ittici autoctoni del Mediterraneo sono andati diminuendo e così i tradizionali modi di pesca si sono indeboliti, lasciando spazio alle operazioni commerciali di acquacoltura, che oggi forniscono quasi il 60 per cento del pescato in Egitto.

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Oasi urbana, Egitto
Fotografia di George Steinmetz



Il Nilo ha creato una piccola oasi, un'isola scolpita lungo il cammino del fiume verso Assuan, nell'estremità meridionale dell'Egitto.

L'isola Elefantina (nella figura) ospita i resti di alcuni templi commissionati da faraoni tra il sedicesimo e il tredicesimo secolo a.C., così come alcune tombe ancora più antiche, risalenti all'Antico e Medio Regno. Oggi l'isola è il sito di due villaggi nubiani.

Gli Antichi Egizi nutrivano un certo fascino per la morte. La divinità che associavano di più al Nilo era Osiris. Signore degli inferi e mitico re d'Egitto assassinato dal fratello sulle rive del fiume, Osiris veniva celebrato durante i periodi di inondazioni.

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Raccolta di cotone, Sudan
Fotografia di Michael Freeman, Corbis



Donne raccolgono e pesano cotone in Geriza, fertile stato del Sudan, una delle più grandi regioni irrigate del mondo, con un incredibile numero di mantelli verdi che attraversano un paesaggio altrimenti piatto e arido. Qui il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro si uniscono per creare un unico fiume che scorre a nord verso l'Egitto.

Mentre la Gezira è stata irrigata solo a partire dal 1920, diversi punti lungo l'intero bacino del Nilo sono stati coltivati intensamente da quando le prime comunità cominciarono a formarsi lì, quasi 5.000 anni fa.

Nonostante la popolarità del "cotone egiziano," è stato l'antico regno nubiano di Meroe, appena a nord del moderno Sudan, a dare il via a queste colture intensive. L'Egitto era meglio conosciuto per il lino, prima che gli arabi introducessero il cotone nel VII secolo. Solo più tardi, sotto il dominio coloniale britannico, il cotone divenne la coltivazione principale dell'Egitto, grazie anche ai sistemi di irrigazione che regolavano l'acqua del fiume.

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Diga di Assuan, Egitto



Funzionari sovietici ed egiziani celebrano la costruzione della diga di Assuan, costruita circa 800 chilometri a sud del Cairo, tra il 1950 e il 1970. aswan

La diga, realizzata in parte grazie a finanziamenti sovietici, creò il lago Nasser, un serbatoio destinato ad accumulare acque alluvionali e immagazzinare l'acqua del Nilo. Secondo un trattato firmato da Egitto e Sudan, l'Egitto ha diritto a circa il 75 per cento del flusso del fiume.

I sistemi di irrigazione e le dighe che hanno contribuito a mantenere la sicurezza economica e alimentare, hanno provocato anche le polemiche dei paesi vicini, in competizione per le risorse idriche.

L'Etiopia sta portando avanti un progetto da 5 miliardi di dollari per la costruzione di una diga sul Nilo Azzurro, uno dei due affluenti primari del Nilo. Il progetto idroelettrico fornirà elettricità agli abitanti del Sudan del Sud. Ma, più a valle, gli egiziani temono di perdere acqua.

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Luxor, Egitto
Fotografia di Jean-Pierre Lescourret, Corbis



Sito dell'antica e splendida città egiziana di Tebe, la regione intorno alla moderna città di Luxor, sul Nilo, è anche sede di attività agricole fiorenti. Coltivazioni di mogano, sesamo e mais sono qui più comuni rispetto al cotone.

Le coltivazioni principali dell'Antico Egitto erano cereali e granaglie, compresi il frumento per il pane e l'orzo per la birra.

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Riva del fiume, Il Cairo
Fotografia di Louis-Marie Preau, Hemis/Corbis



Una linea di colorate case galleggianti sulle rive del fiume Nilo, al Cairo.

Durante lo sviluppo della civiltà lungo le sponde del Nilo, i re, che possedevano la terra e gestivano le operazioni agricole, incentivarono lo sviluppo di cooperazione tra il popolo per garantire le forniture alimentari. Questo tipo di organizzazione ha permesso l'evoluzione di una forza lavoro devota che ha poi costruito monumenti spettacolari e piramidi.

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Lago Nasser, Egitto
Fotografia di Shawn Baldwin, Corbis



Stazioni di pompaggio controllano il flusso delle acque del Nilo nel lago Nasser.

Questo progetto idroelettrico da quasi un miliardo di dollari, genera fino a 10 miliardi di chilowattora di energia idroelettrica ogni anno. Abbastanza per alimentare un milione di televisori per 20 anni.

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Allevamento bovino, Nilo
Fotografia di George Steinmetz, Corbis



Bovini al pascolo lungo il fiume Nilo, nei pressi di Bor, nel Sudan del Sud.

Il Nilo e i suoi affluenti, lungo il loro corso, toccano 11 paesi, tra cui Egitto, Sudan, Etiopia, e zone periferiche di Burundi, Ruanda e Uganda.

National Geographic
 
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view post Posted on 9/1/2013, 22:39






Pubblicato in data 20 dicembre 2012



Questo video è stato realizzato da www.latvdeiviaggi.it/
Cari amici viaggiatori, oggi vi porteremo alla scoperta di uno dei paesi più affascinanti al mondo, l' immortale patria dei faraoni, che scorre sotto gli occhi del visitatore che risale il suo sacro fiume. Benvenuti in Egitto

Impossibile resistere alla tentazione e magia di una crociera lungo le rive del Nilo. Seguiteci in una nuova emozionante avventura a bordo di questa motonave unica che ci porterà da Luxor ad Aswan, solcando acque millenarie e ricche di storia.

Molti i colori che ci accompagneranno in questo viaggio: dal blu intenso del cielo che si specchia nel fiume, al verde cupo della vegetazione all'oro delle sabbie del deserto che, in alcuni tratti, si tuffano nel Nilo quasi a volerlo dominare.

Approdiamo a Luxor. Situata a circa 600 km a sud del Cairo, Luxor occupa una parte di Tebe, che fu capitale dell'Egitto durante il Medio e Nuovo Regno. Oggi i suoi templi, palazzi e necropòli sono patrimonio mondiale dell'Unesco. Approfittiamo, per una visita alla famosissima necropoli di gùrna dove assistiamo alla lavorazione dell'alabàstro, minerale che gli artigiani locali maneggiano con abilità e maestrìa. Proseguiamo alla volta del tempio di Hatshepsut . Tappa finale: i Colossi di Mèmnon . Che incantevole sorpresa! Dinnanzi a noi un sali scendi di mongolfiere!

Dopo il pranzo, nel pomeriggio, passeggiando lungo il Nilo, raggiungiamo Karnàk, davanti alla meraviglia di questo tempio restiamo senza parole: si apre davanti a noi un maestoso viale di sfingi dalla testa di ariete che precedono i pilòni tolemàici e collegano la parte centrale, dedicata ad Amòn, con quella meridionale dedicata a Mut, la sua sposa. Oltre 134 le colonne che sostenevano quest'imponente tempio.
 
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view post Posted on 3/2/2014, 12:13




Domenica, 02 Febbraio 2014

Antico Egitto tra religione, musica e profumi


Scritto da Natascia Moroni


Cultura e società lungo il Nilo

Quando si pensa all'Antico Egitto le prime immagini che vengono alla mente sono quelle delle piramidi, della Sfinge e di tanti personaggi rappresentati di profilo. E poi mistero, geroglifici e forse anche alieni. Escludendo gli alieni, la cultura egizia è ovviamente questo ma anche molto molto di più. Le favorevoli condizioni climatiche offerte dal corso del fiume Nilo indusse le popolazioni a stanziarsi in quell'area fin dal 4500 avanti Cristo. Da quel momento e per l'incredibile durata di quasi 40 secoli questa civiltà si sviluppò e visse elaborando un'organizzazione religiosa, civile, bellica e scientifica estremamente sofisticate.

E' incredibile ma nonostante i tanti e profondi cambiamenti avvenuti durante la sua lunga storia la civiltà egizia presenta nel tempo alcune caratteristiche costanti e immutate. Fra esse la profonda religiosità e l'importanza della classe sacerdotale.

Gli egizi credevano in un dio supremo, Ra o Ammone-Ra, da cui discendevano numerose altre divinità. Le principali erano 42, corrispondenti alle provincie in cui era diviso l'impero, le minori, un numero imprecisato, oggetto di culti domestici, pregate in ogni casa per avere aiuto nei problemi quotidiani. Moltissime divinità erano rappresentate con sembianze zoomorfe, cioè sotto forma di animali. Ad esempio la dea gatta Bastet, dea dell'amore e della gioia, Thot, dio della conoscenza con corpo di uomo e testa di ibis, o Sekhmet, dea della guerra, corpo di donna e testa di leonessa.

Ra, il dio-sole, era venerato in tutto l'Egitto con una cerimonia che durava un mese intero durante la stagione delle inondazioni, quando i contadini non potevano lavorare i campi. Durante le cerimonie si eseguivano molti canti poiché la musica era ritenuta dono degli dèi: cantori e musici avevano una posizione sociale elevatissima.

Il re aveva un culto a lui dedicato poiché egli era ritenuto incarnazione terrena del dio: la sua incoronazione avveniva all'aperto, di giorno, affinché il sole, signore del mondo, inviasse al nuovo sovrano i propri raggi benefici. Egli viveva con la regina e i figli in un lussuoso palazzo a più piani, tanto è vero che il termine "faraone" significa "colui che vive nella grande casa".

La famiglia aveva nella società egizia grandissima importanza: la posizione della donna era paritaria rispetto a quella dell'uomo. Essa governava la casa ed educava i figli fino all'età di 6 anni quando poi avrebbero cominciato a frequentare la scuola infantile fino ad arrivare alle università templari.
Si viveva in case ampie a più piani, con piccole finestre protette da vetri colorati, pitture interne, arredi colorati, giardini esterni. Durante le notti troppo calde si dormiva all'aperto, sul tetto terrazzato.

Ai cittadini si prescriveva l'osservanza delle leggi, il rispetto degli altri (in particolar modo degli anziani) il culto religioso pubblico e privato. Le famiglie benestanti mantenevano rapporti sociali tra loro scambiandosi visite e banchetti. Durante questi incontri i commensali usavano porre sulla testa dei piccoli coni di una sostanza oleosa, la mirra, che a contatto del corpo si scioglieva spargendo profumo.

Mentre si pranzava si chiacchierava e si assisteva a concerti, danze e spettacoli. Un antico testo egizio, la Canzone dell'arpista invita in queste occasioni a gettarsi alle spalle le preoccupazioni per gioire "fino a quando verrà quel giorno in cui viaggeremo verso quella terra che ama il silenzio".


Lo sai che...
Erodoto, storico greco vissuto nel v secolo a. C., visitò l'Egitto tra 460 e 455 rimanendone profondamente impressionato. Definì l'Egitto come "dono del Nilo" e il suo popolo come "il più scrupolosamente religioso" mai incontrato.

Dubidoo
 
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view post Posted on 5/11/2021, 17:45
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Malatissimo d'Egitto

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