Mal d'Egitto

Museo greco-romano di Alessandria d'Egitto

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O t t a
view post Posted on 25/4/2013, 14:45




Il Museo greco-romano di Alessandria d'Egitto si trova al centro della moderna Alessandria d'Egitto ed espone, nelle sue 27 sale e nei sui giardini, circa quarantamila reperti archeologici, che coprono un arco di tempo di quasi 1000 anni di storia, dal 331 a.C., fondazione della città di Alessandria, alla conquista araba del 640.

Il museo, che fu fondato nel 1892 dal khedivè Abbas II, annovera tra i suoi primi direttori archeologi italiani che contribuirono in maniera decisiva ad arricchire le sue collezioni, tra i quali Giuseppe Botti, Evaristo Breccia ed Achille Adriani.

I reperti sono ordinati cronologicamente in diverse sezioni disposte in senso orario a partire dall’ingresso.

Tra i manufatti esposti di particolare interesse è il mosaico a forma circolare che raffigura la regina Berenice II, moglie di Tolomeo III, che fu re d'Egitto dal 246 al 221 a.C.

Wikipedia

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Il museo greco-romano di Alessandria., Egitto Il museo greco-romano di Alessandria.
Le collezioni, suddivise in 27 sale, consentono di approfondire le proprie conoscenze sulla storia dell'Egitto.


Nella città vecchia di Alessandria bisogna visitare il Museo Greco-romano (rara collezione di statuette tanagra in terracotta dipinta, ritrovate nella necropoli della città) e le catacombe di Kom esh-Shuqafa (tre livelli di gallerie funerarie dal I al II secolo, esempio unico di sincretismo tra le arti egizia e greco-romana).

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O t t a
view post Posted on 25/4/2013, 15:02




Archeologia: rinascerà museo greco-romano Alessandria
Intesa Egitto con universita' Tuscia e cooperazione Italia

23 aprile 2013 - 17:47

di Danila Clegg

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L'incontro fra i rappresentanti egiziani e italiani (tra cui l'ambasciatore d'Italia al Cairo, Maurizio Massari)
per la firma del memorandum d'intesa sul museo di Alexandria


IL CAIRO - Rinascerà grazie all'expertise culturale e ai programmi della cooperazione italiana il museo greco-romano di Alessandria d'Egitto, fondato nel 1892 da un archeologo italiano, Giuseppe Botti e chiuso ormai dal 2005. A siglare il memorandum di intesa fra il ministero dell'antichità egiziano e l'università della Tuscia il ministro dell'antichità Mohamed Ibrahim Ali Sayed, l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Maurizio Massari, e il prorettore dell'ateneo Stefano Grego, in una cerimonia nella suggestiva cornice della cittadella del Cairo alla quale hanno partecipato egittologi italiani come Edda Bresciani e Antonio Giammarusti, da anni presenti in Egitto.

L'università basata a Viterbo effettuerà la progettazione architettonica e museografica del museo e lavorerà anche per la valorizzazione dei siti archeologici di Saqqara e Medinet Madi.

Il progetto ha un valore complessivo di 8 milioni di dollari, ha spiegato Grego, dei quali una parte provenienti dal debt swap programme della cooperazione italiana.

''Abbiamo aspettato a lungo questo momento'', ha affermato Sayed, che ha ricordato il particolare legame fra il museo e l'Italia, visto che dalla sua fondazione fino al 1952 ha avuto direttori italiani. Il progetto di Alessandria, ha sottolineato, avrà un impatto importante diretto sulla realtà socio-economica locale. ''Contribuirà a creare mille posti di lavoro e attirerà turismo e questo, a sua volta, contribuirà alla crescita economica della comunità'', ha detto il ministro assicurando che la sicurezza è la priorità numero uno per favorire il ritorno del flusso turistico nel paese.

La firma dell'intesa di oggi, ha sottolineato Massari, testimonia la ''forte e concreta'' cooperazione fra le istituzioni dei due paesi e il sistema universitario italiano e il riconoscimento del ruolo che l'Italia gioca nella conservazione e nella promozione di beni culturali, che in questo, hanno rilevanza che va ben al di là l'Egitto.

L'ambasciatore italiano ha posto in particolare risalto il doppio binario sul quale si muove il progetto presentato oggi: la salvaguardia dei beni archeologici e il contributo allo sviluppo socio-economico e delle condizioni di vita delle comunita' locali. ''Esiste una legame molto chiaro fra l'aspetto culturale e quello dello sviluppo economico, turistico e della creazione di posti di lavoro. Non si tratta solo di cultura fine a se stessa, ma di contribuire a migliorare la condizioni socio-economiche e i primi a beneficiarne saranno i cittadini egiziani'', ha detto Massari.

ANSAmed
 
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