Archeologia: rinascerà museo greco-romano AlessandriaIntesa Egitto con universita' Tuscia e cooperazione Italia23 aprile 2013 - 17:47
di Danila CleggL'incontro fra i rappresentanti egiziani e italiani (tra cui l'ambasciatore d'Italia al Cairo, Maurizio Massari)
per la firma del memorandum d'intesa sul museo di Alexandria
IL CAIRO - Rinascerà grazie all'expertise culturale e ai programmi della cooperazione italiana il museo greco-romano di Alessandria d'Egitto, fondato nel 1892 da un archeologo italiano, Giuseppe Botti e chiuso ormai dal 2005. A siglare il memorandum di intesa fra il ministero dell'antichità egiziano e l'università della Tuscia il ministro dell'antichità Mohamed Ibrahim Ali Sayed, l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Maurizio Massari, e il prorettore dell'ateneo Stefano Grego, in una cerimonia nella suggestiva cornice della cittadella del Cairo alla quale hanno partecipato egittologi italiani come Edda Bresciani e Antonio Giammarusti, da anni presenti in Egitto.
L'università basata a Viterbo effettuerà la progettazione architettonica e museografica del museo e lavorerà anche per la valorizzazione dei siti archeologici di Saqqara e Medinet Madi.
Il progetto ha un valore complessivo di 8 milioni di dollari, ha spiegato Grego, dei quali una parte provenienti dal debt swap programme della cooperazione italiana.
''Abbiamo aspettato a lungo questo momento'', ha affermato Sayed, che ha ricordato il particolare legame fra il museo e l'Italia, visto che dalla sua fondazione fino al 1952 ha avuto direttori italiani. Il progetto di Alessandria, ha sottolineato, avrà un impatto importante diretto sulla realtà socio-economica locale. ''Contribuirà a creare mille posti di lavoro e attirerà turismo e questo, a sua volta, contribuirà alla crescita economica della comunità'', ha detto il ministro assicurando che la sicurezza è la priorità numero uno per favorire il ritorno del flusso turistico nel paese.
La firma dell'intesa di oggi, ha sottolineato Massari, testimonia la ''forte e concreta'' cooperazione fra le istituzioni dei due paesi e il sistema universitario italiano e il riconoscimento del ruolo che l'Italia gioca nella conservazione e nella promozione di beni culturali, che in questo, hanno rilevanza che va ben al di là l'Egitto.
L'ambasciatore italiano ha posto in particolare risalto il doppio binario sul quale si muove il progetto presentato oggi: la salvaguardia dei beni archeologici e il contributo allo sviluppo socio-economico e delle condizioni di vita delle comunita' locali. ''Esiste una legame molto chiaro fra l'aspetto culturale e quello dello sviluppo economico, turistico e della creazione di posti di lavoro. Non si tratta solo di cultura fine a se stessa, ma di contribuire a migliorare la condizioni socio-economiche e i primi a beneficiarne saranno i cittadini egiziani'', ha detto Massari.
ANSAmed