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Masako Yoshi

"Ai sazu ni ha Irarenai" e altri...

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    Aisazu ni ha Irarenai / Comment ne pas t'aimer
    Ciao! Finalmente ho recuperato e letto questo mango, che così presentavo in "case editrici" qualche tempo fa -- mesi in realtà, probabilmente ha avuto dei ritardi come dimostra il nuovo codice a barre adesivo apposto sui volumi francesi...

    4az

    Se non sbaglio dovrebbe essere questo:
    www.mangaupdates.com/series.html?id=20213
    proposto in due volumi invece che tre... ammetto di essere piuttosto incuriosito, anche perché così a naso mi sembra vagamente simile agli scioggio di Adachi dell'epoca, tipo Hiatari Ryoko....

    Dunque... devo dire subito che le supposizioni erano giuste, le somiglianze all'opera di Adachi citata sono notevoli, sia per lo stile che per gli argomenti trattati. Uno potrebbe crederlo uno stile diffuso all'epoca (siamo nei primissimi anni 80), in realtà era tradizionale nei temi ma lievemente originale nella realizzazione, dove faceva capolino una descrizione più legata alla quotidianità, quella che oggi finisce sotto la definizione "slice-of-life", in contrapposizione al perdurare di gag o storie costruite su drammoni.

    L'editore Black Box scrive di aver scelto quest'autrice e questi titoli "giovanili" (oggi fa principalmente la professoressa di... fumetto) perché rispecchiano gli anni '80 dell'immaginario anime che esplose in Europa, oltre a ben descrivere la gioventù nipponica dell'epoca.
    C'è anche una lunga e ricca intervista all'autrice, dove parla di sé, e degli inizi come mangaka per pagarsi... un violino. Il suo modo di fare fumetto in effetti derivava dalle eterogenee letture che coprendevano gli shonen avventurosi del fratello, e questo comprendeva anche lo sviluppo di un tratto dissimile dallo shojo dei settanta di autrici rinomate come la Ikeda o la Hagio, più morbido e privo di eccessi (dimenticate gli occhi giganti), in effetti lo stesso Adachi viene nominato nelle domande.
    La Yoshi più che mettere in scena drammi d'amore, cercava di descrivere una ricerca della felicità attraverso le esperienze giovanili, in cui lei stessa modellava parzialmente la protagonista-tipo ("ero naturale, ingenua ed egoista", scrive).

    Vabbe', ma in soldoni di che parla?!?
    Beh qui andiamo in quella che oggi è la classica commedia sentimentale... una ragazza 18enne, Ayumi Fujita, si trasferisce dalla campagna alla Tokyo metropolitana (per l'esattezza a Yokohama, dov'è ambientato il fumetto) per frequentare l'università.
    E' un'ingenua (proviene da un liceo femminile e non sa niente di ragazzi) un po' imbranata, ma genuina e con un suo carattere; sempre in maglione e jeans sdruciti. Finisce in una pensioncina gestita da due vecchietti, dove conosce altre due ragazze (l'introversa Ikuko e la smorfiosa Akemi) e soprattutto un ragazzo, Kazuyuki Narushima, sveglio e simpatico ma legato a una delusione sentimentale del passato.
    In pratica c'è uno schema identico a Kids on the slope, lei ama lui che ama lei che ama l'altro :P
    L'evoluzione inizialmente è molto tradizionale, ma poi prende mosse interessanti quando i personaggi si devono confrontare con la realtà e col mutare dei sentimenti... c'è il mitico "viaggio di rinascita"... c'è il piccolo Shigeo a portare ulteriore turbolenza nella vita della ragazza (dà ripetizioni per guadagnarsi da mangiare... a proposito, i ramen istantanei sono un vero protagonista della storia, c'è persino una rubrica apposita con marche e sapori nei free talks ah ah ah) e c'è un happy ending molto happy e nel contempo realistico e attento nell'evitare eccessi mielosi. Anche i co protagonisti trovano un loro spazio, seppur non particolarmente ampio ricevono degno trattamento e sono divertenti.

    Insomma è un buon fumetto, fresco e piacevole nonostante i 30 anni sulle spalle, anche i disegni fanno la loro parte col loro design abbastanza atemporale e una certa cura nel layout, in questo aiutati dall'ampio formato 15x21 che rende le vignette molto chiare.
    Non è qualcosa che se non leggi ti manca l'aria, ma se si apprezzano le atmosfere shojo para-adachiane del già citato Hiatari Ryoko non si resta assolutamente delusi, anzi.
    I volumoni Black Box sono costosi ma cicciotti (300+250 pagine più intervista, se non sbaglio) e ben curati... in definitiva prenderò sicuramente altro in catalogo della Yoshi, hanno altri due titoli...
     
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    www.mangaupdates.com/series.html?id=20212#rating

    Ho finito di leggere anche Manabu, manga successivo di qualche anno (1984), considerato - secondo l'introduzione dei curatori - decisamente uno dei migliori lavori dell'autrice. Nella stessa prefazione viene descritto brevemente come "una storia matura e atemporale di una ragazza che chiede solo di essere amata".
    Tornando a descrizioni più terra-terra, è anche questa una commedia in pieno stile anni '80, romantica ma molto divertente, malinconica ma piena di speranza nel futuro. E' uno shojo che però stilisticamente strizza l'occhio a opere trasversali come quelle adachiane ma anche alla Rumiko Takahashi di Maison Ikkoku.
    In definitiva una bellissima lettura, almeno da parte mia. Anche meglio del precedente Aisazu ni ha Irarenai, grazie ad alcuni passaggi più sofisticati.

    La trama offre poche sorprese come incipit: Musubu Ishimaru è una liceale 17enne che, a causa del lavoro all'estero dei propri genitori, vive in casa della sorella maggiore. Quest'ultima è sposata col giovane insegnante Kei-ichi e ha una figlia di un anno, simpatica e dispettosa.
    Perché Musubu sembra sempre intimidita e impacciata? E' presto detto: è innamorata anche lei di Kei-ichi, da quando le dava ripetizioni in passato (è così che le due sorelle lo conobbero).
    La sua vita cambia quando incontra tre studenti di Kei-ichi, in particolare lo svitato Manabu, un ragazzo estroverso figlio dei proprietari di una caffetteria, che sulle prime le sta altamente sulle balle (nonostante la salvi dall'annegamento nei 10 cm d'acqua di una fontana).
    Da qui iniziano delle vicissitudini altalenanti dallo slice-of-life malinconico alla commedia brillante, in cui si assiste alla maturazione di Musubu nei confronti della vita, che passa dalla cotta giovanile all'amore per quell'altro disgraziato :P
    Il mango è proposto nuovamente in due volumoni corposi (circa 400 pagine) e già alla fine del primo abbiamo un finalone spettacolare, tanto da poterlo considerare quasi un volume autoconclusivo.
    Come proseguono le avventure nel secondo, una volta che praticamente tutti i nodi sono risolti? L'autrice ricorre al vecchio stratagemma... degli antagonisti in amore! Prima una ragazza (la secchiona della scuola, che quando si toglie gli occhiali diventa una sventola), poi un uomo (fotografo vagabondo, vecchio allievo di Kei-ichi).
    Attenzione però, l'intrusione viene usata per far evolvere i personaggi, ma ha chiaramente un senso comico palese, scordatevi estenuanti e lagrimevoli scene angst... basti dire che la sfida contro la ragazza si conclude a chi si taglia i capelli più corti; mentre l'avvento del fotografo viene salutato da Manabu che lo guarda torvo ed esclama "perché sei più alto di me e l'autrice ti disegna più bello?!?". Sì, il secondo volume è decisamente più virato alla comicità, anche verso il supporting cast, e si finisce coi ragazzi che diventano adulti in un happy ending totale globale.

    Il mango si intitola in originale "Boo Boo", dal soprannome dei due protagonisti, ma l'editore francese ha deciso di modificare il nome per ovvi motivi (troppo infantile, fuorviante per il target di lettori), come detto in volumi cicciotti in 15x21 con copertina plastificata (ma niente sovra).
     
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  3. *Livio*
     
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    Beato te, ma dove li prendi?
    Ho provato a fare un ordine su amazon ma risultano irreperibili. Peccato, avevo un ordine da chiudere e qualche eurino extra, mi sarebbe piaciuto moltissimo aggiungere questi balenotteri in libreria.
     
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    Amazon francese, li vende per conto Black Box! Comunque devono aver avuto qualche problema di distribuzione, come dimostrano gli adesivi col nuovo codice a barre su tutti e 4 i volumi...
     
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3 replies since 19/1/2014, 18:17   669 views
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