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I 10 film dello Studio Ghibli che devi vedere

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view post Posted on 7/8/2014, 22:42
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"Il Sabo"

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I 10 film dello Studio Ghibli che devi vedere
Sospesa ogni produzione e chiuso temporaneamente per una profonda ristrutturazione interna, la creatura di Miyazaki e Takahata decide di rifondarsi



Dopo 28 anni di capolavori lo Studio Ghibli si prende una pausa per ristrutturazione interna. Andato in pensione Hayao Miyazaki e arrivato ad una veneranda età l’altro fondatore e principale autore dello studio, Isaho Takahata, l’attuale gestore Toshio Suzuki ha deciso che è il momento di pensare a cosa fare d’ora in poi. E per farlo bene serve una profonda rifondazione. Quindi sono stati mandati a casa gli animatori e si sono chiuse tutte le produzioni, per ripensare dalle fondamenta cosa debba essere da domani il Ghibli. Non è chiaro nemmeno se si stia parlando di un futuro nel cinema, nella tv o nel merchandising delle attuali proprietà intellettuali (non poche e molto redditizie).

Un colpo che arriva a sorpresa ma che in fondo ratifica una situazione che era immaginabile dal momento in cui le due grandi individualità che hanno fondato e alimentato praticamente il 95% dei progetti del Ghibli in questi quasi 30 anni, si ritirano.

Chiusa un’era con serenità e in attesa di vedere cosa diventerà quello che per tutti gli anni ‘90 e 2000 è stato lo studio delle meraviglie, il principale esportatore di capolavori del pianeta insieme (da un certo punto in poi) alla Pixar, capace di ridefinire la centralità e il ruolo dell’animazione nel processo d’innovazione del linguaggio cinematografico mondiale, vi consigliamo i 10 film fondamentali del Ghibli che occorre vedere per poterne parlare senza timore.

10. Pom Poko
L’ottavo lungometraggio di Isaho Takahata è uno dei suoi più famosi, ha ricevuto distribuzione italiana solo in Home Video (ma con ottimo adattamento) ed è internazionalmente noto per la peculiarietà di mostrare spesso i testicoli dei cani-procioni protagonisti. Al di là di questo è un film sorprendente.



9. I sospiri del mio cuore
Diretto da Yoshifumi Kondo ma sceneggiato da Hayao Miyazaki, a partire dal manga di Aoi Hiiragi Sussurri del cuore, è una classica storia Ghibli, cioè quella di due ragazzi che si stanno formando e guardando al futuro esprimono abnegazione per le proprie aspirazioni artistiche.



8. Il castello nel cielo
Il primo film in assoluto mai prodotto dal Ghibli. È una storia pienamente miyazakiana di ecologia, libertà e lotta alla tirannia, tra Nausicaa e Conan il ragazzo del futuro (due grandi successi del maestro antecedenti alla fondazione dello studio). In Italia rimesso al cinema da Lucky Red qualche anno fa.



7. Il mio vicino Totoro
Epica storia di formazione di due sorelle trapiantate in campagna assieme al padre mentre la mamma malata si cura in ospedale. Lo spirito della foresta che dà il titolo al film è la creatura più nota di Miyazaki ed è diventata il simbolo stesso dello studio. Uno dei film più umani e misteriosi dello studio. Non è chiaro come funzioni, dove tocchi, cosa racconti e quale sia la sua struttura narrativa, eppure è universalmente toccante.



6. Una tomba per le lucciole
Forse il cartone animato più tragico di sempre, dimostrazione che le ambizioni del Ghibli da subito (uscì assieme a Totoro in un assurdo double bill) erano di fare sul serio usando l’animazione con la potenza e la rabbia con la quale si usa il cinema. Raramente le sale cinemtaografiche hanno proiettato un film più antimilitarista, più struggente e straziante di quest’incredibile odissea nelle lacrime di Isaho Takahata. Se ne esce sventrati interiormente, stupiti ancora una volta di più di cosa possa fare il cinema agli esseri umani.



5. La principessa Mononoke
Nel 1996 i tempi erano maturi perchè Hayao Miyazaki uscisse dal Giappone. Con l’aiuto di John Lasseter e della Disney La principessa Mononoke riceve un’edizione americana e poi anche una italiana (bellissima eppure, abbiamo scoperto da poco, massacrata nell’adattamento tanto che la nuova, andata in sala qualche settimana fa e tra poco pronta per l’Home Video, è sorprendentemente addirittura più bella). La qualità dell’animazione, la minuzia dei movimenti, la cura dei comprimari e la potenza del testo fanno un passo da gigante, Miyazaki non solo è un grande narratore ma per la prima volta anche un grande scrittore.



4. Si alza il vento
L’ultimo film interamente realizzato da Hayao Miyazaki torna ai grandi fasti dopo qualche opera meno clamorosa. Un’autobiografia per interposta persona: parlando della vita di Jiro Horikoshi, progettista dei celebri A5M, aerei rivoluzionari usati dai kamikaze giapponesi, Miyazaki in realtà racconta se stesso prendendo di petto le grandi contraddizioni della sua vita come l’amore per la natura e per i motori, l’adorazione per gli aerei da guerra ma anche il disprezzo per ogni conflitto e unisce tutto affermando implicitamente che non esiste una sintesi e i contrasti sono parte dell’essere uomini.



3. Porco Rosso
Un gioiello di disegno e animazione. Nella storia del grande aviatore italiano diventato maiale per ignavia e preso in una clamorosa avventura nella quale (forse) potrà redimersi si respira una passione per l’avventura, la velocità, l’aria, il vento e le piccole cose della vita (donne incluse) che non è comune. Si ride moltissimo e ci si può commuovere più che volentieri. Contiene la più grande dichiarazione d’amore mai fatta in un cartone, quella che lo schivo e duro Marco Pagot fa alla sua amata senza usare parole, solo compiendo evoluzioni aeree sopra la sua casa.



2. La città incantata
Uno sforzo clamoroso che è ad oggi il più grande trionfo dello studio. Orso d’Oro al festival di Berlino (non era mai capitato che un film d’animazione conquistasse il massimo premio in uno dei principali festival del mondo) e Oscar al miglior film straniero (non era mai capitato), distribuito ovunque è un viaggio formativo clamoroso in un universo nel quale sia ha la netta impressione che l’inventiva di Miyazaki sia in grado di presentare in ogni scena nuovi personaggi, nuovi esseri, nuove creature, scenografie e trovate per stupirci. Un film dall’inventiva continua anche nelle cose più piccole che sbatte in faccia al mondo intero il potere narrativo e la profondità del Ghibli. Solo recentemente la nuova edizione italiana ha reso giustizia al complesso gioco di rimandi con i nomi dei protagonisti (sottratti, nascosti, cambiati e infine riscoperti).



1. La grande avventura del piccolo principe Valiant o Il segreto della spada nel sole
La Toei animation in piena crisi sindacale decide di realizzare un lungometraggio d’animazione per placare le ire e impiega tutti i sindacalisti nel progetto. Alla regia fa il suo esordio Isaho Takahata e tra gli animatori viene scelto il giovane Hayao Miyazaki, è la prima volta che i due si conoscono e lavorano insieme. Il risultato non è eccezionale, ma lo stesso costituisce la prima pietra di tutto quello che verrà, contiene ogni luogo comune dell’animazione televisiva giapponese che conosciamo. Ambientazione europea, assenza di familiari a eccezione di un nonno, due bambini in lotta con le forze del male, un eroe solitario e accenni di melodramma. Nasce inoltre il tratto manga per l’animazione, cioè quello già usato nei fumetti con occhi grandi ed espressioni sgranate. Un autentico pezzo di storia (che come tale sta integralmente su YouTube) in Italia inizialmente titolato La grande avventura del piccolo principe Valiant, per ricalcare un altro personaggio dei fumetti (ma europeo) cioè il Principe Valiant (che non centra nulla con questo film) e successivamente più filologicamente rititolato Il segreto della spada del sole.
 
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view post Posted on 8/8/2014, 08:50
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la prinsipessa mononoke è la mia personale corazzato potemkin
 
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view post Posted on 8/8/2014, 19:14
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Davvero?!
Come mai?
 
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view post Posted on 8/8/2014, 19:18
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l'ho visto una sera a casa di amici

saranno state le aspettative, sarà stato il vino, ma lo ricordo come un tedio mortale
 
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