Ken il Guerriero - Hokuto No Ken.it

HNK - Il ritorno

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view post Posted on 1/6/2015, 00:13     +1   -1
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HNK - IL RITORNO



Bart sonnecchiava nella sua brandina. In un locale ammuffito e pieno di polvere che un tempo doveva essere stato un saloon postatomico, il giovane sposo della figlia dell'imperatore Lynn si riposava lontano dal solleone del pomeriggio dopo aver zappato con insistenza. Il paesino dove ora viveva non aveva le giuste fortificazioni e ormai specializzatosi in strategie difensive civili, guidava un fiero gruppo di cittadini nelle operazioni di palificazione.
Tutto ad un tratto le vecchie ante poste all'ingresso del saloon vennero sbattute da un gigantesco energumeno biondo piuttosto scuro in volto... Il rumore fece ridestare Bart che sollevò la schiena facendo cadere a terra quell'inusuale cappello da cowboy che avevo messo sulla faccia da disteso proprio per evitare di farsi vedere stanco dai suoi uomini.

Il giovane riconobbe quell'uomo e si tranquillizzò, rimase seduto pur mostrandosi confuso dalla sua presenza. Il gigante biondo senza averne ancora incrociato gli occhi si mostrò schifato dall'igiene di quel luogo. Passò la sua mano ruvida e scura su un tavolino di lato all'ingresso sul quale erano appoggiate al rovescio le poche sedie del locale...
Richiuse la mano destra e girandola ne fissò il palmo, notò quindi di aver raccolto la polvere, la palpo' e portò le sue dita al naso...

“ Spero tu non stia facendo vivere Lynn allo stesso modo giovane Bart!"


“Falco! Come hai fatto a trovarmi qui? “

Il gigantesco successore della scuola Imperiale accennò un sorriso. Il giovane lo aveva riconosciuto nonostante il lustro passato dal loro ultimo incontro. Poi riprese la sua solita smorfia di preoccupazione. Questa volta troppo intensa...

“Rihaku nell'altro villaggio mi ha indicato questo luogo... Forse non ti è chiaro il ruolo che hai assunto nei confronti di Lynn. Le palificazioni non salveranno tua moglie...”

Bart rimase stupito. Come osava Falco interferire nel suo rapporto con Lynn? Poi si ricordò di aver sposato una donna di sangue imperiale. Falco e la sua prodigiosa arte di Gento avevano il compito di proteggere quel sangue da sempre.
In un batter d'occhio si mise alle spalle i commenti e puntò dritto al sodo. Quello che lo preoccupava era il pericolo imminente...

“Che cosa? Ma di che parli Falco? Cosa vuoi che succeda ancora?”


Il Maestro Gento si voltò dando le spalle a Bart, poi con il volto a tre quarti lo ammonì intento ad andarsene.

“Devi avvertire Kenshiro... L'imperatore è arrabbiato!


Bart vide il gigantesco Maestro di Gento uscire da quel locale abbandonato incamminarsi verso Est.
Non ripeteva quella frase dai tempi in cui il perfido reggente Jako tenne in schiava la popolazione di tutte quelle terre. Bart notò anche che il successore di Gento non aveva più che un manipolo di uomini al suo seguito.
Quell'uomo cinque anni prima era stato in grado di tenere testa al successore della tecnica più potente al mondo: Kenshiro. L'amico fraterno di sempre non era stato in grado di abbattere quell'uomo, quel nemico così umano da divenire un amico di entrambi. Tuttavia Falco, il generale della luce dorata di Gento era un uomo in grado di incutere timore. Non era stato piacevole vederlo così preoccupato. Bart tirò un sospiro di sollievo e comprese che quell'uomo era meglio non averlo attorno. Era di quelli che si muovevano solo in situazioni di estremo pericolo, risoluto e poco disposto al dialogo.
Il suo avviso, il suo monito inquietarono tanto il giovane Bart che ripresosi abbandonò gli intenti di costruzione delle opere difensive del villaggio e passò all'azione, passò all'attacco...

Nel Deserto...

Falco era ora inginocchiato a terra. Una ferita a croce da arma da taglio sul suo petto faceva sgorgare un sangue scuro che colorava i suoi schinieri dorati e sporcava il suo mantello bianco. Provò a rialzarsi sulle sue gambe, un forte tremore alle ginocchia indebolite dallo scontro lo fece barcollare prima di riprendere fieramente posizione eretta. Si guardò attorno, il suo sparuto manipolo di uomini devastato, quelle vite falciate in così breve tempo.
Davanti a lui si ergeva un guerriero che indossava un'elegante e argentea corazza da Samurai. L'uomo brandiva una spada con una strana croce disegnata sull'elsa. Ora la teneva lungo il fianco a far cadere a terra il sangue fresco del generale di Gento.
Lo fissava come fosse una pietra ma i suoi gesti suggerivano una qualche resa a Falco che non voleva sentirne.
Il successore della prodigiosa arte di Gento guardò oltre il Samurai d'Argento, oltre quell'esercito di motociclisti, fissò l'uomo vestito di bianco che sedeva annoiato su un imponente trono mobile. I lunghi capelli rossi e scintillanti di quell'uomo staccavano dalle vestigia bianche arrecanti il simbolo che lo stesso Falco aveva onorato tutta la vita. Sul volto l'uomo portava una maschera che nascondeva i suoi occhi grigi.

Falco si rivolse a lui:
“ Se è arrivata la mia ora che siate voi ad occuparvi di me! Non lasciate che sia il vostro Araldo a punirmi!”

Il Samurai d'Argento si voltò e dopo aver colto il cenno di assenso dell'uomo sul trono, con un gesto ordinò ai suoi uomini di “aprire le acque”. Allo stesso tempo l'uomo sul trono s'incamminò. Il suo incedere sicuro e regale imponeva obbedienza. Gli uomini dell'esercito si chinarono al suo cospetto senza che gli fosse ordinato. Alto quanto lo stesso Falco l'uomo dai lunghi capelli rossi avanzò fra le sue fila. Gli arrivò molto vicino, si tolse la maschera mentre il generale osò chinare leggermente il capo. L'uomo vestito di bianco non distolse lo sguardo, lo continuò a fissare pure girandogli attorno.

“Oggi è un giorno triste! Veder morire un uomo come te... Peccato.”

Lo stesso Falco non seppe darsi speranze di vittoria. La lotta con l'Araldo e il resto dell'esercito lo avevano stremato.

“Sarebbe stato un'onore se voi non aveste...! ”

Replicò il biondo successore di Gento con le lacrime agli occhi. Poi soggiunse...

“Avete tolto la vita al mio Imperatore, la donna che ho servito fin dal culla! Non posso perdonarvi per questo!”

L'uomo dai capelli rossi con fare narcisista spostò i suoi capelli mentre il sole risplendeva sui suoi lineamenti ancora fanciulleschi.

“Puoi ancora salvarti!”

A quella frase tutto l'esercito rimase stupito ma non osò obiettare. Il guerriero con l'armatura da Samurai non esitò a mostrare la spada ai suoi uomini in segno di monito. Chiunque avesse commentato negativamente avrebbe pagato con la vita. Per molti di loro dare una chance al nemico di una vita sarebbe stato un errore, un capriccio del loro sovrano.

“Dimmi dove si trova il successore di Hokuto! Giurami fedeltà come devi e aiutami a trovare KENSHIRO!”

Falco si dimostrò indignato e sputò a terra.

“Sput! Tsk! Neanche per idea. So cosa volete fare! Non vi lascerò uccidere un'altra innocente!”

“Era il tuo compito. Devo dedurre che non sei poi così fedele...” Lo apostrofò l'uomo dai capelli rossi intento a riposizionarsi davanti al successore di Gento.
Falco comprese di avere una chance, vide un'apertura nella difesa di quell'uomo e provò a colpirlo.

“TECNICA DELLA DOPPIA ROTAZIONE ASTRALE DI GENTO!!!”
Roteando le braccia Falco creò dal nulla due cerchi di energia spirituale in grado di bruciare e tagliare il suo avversario.
Lo stesso non provò neanche a scansarsi. Subì il colpo, le sue vesti si squarciarono in più parti ma sempre spostandosi i capelli si mostrò indenne dopo uno dei migliori colpi del Maestro di Gento.
Falco rimase basito con gli occhi spalancati... L'uomo di cui non osava pronunciare il nome lo ammonì.

“Non lo sapevi? Il tuo Gento è la tecnica della mia famiglia. Le contromosse ai tuoi colpi sono nel mio stesso sangue... E fu proprio tuo padre ad istruirmi CUGINO MIO...”

L'uomo sogghignò mentre Falco parve accasciarsi e proprio in quel momento gli infilò quattro dita nel petto sulla vecchia ferita provocatagli da Kenshiro nello scontro di cinque anni prima.
“A-Tah!!! Swssssssh!!!” Schizzò un fiotto di sangue a terra, più scuro di quello sgorgato dalle ferite della spada del Samurai.

Falco parve cedere ma mentre la mano aperta del suo avversario penetrava sempre di più nel suo petto producendogli un dolore tale che nessun uomo normale avrebbe potuto sopportare. Il giovane lo volle sbeffeggiare sussurrandogli all'orecchio

“Quando leverò la mia mano, il tuo spirito combattivo fluirà via col tuo sangue... Sei al capolinea TRADITORE DELL'IMPERO!”


Falco dovette udire la peggiore offesa della sua vita. Con un gesto di sfregio e con prepotenza il suo avversario estrasse la mano facendo impazzire dal dolore Falco che indebolendosi a vista d'occhio rimase senza fiato, si piegò in ginocchio portandosi le mani su quella vecchia ferita ora riaperta. Poi riuscì a rialzare lo sguardo verso quel tiranno che aveva provato a fermare e con stupore...

“La Suprema tecnica del... Non posso crederci, il mio spirito combattivo mi sta abbandonando... Nooooo Non permetterò...Bluarghhhhhhh!!!”

SBAAAMMMMM

Con un calcio di inaudita potenza l'uomo vestito di bianco distese Falco a terra, scaraventandolo qualche metro più indietro per poi infierire.

“Scriverò TRADITORE DELL'IMPERO a caratteri cubitali sulla tua tomba !”


Sulle montagne del Nord

Bart correva su una moto verso l'ultimo luogo in cui un misterioso uomo con un turbante che pareva destreggiarsi col Kung Fu venne avvistato. Bart venne a sapere delle sue imprese a Last Land e dell'ultima rivolta provocata. L'uomo che aveva da poco punito 100 biker-killer non poteva che essere il suo amico fraterno di sempre: KENSHIRO.
Lo stesso uomo vestito di jeans e col turbante in testa l'osservava da un sentiero più in alto senza che Bart lo scorgesse.

“Gli avevo proibito di venirmi a cercare, deve vivere la sua vita. Che ci fa così lontano dal suo villaggio?”

Pensò Ken dell'amico Bart ma una voce gli entrò in testa. Portò le mani al capo come se qualche strana telepatìa lo stesse colpendo. Una sensazione simile, provato più e più volte in contatto con Lynn, ma questa volte decine di volte più forte, più intensa e più fastidiosa.
Nella sua mente vide il volto coperto da una maschera dell'uomo dai capelli rossi e ne sentì il richiamo...

<< STO VENENDO A UCCIDERTI VILE TRADITORE! >>


Una scossa elettrica gli trasmise dolore al punto dal farlo urlare “Arghhhhhhhhhhhhh!!!!”
Bart dalla strada sottostante si accorse di lui riconoscendolo subito.

“Eccoti KEEEEEEEN!!! Ti raggiungo subito! Il villaggio, Lynn e Falco sono in pericolo!”
 
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view post Posted on 1/6/2015, 12:28     +1   -1

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Povero Falco, malmenato da un tizio vestito da samurai e da un ragazzo. Spero tu restituisca un po' di dignità a quell' uomo nel prossimo capitolo...
 
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view post Posted on 1/6/2015, 14:26     +1   -1
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CITAZIONE (davemustaine_88 @ 1/6/2015, 13:28) 
Povero Falco, malmenato da un tizio vestito da samurai e da un ragazzo. Spero tu restituisca un po' di dignità a quell' uomo nel prossimo capitolo...

Ho omesso alcune cose per lasciarvi col fiato sospeso. :rolleyes.gif:
Falco ha combattuto alla grande invece.
 
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view post Posted on 1/6/2015, 16:23     +1   -1

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CITAZIONE (Raoul @ 1/6/2015, 15:26) 
Ho omesso alcune cose per lasciarvi col fiato sospeso. :rolleyes.gif:
Falco ha combattuto alla grande invece.

Con chi ha combattuto? Non è ammissibile che il grande generale della luce dorata possa prenderle da un tizio vestito da samurai... a meno che non ci sia una spiegazione come la ferita aperta contro Sunagumo.
 
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view post Posted on 1/6/2015, 22:48     +1   -1
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CITAZIONE (davemustaine_88 @ 1/6/2015, 17:23) 
Con chi ha combattuto? Non è ammissibile che il grande generale della luce dorata possa prenderle da un tizio vestito da samurai... a meno che non ci sia una spiegazione come la ferita aperta contro Sunagumo.

Qui Falco è un grande eroe.
È una storia triste... Non posso anticiparvela tutta. Comunque Falco aveva solo 20 uomini contro migliaia e Louise/Rui da proteggere. Infine Falco pensava di meritarsi una punizione per aver servito la persona sbagliata ma non l'avrebbe mai abbandonata.
Anche Ken ha servito la persona sbagliata...

Al Samurai d'Argento ho dedicato la mia ultima fan fiction. In quell'occasione ha sbattuto in prigione perfino Raoh. Con la spada e l'armatura è di certo pari al miglior Falco. Senza gli è inferiore ma questo non è Dragon Ball e con l'astuzia e l'inganno si può sopraffare chiunque o quasi.
 
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view post Posted on 2/6/2015, 23:06     +1   -1
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Più tardi nel deserto...

Kenshiro corse fino allo stremo per raggiungere il luogo dal quale aveva udito quella voce nel suo cervello. Aveva dato ordine al buon Bart di correre a sua volta in difesa del villaggio di Lynn. Da lontano scorse una figura imponente e scura. Un uomo col mantello nero nella polvere che brandiva una pala e osservava per terra. L'arnese nelle mani dell'uomo grondava di sangue fresco. Di fianco a questo gigantesco uomo un cavallo nero. Era RAOH!!! Suo fratello maggiore accorso nello stesso punto. Erano passati più di 10 anni dal loro scontro risolutivo. Ken scorse alcuni uomini a terra, alcuni arrecanti le armature e i simboli dell'armata imperiale combattuta anni prima e altri con il simbolo della stella polare di GENTO.

Ma ai piedi di Raoh scorse il biondo Generale della Luce Dorata. Riverso a terra. Ken si precipitò senza pensarci e si abbassò affrettandosi a porgere una borraccia al morituro Falco.

“Falcooo!!! Perché? Chi Diavolo è stato?”

Mentre Falco ansimava e restituiva a Kenshiro un sorriso amichevole fu Raoh con voce roca a rispondere.

“Hanno affidato alle carogne che vedi a terra il compito di seppellirlo! Volevano sfregiarlo con quella!”

Il burbero fratello di Kenshiro indicò con la punta del suo mento e con lo sguardo una triste e grigia lapide con scritto TRADITORE DELL'IMPERO. Raoh doveva aver sistemato la retroguardia dell'esercito del Samurai dall'armatura argentea. Ma Falco trovò le forze per rispondere a Kenshiro.

“Quei bastardi hanno ucciso l'imperatrice Louise... Ho fallito la mia missione...” Poi con le lacrime agli occhi mentre il suo colore iniziava a spegnersi “Proteggila! Proteggi Lynn per il nostro futuro! Dai al cielo una speranza...”

Mentre le carni del generale della luce dorata diventarono bianche e la sua pelle iniziò a sbriciolarsi dopo aver perso gli ultimi aliti di energia vitale Ken provò a chiamarlo energicamente quasi potesse fermarne il viaggio nell'oltretomba. Lo tenne stretto cercando di alzargli la testa mentre si accasciava definitivamente al suolo.

“Falco! No Falcooooooooo!” Ora era Kenshiro a piangere mentre osservava la ferita sulla schiena dell'amico. Qualcuno doveva averlo colpito alle spalle mentre era intento a proteggere l'imperatrice della quale non c'erano tracce. Intuì il tutto mentre era in cammino. Dalla città imperiale si elevava una colonna di fumo. “Che tecnica è? Chiunque si stato me la pagherà CARA!”

Raoh lo discostò con fatica e gli diede una pala. Non disse molto ma invitò il fratello a dargli una mano per dare degna sepoltura al generale di Gento.
L'ex re di Hokuto si mostrò rispettoso nei confronti del generale di Gento che ai tempi della conquista minacciò. Ken comprese che quei tempi erano finiti e che in fondo Raoh aveva sempre rispettato il generale della luce dorata. Si sarebbero scontrati solo per la conquista del cielo ma fra questi due grandi Maestri c'era sempre stato un profondo rispetto reciproco.
Quello che non sapeva era che Raoh era anche stato un amico d'infanzia di Falco. Entrambi orgogliosi, entrambi praticanti di tecniche segrete e rispettosi l'uno dell'altro.
Nella mente di Raoh passarono alcuni flashback riguardanti i giorni in cui decise di diventare il Conquistatore del cielo. Fu il giorno in cui una bomba caduta sul palazzo imperiale sembrò spazzare via la vita del Padre di Falco, del gran Maestro della sublime tecnica di Gento e dell'erede al trono.
Gli fu tutto chiaro.
Quando i due fratelli di Hokuto ebbero ultimato, Raoh commentò con fare severo.

“L'uomo che cerchi è colui che ci ha parlato nella mente... “ Poi girò i tacchi intento a lasciare quel luogo ma Kenshiro lo fermò.

“Tu sai qualcosa che io non so!” Raoh si tolse di dosso la mano di Ken che gli stringeva il braccio. Poi rispose schivo e con distacco.

“Tsk! Mi hai salvato la vita anni fa sigillandomi i pugni e permettendomi di crescere mio figlio... Eppure quell'uomo mi è entrato nella mente più di quanto la bambina che mi sconfisse. Lynn è la chiave di tutto... E lui vuole ucciderla per il cielo!“


Ken rimase sbigottito osservando Raoh che montava sul vecchio cavallo ora con un occhio bendato. Il peso del suo vecchio re era forse aumentato, era forse troppo verso fine vita. Eppure in grande spolvero Raoh si accorse che Ken non aveva ben compreso e soggiunse ancora...

“Il cielo si diverte a mettere contro i fratelli! L'uomo che vuole uccidere Lynn è suo fratello maggiore. L'erede al trono che tutti pensavamo morto. Falco ha pagato con la vita la sua fedeltà all'imperatore sbagliato... ”

Ken ascoltò e tutto gli fu chiaro. Provò a colpire nell'orgoglio il fratello che non pareva affatto disposto ad aiutarlo...

“Tu invece vai a giurare fedeltà all'imperatore giusto?”

Con un gesto d'ira Raoh si voltò violentemente fino ad atterrare davanti a Kenshiro ed affrontarlo a muso duro

“Grrrrrr!!! Come osi provocarmi a tal punto? “ Poi si calmò velocemente sentendo che Kenshiro non aveva ancora attivato la propria aura combattiva. Ormai il fratello minore non lo sentiva più una minaccia neanche ad un palmo dal suo naso, così ridacchiò sardonico.

“Eh! Eh! Così ridotto non ti sarei di alcun aiuto ma voglio svelarti un segreto lo stesso...” Si rilassò e portandosi il mantello alle spalle informò Kenshiro
“Ho sempre avuto il timore che Falco potesse impadronirsi della Suprema Tecnica del Gento Bianco! La tecnica dell'Imperatore... Nelle vene di Falco scorreva sangue imperiale... quello del ramo cadetto... “

Poi si fermò un attimo e riprese fiato passando allo scontro mancato al villaggio di Gento

“Mph! Da giovani le nostre forze erano simili. Poi quella volta al villaggio lo affrontai... Compresi il suo valore. Non poteva battermi e senza i Gento e senza quel sangue in giro avrei potuto conquistare il cielo. Gli avrei risparmiato la vita comunque. Mi convinsi di poter stringere il cielo nel mio pugno. Niente e nessuno più forte di me esisteva più.
Ma poi tu e quella bambina... Quel legame speciale che ti permise di affrontarmi alla pari... Tsk! Iniziai a ricredermi allora ma non volli ammetterlo... Furono Lynn e il tuo amore per la vita a sconfiggermi... TOKI disse bene: l'uomo in grado di uccidere quella bambina sarebbe stato il dominatore che io volevo essere. L'uomo che ha ucciso Falco e Louise non ha altro pensiero per la testa che uccidere anche Lynn!”


Ken lo guardò preoccupato e provò a convincerlo ad unirsi a lui

“Scioglieremo il tuo sigillo!”
 
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Lenny
view post Posted on 3/6/2015, 10:44     +1   -1




raul le tue fiction sono eccezionali !!!
ti prego posta il seguito
:)
 
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view post Posted on 3/6/2015, 17:13     +1   -1

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Ma no hai fatto morire Falco cosi presto! Questa fan fic non mi piace :D
 
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view post Posted on 3/6/2015, 21:09     +1   -1
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CITAZIONE (davemustaine_88 @ 3/6/2015, 18:13) 
Ma no hai fatto morire Falco cosi presto! Questa fan fic non mi piace :D

Qui muore contro gente cazzutissima e in parte non sa opporsi. Sei sicuro che contro il figlio dell'imperatore si sia impegnato davvero? Le sue parole non le ho scritte a caso. È andato contro a morte certa solo nella speranza di salvare la sua imperatrice. Poi neanche i miei PG se la cavano sempre nelle mie fiction. :-p:
 
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view post Posted on 4/6/2015, 04:50     +1   -1

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Ma Raoul odia chi sta nascosto: va nella caverna ad uccidere Koryu e fa morire Louise in tutti i suoi racconti!
 
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view post Posted on 4/6/2015, 21:14     +1   -1
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CITAZIONE (Lenny @ 3/6/2015, 11:44) 
raul le tue fiction sono eccezionali !!!
ti prego posta il seguito
:)

Grazie :wink.gif: ho una forte immaginazione ma lavoro troppe ore al giorno per disegnarvele o anche solo scrivervele come si deve.
 
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view post Posted on 4/6/2015, 21:16     +1   -1
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si continua raul i due fratelli fianco a fianco che combattono un nemico comune

e la cosa che ho sempre voluto
 
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view post Posted on 4/6/2015, 22:24     +1   -1
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Hokuto no more...

Raoh derise Kenshiro scansandosi e negandosi alla sua offerta con un gesto della mano quasi a dirgli di stare zitto, di smetterla di proporre idee del genere.

“Tsk! Troppo pericoloso! Sono anni che non sprigiono la mia aura e per questo rischierei di essere sopraffatto... Un'energia del genere potrebbe uccidere il mio vecchio corpo!”

Ken incredulo e ancora provocante lo riprese comprendendolo a fondo...

“Da quando in qua il Re del pugno ha paura della morte?”

Raoh si voltò quindi furiosamente verso Ken mostrandogli il pugno destro chiuso e digrignando i denti

“Incosciente!!! Da quando non lo sono più!!! Se tornassi ad essere il RE DEL PUGNO potresti avere un nemico in più!!! “ Poi sbuffando come un Toro che fissa a terra prima della carica
“Mi sono allenato molto senza scorciatoie o trucchetti da TECNICHE SEGRETE in questi anni... Il mio corpo potrebbe non reggere davvero oppure raggiungere un livello superiore al tuo...”

Kenshiro si avvicinò intento a premergli gli tsubo del sigillo sul petto ma Raoul fece un altro passo indietro; sicuro di sé il successore di Hokuto replicò nel tentativo di rassicurare il fratello maggiore...

“Neanche se ritornassi forte come ai tempi migliori potresti sopraffarmi! ”

Raoul in segno di ulteriore diniego afferrò il polso del braccio di Ken portandogli la mano ad un palmo dal viso minacciosamente.

“Tsk! Ti sbagli! Ti sei rammollito... Sei ben lontano dal Kenshiro che mi ha sconfitto!”


Raoul rimontò a cavallo come avesse fretta di andarsene. Ken sbigottito rimase a guardarlo andar via convinto di aver cambiato per sempre quel terribile despota. Era riuscito nell'impresa di rendere Raoul un uomo normale, non più schiavo di sogni di conquista o della propria ambizione. In cuor suo non pensava di aver poi tanto bisogno del fratello maggiore ma qualcosa in lui gli faceva intuire che battere il nemico così numeroso e contemporaneamente salvare Lynn e i suoi cari non fosse un'impresa così semplice.
Un compito difficile quanto lo era stato redimere Raoul o aver ragione del generale della luce dorata Falco. Eppure nel viaggio in corsa verso il villaggio qualcosa gli ritornava in mente disturbandolo

<< Ti sei rammollito... Sei ben lontano dal Kenshiro che mi ha sconfitto! >>

Quando anni prima Ken sconfisse Raoul lo fece dopo una serie di scontri feroci e all'ultimo sangue che lo resero “il salvatore di fine secolo”. Era ormai una macchina da guerra. Anni dopo fece fatica a ritrovare smalto durante gli scontri con i Gento nella città imperiale. Ora dopo ulteriori 5 anni di pace sentiva calzargli a pennello la frase del fratello maggiore.
Non era forse all'apice della sua potenza. Aveva bisogno di scontri di un certo livello per provarsi...
No. Non c'era tempo per lasciarsi andare a queste considerazioni. Ora bisognava correre a salvare Lynn.

AL VILLAGGIO DI LYNN E BART

Lo scontro fra gli uomini del villaggio e quelli dell'esercito dell'imperatore fu scontato, neanche una vera battaglia ma uno sterminio organizzato.
Bart ferito gravemente alla spalla destra strizzava gli occhi alla ricerca di esorcizzare il dolore. La mano sinistra a tenersi la ferita, a tentare vanamente di bloccare l'emorragia provocata dalla spada sacra del Samurai d'Argento che capeggiava l'armata imperiale. Lynn a pochi passi dal Samurai cercava lo sguardo di suo fratello maggiore seduto oltre dieci fila di uomini sul suo trono, in un frastuono di spranghe e spade che si scontravano, sandali e calzari che sollevavano la polvere delle strade improvvisate del villaggio. Il grido della giovane venne comunque udito anche a distanza di centinaia di metri.

“FRATELLOOOO, FRATELLOOOO MIOOOO!!! PERCHE' QUESTO? PERCHE' NON FERMI TUTTO QUESTO?”

Il giovane imperatore non osò degnare di risposta la propria sorella, né accennò ad alzarsi in piedi. Quasi annoiato ordinò al Samurai d'Argento di proseguire con le esecuzioni fino a che un vecchio baffuto e corpulento non si frappose fra il Samurai e Lynn.
Si trattava del vecchio Rihaku che ormai disperato cercò di fermare il Samurai chiamandolo per nome. Evidentemente il vecchio saggio dei cinque astri in cerchio lo conosceva bene.

“Kyoshiiiiiiiiiiii! Per il sacro nome di Nantooooo!!! Cosa combini?”


Il Samurai si tolse l'elmo mostrando i suoi capelli corvini, gli occhi profondi quasi di ghiaccio e la ferita verticale sulle labbra. Si portò l'elmo al petto quasi in segno di rispetto ma senza mollare la presa dalla sua spada.

“Servo l'imperatore come voi tutti dovreste! E tu vecchio bastardo dovresti servire me! Chinati dinanzi al VERO sesto guerriero di Nanto, Goshasei del mare!!! Sput!”

Sputò per terra in segno di disprezzo mentre Rihaku si apprestò con una mossa con le braccia a preparare il suo colpo migliore. Lo slanciato quanto alto Kyoshi lo fissò con scherno.

“Tsk! Sei patetico! Ti ammazzerei solo per come hai lasciato morire tua figlia!”

Il vecchio rispose facendo intuire gli antichi dissapori fra i due:

“Tou non ti amava! Era vittima della tua fissazione!”


Kyoshi parve vibrare e con un impeto non ancora mostrato fissò il vecchio levando la spada al cielo.

“Ed è sacrificandola per gli Hokuto che l'hai allontanata da me? Padre snaturato... Insensato bastardo io ti punirò dinanzi a mille testimoni!!!”

La spada sacra di NANTO vibrò un colpo che il vecchio Rihaku non fu manco in grado di vedere.

ZAAAAAAAAACK!!!

Un istante dopo la testa del baffuto e canuto Goshasei ruzzolò a terra mentre il suo corpo cadeva esanime sulle ginocchia. Fiotti di sangue scarlatto fluirono dal suo collo mozzato. Lynn svenne alla vista di quella macabra esecuzione, Bart si voltò per non guardare ma la testa di Rihaku si fermò non molto lontano da lui, con gli occhi vitrei e ormai spenti sembrava fissarlo.

Kyoshi, lo sparviero di Nanto ora sollevò il braccio per colpire a morte Lynn. Ma vedendola svenuta a terra la prese per il bavero e la sollevò. L'annusò e osservò da vicino.
Due uomini, due contadini osarono cercare di intervenire ma furono fatti a pezzi dalla spada di Kyoshi senza che questi distogliesse lo sguardo da Lynn.
D'improvviso come ripresasi dall'incubo Lynn afferrò la mano sinistra del Samurai. La mano che la teneva sollevata da terra e in balìa dell'Araldo dell'imperatore.

<<colpiscimi pure assassino!>> Kyoshi rimase stupito dal coraggio di quella giovane donna. Da vicino il suo volto era troppo simile all'imperatore. Ma ciò che più lo stupì fu ricevere quel messaggio per telepatia. Un simil potere, di quella intensità era qualcosa di unico e appartenente solo al casato principale.
Kyoshi la lasciò cadere quasi come se non fosse più intento ad ucciderla.
Bart approfittò della situazione sollevandosi e sferrando un diretto sinistro con tutta la forza di cui era capace sul mento del Samurai.
Kyoshi era duro come il marmo e non si spostò di un centimetro. Fu la mano di Bart a ferirsi.
Il giovane amico di Kenshiro per un attimo dubitò di essere in balìa di un uomo forte quanto Ken o Falco.

“Ti stai chiedendo perché il tuo imperatore voglia morta sua sorella vero Samurai?”


Kyoshi guardò Lynn. Questa volta la giovane principessa gli parlava normalmente. Poi si inginocchiò quasi in segno di scusa. “Non spetta a me farlo!” poi indicò la sagoma dell'imperatore che si stava avvicinando con incedere sicuro verso i due giovani amici di Ken.
 
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La Scuola Imperiale di Gento
view post Posted on 16/7/2015, 23:53     +1   -1




Quando hai descritto Falco credevo che si trattasse di suo figlio ormai cresciuto...
Come mai sia Raoul che Falco sono ancora vivi all'inizio della Fanfic?
 
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view post Posted on 17/7/2015, 03:33     +1   -1
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In questa continuity Falco non è mai sbarcato dagli shura. Anzi qui gli oceani erano scomparsi. Sono passati 5 anni da allora mentre Raoh è stato graziato all ultimo perché come in Hokuto nemesi una donna ha interrotto lo scontro finale dicendo di aspettare un figlio da lui.
 
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22 replies since 1/6/2015, 00:13   696 views
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