Shoujo Manga Outline :: FORUM ::

Kigeki

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. The 17th Angel
     
    .

    User deleted


    «Ancora oggi mi sovvien di lui..»

    La primissima introduzione dell’opera di cui voglio parlarvi, che ben si presta ad esser il mio primissimo commento.

    Sono in ritardo di qualche anno, vedete, “Kigeki” risale al 2002.
    Si tratta di un corto d’animazione, della durata di circa 10 minuti, realizzato da quegli “Studio 4°C” e Kazuto Nakazawa che personalmente tanto apprezzo.

    Non sono granché bravo con le recensioni, detesto sforzarmi d’essere oggettivo e quando m’entusiasmo mi piace darlo a vedere quindi non lasciate che vi crei troppe aspettative.

    “Kigeki” significa, press’a poco, “commedia”.
    La trama, semplice, si limita a dipingere (capirete, poi, quanto questo termine sia adeguato) un’Irlanda che lotta per la propria indipendenza nelle umili e piccole vesti d’una bimba di appena cinque anni, la quale pensa bene di riporre le speranze di salvezza della propria gente su una fiaba, una leggenda, una storia tramandata che narra d’un oscuro ed invincibile cavaliere che per i suoi servigi pare richiedesse libri, libri d’un certo genere..
    Provvista di speranza e d’un antico tomo, la bimba si avventura nella foresta..

    Ma non importa.
    Cioé, se vi sono cari i “come” e i “perché” forse meglio risparmiarvi la visione.
    Kigeki potrebbe esser definita prima di tutto un’opera “estetica” per il semplice fatto che il suo linguaggio visivo è ciò che più facilmente sia in grado di colpire i più.
    La narrazione progredisce attraverso pennellate sfumate, che dettano costanti contrasti fra toni tetri, cupi, spesso tanto freddi da far percepire il calore d’una fiamma la volta che la si vede, ed il candore luminescente riservato alle fattezze dei due personaggi principali.
    Ed il rosso, che pare rubare il ruolo convenzionale del nero nella sua interpretazione “coprente”, spudorata.

    Schubert ci accompagna musicalmente, fra “Ave Maria” ed “Erlkönig”.

    Trama, occhio ed orecchio, gli ingredienti individuali son questi e tutto il resto viene necessariamente affidato al gusto e sensibilità di chi ne fruisca.
    Io lo adoro.
    Guardo quelle abbacinanti pelli, rispettivamente appartenenti a personaggi sulla carta tanto distanti e differenti, e mi chiedo se quella superficiale caratteristica in comune non sia indizio d’altro, d’un più intimo ed importante punto di contatto, magari l’innocenza.
    L’innocenza di una bimba che non esita a credere in una storia, probabilmente per il solo fatto d’esserne stata trascinata, tanto da dirsi che qualcosa di così emozionante non può trattarsi d’una finzione.
    Poi una creatura oscura, ben diversa dalla bimba di cui sopra, ammantata di tenebre e capace di violenza ed orrori, la cui “innocenza” consiste forse nel dar valore alla cultura, all’immaginazione che le parole scritte di cui va in cerca possono alimentare, un’innocenza preservata dal suo isolamento.
    Speculazioni, d’altronde non è dato osservare la pelle d’alcun altro individuo..

    Seghe mentali, a gogo, ma va benissimo così.
    Per me è un piccolo gioiello che mi accompagna ormai da oltre dieci anni e che riguardo sempre con estremo piacere.

    Credo possiate facilmente reperirlo su youtube, sottotitolato in italiano, seppure di qualità video piuttosto scadente.

    Mi piace un sacco “Kigeki”.
     
    Top
    .
0 replies since 17/3/2016, 17:50   42 views
  Share  
.